Firenze: il solstizio in cattedraleFlorence: solstice in the Cathedral

di Nadia Fondelli –  Ancora due appuntamenti da non perdere, di cui uno proprio nel giorno del solstizio d’estate con lo gnomone della Cattedrale di Firenze che con i suoi 90 metri è anche il più alto del mondo.
Fra le ore 12.30 e le 13.30 di venerdì 21 e 28 giugno, sarà possibile assistere ad un fenomeno di grande suggestione all’interno della cattedrale fiorentina: i raggi del sole scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi, formando l’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella di marmo posta sul pavimento della cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore.

E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze ogni anno, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso, detto gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo  e determinare la durata dell’anno solare.

L’iniziativa che si svolgerà anche in caso di cielo coperto è ad ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica) ed è promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia.

Fatto installare nella Cattedrale presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli, come indicherebbero alcuni documenti conservati nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni, lo 
gnomone del Duomo di Firenze, come accennato, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo.
Uno gnomone e’ di solito un palo, una colonna o un obelisco la cui ombra permette di misurare la posizione del Sole in cielo, ma può essere, come nel caso del Duomo di Firenze, un foro sulla parete di un ambiente oscurato che produce, all’interno, l’immagine del disco solare. L’immagine si muove da ovest verso est, a causa del moto apparente del sole da ovest verso est.  La sua posizione, rispetto a opportuni riferimenti posti sul pavimento, consente di eseguire accurate misurazioni astronomiche e di determinarne l’esatta durata di un anno solare.

La conoscenza della durata esatta dell’anno e la conseguente formulazione del calendario sono stati, infatti, un problema per moltissimi secoli, fin dal mondo classico, e lo strumento astronomico dello gnomone fu un valido aiuto fino al XVIII secolo, quando fu sostituito  con i telescopi. Il momento scelto per il confronto delle immagini è quello del solstizio estivo, perché è il più opportuno per la misura.

Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico e’ stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.

L’altezza dello gnomone e’ tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.

Già a partire dal XVI secolo si registrano solo sporadiche osservazioni astronomiche nel Duomo di Firenze, talvolta neppure basate su chiari obiettivi scientifici; anzi, prevale la preoccupazione per eventuali cedimenti della Cupola e per quasi 250 anni, ipotizzando la costanza dell’altezza del Sole al solstizio, verrà fatto un uso improprio dello gnomone, e cioè di monitorare la stabilità della chiesa verificando, anno dopo anno, il ritorno dell’immagine solare negli stessi punti sul cerchio di marmo solstiziale.

È solo nel 1754 che si torna a parlare di astronomia in Cattedrale, quando Leonardo Ximenes, matematico granducale e gesuita, ottenne i finanziamenti per calibrare lo gnomone e per corredarlo di un’adeguata linea meridiana. Durante il meticoloso rilievo, ricordato anche nella grande lapide posta presso la cappella della Croce, lo studioso si accorse che il pavimento non era perfettamente orizzontale: così una striscia dovette essere livellata per collocarvi la linea meridiana in bronzo nella posizione in cui la vediamo ancora oggi. Attraverso una serie di misurazioni condotte dal 1755 al 1782, confrontate con le precedenti del 1510, Ximenes riuscì a ottenere un valore della variazione secolare dell’obliquità dell’eclittica vicino a quello attualmente noto.

L’osservazione del 1756 si può considerare come l’inizio delle operazioni astronomiche di Ximenes e a questa data si fa convenzionalmente risalire la fondazione dell’Osservatorio Ximeniano all’interno del complesso di San Giovannino degli Scolopi, all’epoca sede del collegio e dell’università fiorentina dei Gesuiti. Tuttavia dopo la morte di Ximenes (1786) le misurazioni furono scarse e discontinue, e lo strumento cadde nell’oblio. In particolare, durante un restauro, fu rimossa la bronzina. Quando l’allora direttore della Specola, Giovanni Battista Donati ottenne che la bronzina fosse rimontata (1865), fu posta in una posizione leggermente diversa dall’originaria, interrompendo così ogni continuità con le misurazioni di Ximenes. Nel 1927-1928 padre Guido Alfani eseguì altre misurazioni, dimostrando che la Cupola è soggetta a piccole oscillazioni, stagionali e quotidiane, di natura termica. Ma ormai anche l’uso ingegneristico dello gnomone era inadeguato, e lo stesso Alfani impiegò reali sismografi per sorvegliare, in modo diretto e continuo, ogni più piccola oscillazione della costruzione.

Per info: www.operaduomo.fi.it

by Nadia Fondelli – Two more events not to be missed, including one on the day of the summer solstice with the gnomon of the Cathedral of Florence, with its 90 meters is the highest in the world.

Between 12.30 and 13.30 on Friday 21 and 28 June, you can attend a phenomenon of great HGH beauty in the cathedral of Florence: the sun’s rays fall through Brunelleschi’s dome, forming the image of the solar disk that will to overlap perfectly with that of marble placed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the High Altar.

And ‘since 1475 that this phenomenon is repeated in the Duomo of Florence every year, thanks to an astronomical instrument, the most ancient and widespread, said gnomon, from the greek “indicator”, designed to measure the position of the Sun in the sky and determine the duration the calendar year.

The initiative to be held even if the sky is covered with free entrance with access from the door of the Canons (in front of the rectory away) and is sponsored by the Santa Maria del Fiore with the Committee for the Popularization of Astronomy.

Had installed in the Cathedral presumably by the Florentine mathematician Paolo Dal Pozzo Toscanelli, as suggested some documents kept in the Opera di Santa Maria del Fiore, which is used to ups and downs for over 300 years, the gnomon of the Duomo in Florence, as mentioned, with its 90 meters high, is the largest in the world.
A gnomon and ‘usually a pole, column, or an obelisk whose shadow is used to measure the position of the Sun in the sky, but can be, as in the case of the Duomo of Florence, a hole on the wall of a darkened environment that produces, inside, the image of the solar disk. The image moves from west to east, due to the apparent motion of the sun from west to east. Its position with respect to appropriate references placed on the floor, it allows you to perform precise astronomical measurements and to determine the exact length of a solar year.

Knowledge of the exact duration of the year and the subsequent formulation of the calendar were, in fact, a problem for many centuries, from the classical world, and the instrument astronomical gnomon was a valuable aid until the eighteenth century, when it was replaced with the telescopes. The moment chosen for the comparison of images is that of the summer solstice, because it is the most appropriate for the measurement.

In the Cathedral of Florence and the gnomonic hole ‘was produced by a bronze tablet (the bush) containing a central opening of a few centimeters in diameter and placed horizontally in the south window of the drum of the dome, 90 meters of height from the floor.

The height of the gnomon and ‘that the Sun’s rays, passing through the hole, hit the floor of the church only from late May to late July and for a few minutes before and after noon.
In this period the solar image is formed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the high altar, where they are, under the protection of brass plates, a meridian line finely graded circular and two marbles, one inside the other , which work by solstice marks. The major, with a diameter of about 90 centimeters, has the same size of the solar image on the summer solstice.

As early as the sixteenth century there has been only sporadic astronomical observations in the Duomo of Florence, sometimes even based on clear scientific objectives, and indeed, the predominant concern for any failure of the dome and for nearly 250 years, assuming the constancy of the height of the Sun to solstice, will be made improper use of the gnomon, and that is to monitor the stability of the church and found, year after year, the return of the solar image at the same points on the rim of marble solstice.

It is only in 1754 that returns to talk about astronomy in the Cathedral, when Leonardo Ximenes, grand-ducal mathematician and Jesuit, he obtained funding to calibrate the gnomon and wrap it with an appropriate meridian line. During the meticulous relief, also mentioned in the large plaque placed in the Chapel of the Cross, the researcher noticed that the floor was not perfectly horizontal so a strip had to be leveled in order to put the meridian line in bronze in the position where we still see it today . Through a series of measurements carried out from 1755 to 1782, compared with earlier in 1510, Ximenes was able to obtain a value of the secular variation of the obliquity of the ecliptic close to the one currently known.

The observation of 1756 can be considered as the beginning of astronomical operations of Ximenes and this date is conventionally traced the founding of the Observatory Ximenian within the complex of St. John Scolopi home at the time of the college and of ‘ Florentine Jesuit universities. However, after the death of Ximenes (1786) measurements were sparse and discontinuous, and the instrument fell into oblivion. In particular, during a restoration, was removed the bushing. When the then director of the Observatory, Giovanni Battista Donati obtained that the bush was reassembled (1865), was placed in a slightly different position from the original, thus interrupting any continuity with the measurements of Ximenes. In 1927-1928 Father Guido Alfani performed other measurements, demonstrating that the Dome is subject to minor fluctuations, seasonal and daily thermal nature. But now even the use of the gnomon was inadequate engineering, and the same Alfani took real seismographs to monitor, in a direct and continuous, even the smallest fluctuation of the building.

For info: www.operaduomo.fi.it

A lezione di Bon Ton: la dietaBon Ton lesson: the diet

Maestro di cerimonie Alberto Presutti – Con il ritorno del bel tempo, alle porte di giugno, si affaccia nella mente di molti il pensiero della propria “linea” non più in linea con le aspettative di ben figurare in costume da bagno, e quindi l’idea di mettersi a dieta si concretizza, spesso, nel “fai da te”.

Certo non sarà facile smaltire esagerazioni alimentari, piatti elaboratissimi e ricchi di grassi, dolci “pesanti” che ci hanno fatto sentire bene nei mesi precedenti ed ora diventano ragione di rimorso.

D’altronde, le diete, fanno parte della nostra cultura, paiono quasi un “dovere”, purtroppo, nella maggior parte dei casi, ottemperato senza consultare un dietologo, mettendo così anche a grave repentaglio la nostra salute.
A proposito di dieta, il Bon Ton, , consiglia assolutamente di non imporla ai propri commensali, né con una cucina estremamente leggera e parca di porzioni, né, ancora peggio, illustrandola e discutendone a tavola.

Dunque, se la scelta è mettersi a dieta, non per questo., però si deve rinunciare alla propria vita sociale per contro sarebbe di cattivo gusto coinvolgere tutti coloro che non ne hanno bisogno, e per loro fortuna, possono mangiare ciò che più desiderano.
Come suggerito dai principi del Bon Ton, non si pretenda mai di imporre le convinzioni alimentari a compagni di vita, figli e familiari! E soprattutto non si inizi a criticare le altrui abitudini alimentari che non si sposerebbero con la dieta che si effettua, questo è’ un modo molto maleducato eppur  frequente, di relazionarsi.

Mai, poi, ricorda il Bon Ton, obbligare gli amici da cui si è ospiti a cena, a cucinare piatti particolari, magari di difficile preparazione per pesatura o scelta di ingredienti!
Se invitati a pranzo, non si vuole svelare d’essere a dieta, è meglio inventarsi una scusa che giustifichi “l’occasionale” poca fame, stando ben attenti, però, a non “mangiare con gli occhi” i piatti degli altri commensali, sarebbe davvero imperdonabile! Masters of ceremonies Alberto Presutti – With the return subaction showcomments propecia smile older of good weather, at the gates of June, overlooking the minds of many the thought of his own “line” no longer in line with the expectations to do well in a bathing suit, and then l ‘ idea of dieting is achieved, often in the “do it yourself”.

Certainly will not be easy dispose exaggerations food, elaborate dishes and rich in fats, sweets “heavy” that made us feel good in the previous months and now become reason of remorse.

On the other hand, diets, are part of our culture, seem almost a “duty”, unfortunately, in most cases, complied without consulting a dietician, thus also to severe risk our health.

About diet, Bon Ton, strongly recommend to not impose their guests, or a kitchen with extremely light and sparing of portions, or even worse, illustrating and discussing at the table.

So, if the choice is go on a diet, not for this., But you have to give up their social life on the other hand would be in bad taste involve all those who do not need it, and luckily for them, they can eat what they most desire.

As suggested by the principles of Bon Ton, do not pretend never to impose beliefs food companions in life, children and family! And do not you start to criticize other people’s eating habits that you do not marry with the diet that you make, this is’ a very rude and yet frequently, to relate.

Never, then, remember the Bon Ton, forcing your friends where you are a guest at dinner to cook special dishes, perhaps in preparation for weighing or difficult choice of ingredients!

If invited to dinner, you do not want to reveal to be on a diet, it is best to come up with an excuse that justifies “the occasional” little hungry, being very careful, however, not to “eat with their eyes” dishes of the other diners, would be unforgivable!

Firenze: 27 maggio 1993. Per non dimenticareFlorence: may 27th 1993. Don’t forget

Scrissi questo su “Chianti News” 19 anni anni fa  nel primo anniversario della strage quando da giovane giornalista mi trovai davanti ad un evento enorme con la penna scossa dall’emozione. oggi venti anni dopo ve lo ripropongo così com’era, per non dimenticare.

di Nadia Fondelli –
Ricordo ancora, con la memoria scossa e turbata dall’emozione quella calda nottata di primavera; quando un boato improvviso squarciò l’anima di Firenze.
Due delle piò antiche strada di Firenze, Via dei Georgofili e Via Lambertesca squarciate. La Galleria degli Uffizi ferita nella sua storia. Cinque creature perse per sempre.
Un danno al patrimonio, alla storia e alla cultura dell’umanità danneggiato da qualche bieco ed idiota sicario assoldato in nome di ideali contorti per ledere all’Arte.
Ma il tempo passa e la vita riprende con la determinazione del popolo fiorentino a cercare di curare le ferite aperte nel cuore e nelle cose.
L”Antico Fattore” stenta a risorgere dalle sue macerie, ma le botteghe fiorentine hanno ripreso la loro attività  nonostante l’angoscia che scava ancora le sofferenze che tanto male ha causato a Firenze.
“L’Albero della Pace”; il piccolo ulivo che ha resistito alla polvere della ricostruzione  ancora là; nella stretta Via Lambertesca per ricordare al passante distratto che niente Firenze vuole sia dimenticato, che deve ancora una volta, come insegnamento, prevalere l’amore e la tolleranza sull’odio.
Tutti nel nostro piccolo possiamo aiutare quest’angolo della Firenze medievale a resuscitare definitivamente: visitarlo significa appropriarsi della storia di Firenze senza dimenticare il tritolo; favorire le botteghe artigianali della zona rappresenta una silenziosa testimonianza dell’amore che l’umanità riconosce nella sua preziosa gemma che  Firenze.
Non dimentichiamo!

On “Chianti News” 19 years years ago, when I’m a young journalist with the heart shaken by the event and the pen embarrassed in front a this big event I wrote this. Twenty years later, do not forget to vigrx plus discount propose again.

by Nadia Fondelli –Our hearts are still sore and our memories disturbed, when we remember that warm spring evening when an unexpected explosion rent the heart of Florence asunder.

Two of the oldest streets in Florence, Via dei Georgofili and Via Lambertesca were in utter ruins. The entire history of the Uffizi Gallery wounded almost to death. Five human beings lost forever.

This terrible damage to the patrimony, history and culture of all humanity was destroyed by some cruel and idiotic killer who, in the name of some distorted ideal, had been paid to wreak harm on the Art that belongs to us all.

However time passes, life goes on and the Florentines, with their usual determination, have done what they can to repair the open wounds to the city’s heart and property. Although the “Antico Fattore” is taking a long time to rise from the ruins, the shops in the area have opened their doors again, in spite of the anguish and suffering that has been caused in Florence by such a wicked act.

“The Tree of Peace”, the little olive tree that has managed to survive in spite of all the builders’ dust, is still standing in narrow Via Lambertesca to remind absent-minded passersby that Florence has no intention of forgetting and its lesson in humanity is that once more love and tollerance must prevail over hatred. What we can do, each in our own small way, is to try and help this small corner of mediaeval Florence to rise again: visiting it means coming close to a part of Florence’s history and helps remember the TNT of two one year ago; shopping in the artisans’ shops in the area means making a silent statement about the love of the human race for the precious jewel that is Florence.

Don’t forget!

Firenze: Un giardino tropicale nel cuore della citt

di Nadia Fondelli –  Esistono a Firenze tanti luoghi poco noti e quasi “segreti” anche per i nativi e sicuramente, il giardino tropicale dell’Istituto agronomico Oltremare è uno di questi.

Pochi lo conoscono, tanti non sanno neanche dove si trova e quasi nessuno lo ha visitato, ma noi di The Tuscany lo abbiamo fatto per voi.

In zona stadio, sulla strada che conduce a Fiesole, a soli 15 minuti dal centro storico c’è questa collezione di oltre 200 specie botaniche rappresentative della flora dei paesi della fascia intertropicale, coltivate in serra e all’aperto.

Una collezione speciale cresciuta anno dopo anno in una realtà, l’Istituto Agronomico dell’Oltremare, nato all’inizio del Novecento sull’onda lunga delle colonizzazioni e che si trova nella sede odierna dal 1940.
L’Italia aveva un impero, la voglia e spirito di conoscenza per specie botaniche diverse da quelle note alle nostre latitudini era fortissimo anche per poter indirizzare l’immigrazione verso paesi “d’appartenenza” anziché verso le Americhe: servivano giardinieri, agronomi e forestali specializzati.
Una storia lunga, per certi versi pionieristica, sognatrice e ricca d’entusiasmo quella nata e cresciuta al di là di quell’edificio imponente in perfetto stile razionalista la cui facciata si apre maestosa sull’angolo fra via Fibonacci e via Antonio Cocchi.

Oggi l’Istituto Agronomico Oltremare ha una storia e un indirizzo diverso ovviamente, le colonie non esistono più, ma la cooperazione internazionale e la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali sono e devono essere sempre più un volano dell’economia internazionale in anni di crisi.
Oggi l’Istituto, la cui sede si affaccia su Via Cocchi  (oggi vi si accede dal centro didattico in Via Baldesi 14) è aperta per questo motivo a studiosi di ogni dove, a studenti di corsi post laurea e a quanti altri che, in tempi di spending review che ha colpito a mannaia anche la laurea in scienze forestali tropicali, si avvicinano a questa disciplina da cui può dipendere parte del futuro del nostro pianeta.

La visita del giardino tropicale lascia letteralmente a bocca aperta.
Le piante allevate in tre serre calde e una fredda e in piccola parte nel giardino (quelle arbustive e della fascia mediterranea che servono anche d’estate come ombrario) hanno tutte finalità educative e sono raggruppate per una facile lettura in base alla loro utilizzazione: piante da frutto, da fibra, forestali, ornamentali, da spezie, stimolanti, medicinali, da essenza e profumo, da gomma e resina, coloranti, alimentari, pesticide, da olio e saccarifere.

Entrare nella serra respirando l’aria umida filtrata dal sole e sentendo il rumore del vento che sibila fra le finestre e smuove nell’area mille aromi diversi emoziona tutti i sensi così come la vista di arbusti e foglie dalle forme strane e bizzarre e dai colori intensi e insoliti che ci donano frutti che utilizziamo anche quotidianamente, ma di cui ignoravamo il “nido”.

Non capita altrimenti, senza prendere un aereo e fare almeno sei ore di viaggio,  poter toccare con mano il rosso frutto tondo da cui si estrae il caffè o la mandorla bislunga che genera il cacao tanto per fare due esempi.
Vi conquisterà anche la pianta del cotone, il papiro col suo fascino millenario, l’intenso aroma della pianta della canfora e tanto altro ancora….
Per ognuno il suo odore, il suo gusto e la sua emozione.

Il giardino è visitabile ogni giorno dal lunedì al venerdì gratuitamente su prenotazione. Per prenotare una visita (anche guidata) chiamate al 055 5061 / 701, ma meglio inviate una mail di richiesta a: giardino@iao.florence.it. Potete consultare il sito www.iao.florence.itdi xenical hgh phentermine quit smoking detox Nadia Fondelli –

Esistono a Firenze tanti luoghi poco noti e quasi “segreti” anche per i nativi e sicuramente, il giardino tropicale dell’Istituto agronomico Oltremare è uno di questi.

Pochi lo conoscono, tanti non sanno neanche dove si trova e quasi nessuno lo ha visitato, ma noi di The Tuscany lo abbiamo fatto per voi.

In zona stadio, sulla strada che conduce a Fiesole, a soli 15 minuti dal centro storico c’è questa collezione di oltre 200 specie botaniche rappresentative della flora dei paesi della fascia intertropicale, coltivate in serra e all’aperto.

Una collezione speciale cresciuta anno dopo anno in una realtà, l’Istituto Agronomico dell’Oltremare, nato all’inizio del Novecento sull’onda lunga delle colonizzazioni e che si trova nella sede odierna dal 1940.
L’Italia aveva un impero, la voglia e spirito di conoscenza per specie botaniche diverse da quelle note alle nostre latitudini era fortissimo anche per poter indirizzare l’immigrazione verso paesi “d’appartenenza” anziché verso le Americhe: servivano giardinieri, agronomi e forestali specializzati.
Una storia lunga, per certi versi pionieristica, sognatrice e ricca d’entusiasmo quella nata e cresciuta al di là di quell’edificio imponente in perfetto stile razionalista la cui facciata si apre maestosa sull’angolo fra via Fibonacci e via Antonio Cocchi.

Oggi l’Istituto Agronomico Oltremare ha una storia e un indirizzo diverso ovviamente, le colonie non esistono più, ma la cooperazione internazionale e la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali sono e devono essere sempre più un volano dell’economia internazionale in anni di crisi.
Oggi l’Istituto, la cui sede si affaccia su Via Cocchi  (oggi vi si accede dal centro didattico in Via Baldesi 14) è aperta per questo motivo a studiosi di ogni dove, a studenti di corsi post laurea e a quanti altri che, in tempi di spending review che ha colpito a mannaia anche la laurea in scienze forestali tropicali, si avvicinano a questa disciplina da cui può dipendere parte del futuro del nostro pianeta.

La visita del giardino tropicale lascia letteralmente a bocca aperta.
Le piante allevate in tre serre calde e una fredda e in piccola parte nel giardino (quelle arbustive e della fascia mediterranea che servono anche d’estate come ombrario) hanno tutte finalità educative e sono raggruppate per una facile lettura in base alla loro utilizzazione: piante da frutto, da fibra, forestali, ornamentali, da spezie, stimolanti, medicinali, da essenza e profumo, da gomma e resina, coloranti, alimentari, pesticide, da olio e saccarifere.

Entrare nella serra respirando l’aria umida filtrata dal sole e sentendo il rumore del vento che sibila fra le finestre e smuove nell’area mille aromi diversi emoziona tutti i sensi così come la vista di arbusti e foglie dalle forme strane e bizzarre e dai colori intensi e insoliti che ci donano frutti che utilizziamo anche quotidianamente, ma di cui ignoravamo il “nido”.

Non capita altrimenti, senza prendere un aereo e fare almeno sei ore di viaggio,  poter toccare con mano il rosso frutto tondo da cui si estrae il caffè o la mandorla bislunga che genera il cacao tanto per fare due esempi.
Vi conquisterà anche la pianta del cotone, il papiro col suo fascino millenario, l’intenso aroma della pianta della canfora e tanto altro ancora….
Per ognuno il suo odore, il suo gusto e la sua emozione.

Il giardino è visitabile ogni giorno dal lunedì al venerdì gratuitamente su prenotazione. Per prenotare una visita (anche guidata) chiamate al 055 5061 / 701, ma meglio inviate una mail di richiesta a: giardino@iao.florence.it. Potete consultare il sito www.iao.florence.it

Colle Val d’Elsa:

di redazione –  Due giorni di rievocazione storica e allegria nella parte alta di Colle con artisti di strada, duelli e mercati, taverne, spazi per “Il Rinascimento di Colle”. Sabato 8 e domenica 9 giugno torna un grande spettacolo fra cui si segnala il sabato alle 21 il corteo storico per ricordare l’arrivo del Vescovo e l’acquisizione del titolo di città nel giugno 1592.

Rievocazione storica, allegria e tanto divertimento tornano a unirsi nella terza edizione de “Il Rinascimento di Colle”, un grande e suggestivo spettacolo a cielo aperto che sabato 8 e domenica 9 giugno animerà il cuore più antico di Colle di Val d’Elsa, conosciuta come “città del cristallo”, attraversata dalla Via Francigena e luogo natale dell’architetto Arnolfo di Cambio.

Dalle ore 17 alla mezzanotte un ricco programma di spettacoli nelle vie e nelle piazze del borgo che sovrasta la parte più moderna della città coinvolgerà tutti i presenti, con un vero e proprio tuffo nel passato della città: accanto ad artisti di strada, giullari, musici, giocolieri, saltimbanchi, cantastorie e falconieri, ci sarà spazio per rivivere l’atmosfera rinascimentale passeggiando per le vie del borgo e incontrando i tanti figuranti in costume, visitando l’accampamento militare, assistendo ai duelli in piazza e agli spettacoli itineranti e riscoprendo i sapori tipici del territorio nelle taverne all’aperto, allestite per l’occasione.

Nella prima giornata, sabato 8 giugno, alle ore 21, la città rivivrà, con un ricco corteo storico, l’arrivo del primo Vescovo, Usimbardo Usimbardi e il conferimento del titolo di Città che seguì la bolla di Papa Clemente VIII, in cui il Pontefice riconobbe la presenza di una diocesi a Colle di Val d’Elsa. A sfilare per le vie di Castello, saranno, oltre al Vescovo, rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose di allora, accanto a nobili e popolani.

La due giorni – organizzata e promossa sotto la direzione artistica del Cers, Consorzio europeo rievocazioni storiche con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa – coinvolgerà tante associazioni della città, che, ancora una volta e con grande entusiasmo, porteranno il loro contributo nel riproporre antichi mestieri dell’epoca; nell’allestire e animare i mercati e le taverne e nell’arricchire il programma della manifestazione con performance e animazione al fianco dei numerosi artisti professionisti presenti.
Uno spettacolo a cielo aperto che renderà “attore” e protagonista chiunque sarà presente e vorrà scoprire o riscoprire Colle di Val d’Elsa, la sua parte alta e la storia locale, all’insegna dell’allegria e del divertimento per tutte le età.
“Il Rinascimento di Colle” sarà anche una festa “a misura di bambino”, con uno spazio riservato ai più piccoli con giochi dell’epoca e laboratori didattici. Lo scenario di rievocazione storica, poi, sarà arricchito dal presidio militare e da artigiani, antiche botteghe e mestieri medievali e rinascimentali che popoleranno le vie di Castello, accanto alla riproduzione di un mercato dell’epoca.

L’età rinascimentale sarà protagonista anche a tavola, nelle taverne allestite nelle piazze e nei ristoranti del borgo, dove si potranno gustare, serviti da personale in costume, vino speziato e antiche ricette, accanto a piatti tipici della tradizione povera toscana.

“Il Rinascimento di Colle” non sarà solo una rievocazione storica, ma anche un’opportunità per conoscere il territorio e il suo patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico, oltre ai prodotti di eccellenza in campo artigianale, a partire dal cristallo. A Colle di Val d’Elsa, infatti, viene prodotto il 95% del cristallo italiano e il 15% di quello mondiale e il borgo di Castello ospita un laboratorio permanente nel Vicolo della Misericordia, a due passi dal Duomo, dove sarà possibile assistere, anche sabato 8 e domenica 9 giugno, alla lavorazione dal vivo, a caldo e a freddo, con ingresso libero.

Informazioni. Il costo del biglietto di ingresso è di 9 euro, 6 euro il ridotto (valido anche per i residenti a Colle di Val d’Elsa). Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore ai 12 anni. Per informazioni, è possibile consultare il sito www.ilrinascimentodicolle.org; inviare un’e-mail all’indirizzo segreteria@cersonweb.org oppure contattare il numero 345-7583298.
La manifestazione è anche su Facebook, con la pagina “Il Rinascimento di Colle”, aggiornata costantemente con foto e video delle passate edizioni e anticipazioni sulla due giorni di giugno, e fa parte del “Via Francigena Collective Project”, organizzato dall’Associazione “Civita” e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e promosso in Toscana da ATVF, Associazione Toscana Vie Francigene.

by redaction – Two days of historical re-enactment and cheer at Semenax the top of hill with street performers, duels and markets, taverns, spaces for “The Renaissance of Colle.” Saturday 8 and Sunday, June 9 back a great show among its noteworthy 21 Saturday at the parade to commemorate the arrival of the bishop and the acquisition of the title of city in June 1592.

Historical Reenactment, joy and fun back to join in the third edition of “The Renaissance of Colle”, a large and impressive open air performance on Saturday 8 and Sunday, June 9 animate the oldest part of Colle di Val d’Elsa, known as the “city of crystal”, crossed by the Via Francigena and the birthplace of the architect Arnolfo di Cambio.

From 17 pm to midnight a rich program of performances in the streets and squares of the village overlooking the more modern part of the city will involve all those present, with a real blast from the past of the city, next to street performers, jugglers, musicians , jugglers, acrobats, storytellers and falconers, there will be room to relive the Renaissance atmosphere strolling through the streets of the village and meeting the many people in costume, visiting the military camp, assisting to duels in the square and the touring shows and rediscovering the flavors of the territory in open-air tavernas, erected for the occasion.

On the first day, Saturday, June 8, at 21, the city will be revived, with a rich historical parade, the arrival of the first Bishop, Usimbardo Usimbardi and the transfer of the title of City that followed the bull of Pope Clement VIII, in which the Pope recognized the presence of a diocese in Colle di Val d’Elsa. A parade through the streets of Castello, will, in addition to Bishop, representatives of civil institutions, military and religious authorities of the time, next to nobles and commoners.

The two day event – organized and promoted under the artistic direction of the ESRB, the European Consortium pageants under the patronage of the Municipality of Colle di Val d’Elsa – involve many associations of the city, which once again and with great enthusiasm, will bring their contribution to revive ancient crafts and skills, in setting and animate markets and taverns and in enriching the program of the event with performances and animation alongside many professional artists present.
An open air performance that will make “actor” and starred anyone will be present and will want to discover or rediscover Colle di Val d’Elsa, the upper part of the local history and, under the banner of joy and fun for all ages.
“The Renaissance of Colle” is also a party “child-friendly”, with an area reserved for children with games and educational workshops era. The scenario of historical re-enactment, then, will be enriched by the military garrison and craftsmen, antique shops and crafts medieval and renaissance that will populate the streets of Castello, next to playing a market era.

The Renaissance will be featured at the table, in the taverns set up in the streets and restaurants of the village, where you can taste, served by costumed staff, spiced wine and ancient recipes, along with typical dishes of Tuscan peasant.

“The Renaissance of Colle” is not only a historical, but also an opportunity to know the area and its artistic, cultural and gastronomic addition to the products of excellence in craftsmanship, starting from the crystal. At Colle di Val d’Elsa, in fact, is produced 95% of Italian crystal and 15% of the world and the village of Castle houses a permanent laboratory in Vicolo della Misericordia, a few steps from the Duomo, where you can attend, Also on Saturday 8 and Sunday, June 9, to live processing, hot and cold, with free admission.

Information. The cost of the ticket is 9 €, 6 € (concession also applies to residents in Colle di Val d’Elsa). Free admission for children under the age of 12 years. For information, you can visit www.ilrinascimentodicolle.org, send an email to segreteria@cersonweb.org or contact number 345-7583298.
The event is also on Facebook, with the page “The Renaissance of Colle” is constantly updated with photos and videos of past editions and advances on two days in June, and is part of the “Via Francigena Collective Project”, organized by the ” Civita “and by the European Association of the Via Francigena and promoted by ATVF in Tuscany, Tuscany Association Via Francigena.

Firenze: un tuffo nel medioevoFlorence: a dip in the Middle Ages

di Simone Focardi – Il 27 e 28 aprile a Firenze, al Prato delle Cornacchie delle Cascine si torna indietro nei secoli con due giorni di giochi e disfide medievali.

Un villaggio medievale dove rivivono personaggi famosi del tempo, giostre equestri in armatura, tornei di spada e di arcieria storica, con musici, bandierai, balestrieri, mercanti, artigiani e gastronomia in tema. E poi il Calcio Storico Fiorentino dalla cui tradizione prendono spunto I Giochi di Carnasciale, in programma sabato 27 e domenica 28 aprile al Prato delle Cornacchie del Parco delle Cascine, dalle 10 di mattina fino alla mezzanotte (Biglietto 5 euro – ingresso gratuito fino a 11 anni; Biglietti ridotti per soci Unicoop Firenze e dipendenti Comune di Firenze.

Forte del successo delle due precedenti edizioni, la manifestazione apre quest’anno ad ospiti stranieri, come la compagnia francese Guilde des Chimères, e si presenta con un programma ancor più ricco e variegato, a cominciare dal Calcio Storico Fiorentino, presente al Parco delle Cascine con tutti e quattro i colori rappresentati dai settori giovanili dei Quartieri Storici. “Magnifico Guerriero” dell’edizione 2013 dei Giochi di Carnasciale sarà il pugile Leonard Bundu, campione europeo nella categoria pesi Welter.

“Per due giorni – ha sottolineato il presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi – questa parte di Cascine si trasformerà in un vero e proprio villaggio medievale con una miriadi di opportunità per i visitatori che mi auguro possano affollare il più grande polmone verde della nostra città. Questa terza edizione dei Gioci di Carnasciale rappresenta poi una ulteriore occasione per la valorizzazione del parco delle Cascine. Il Calcio Storico Fiorentino sarà presente con una delegazione del corteo della Repubblica Fiorentina, con i Balestrieri pluricampioni d’Italia e una partita fra i giovani dei quattro colori”.

Grazie alla partecipazione del Museo Galileo, ragazzi e adulti avranno l’occasione di approfondire, divertendosi, le scoperte del padre della scienza moderna, potranno usare alcune copie di carte nautiche, portolani e strumenti come l’astrolabio, il solcometro e la bussola. L’appuntamento è per domenica 28 aprile alle ore 15. Sabato 27 alle 15 il Calcio Storico Fiorentino raccontato da un cultore e scrittore come Luciano Artusi. Domenica 28 alle 11.30 esibizione del Gruppo Musici della Nobile Contrada Fiorenza (Cavalcata dell’Assunta, Fermo).

Tra le tante iniziative che scandiranno la due giorni dei Giochi di Carnasciale, il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi, quella del Pallone a Bracciale – che per secoli fu il gioco più praticato in tutta la Penisola, e di cui ne scrive anche Wolfgang Goethe in “Viaggio in Italia” – i tornei dei Balestrieri, Giostre Equestri in armatura, Melee a Cavallo, Scherma in Armatura (programma completo al sito www.igiochidicarnasciale.it). Dalle ore 19 apriranno gli spazi di gastronomia medievale e rinascimentale, allietati da spettacoli e danze fino alla mezzanotte. Fondamentale l’apporto della Compagnia dell’Aquila Bianca, che da anni promuovere la scherma e l’equitazione medievale e rinascimentale, considerate vere e proprie arti marziali occidentali.
All’interno dell’area sarà presente uno stand di Save the Children, organizzazione internazionale indipendente che da quasi un secolo lotta per migliorare la vita dei bambini, operando in 120 paesi.

La parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare”, popolarmente tradotto nel rinascimento fiorentino in “carne-vale” o “carnasciale”, ed indica il periodo dell’anno precedente la Quaresima rappresentato dal banchetto di abolizione della carne che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno a ridosso del Capodanno Fiorentino che coincideva con il 25 marzo, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù ad indicare la sua Incarnazione. Il Calendario Fiorentino rimase in uso fino al decreto del Granduca Francesco III di Lorena che fissava dal 1750 anche per Firenze il 1º gennaio come data iniziale dell’anno civile.
L’edizione 2013 dei Giochi di Carnasciale è organizzata da GdC srl con la cooperazione della Compagnia dell’Aquila Bianca, con il contributo di Unicoop Firenze, con la partecipazione di Museo Galileo, la collaborazione del Maggio Musicale Fiorentino e con il patrocino del Comune di Firenze.(fd)

Questo il programma:

Sabato 27 aprile
Ore 10 inizio prove Tornei, Giostre e Giochi d’Arme a Cavallo
Ore 11 Corteo Storico della Repubblica Fiorentina
Ore 11:30 Esibizione Bandierai degli Uffizi
Ore 12 Partita di Calcio Storico Fiorentino
Ore 12 Eliminatorie Spada Medievale
Ore 13 Enogastronomia Medievale Rinascimentale
Ore 14 Esibizione di Pallone a Bracciale
Ore 15 Torneo dei Balestrieri
Ore 15 Luciano Artusi racconta il Calcio Storico Fiorentino
Ore 16 Giostra Equestre in armatura
Ore 16 Il Medioevo Fiorentino (a cura di Ospite importante Letterato)
Ore 17 Partita di Calcio Storico Fiorentino
Ore 18 Prove Arcieri
Ore 19 Enogastronomia Medievale Rinascimentale
Ore 21 Canti e Balli Medievali
Ore 23 Chiusura Prima Giornata

Domenica 28 aprile
Ore 10 inizio finali Tornei e Giostre
Ore 10 Melee a Cavallo (Battagliola)
Ore 11 Esibizione Bandierai degli Uffizi
Ore 11:30 Partita di Calcio Storico Fiorentino
Ore 11:30 Esibizione del Gruppo Musici della Nobile Contrada Fiorenza
Ore 12 Finale Scherma in Armatura
Ore 12 Spettacolo di Falconeria
Ore 13 Enogastronomia Medievale Rinascimentale
Ore 14 In Viaggio con Amerigo Vespucci (a cura del Museo Galileo)
Ore 15 Torneo di Arcieria
Ore 15 Il Mondo di Galileo Galilei (a cura del Museo Galileo)
Ore 16 Giostra Equestre in armatura
Ore 16 Partita di Calcio Storico Fiorentino
Ore 17 Spettacolo di Falconeria
Ore 18:30 Battaglia Finale
Ore 19 Enogastronomia Medievale Rinascimentale
Ore 20 Premiazioni
Ore 21 Canti e Balli Medievali
Ore 23 Cerimonia di Chiusura

by Simone problems with viagra Focardi – On 27 and 28 April in Florence, al Prato delle Cascine of the Crows you go back through the centuries with two days of games and medieval duels.

A medieval village where they revive celebrities of the time, equestrian rides in armor, sword tournaments and archery history, with musicians, bandierai, archers, merchants, craftsmen and food on topic. And then the Calcio Storico Fiorentino tradition from which I draw inspiration “Carnasciale Games”, scheduled for Saturday 27 and Sunday 28 April to Lawn of the Crows the Cascine Park, from 10 am until midnight (5 euro ticket – free entry up to 11 years; Reduced tickets to members and employees Unicoop Florence City of Florence.

Building on the success of the two previous years, the event opened to foreign visitors this year, that the French Guilde des Chimères, and comes up with a program even more rich and varied, starting with the Calcio Storico Fiorentino, present at the Cascine Park with all four colors represented by the youth division of the Historic Districts. “Great Warrior” 2013 edition of the Games will be Carnasciale the boxer Leonard Bundu, European champion in the welterweight category.

“For two days – said the president of the Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi – this part of Cascine will turn into a real medieval village with a myriad of opportunities for visitors who I hope will crowd the largest green lung of our city . This third edition of gioci of Carnasciale is then a further opportunity for the enhancement of the Cascine Park. The Calcio Storico Fiorentino will be present with a delegation of the procession of the Florentine Republic, with Balestrieri pluricampioni of Italy and a match between the youth of the four colors. “

Thanks to the participation of the Museo Galileo, teens and adults will have the opportunity to develop, having fun, the findings of the father of modern science, they can use some copies of charts, pilot books and instruments such as the astrolabe, log and compass. The event is scheduled for Sunday, April 28 at 15. Saturday, 27 to 15, the Calcio Storico Fiorentino told by a scholar and writer as Luciano Artusi. Sunday 28 at 11.30 performance of the Group Musicians Noble Contrada Fiorenza (Ride of the Assumption, Fermo).

Among the many initiatives which will mark the two-day games Carnasciale, the Historical Procession of the Florentine Republic, the performance of Bandierai Uffizi, one of the Ball on the bracelet – which for centuries was the game more practiced throughout the country, and which he also writes Wolfgang Goethe in “Journey to Italy” – tournaments dei Balestrieri, Equestrian Rides in armor, Melee Horse, Fencing Armor (complete program to the site www.igiochidicarnasciale.it). From 19 hours open spaces of medieval and renaissance cuisine, enlivened by performances and dancing until midnight. The fundamental contribution of the Society of the White Eagle, who has been promoting the sport of fencing and riding medieval and Renaissance art, considered real martial arts western.
Inside will be a booth at Save the Children, an independent international organization that for nearly a century struggle to improve the lives of children, working in 120 countries.

The word carnival comes from the Latin “carnem upbeat”, popularly translated in Renaissance Florence in “meat-is” or “carnasciale”, and indicates the period before Lent represented by the abolition of meat banquet which was held immediately before the period of abstinence and fasting close to the Florentine New Year which coincided with March 25, at the ninth month prior to the birth of Jesus to show His Incarnation. The Calendar Fiorentino remained in use until the Decree of the Grand Duke Francis III of Lorraine staring from 1750, including Florence on 1 January as the starting date of the calendar year.
The 2013 edition of the Games is organized by Carnasciale GdC srl with the cooperation of the Society of the White Eagle, with the contribution of Unicoop Florence, with the participation of Galileo Museum, in collaboration with the Maggio Musicale Fiorentino and the patronage of the Municipality of Florence. (fd)

This is the program:
Saturday, April 27
10.00 beginning trials Tournaments, Rides and Games at Horse of Arms
11.00 Hours Historical Procession of the Florentine Republic
11:30 Exhibition Bandierai Uffizi
12.00 hours of Calcio Storico Fiorentino
12.00 Preliminary Medieval Sword
13.00 Hours Wine and Food Medieval Renaissance
14.00 Hours Exhibition flask Bracelet
15.00 Tournament Balestrieri
15.00 Luciano Artusi tells the Calcio Storico Fiorentino
16.00Carousel Horse in armor
16.00 pm The Middle Ages Fiorentino (edited by Guest important Literate)
Match 17 hours of Calcio Storico Fiorentino
18 Hours Tests Archers
19 Hours of Food & Wine Medieval Renaissance
21 Hours Medieval Songs and Dances
23 Hours Before Closing Day

Sunday, April 28
Tournaments start at 10 am and end Roundabouts
10 Hours Melee on Horseback (Lifelines)
11 Hours Exhibition Bandierai Uffizi
11:30 Match Calcio Storico Fiorentino
11:30 Performance by the Group Musicians Noble Contrada Fiorenza
12.00 Hours Fencing Armor
12.00  Entertainment Falconry
13.00 Wine and Food Medieval Renaissance
14.00 Travelling with Amerigo Vespucci (by the Museo Galileo)
15.00 Hours of Archery Tournament
15.00 Hours The World of Galileo Galilei (by the Museo Galileo)
16.00 hours Carousel Horse in armor
16.00 hours of Calcio Storico Fiorentino
17.00 Hours Entertainment Falconry
18:30 Final Battle
19.00 Hours of Food & Wine Medieval Renaissance
20.00 Hours Awards
21.00 Hours Medieval Songs and Dances
23.00 Hours Closing Ceremony