Giu 7, 2014 | Da non perdere, Firenze
di redazione – I prossimi 13, 21 e 25 giugno, dopo l’esordio di ieri 6 giugno, sarà possibile osservare il passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze. Uno spettacolo da non perdere anche perchè con i suoi 90 metri di altezza è il più grande al mondo
Anche quest’anno sarà possibile assistere all’emozionante passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze. Uno spettacolo unico al mondo, con i raggi del sole che scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.
Il fenomeno sarà visibile al pubblico nei giorni 13, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore. L’iniziativa, resa possibile dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, si svolgerà anche in caso di cielo coperto, ed è a ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica). E’ consigliata la prenotazione telefonando al numero telefonico 055-2302885.
E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso al mondo, lo gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.
Fatto installare nella Cattedrale presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli, utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni, lo gnomone del Duomo di Firenze, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo.
Uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa e cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L’inclinazione della Terra, infatti, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.
Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.
L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.
http://operaduomo.firenze.it/
by redaction – The next 13, 21 and 25 June, after the onset of yesterday June 6, will be able to observe the passage of the sun in the gnomon of the Duomo of Florence. A show not to be missed because even with its 90 meters is the largest in the world
Also this year you can watch the thrilling passage of the sun in the gnomon of the Duomo of Florence. A unique show in the world, with the rays of the sun coming down through the Brunelleschi’s Dome to form an image of the solar disk that will overlap perfectly to the post on the floor of the Cathedral.
The phenomenon will be visible to the public on days 13, 21 and 25 June, from 12.30 to 13.30, in the Chapel of the Cross, to the left of the High Altar. The initiative, made possible by the Opera di Santa Maria del Fiore with the Committee for the Popularization of Astronomy, will take place even if the sky is overcast, and it is free admission with access from the door of the Canons (in front of the rectory via ). And ‘reservations are recommended by calling the telephone number 055-2302885.
And ‘from 1475 that this phenomenon is repeated in the cathedral of Florence, thanks to an astronomical instrument, the oldest and most widespread in the world, the gnomon, from the greek “indicator”, designed to measure the position of the Sun in the sky and the duration the calendar year.
Had installed in the Cathedral presumably by the Florentine mathematician Paolo Dal Pozzo Toscanelli, used to ups and downs for over 300 years, the gnomon of the Duomo of Florence, with its 90 meters high, is the largest in the world.
One could also serve as great gnomon for a more ambitious, namely that determine the variation of the inclination of the axis of rotation of the Earth on the plane of the orbit, as fundamental for the calculation of solar ephemeris. The tilt of the Earth, in fact, is not constant and it was an issue was already discussed by Arab astronomers.
In the Cathedral of Florence, the gnomonic hole was made with a bronze tablet (the bush) containing a central opening of a few centimeters in diameter and placed horizontally in the south window of the drum of the dome, 90 meters in height from the floor.
The height of the gnomon is such that the rays of the sun, passing through the hole, hit the floor of the church only from late May to late July and for a few minutes before and after noon.
In this period the solar image is formed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the altar majeure, where they are, under the protection of brass plates, a meridian line finely graded circular and two marbles, one inside the other , which work by solstice marks. The largest, with a diameter of about 90 centimeters, has the same size as the sun at the summer solstice.
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Mar 6, 2014 | Arte e cultura, Siena
di Simone Focardi – Inaugurata lo scorso dicembre, prosegue con successo l’esposizione della Madonna del Latte dipinta da Ambrogio Lorenzetti nella Cripta del Duomo.
Il prezioso dipinto, proveniente dal Museo Diocesano di Arte Sacra di Siena, è ospitato eccezionalmente ed ha già visto, in poco meno di due mesi, la presenza di circa ventimila visitatori.
Si tratta di un capolavoro della pittura italiana ed europea del Trecento, esempio insigne di maternità per la resa dei sentimenti e considerato da alcuni studiosi “unico” nel Trecento per la sua “sacralità umanizzata”.
Per dare la possibilità anche al pubblico internazionale di ammirare la preziosa tempera su tavola, icona della pittura senese, l’Opera della Metropolitana ha deciso di prorogare l’esposizione fino al 31 ottobre 2014.
La Madonna di Ambrogio Lorenzetti, simbolo della Chiesa, nutre con la Grazia divina i fedeli in modo che essi possano dare alla luce in se stessi il Verbo divino e divenire così “altri Cristi”. Lo sguardo penetrante del Figlio sembra quasi un invito all’osservatore perché come Lui attinga alle sorgenti della salvezza.
L’iconografia della Madonna del Latte si sviluppa a partire dal XIII secolo, con ampio sviluppo in Toscana, sulla scorta di nuovi fermenti sociali e religiosi diffusi nella comunità dei fedeli che tendono a instaurare un rapporto di umanità con le figure della fede cristiana. Ma al di là dei vari esemplari presenti a Siena e altrove, la Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti può considerarsi il paradigma iconografico di questo soggetto.
L’allestimento è stato realizzato negli spazi suddetti con il supporto di pannelli, video e touchscreen. In occasione della proroga sarà inoltre creato un percorso all’interno del Complesso monumentale del Duomo (Museo e Cattedrale) al fine di illustrare la tematica della Madonna del Latte. Durante il periodo dell’esposizione saranno inoltre organizzate visite guidate lungo l’itinerario mariano (Madonna del latte di Paolo di Giovanni Fei e Polittico di Gregorio di Cecco nel Museo dell’Opera, Altare Piccolomini in Duomo). La mostra offre inoltre la possibilità di estendersi con il percorso Viae, dedicato alla Vergine Maria. L’itinerario comprende, oltre alla Cattedrale, la Collegiata di Provenzano e la Basilica di Santa Maria dei Servi.
La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti
Siena, Cripta sotto il Duomo
fino al 31 Ottobre 2014
orario: tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,00
prezzi:
€ 8,00 Cripta sotto il Duomo
Gratuito: bambini fino a 11 anni; residenti e nati a Siena
€ 12,00 Opa Si Pass all inclusive ticket (La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti, Cripta sotto il Duomo, Libreria Piccolomini, Cattedrale, Battistero, Museo dell’Opera e Panorama dal Facciatone)
Info, prenotazioni e tour guidati: 0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com – www.operaduomo.siena.itby Simone Focardi – Inaugurated last December, continues with success the exhibition of the “Madonna del Latte” painted by Ambrogio Lorenzetti in the crypt of the Cathedral.
The precious painting , from the Diocesan Museum of Sacred Art in Siena, is housed exceptionally and has already seen, in less than two months, the presence of about twenty thousand visitors.
It is a masterpiece of Italian and European painting of the fourteenth century , an outstanding example of motherhood for the surrender of the feelings and considered by some scholars “unique” in the fourteenth century for its ” sacredness humanized .”
To give the possibility to the international public to admire the precious tempera on panel, Sienese painting of the icon , the Opera Metro has decided to extend the exhibition until 31 October 2014.
Our Lady of Ambrogio Lorenzetti , symbol of the Church , nourished by divine Grace the faithful so that they can give birth to the divine Word in themselves and thus become ” other Christs .” Penetrating gaze of the Son seems almost an invitation to the viewer because as He draws the springs of salvation .
The iconography of the Madonna del Latte is developed from the thirteenth century , with extensive development in Tuscany , on the basis of new social and religious unrest spread in the community of the faithful that tend to establish a relationship of humanity with the figures of the Christian faith . But beyond the various specimens present in Siena and elsewhere , the Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti can be considered the paradigm of this iconographic subject.
The exhibition has been realized in the spaces with the support of the above panels , video and touchscreen . On the occasion of the extension will also create a path within the Monumental Complex of the Duomo ( Cathedral Museum ) in order to illustrate the theme of the Madonna del Latte. During the exhibition period will also be guided tours along the route of Mary ( Our Lady of the milk of Paolo di Giovanni Fei and Gregorio di Cecco Altarpiece in the Museo dell’Opera , Piccolomini altar in the cathedral) . The exhibition also offers the possibility of extending the path Viae , dedicated to the Virgin Mary. The itinerary includes, in addition to the Cathedral, the Collegiate Church of Provenzano and the Basilica of Santa Maria dei Servi .
The Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti
Siena, crypt under the cathedral
until October 31, 2014
hours : daily from 10.30 to 19.00
tickets : € 8.00 crypt under the cathedral free entry for children up to 11 years and residents born in Siena
€ 12.00 Opa You Pass all-inclusive ticket ( Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti , crypt under the cathedral , Piccolomini Library , Cathedral, Baptistery and Museo dell’Opera Panorama from Facciatone)
tel: 0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com – www.operaduomo.siena.it
Giu 20, 2013 | Da non perdere, Firenze
di Nadia Fondelli – Ancora due appuntamenti da non perdere, di cui uno proprio nel giorno del solstizio d’estate con lo gnomone della Cattedrale di Firenze che con i suoi 90 metri è anche il più alto del mondo.
Fra le ore 12.30 e le 13.30 di venerdì 21 e 28 giugno, sarà possibile assistere ad un fenomeno di grande suggestione all’interno della cattedrale fiorentina: i raggi del sole scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi, formando l’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella di marmo posta sul pavimento della cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore.
E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze ogni anno, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso, detto gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.
L’iniziativa che si svolgerà anche in caso di cielo coperto è ad ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica) ed è promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia.
Fatto installare nella Cattedrale presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli, come indicherebbero alcuni documenti conservati nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni, lo gnomone del Duomo di Firenze, come accennato, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo.
Uno gnomone e’ di solito un palo, una colonna o un obelisco la cui ombra permette di misurare la posizione del Sole in cielo, ma può essere, come nel caso del Duomo di Firenze, un foro sulla parete di un ambiente oscurato che produce, all’interno, l’immagine del disco solare. L’immagine si muove da ovest verso est, a causa del moto apparente del sole da ovest verso est. La sua posizione, rispetto a opportuni riferimenti posti sul pavimento, consente di eseguire accurate misurazioni astronomiche e di determinarne l’esatta durata di un anno solare.
La conoscenza della durata esatta dell’anno e la conseguente formulazione del calendario sono stati, infatti, un problema per moltissimi secoli, fin dal mondo classico, e lo strumento astronomico dello gnomone fu un valido aiuto fino al XVIII secolo, quando fu sostituito con i telescopi. Il momento scelto per il confronto delle immagini è quello del solstizio estivo, perché è il più opportuno per la misura.
Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico e’ stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.
L’altezza dello gnomone e’ tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.
Già a partire dal XVI secolo si registrano solo sporadiche osservazioni astronomiche nel Duomo di Firenze, talvolta neppure basate su chiari obiettivi scientifici; anzi, prevale la preoccupazione per eventuali cedimenti della Cupola e per quasi 250 anni, ipotizzando la costanza dell’altezza del Sole al solstizio, verrà fatto un uso improprio dello gnomone, e cioè di monitorare la stabilità della chiesa verificando, anno dopo anno, il ritorno dell’immagine solare negli stessi punti sul cerchio di marmo solstiziale.
È solo nel 1754 che si torna a parlare di astronomia in Cattedrale, quando Leonardo Ximenes, matematico granducale e gesuita, ottenne i finanziamenti per calibrare lo gnomone e per corredarlo di un’adeguata linea meridiana. Durante il meticoloso rilievo, ricordato anche nella grande lapide posta presso la cappella della Croce, lo studioso si accorse che il pavimento non era perfettamente orizzontale: così una striscia dovette essere livellata per collocarvi la linea meridiana in bronzo nella posizione in cui la vediamo ancora oggi. Attraverso una serie di misurazioni condotte dal 1755 al 1782, confrontate con le precedenti del 1510, Ximenes riuscì a ottenere un valore della variazione secolare dell’obliquità dell’eclittica vicino a quello attualmente noto.
L’osservazione del 1756 si può considerare come l’inizio delle operazioni astronomiche di Ximenes e a questa data si fa convenzionalmente risalire la fondazione dell’Osservatorio Ximeniano all’interno del complesso di San Giovannino degli Scolopi, all’epoca sede del collegio e dell’università fiorentina dei Gesuiti. Tuttavia dopo la morte di Ximenes (1786) le misurazioni furono scarse e discontinue, e lo strumento cadde nell’oblio. In particolare, durante un restauro, fu rimossa la bronzina. Quando l’allora direttore della Specola, Giovanni Battista Donati ottenne che la bronzina fosse rimontata (1865), fu posta in una posizione leggermente diversa dall’originaria, interrompendo così ogni continuità con le misurazioni di Ximenes. Nel 1927-1928 padre Guido Alfani eseguì altre misurazioni, dimostrando che la Cupola è soggetta a piccole oscillazioni, stagionali e quotidiane, di natura termica. Ma ormai anche l’uso ingegneristico dello gnomone era inadeguato, e lo stesso Alfani impiegò reali sismografi per sorvegliare, in modo diretto e continuo, ogni più piccola oscillazione della costruzione.
Per info: www.operaduomo.fi.it
by Nadia Fondelli – Two more events not to be missed, including one on the day of the summer solstice with the gnomon of the Cathedral of Florence, with its 90 meters is the highest in the world.
Between 12.30 and 13.30 on Friday 21 and 28 June, you can attend a phenomenon of great HGH beauty in the cathedral of Florence: the sun’s rays fall through Brunelleschi’s dome, forming the image of the solar disk that will to overlap perfectly with that of marble placed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the High Altar.
And ‘since 1475 that this phenomenon is repeated in the Duomo of Florence every year, thanks to an astronomical instrument, the most ancient and widespread, said gnomon, from the greek “indicator”, designed to measure the position of the Sun in the sky and determine the duration the calendar year.
The initiative to be held even if the sky is covered with free entrance with access from the door of the Canons (in front of the rectory away) and is sponsored by the Santa Maria del Fiore with the Committee for the Popularization of Astronomy.
Had installed in the Cathedral presumably by the Florentine mathematician Paolo Dal Pozzo Toscanelli, as suggested some documents kept in the Opera di Santa Maria del Fiore, which is used to ups and downs for over 300 years, the gnomon of the Duomo in Florence, as mentioned, with its 90 meters high, is the largest in the world.
A gnomon and ‘usually a pole, column, or an obelisk whose shadow is used to measure the position of the Sun in the sky, but can be, as in the case of the Duomo of Florence, a hole on the wall of a darkened environment that produces, inside, the image of the solar disk. The image moves from west to east, due to the apparent motion of the sun from west to east. Its position with respect to appropriate references placed on the floor, it allows you to perform precise astronomical measurements and to determine the exact length of a solar year.
Knowledge of the exact duration of the year and the subsequent formulation of the calendar were, in fact, a problem for many centuries, from the classical world, and the instrument astronomical gnomon was a valuable aid until the eighteenth century, when it was replaced with the telescopes. The moment chosen for the comparison of images is that of the summer solstice, because it is the most appropriate for the measurement.
In the Cathedral of Florence and the gnomonic hole ‘was produced by a bronze tablet (the bush) containing a central opening of a few centimeters in diameter and placed horizontally in the south window of the drum of the dome, 90 meters of height from the floor.
The height of the gnomon and ‘that the Sun’s rays, passing through the hole, hit the floor of the church only from late May to late July and for a few minutes before and after noon.
In this period the solar image is formed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the high altar, where they are, under the protection of brass plates, a meridian line finely graded circular and two marbles, one inside the other , which work by solstice marks. The major, with a diameter of about 90 centimeters, has the same size of the solar image on the summer solstice.
As early as the sixteenth century there has been only sporadic astronomical observations in the Duomo of Florence, sometimes even based on clear scientific objectives, and indeed, the predominant concern for any failure of the dome and for nearly 250 years, assuming the constancy of the height of the Sun to solstice, will be made improper use of the gnomon, and that is to monitor the stability of the church and found, year after year, the return of the solar image at the same points on the rim of marble solstice.
It is only in 1754 that returns to talk about astronomy in the Cathedral, when Leonardo Ximenes, grand-ducal mathematician and Jesuit, he obtained funding to calibrate the gnomon and wrap it with an appropriate meridian line. During the meticulous relief, also mentioned in the large plaque placed in the Chapel of the Cross, the researcher noticed that the floor was not perfectly horizontal so a strip had to be leveled in order to put the meridian line in bronze in the position where we still see it today . Through a series of measurements carried out from 1755 to 1782, compared with earlier in 1510, Ximenes was able to obtain a value of the secular variation of the obliquity of the ecliptic close to the one currently known.
The observation of 1756 can be considered as the beginning of astronomical operations of Ximenes and this date is conventionally traced the founding of the Observatory Ximenian within the complex of St. John Scolopi home at the time of the college and of ‘ Florentine Jesuit universities. However, after the death of Ximenes (1786) measurements were sparse and discontinuous, and the instrument fell into oblivion. In particular, during a restoration, was removed the bushing. When the then director of the Observatory, Giovanni Battista Donati obtained that the bush was reassembled (1865), was placed in a slightly different position from the original, thus interrupting any continuity with the measurements of Ximenes. In 1927-1928 Father Guido Alfani performed other measurements, demonstrating that the Dome is subject to minor fluctuations, seasonal and daily thermal nature. But now even the use of the gnomon was inadequate engineering, and the same Alfani took real seismographs to monitor, in a direct and continuous, even the smallest fluctuation of the building.
For info: www.operaduomo.fi.it
Apr 3, 2013 | Arte e cultura, Da non perdere, Siena
di Nadia Fondelli – E’ appena iniziata la lunga stagione d’apertura (lo sarà fino al 27 ottobre) del “cielo” del Duomo di Siena.
Salendo per gli 85 gradini di un’ardita scala a chiocciola che, dal lato della gotica facciata si arrampica su, pare davvero di toccare il cielo.
Il titolo dato all’evento di “La porta del cielo” per queste imperdibili ed uniche visite guidate è dunque più che azzeccato.
Alcuni anni fa, la nostra redazione, quando gestiva Chianti News fu invitata in anteprima a visitare il grande cantiere work in progress e, parlando con la collega che ebbe l’onore di quell’esclusiva devo dire che il durante e il dopo confermano davvero la grandiosità del restauro.
Non fosse altro che l’aver recuperato le straordinarie capriate in legno semidistrutte dalle termiti e bonificato tutti gli ambienti che altro non erano che suite esclusive per i piccioni senesi…
In effetti la nostra inviata speciale nel “cielo” senese ancora da recuperare, ai tempi rimase stupita della mole di lavoro lungo e paziente che si stava svolgendo e durante la visita odierna si è stupita ancora di più del compimento positivo di quell’immane lavoro.
Forse noi più di altri possiamo raccontare di quel cielo avendo avuto la fortuna di seguirlo “work in progress”; forse ci siamo emozionati più di altri nel salire quelle scale a chiocciola, nell’affacciarsi sull’esterno ed interno del capolavoro senese per ammirare la grandiostà della maestria dell’arte e gli affacci straordinari sulla Montagnola, sui rossi tetti senesi, sulla basilica di San Domenico e sul Campo.
Il Duomo di Siena non finisce davvero di sorprendere. Ancora incantati dalla riscoperta dello straordinario pavimento fatto di tarsie disegnate dai più grandi maestri della storia ed ammirati già in due anni da migliaia di persone dovremo, dopo aver abbassato gli occhi, alzarli verso il cielo; la dove dopo 85 scalini ci troveremo a camminare, toccando davvero il cielo in un percorso unico.
Lunghi e faticosi restauri ci restituiscno ogg la visione di una serie di locali, mai aperti al pubblico e in cui per secoli nessuno è potuto accedere.
Dopo gli 85 scalini a chiocciola, quasi segreti perché nascosti alla vista dei visitatori e che si trovano all’interno della torre di una delle due guglie della facciata, quasi all’improvviso, siamo sopra le volte stellate della navata destra e da qui ha inizio un percorso speciale, un itinerario riservato a piccoli gruppi che riserva una serie di scoperte ed emozioni.
Imperdibili ed uniche le suggestive viste “dentro” e “fuori” della cattedrale. Spettacolari le vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, la vista dall’alto del magico pavimento e dei principali monumenti scultorei, dell’interno della cupola con il ‘Pantheon’ dei santi senesi, i quattro Patroni, santa Caterina e san Bernardino, i ‘giganti’ dorati che proteggono dall’alto la comunità dei fedeli.
Si percorre poi il ballatoio della cupola dal quale si contempla l’altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei.
E “fuori” dalla cattedrale ecco l’ affaccio, della navata sinistra, se uno splendido panorama. L’Amiata, la Montagnola senese, le colline laggiù e, sotto la basilica di San Domenico, i tetti rossi di Siena e l’ardita torre del Mangia che domina il Campo.
Si entra infine dietro il prospetto della facciata nel terrazzino che si affaccia su Piazza del Duomo con la vista dello Spedale di S. Maria della Scala e si accede al ballatoio della controfacciata da dove si ha una vista generale sulla navata centrale e lo sguardo è accompagnato dal ritmo scandito dalle teste dei papi e degli Imperatori, attraverso le tarsie con i filosofi del mondo antico che proferiscono sentenze.
Un escursione unica da non perdere. Un’ora e mezzo di magia fra arte e cielo…
Biglietti (solo su prenotazione)
Intero € 25.00
Gruppo € 400.00 (max 17 pax)Informazioni e Prenotazioni
T. +39 0577 286300 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17)
Email: opasiena@operalaboratori.com
by Nadia Fondelli – It ‘just begun the long season opening (it will be until October 27) of “heaven” of the Cathedral of Siena.
Going up ativan causing palpitations the 85 steps of bold spiral staircase, on the side of the Gothic facade climbs, really seems to touch the sky.
The title given to the event of “The Gate of Heaven” for these unmissable and unique tours is therefore more than a success.
A few years ago, our staff when she kept Chianti News was invited to preview the great site to visit and work in progress, talking with a colleague who had the honor of that exclusive I must say that during and after really confirm the grandeur of the restoration.
If only that you have retrieved the extraordinary wooden trusses partially destroyed by termites and tempered all the rooms that were nothing more than exclusive suites peri seagulls Sienese …
In fact, our special correspondent in the “sky” Siena still to be recovered at the time was amazed at the amount of long and patient work that was taking place and during today’s visit was even more amazed at the successful completion of that huge work.
Maybe we can tell us more than others of the sky having had the good fortune to follow him “work in progress”, perhaps we were excited more than others in climbing the spiral staircases, nell’affacciarsi on the outside and inside of the Sienese masterpiece to admire the grandiostà of extraordinary mastery of the art he views the Montagnola red rooftops senses, the Basilica of San Domenico and the Campo.
The Cathedral of Siena does not stop to surprise really. Still enchanted by the rediscovery of the extraordinary floor made of marquetry designed by the greatest masters of history and admired already in two years by thousands of people we have, after lowering his eyes, lift them to the sky, where after the 85 steps we will walk, really touching the sky in uun unique path.
Long and exhausting restoration restituiscno ogg us the vision of a series of rooms, never open to the public and where for centuries no one has been able to access.
After 85 steps, spiral, almost secret hidden from view because of the visitors and that are located in the tower of one of the pinnacles of the façade, quite suddenly, we are above the starry vaults of the nave and the right starts here a special route, a route reserved for small groups who reserve a series of discoveries and emotions.
Guests can enjoy the scenic views and unique “inside” and “outside” of the cathedral. Spectacular stained glass windows by Ulisse De Matteis with the representation of the Apostles, the view from the top floor of the magical and the main sculptural monuments, indoor dome with the ‘Pantheon’ of the saints of Siena, the four patron, St. Catherine and St. Bernardino , the ‘giants’ gold that protect from the community of the faithful.
It then runs through the gallery of the dome from which you can admire the high altar, a copy of the window by Duccio di Buoninsegna, with the almond in the center of the Assumption, and the sculptural masterpieces.
And “out” from the cathedral here is the ‘facing, the left aisle, where a splendid view. The Amiata, the Sienese mountains, the hills over there and, under the Basilica of San Domenico, the red roofs of Siena and the bold Mangia tower that dominates the field.
It finally enters behind the table in front of the terrace that overlooks the Piazza del Duomo with the view of the Hospital of St. Maria della Scala and access to the balcony on the counter from where you have a general view of the nave and the look is accompanied by the rhythm from the heads of the popes and emperors, through the inlays with the philosophers of the ancient world who have spoken sentences.
A unique excursion not to perddere. An hour and a half of magic between art and sky …
Tickets (advance bookings only)
Full price € 25.00
Group € 400.00 (max 17 pax) Information and Bookings
T. +39 0577 286300 (from Monday to Friday from 9 to 17)
Email: opasiena@operalaboratori.com
Mar 4, 2013 | Arte e cultura, Siena
di Simone Focardi – Dal 1° Marzo, l’Opera della Metropolitana con l’arrivo della Pasqua propone, in occasione dell’anno della fede “Resurrexi. Dalla Passione alla Resurrezione”, un itinerario tra i capolavori del Complesso monumentale del Duomo di Siena.
Un’esposizione di grande valore che racconta attraverso le preziose miniature che compongono i manoscritti su pergamena, le pitture a fresco e i dipinti su tavola, gli ultimi momenti della vita di Cristo articolati in un suggestivo percorso all’interno del complesso monumentale del Duomo di Siena.
L’itinerario si sviluppa principalmente in due sedi: nella Cripta, ambiente interamente affrescato e nel Museo dell’Opera istituito nel 1860 per conservare i capolavori provenienti dalla cattedrale.
Il ciclo figurativo che si dispiega lungo le pareti della Cripta annovera episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Di particolare rilievo le quattro grandi scene dipinte sulla parete di fondo con la Crocifissione, la Deposizione dalla croce, la Deposizione nel sepolcro e la Resurrezione dei morti, realizzate da un gruppo di artisti senesi della seconda metà del Duecento.
Nelle sale attigue all’ambiente affrescato, dove si ammirano parte delle antiche strutture della basilica riconducibili al periodo che va dal XII al XIV secolo, sono esposti alcuni codici miniati provenienti dalla cattedrale e appartenenti alla liturgia pasquale dove nell’incipit latino dell’antifona d’ingresso della messa di Pasqua, Resurrexi, et adhuc tecum sum.Alleluia (Sono risorto, sono sempre con te. Alleluia), il Cristo si identifica e si fa riconoscere, appunto, nella sua nuova condizione di Risorto.
Uscendo dalla Cripta e attraversando l’antico portale gotico del Duomo Nuovo, si giunge al Museo dell’Opera, dove, al primo piano di una sala climatizzata, è possibile ammirare le Storie della Passione dipinte da Duccio di Buoninsegna sul retro della grande pala d’altare con la Maestà realizzata per il Duomo di Siena tra il 1308 e il 1311.
La scena con l’Entrata di Cristo a Gerusalemme, narrata in tutti i Vangeli e profetizzata da Zaccaria (9, 9),da l’avvio a tutto il racconto delle storie della Passione.
A questa seguono venticinque episodi, dalla Lavanda dei Piedi, alla Cattura, dalle undici storie riguardanti il processo alla grande scena con la Crocifissione, dalla Deposizione dalla Croce alla poetica scena della Resurrezione, dove il Cristo viene solamente evocato. La scena infatti vede raffigurate le tre Marie che giunte al sepolcro troveranno ad accoglierle l’angelo che annuncia loro il grande evento.
Informazioni:
Cripta sotto il Duomo di Siena e Museo dell’Opera
dal 1° Marzo al 31 Agosto 2013
Orario: 10:30 – 19:00, ultimo ingresso 18:30
Biglietti: Opa Si Pass (biglietto cumulativo): € 12,00
Cattedrale e Libreria Piccolomini, Museo dell’Opera e Panorama dal Facciatone, Cripta sotto il Duomo, Battistero, Oratorio S. Bernardino
Nell’ambito della mostra sarà possibile prenotare visite guidate per adulti e bambini
Info e prenotazioni: 0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com – www.operaduomo.siena.it
by Simone Focardi – From 1 March 2013 the Metropolitan Opera at the arrival of Easter offers, on the occasion of the faith what is the adverse reaction of ativan “Resurrexi. From Passion to the Resurrection “, a tour among the masterpieces of the monumental complex of the Cathedral of Siena.
An exhibition of great value that tells its story through the precious miniatures that make up the manuscripts on parchment, the frescoes and paintings on wood, the last moments of the life of Christ, divided into a fascinating journey inside the monumental complex of the Cathedral of Siena .
The itinerary is developed mainly in two places: in the Crypt, frescoed environment and in the Museum of the Opera was established in 1860 to preserve the masterpieces from the cathedral.
The figurative cycle that unfolds along the walls of the crypt includes stories from the Old and New Testaments.
Particularly important are the four great scenes painted on the wall of the Crucifixion, the Deposition from the Cross, the Deposition in the tomb and the resurrection of the dead, carried out by a group of Sienese artists of the second half of the thirteenth century.
In adjacent rooms frescoed environment, where you can admire some of the ancient structures of the church related to the period from the twelfth to the fourteenth century, are on display illuminated manuscripts from the cathedral and belonging to the Easter liturgy where the incipit of Latin incipit ‘entrance to the Easter Mass, Resurrexi, et adhuc tecum sum. Hallelujah (I have risen, I am still with you. Alleluia), Christ identifies himself and makes himself known, in fact, in his new risen state.
Leaving the Crypt and through the old Gothic portal of the New Cathedral, we arrive at the Museum of the Opera, where, on the first floor of an air conditioned room, you can admire the Stories of the Passion painted by Duccio on the back of the great altarpiece ‘altar with the Majesty made for the Cathedral of Siena between 1308 and 1311.
The scene with the Entry of Christ into Jerusalem, as told in the Gospels and prophesied by Zechariah (9, 9), from the start to the whole story of the Passion stories.
This was followed by twenty-five episodes, by the washing of the feet, to capture, from eleven stories about the trial of the great scene of the Crucifixion, the Deposition from the Cross to the poetry scene of the Resurrection, in which Christ is only mentioned. The scene depicted in fact, sees the three Marys who will come to the tomb to receive them the angel who tells them the big event.
Information:
Crypt under the cathedral of Siena and the Museum of the Opera
from 1 March to 31 August 2013
Hours: 10:30 to 19:00, last entry 18:30
Tickets: Opa The Pass (ticket): € 12.00
Cathedral and Piccolomini Library, and Museum of Panorama from Facciatone, crypt under the cathedral, baptistery, Oratorio S. Bernardino
The exhibition will be able to book tours for adults and children
Info and bookings: 0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com – www.operaduomo.siena.it