Le Alpi, in Valle d’Aosta, delineano contro il cielo un profilo in cui è facile riconoscere i “Giganti delle Alpi”: il Monte Bianco (4.810 m), montagna scolpita nel granito e seconda in Europa solo all’Elbrus, del Caucaso; il Monte Cervino (4.478 m), dalla caratteristica forma piramidale; il Monte Rosa (4.634 m), seconda montagna delle Alpi per altezza; e il Gran Paradiso (4.061 m), unico “4.000” interamente compreso in territorio italiano.
I panorami della Valle d’Aosta hanno come sfondo le montagne più imponenti delle Alpi, vette ben note agli alpinisti, ma di questi paesaggi grandiosi — fatti di ghiacciai, laghi alpini, aree protette, boschi, pascoli e villaggi tradizionali — potrete godere sia praticando tante attività sportive diverse, sempre ai massimi livelli, sia rilassandovi in alcune delle più belle località di vacanza delle Alpi.

foto Sébastien Montaz
Il Monte Bianco, ottava meraviglia del mondo
Per molti il Monte Bianco con i suoi 4807 metri di altezza è semplicemente la montagna più alta delle Alpi.
Ma in realtà il Monte Bianco rappresenta anche un luogo di sfide e di attrattive naturali e una delle mete turistiche più note della Valle d’Aosta.
La vetta del Monte Bianco fu conquistata già nel 1786 da Jacques Balmat e da Michel Gabriel Paccard, ma ancora oggi le sue pareti costituiscono una meta ambita dagli alpinisti di tutto il mondo.
Con attrezzatura e preparazione adeguata ed un accompagnatore esperto è possibile scalare il Monte Bianco, sentire la neve sotto i ramponi ed ammirare il panorama dal tetto d’Europa.
Affidatevi alle Guide Alpine per vivere al meglio questa esperienza.
Ugualmente suggestive le emozioni che si provano salendo con l’avveniristica funivia Skyway Monte Bianco fino ai 3.466 metri della terrazza panoramica a Punta Helbronner con la possibilità di fermarsi anche alla stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty, altrettanto ricca di interesse e di luoghi da visitare.
Cervino, la montagna perfetta
Per rappresentare una montagna, molti disegnano una piramide con la cima slanciata verso il cielo.
Il Cervino è proprio così: una montagna perfetta che si staglia, isolato dal resto della catena montuosa, su una incantevole valle, la Valtournenche.
Il Cervino (4.478 metri) fu conquistato per la prima volta dal lato svizzero, il 14 luglio 1865, da Edward Whymper e da altri compagni di cordata, quattro dei quali perirono tragicamente durante la discesa.
Pochissimi giorni dopo, una cordata interamente italiana, guidata da Jean-Antoine Carrel, lo scalò dal lato italiano.
Ancora oggi alpinisti esperti da tutto il mondo si cimentano nella scalata del Cervino.
Affidatevi alle guide alpine per vivere al meglio questa emozionante esperienza.
Se siete a Breuil-Cervinia e volete ammirare il Cervino da vicino allora salite con gli impianti fino a Plateau Rosa, paradiso dello sci, invernale ed estivo.
La funivia permette di raggiungere il comprensorio per sciare, ma è una esperienza da non perdere anche per chi non scia e desidera godersi il panorama, il cielo terso e l’aria frizzante.

foto Enrico Romanzi
Monte Rosa da record
Il gruppo del Monte Rosa è il massiccio montuoso con l’altezza media più elevata delle Alpi. La sua cima più alta, la Punta Dufour (metri 4.634) è la seconda vetta di tutta la catena Alpina.
Ben trenta cime con altezza superiore ai 4.000 metri si innalzano dal massiccio.
Le principali, dal Colle del Teodulo andando verso est, sono: il gruppo del Breithorn, che culmina nei 4.165 metri del Breithorn occidentale, i gemelli Polluce (m 4.092) e Castore (m 4.228), il Lyskamm (m 4.527), celebre cresta nevosa, la più elevata del Rosa in territorio valdostano, il Colle del Lys (m 4.153), spettacolare passo alpinistico, la Punta Gnifetti (m 4.554), sulla quale si trova la Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa, la Zumstein (m 4.563), la Dufour (m 4.634) e la Nordend (m 4.612).
Da Breuil-Cervinia, nella Valtournenche, si può scalare la vetta del Breithorn, classica meta di avvicinamento all’alpinismo.
Da Saint-Jacques, in Val d’Ayas, si può affrontare il Polluce, mentre da Gressoney-La-Trinité, è possibile raggiungere la Punta Gnifetti ed il Castore.
Affidatevi alle Guide Alpine per vivere al meglio queste emozionanti esperienze.

foto Roberto Vallet
ll Gran Paradiso, un 4000 made in Italy
Mai nome fu così azzeccato: il Gran Paradiso, montagna custode dell’omonimo parco Nazionale, è davvero uno spettacolo della natura ed è l’unico “4.000” completamente in territorio italiano.
Uno dei punti di partenza classici per arrivare in vetta al Gran Paradiso (4061 metri) è il Rifugio Vittorio Emanuele II, raggiungibile percorrendo un pratico sentiero dalla località Pont, in Valsavarenche.
Meta ideale per l’avviamento all’alpinismo, la cima, raggiungibile con un passaggio facile ma esposto, riserva un finale vertiginoso.
Affidatevi alle guide alpine per vivere al meglio questa emozionante esperienza.
I territori dai quali ammirare da vicino il massiccio del Gran Paradiso sono la Valsavarenche e la Valnontey (Cogne), ma appartiene all’area protetta, famosa per la sua fauna alpina, anche un versante della valle di Rhêmes.
Un tempo riserva di caccia di Casa Savoia, il Parco nazionale del Gran Paradiso fu il primo parco ad essere istituito in Italia, nel 1922, per scongiurare l’estinzione dello stambecco. In ogni stagione, è un privilegio camminare lungo i sentieri del Parco e contemplarne la straordinaria natura.
In questo territorio, noto anche per i suoi incantevoli laghi e cascate, spiccano anche altre montagne particolarmente suggestive come la Grivola, decantata dal Carducci, il Ciarforon, la Grande Sassière e la Granta Parey.
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