[:it]In treno a vapore da Firenze a Ravenna sulle tracce di Dante[:]

[:it]In treno a vapore da Firenze a Ravenna sulle tracce di Dante[:]

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“Era un viaggio programmato prima della pandemia che non si poté svolgere per motivi sanitari. Adesso inauguriamo questa tratta speciale dedicata al Poeta in un momento di maggiore sicurezza e speranza di ripartenza. Mi auguro che sia davvero il treno dell’ottimismo”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella alla partenza del viaggio inaugurale del treno storico a vapore Firenze-Ravenna che ripercorre le tracce di Dante Alighieri.

“Dante – ha affermato il sindaco – ha intuito il senso dell’Italia secoli prima della sua nascita politica e il treno a lui dedicato ci condurrà a una destinazione simbolica di rinascita, un nuovo umanesimo fatto di cultura, bellezza dei territori, identità”.

Al viaggio inaugurale hanno partecipato il ministro alla cultura Dario Franceschini, l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, la consigliera metropolitana alla cultura Letizia Perini e altre autorità.

A Marradi, nel rinnovato teatro degli Animosi, tappa musicale con un concerto del Maestro Riccardo Muti.

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Donazione al Corteo Storico della Repubblica Fiorentina dell’abito del Maestro dei Musici da parte del Rotary Club Lorenzo il Magnifico

Donazione al Corteo Storico della Repubblica Fiorentina dell’abito del Maestro dei Musici da parte del Rotary Club Lorenzo il Magnifico

[:it]Il Rotary Club Lorenzo il Magnifico con il presidente Pietro Lombardi ha consegnato al Corteo Storico della Repubblica Fiorentina il nuovo abito del Maestro dei Musici. 

“Desidero ringraziare per la preziosa collaborazione il Rotary Club Lorenzo il Magnifico che ha donato l’abito del Maestro dei Musici, uno dei più importanti del Corteo della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico. È la figura che dirige i musici. Il nostro simbolo è il tamburino, vestito di giallo mentre il Maestro è vestito di blu. Questa figura – ricorda il presidente del Calcio Storico Fiorentino e consigliere per le tradizioni popolari Michele Pierguidi – la si vede anche in occasione dello Scoppio del Carro quando, prima del sorteggio, i musici suonano l’inno della vittoria e poi, lo stesso inno viene suonato dai musici alla fine delle gare del Calcio Storico”. 

“Il Rotary Club Lorenzo il Magnifico – aggiunge il direttore del Corteo della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Filippo Giovannelli – si conferma un service non solo per il Corteo ma anche per le tradizioni fiorentine e di Firenze. È molto importante per noi che il Rotary continui questa sponsorizzazione. Interventi, come quello fatto di recente alle bandiere delle arti, sono molto importanti. Ringrazio, inoltre, Gianni Palchetti, il Maestro dei Musici che è uno dei più importanti personaggi del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino. È a capo di 75 musici che comprende tamburini, trombetti che suonano le chiarine ed i pifferi. Spero si possa ripartire presto con le tradizioni popolari”. 

Il Maestro sfila in testa a tutto il gruppo indicando la direzione di marcia per mezzo di un bastone guarnito di nappe e pomo di ottone e impartendo i comandi ai Tamburi Imperiali, ai Trombetti e ai Pifferi.
L’abito è la ricostruzione del primo abito disegnato da Alfredo Lensi, architetto del Comune di Firenze e Direttore del Museo Stibbert nel 1930, anno di ripresa delle partite del Calcio Fiorentino. 

La bordatura del mantello a tre bande dorate, le calze rosse, il berretto a raffaella con piume multicolori, l’assenza dei pantaloni e le maniche provviste di “tiracche” nella parte inferiore si differenziano da quello utilizzato negli ultimi anni; cerchiamo di recuperare gli originali modelli per rendere ancora più veritiera e originale la nostra manifestazione.[:]

Al Marino Marini di Firenze, la rassegna Frammenti. Teatro in museo

Al Marino Marini di Firenze, la rassegna Frammenti. Teatro in museo

[:it]Cinque incontri al Museo Marino Marini di Firenze. Cinque fra i più importanti interpreti del teatro italiano. Cinque “frammenti” dei loro spettacoli più famosi recitati negli spazi teatralizzati per l’occasione del museo.
La rassegna Frammenti. Teatro in museo, ideata dal critico Roberto Incerti, porterà al Museo di piazza San Pancrazio le rappresentazioni artistiche di Sandro Lombardi, Giuliano Scabia, Paolo Hendel, Silvia Guidi, Bustric, nomi questi che sono stati i protagonisti di una pagina fondamentale della scena teatrale italiana.
Ingresso gratuito.

Gli spettacoli:
Sandro Lombardi – 13 gennaio, ore 18:00
Vincitore di quattro premi Ubudella critica colme miglior attore italiano. Nelle sue interpretazioni, quasi sempre dirette dal regista Federico Tiezzi, classicità e contemporaneità vanno di pari passo. Assieme a Tiezzi e all’attrice Marion D’Amburgo è stato fondatore dell’innovativa compagnia i Magazzini. Adesso è in tournée con un ammaliante, asciutto “Faust”, dove Lombardi regala una autentica prova monstre. Al Museo Marino Marini l’attore interpreterà pillole da Dante, Testori e dal “Casanova” di Schnitzler. Una autentica chicca sarà una sconvolgente, spiazzante versione de “La cavalla storna” di Pascoli.

Giuliano Scabia – 27 gennaio, ore 18:00
Scrittore, drammaturgo, attore, docente, regista teatrale, Giuliano Scabia è una leggenda vivente del nuovo teatro italiano.  Ha fatto parte del Gruppo 63 ed è stato precursore del teatro di affabulazione. Già negli anni ’70 creò eventi ambientati fra boschi, fiumi, monti, scuole e soprattutto manicomi. Una famosa situazione è stata quella realizzata all’ospedale psichiatrico di Trieste nel ’73 col gigantesco cavallo azzurro in cartapesta di Marco Cavallo, assieme a Vittorio e Franco Basaglia. L’incontro di Scabia al Marini si chiamerà Una signora impressionante.

Paolo Hendel – 3 febbraio, ore 18:00
Satira politica, linguaggio del corpo, momenti surreali. E’ Paolo Hendel, capace di far ridere sul fatto del giorno con la grazia di un cartoon. Il suo nuovo spettacolo La gioventù è sopravvalutataè una chicca di humour noir. A Frammenti. Teatroin museo vedremo un Paolo Hendel insolito che leggerà le fiabe di Calvino.

Silvia Guidi – 10 febbraio, ore 18:00
E’ la dea del teatro off. Il suo spettacolo del ’91 La leggenda dei Viscontidove lei si cospargeva il volto col nero di seppia mentre recitava Max Aub divenne uno spettacolo di culto che portò in un centro sociale anche il pubblico più borghese. Il teatro di Silvia Guidi esplora la sensualità più nascosta, i labirinti della mente, le inquietudini di ogni tipo. Attualmente dirige a Firenze lo spazio privato C3 Lab. Al Museo Marino Marini la Guidi darà vita ad alcuni frammenti al femminile tratti da Un Paese da Nobele reciterà una fiaba nera completamente al buio.

Bustric – 24 febbraio, ore 18:00
Bustric, al secolo Sergio Bini, è uno dei maestri del teatro-magia. Nei suoi lavori c’è tutta l’arte del teatro e lo stupore che deriva dalla magia. Rimane nella memoria un suo esilarante Napoleone con straordinari travestimenti e cambi di scena. Bustric è un artista internazionale ed è di casa a Parigi, ma è stato anche fra gli interpreti del film Oscar di Benigni La vita è bella. Da cinque anni dirige a Firenze allo Spazio Alfieri la rassegna Magico Teatro.[:en]Cinque incontri al Museo Marino Marini di Firenze. Cinque fra i più importanti interpreti del teatro italiano. Cinque “frammenti” dei loro spettacoli più famosi recitati negli spazi teatralizzati per l’occasione del museo.
La rassegna Frammenti. Teatro in museo, ideata dal critico Roberto Incerti, porterà al Museo di piazza San Pancrazio le rappresentazioni artistiche di Sandro Lombardi, Giuliano Scabia, Paolo Hendel, Silvia Guidi, Bustric, nomi questi che sono stati i protagonisti di una pagina fondamentale della scena teatrale italiana.
Ingresso gratuito.

Gli spettacoli:
Sandro Lombardi – 13 gennaio, ore 18:00
Vincitore di quattro premi Ubudella critica colme miglior attore italiano. Nelle sue interpretazioni, quasi sempre dirette dal regista Federico Tiezzi, classicità e contemporaneità vanno di pari passo. Assieme a Tiezzi e all’attrice Marion D’Amburgo è stato fondatore dell’innovativa compagnia i Magazzini. Adesso è in tournée con un ammaliante, asciutto “Faust”, dove Lombardi regala una autentica prova monstre. Al Museo Marino Marini l’attore interpreterà pillole da Dante, Testori e dal “Casanova” di Schnitzler. Una autentica chicca sarà una sconvolgente, spiazzante versione de “La cavalla storna” di Pascoli.

Giuliano Scabia – 27 gennaio, ore 18:00
Scrittore, drammaturgo, attore, docente, regista teatrale, Giuliano Scabia è una leggenda vivente del nuovo teatro italiano.  Ha fatto parte del Gruppo 63 ed è stato precursore del teatro di affabulazione. Già negli anni ’70 creò eventi ambientati fra boschi, fiumi, monti, scuole e soprattutto manicomi. Una famosa situazione è stata quella realizzata all’ospedale psichiatrico di Trieste nel ’73 col gigantesco cavallo azzurro in cartapesta di Marco Cavallo, assieme a Vittorio e Franco Basaglia. L’incontro di Scabia al Marini si chiamerà Una signora impressionante.

Paolo Hendel – 3 febbraio, ore 18:00
Satira politica, linguaggio del corpo, momenti surreali. E’ Paolo Hendel, capace di far ridere sul fatto del giorno con la grazia di un cartoon. Il suo nuovo spettacolo La gioventù è sopravvalutataè una chicca di humour noir. A Frammenti. Teatroin museo vedremo un Paolo Hendel insolito che leggerà le fiabe di Calvino.

Silvia Guidi – 10 febbraio, ore 18:00
E’ la dea del teatro off. Il suo spettacolo del ’91 La leggenda dei Viscontidove lei si cospargeva il volto col nero di seppia mentre recitava Max Aub divenne uno spettacolo di culto che portò in un centro sociale anche il pubblico più borghese. Il teatro di Silvia Guidi esplora la sensualità più nascosta, i labirinti della mente, le inquietudini di ogni tipo. Attualmente dirige a Firenze lo spazio privato C3 Lab. Al Museo Marino Marini la Guidi darà vita ad alcuni frammenti al femminile tratti da Un Paese da Nobele reciterà una fiaba nera completamente al buio.

Bustric – 24 febbraio, ore 18:00
Bustric, al secolo Sergio Bini, è uno dei maestri del teatro-magia. Nei suoi lavori c’è tutta l’arte del teatro e lo stupore che deriva dalla magia. Rimane nella memoria un suo esilarante Napoleone con straordinari travestimenti e cambi di scena. Bustric è un artista internazionale ed è di casa a Parigi, ma è stato anche fra gli interpreti del film Oscar di Benigni La vita è bella. Da cinque anni dirige a Firenze allo Spazio Alfieri la rassegna Magico Teatro.[:]

Le stelle più luminose del nuovo circo in uno show unico!

Le stelle più luminose del nuovo circo in uno show unico!

[:it]Una straordinaria e unica serata internazionale. Come in un sogno, si alternano sulla scena i più creativi
interpreti circensi del mondo, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza
contemporanea. Artisti da Las Vegas, dal Lido di Parigi, dal Festival di Monte Carlo, dai teatri internazionali
più prestigiosi e dai circhi più rinomati come il Cirque du Soleil. Un magnifico show di altissimo livello
artistico, tra intensa poesia e grande comicità. Un evento irripetibile, che di volta in volta propone elementi
variegati e differenti, un parterre di performer incredibili, mantenendo inalterata l’alchimia finale, il risultato
eccezionale di un format innovativo. Seguendo ed anticipando le sensibilità del momento e le tendenze del
live entertainment, giovani ma già affermati talenti affiancano veterani e star dello spettacolo dal vivo.
Già presentato in alcune delle più esclusive ed incantevoli location italiane, tra le quali l'Anfiteatro
d'Annunzio di Pescara, il Vittoriale di Gardone Riviera e Piazza San Marco a Venezia, il Gran Gala du
Cirque ha registrato oltre 30.000 spettatori, ospitando 210 artisti di 17 nazioni e presentando più di
120 performance circensi.
Il 5 e 6 gennaio 2020 il Tuscany Hall di Firenze accoglierà questo caleidoscopico show delle meraviglie,
ospitando le personalità più forti dello spettacolo dal vivo contemporaneo e una selezione delle migliori
attrazioni del panorama circense mondiale provenienti da Ucraina, Cile, Italia, Ungheria, Germania,
Bulgaria e Russia.
Nel ricco cast internazionale Tim Kriegler, danzatore aereo, premiato al Festival du Cirque de Demain di
Parigi; Francisco Rojas, acrobata di straordinario talento le cui evoluzioni con la ruota Cyr richiamano la
perfetta immagine leonardesca dell'uomo vitruviano; gli statuari Golden Power, dal corpo dorato,
esaltazione della forza e della potenza umana; Olga Golubeva, ballerina formata alla scuola russa
protagonista di un poetico quadro aereo intorno ad un magico lampione volante; la comicità surreale e
stralunata dei Lucchettino, laureati a Parigi con il Mandrake d’Oro, il Premio Oscar mondiale
dell’illusionismo, definiti dal quotidiano francese Le Figaro “gli Stanlio e Ollio italiani”; l’eterea danzatrice
Katlin Vassileva, con una intensa performance ai tessuti che sfida la forza di gravità ed un intrigante numero
con gli hula hop; il sorprendente contorsionista Andrey Romanovsky, dotato di una impressionante
flessibilità e in grado di saltare la corda tenendosi in equilibrio con le mani. Con le sue movenze ora
delicate, ora comiche, ora emozionanti, l’elegante quartetto di artisti ucraini Dekru, maestri della pantomima
moderna, accompagnerà il pubblico per tutta la serata.
Un evento imperdibile in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, un format dagli standard artistici
ineguagliabili, davvero unico e originale.
Gran Galà du Cirque
5 gennaio ore 20.45
6 gennaio ore 18.00
Info www.tuscanyhall
Biglietti www.ticketone.it

 [:en]Una straordinaria e unica serata internazionale. Come in un sogno, si alternano sulla scena i più creativi
interpreti circensi del mondo, a metà tra la suspense del circo classico e il fascino della danza
contemporanea. Artisti da Las Vegas, dal Lido di Parigi, dal Festival di Monte Carlo, dai teatri internazionali
più prestigiosi e dai circhi più rinomati come il Cirque du Soleil. Un magnifico show di altissimo livello
artistico, tra intensa poesia e grande comicità. Un evento irripetibile, che di volta in volta propone elementi
variegati e differenti, un parterre di performer incredibili, mantenendo inalterata l’alchimia finale, il risultato
eccezionale di un format innovativo. Seguendo ed anticipando le sensibilità del momento e le tendenze del
live entertainment, giovani ma già affermati talenti affiancano veterani e star dello spettacolo dal vivo.
Già presentato in alcune delle più esclusive ed incantevoli location italiane, tra le quali l'Anfiteatro
d'Annunzio di Pescara, il Vittoriale di Gardone Riviera e Piazza San Marco a Venezia, il Gran Gala du
Cirque ha registrato oltre 30.000 spettatori, ospitando 210 artisti di 17 nazioni e presentando più di
120 performance circensi.
Il 5 e 6 gennaio 2020 il Tuscany Hall di Firenze accoglierà questo caleidoscopico show delle meraviglie,
ospitando le personalità più forti dello spettacolo dal vivo contemporaneo e una selezione delle migliori
attrazioni del panorama circense mondiale provenienti da Ucraina, Cile, Italia, Ungheria, Germania,
Bulgaria e Russia.
Nel ricco cast internazionale Tim Kriegler, danzatore aereo, premiato al Festival du Cirque de Demain di
Parigi; Francisco Rojas, acrobata di straordinario talento le cui evoluzioni con la ruota Cyr richiamano la
perfetta immagine leonardesca dell'uomo vitruviano; gli statuari Golden Power, dal corpo dorato,
esaltazione della forza e della potenza umana; Olga Golubeva, ballerina formata alla scuola russa
protagonista di un poetico quadro aereo intorno ad un magico lampione volante; la comicità surreale e
stralunata dei Lucchettino, laureati a Parigi con il Mandrake d’Oro, il Premio Oscar mondiale
dell’illusionismo, definiti dal quotidiano francese Le Figaro “gli Stanlio e Ollio italiani”; l’eterea danzatrice
Katlin Vassileva, con una intensa performance ai tessuti che sfida la forza di gravità ed un intrigante numero
con gli hula hop; il sorprendente contorsionista Andrey Romanovsky, dotato di una impressionante
flessibilità e in grado di saltare la corda tenendosi in equilibrio con le mani. Con le sue movenze ora
delicate, ora comiche, ora emozionanti, l’elegante quartetto di artisti ucraini Dekru, maestri della pantomima
moderna, accompagnerà il pubblico per tutta la serata.
Un evento imperdibile in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, un format dagli standard artistici
ineguagliabili, davvero unico e originale.
Gran Galà du Cirque
5 gennaio ore 20.45
6 gennaio ore 18.00
Info www.tuscanyhall
Biglietti www.ticketone.it

Firenze – Tuscany[:]

Firenze: a Palazzo Pitti una mostra per fa rivivere i Carnevali barocchi

Firenze: a Palazzo Pitti una mostra per fa rivivere i Carnevali barocchi

[:it]In esposizione insieme ad altre opere il grande dipinto del ‘Carro d’oro’ di Johann Paul Schor, dal 19 febbraio
fino al 5 maggio.

Si apre per carnevale una mostra in tema, Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi che ci parla proprio delle mascherate, delle feste, e degli allestimenti barocchi.
Ne è protagonista lo spettacolare dipinto, recente acquisto dalle Gallerie degli Uffizi, raffigurante Il corteo del principe Giovan Battista Borghese per il Carnevale di Roma del 1664, del pittore tirolese Johann Paul Schor (Innsbruck 1615 – Roma 1674) attivo a Roma a partire dalla fine degli anni Trenta del Seicento.

Forse il più creativo e fantasioso collaboratore di Gian Lorenzo Bernini, Schor fu artista dell’effimero, della messa in scena barocca, della festa di rappresentanza, dell’ingresso cerimoniale. Al contempo con la sua stupefacente fantasia era capace di progettare trionfi da banchetto in glassa di zucchero, stoviglie in argento, ma anche pale d’altare e decori ad affresco.

“L’acquisizione, da parte delle Gallerie degli Uffizi, del grande dipinto di Johann Paul Schor si è rivelata una grande opportunità per approfondire gli studi sull’artista – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – e per ricostruire non solo la storia dell’evento raffigurato sulla tela, ma tutto un tessuto di relazioni artistiche e di committenza nel secondo Seicento a Roma e a Firenze”.

Il dipinto di Schor con il corteo carnevalesco del principe Borghese viene esposto insieme ad un’altra grandiosa tela, eccezionalmente prestata dal Museo di Roma di Palazzo Braschi: si tratta della celebre Giostra dei Caroselli a Palazzo Barberini (dipinto di Filippo Lauri e Filippo Gagliardi) allestita Il 28 febbraio 1656 dinanzi a Palazzo Barberini in onore della regina Cristina di Svezia convertitasi al cattolicesimo. Alla progettazione dei vari apparati per la Giostra dei caroselli collaborò anche lo Schor che otto anni dopo, curiosamente nello stesso giorno (28 febbraio) progettò e organizzò la Mascherata Borghese testimoniata nel dipinto da lui
stesso eseguito.
Nella sala delle Nicchie appositamente rivestita in raso giallo oro, come le centinaia di figure in vesti di Ninfe Esperidi che affollano il dipinto di Schor.

Accanto alle due grandi tele dedicate alle celebri mascherate romane, viene esposta la serie completa dei Balli di Sfessania di Jacques Callot, originale rassegna delle maschere italiane del Seicento, le tre incisioni di Stefano della Bella che documentano un’altra celebre mascherata, svoltasi nel 1661 al Giardino di Boboli a Firenze, e ancora alcuni dipinti dedicati ai carnevali popolari.
Per la prima volta viene presentata al pubblico un’inconsueta Scena carnevalesca del pittore Bartolomeo Bianchini, abitualmente conservata nei depositi e restaurata in occasione della mostra.
Chiude trionfalmente la rassegna una monumentale Culla da parata – l’acquisto è in fase di completamento da parte delle Gallerie degli Uffizi – realizzata dalla bottega dei fratelli Schor per l’erede di una non ancor nota casata principesca romana. Nella culla, più affine ad un celebrativo gruppo scultoreo che ad un arredo funzionale, l’aristocratico neonato veniva presentato agli esponenti delle grandi casate romane e all’élite ecclesiastica.

La mostra, curata da Maria Matilde Simari e Alessandra Griffo, e ricca di novità sia da vedere che da leggere in catalogo, è anche occasione per presentare al pubblico i due recenti sensazionali acquisti delle Gallerie degli Uffizi, destinati a Palazzo Pitti.
Il grande dipinto dello Schor sarà infatti allestito nel futuro Museo delle Carrozze dentro al Rondò di Bacco, negli spazi delle ex scuderie lorenesi: un tema al quale in mostra è dedicata una piccola sezione con sei fogli che mettono a fuoco dettagli decorativi o tecnici di questi mezzi di trasporto. La culla da parata – una messinscena scultorea di altissima qualità – dopo la mostra e dopo un periodo di indagini tecniche conservative si potrà ammirare negli appartamenti monumentali.[:en]In esposizione insieme ad altre opere il grande dipinto del ‘Carro d’oro’ di Johann Paul Schor, dal 19 febbraio
fino al 5 maggio.

Si apre per carnevale una mostra in tema, Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi che ci parla proprio delle mascherate, delle feste, e degli allestimenti barocchi.
Ne è protagonista lo spettacolare dipinto, recente acquisto dalle Gallerie degli Uffizi, raffigurante Il corteo del principe Giovan Battista Borghese per il Carnevale di Roma del 1664, del pittore tirolese Johann Paul Schor (Innsbruck 1615 – Roma 1674) attivo a Roma a partire dalla fine degli anni Trenta del Seicento.

Forse il più creativo e fantasioso collaboratore di Gian Lorenzo Bernini, Schor fu artista dell’effimero, della messa in scena barocca, della festa di rappresentanza, dell’ingresso cerimoniale. Al contempo con la sua stupefacente fantasia era capace di progettare trionfi da banchetto in glassa di zucchero, stoviglie in argento, ma anche pale d’altare e decori ad affresco.

“L’acquisizione, da parte delle Gallerie degli Uffizi, del grande dipinto di Johann Paul Schor si è rivelata una grande opportunità per approfondire gli studi sull’artista – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – e per ricostruire non solo la storia dell’evento raffigurato sulla tela, ma tutto un tessuto di relazioni artistiche e di committenza nel secondo Seicento a Roma e a Firenze”.

Il dipinto di Schor con il corteo carnevalesco del principe Borghese viene esposto insieme ad un’altra grandiosa tela, eccezionalmente prestata dal Museo di Roma di Palazzo Braschi: si tratta della celebre Giostra dei Caroselli a Palazzo Barberini (dipinto di Filippo Lauri e Filippo Gagliardi) allestita Il 28 febbraio 1656 dinanzi a Palazzo Barberini in onore della regina Cristina di Svezia convertitasi al cattolicesimo. Alla progettazione dei vari apparati per la Giostra dei caroselli collaborò anche lo Schor che otto anni dopo, curiosamente nello stesso giorno (28 febbraio) progettò e organizzò la Mascherata Borghese testimoniata nel dipinto da lui
stesso eseguito.
Nella sala delle Nicchie appositamente rivestita in raso giallo oro, come le centinaia di figure in vesti di Ninfe Esperidi che affollano il dipinto di Schor.

Accanto alle due grandi tele dedicate alle celebri mascherate romane, viene esposta la serie completa dei Balli di Sfessania di Jacques Callot, originale rassegna delle maschere italiane del Seicento, le tre incisioni di Stefano della Bella che documentano un’altra celebre mascherata, svoltasi nel 1661 al Giardino di Boboli a Firenze, e ancora alcuni dipinti dedicati ai carnevali popolari.
Per la prima volta viene presentata al pubblico un’inconsueta Scena carnevalesca del pittore Bartolomeo Bianchini, abitualmente conservata nei depositi e restaurata in occasione della mostra.
Chiude trionfalmente la rassegna una monumentale Culla da parata – l’acquisto è in fase di completamento da parte delle Gallerie degli Uffizi – realizzata dalla bottega dei fratelli Schor per l’erede di una non ancor nota casata principesca romana. Nella culla, più affine ad un celebrativo gruppo scultoreo che ad un arredo funzionale, l’aristocratico neonato veniva presentato agli esponenti delle grandi casate romane e all’élite ecclesiastica.

La mostra, curata da Maria Matilde Simari e Alessandra Griffo, e ricca di novità sia da vedere che da leggere in catalogo, è anche occasione per presentare al pubblico i due recenti sensazionali acquisti delle Gallerie degli Uffizi, destinati a Palazzo Pitti.
Il grande dipinto dello Schor sarà infatti allestito nel futuro Museo delle Carrozze dentro al Rondò di Bacco, negli spazi delle ex scuderie lorenesi: un tema al quale in mostra è dedicata una piccola sezione con sei fogli che mettono a fuoco dettagli decorativi o tecnici di questi mezzi di trasporto. La culla da parata – una messinscena scultorea di altissima qualità – dopo la mostra e dopo un periodo di indagini tecniche conservative si potrà ammirare negli appartamenti monumentali.[:]