L’uomo che sfida l’azzurroThe man who defies the blue

di Nadia Fondelli – Alessandro Bossini, trentenne gigliese, occhi azzurri come le spiagge della sua isola e ricciolo ribelle è veramente un personaggio fuori da ogni canone quando cerca di convincerti che le sue non sono imprese straordinarie, ma “cosette” quasi normali come se lui non fosse un pluricampione di Triathlon e un uomo dai record estremi!

Ha voluto solo dice “scoprire il mondo e se stesso viaggiando in solitario ed incontrando tanta umanità”. Non un divo strombazzato, ma una persona spontanea che cerca solo di far capire che le barriere, le distanze e le difficoltà sono un grande arricchimento.

Ha iniziato così, quasi per caso, un giorno, inforcando la sua bicicletta a Firenze e ritrovandosi poi, pedalata dopo pedalata a Valencia!
Da lì non ha più smesso e dal 2005 viaggia per il mondo in bici in solitaria. Periplo dell’India e del Nepal, il Giro del Mediterraneo, periplo dell’Australia e giro dell’Italia i suoi viaggi in cui si è impegnato a promuovere valori sociali al tal punto che, la regione Toscana, la provincia di Grosseto e il comune di Isola del Giglio l’hanno battezzato “ambasciatore di pace”.

Alessandro Bossini in silenzio, senza la gran cassa a far risuonare la sua musica ha continuato poi a portare avanti questi valori anche in acqua ricordandosi di essere uomo di mare ed ha così frantumato tutti i record anche in questo settore compiendo imprese ineguagliate di traversate a nuoto in solitaria nei seguenti tratti: Isola di Giannutri – Isola del Giglio, Isola d’Elba – Isola del Giglio, Isola di Montecristo – Isola del Giglio e poi, recentemente la Prima Traversata dell’Arcipelago Toscano a nuoto in cui ha coniuugato le finalità della promozione del territorio, dello sport e dell’impegno sociale.
65 ore di nuotata in cui Alessandro non potrà aver alcun contatto con le barche di supporto pena l’invalidazione del record alla cui regolarità è preposta la FIN.

Ma perché lo fa?
Perché amo il mare ed è normale per un ragazzo che come me, nato su un’isola, provare a sfidare il blu. Cominci fin da ragazzino con gli amici sfidandogli a raggiungere, giorno dopo giorno, lo scoglio più lontano e fu così che un giorno sono arrivato a Giannutri…

Cosa si prova in queste lunghe nuotate in solitario?

Gioia, senso di libertà e contatto vero con i rumori e gli odori della natura incontaminata delle nostre isole che voglio mettere in risalto. 7 isole fra le più belle del Mediterraneo, 7 perle di cultura e di storia ancora poco valorizzate nella loro unicità.

Si fa promotore dell’Arcipelago dunque?
Sì, voglio porre l’accento sul calore speciale delle genti isolane, sulle loro tipicità gastronomiche e sugli scenari selvaggi del mare. 7 isole così vicine, ma così diverse e lontane.
Vorrei che questo mare che divide le isole, simbolicamente con la mia traversata non fosse più un ostacolo, ma un ponte sfatando il mito degli isolani “reclusi del blu” e confinati dalle onde. Il mare non è una prigione, ma una via d’incontro, basta leggersi la storia.

Sappiamo che ci tiene a valorizzare anche le acque costiere e le sue biodiversità?


Bisogna migliorare la gestione e conservare le biodiversità terrestri e marine delle nostre isole. Il mio nuotare senza ausilio di mezzi meccanici significa proprio rivalutare la dimensione umana e porsi di fronte alla natura non come tiranno, ma come fruitore rispettoso del suo equilibrio.

Poi c’è da promuovere il nuoto di fondo?

Sì perché è questa una disciplina che ha scarso appeal mediatico eppure la bellezza e la libertà che si riesce ad esprimere in questa attività raramente si ritrovano altrove.
Questa Traversata strizza l’occhio a tutti gli amanti del mare. Un invito a non temere l’azzurro perché, se rispettato, offre molto: la libertà di un’onda, il sorriso dei delfini, il colore dei tramonti e molto altro ancora…
Infine e non ultimo per importanza il suo impegno forte e deciso nel sociale…
L’impresa che mi prefiggo ha una valenza sociale oltrechè sportiva. Tentare di abbattere una barriera così vasta e apparentemente incolmabile per le forze dell’ uomo, vuole essere di esempio a tutti per superare tutte quelle incertezze che ci immobilizzano nelle nostre paure.
Sono al fianco degli splendidi ragazzi del Gruppo Elba perché vivere insieme a loro dona gioia. Vorrei che nella “Run x you” di fine giugno abbiano voglia di abbattere anche loro alcune barriere buttandosi in mare con me, anche solo per pochi metri, anche solo per provare il brivido di un istante nell’azzurro. Vorrei che tutti possano abbattere le barriere delle diversità e delle difficoltà quotidiane.di Nadia Fondelli – Alessandro Bossini, the Giglio-born 30-year-old with eyes as blue as the waters of his island live sex video chat and curly-haired rebel, is truly an out-of-the-ordinary character when he tries to convince you that his are not extraordinary ventures, but almost normal little things as if he weren’t a many times triathlon champion and a man with extreme records!

He just wanted to say, “discovering the world and oneself travelling alone and meeting lots of humanity.” He isn’t a boastful diva, but a spontaneous person who just tries to get the message across that barriers, distances and difficulties are a real embellishment.
He began one day as if by accident by getting on his bike in Florence and ending up, pedal after pedal in Valencia!
From then on he’s never stopped and he’s been cycling alone around the world since 2005. Cycling around India and Nepal, the Mediterranean, Australia and Italy, his travels whereby he has undertaken to promote social values to such a point that the Tuscan regional government, Grosseto provincial government and the Giglio Island council have conferred upon him the title of “ambassador of peace”.

Alessandro Bossini in silence, without the loud speaker to blast out his music, he has also continued to promote these values in the water, having remembered that he’s a man of the sea, also smashing all the records in this field, fulfilling unparalleled undertakings of lone swimming crossing in the following stretches: Giannutri island – Giglio island, Elba island – Giglio island, Montecristo island – Giglio island and the recently First Tuscan Archipelago Swim Crossing, which will bring together the aims of promoting the area, sport and social commitment.
65 hours of swimming when Alessandro cannot have any contact with the support boats, else the record will be rendered invalid according to FIN, which is in charge of the regulations.

Why are you doing it?
Because I love the sea and it’s normal for a lad who, like me, born on an island, wants to take on the waves. I started when I was a boy with my mates, challenging one another to reach, day after day, the furthest rock and so one day I reached Giannutri…

What goes through your mind during these long lone swims?

Joy, a sense of freedom and real contact with the sounds and smells of the unpolluted nature of our islands, which I want to bring into the spotlight. Seven of the most beautiful islands in the Mediterranean, seven pearls of culture and history still underdeveloped in their uniqueness.

Are you promoting the archipelago then?
Yes, I’d like to emphasise the special warmth of the islanders, their typical cuisine and the wild scenery of the sea. Seven islands so near and yet so different and distant. With my crossing, symbolically, I’d like this sea, which divides the islands, to no longer be seen as an obstacle, but a bridge exploding the myth of the islanders as hermits of the sea and confided by the waves. The sea is not a prison, but a meeting point; just read the history books. 
We also know that you care about promoting the coastal waters and their biodiversity.
We need to improve the management and preserve the land and marine biodiversities of our islands. My swim, without the help of mechanical means, means reassessing the human dimension and offering ourselves to nature not as a tyrant but as a respectful user of its equilibrium.

Are you also promoting open sea swimming?

Yes, because this is a discipline that has little media appeal despite the beauty and freedom that this activity offers, which is rarely found elsewhere. This crossing attracts all sea lovers; an invitation to not fear the sea since, if respected, it offers so much: the freedom of the waves, the smile of dolphins, the colours of the sunset and much more…

Last but not least, what do you have to say about your strong and decisive commitment to society?

The enterprise that I’ve set for myself has a social and sporting value. Attempting to break down such a vast and seemingly overwhelming barrier for man’s strengths means being an example for everyone to overcome all the uncertainties that paralyse us with fear. 
I’m right by the side of the wonderful youth of Gruppo Elba because being with them gives me joy. I’d also like some of them to break down their own barriers at Run x you at the end of June by diving into the sea with me, if only just for a few metres, just to feel the excitement of a moment in the sea. I’d like everyone to be able to break down the barriers of diversity and everyday problems.

Toscana Underground: tutto un mondo da scoprire sotto il livello del mareUnderground Tuscany: a below-sea-level world lies waiting to be discovered

Quello che nasconde la Toscana nelle sue profondità più intime nessuno lo sa. Raramente si parla del patrimonio di enorme valore che questa regione custodisce sottoterra, labirinti fatti di grotte, necropoli etrusche, ma anche di miniere e cunicoli, di bottini e gallerie ricavate nel tufo.

Tutto un mondo sotterraneo che a ben cercare, è possibile percorrere e scoprire per vedere una faccia davvero inusuale ed originale della nostra Toscana.

Come non cadere ad esempio vittime del fascino discreto dei “bottini” e delle fonti sotterranee della bella Siena?

Nel suo sottosuolo svela ai visitatori un acquedotto, ancora oggi percorribile a piedi in alcuni tratti, di elevata qualità ingegneristica e creativa, costituito da cunicoli che corrono per ben 25 chilometri sotto le abitazioni e le chiese della città allo scopo di portare acqua alle fonti medievali e ai pozzi.

La parola “bottino”, che deriva dal termine latino del 1200 “buctinus”, si riferisce al fatto che queste gallerie avevano la volta a botte. I cunicoli venivano scavati al centro dei due strati geologici che costituiscono il terreno tipico della zona senese, ovvero quello superiore sabbioso da cui filtra l’acqua piovana e quello inferiore più duro, fatto di argilla, a sostenere l’apertura. Qui si creava il “gorello” (canaletto) con i docci di terracotta, su cui scorreva l’acqua verso le fonti. Ancora oggi molti bottini in prossimità della città sono funzionanti e conducono acqua alle fonti di Siena, tra le quali la più rilevante è senz’altro Fonte Gaia, in Piazza del Campo, oggi considerata una delle maggiori opere scultoree del Quattrocento. Peccato che per visitare questi bottini sia necessario avvertire con mesi di anticipo il Comune, ma per chi volesse saperne di più, c’è sempre il neo nato Museo dell’Acqua a Siena presso la Fonte di Pescaia, dove sono esposti e spiegati tutti i segreti dell’acquedotto senese.

Tra le meraviglie “underground” che riserva la Toscana, anche i numerosi Parchi archeominerari disseminati soprattutto nella zona di Grosseto e Livorno, come quelli di Montieri e Gavorrano e quello di San Silvestro a Campiglia Marittima.
Se invece siete dalle parti di Lucca e della Garfagnana, prendetevi un’ora per scendere nelle meravigliose viscere della Grotta del Vento di Vergemoli, dove vi ritroverete ad ammirare a bocca aperta migliaia di stalattiti e stalagmiti dai colori candidi che vi catapulteranno in un vero e proprio mondo incantato parallelo.

www.ladianasiena.it – www.grottadelvento.comIt remains largely unknown what Tuscany has hiding in its innermost depths. The cash payday loans immensely valuable underground heritage that this region contains is rarely spoken about: labyrinths of caves, Etruscan necropolises, mines, tunnels, passages and “buttini” carved into the tufa stone. This is a whole underground world that offers a new and wholly unusual glimpse of Tuscany to those who care to explore it.

And who can resist the discreet charm of the underground streams and “treasures” that the beautiful city of Siena holds in its depths?
In its subsoil lies an aqueduct, still passable in some places and testament to its high quality and creative engineering, consisting of 25km-long tunnels that run beneath the city’s houses and churches, designed to bring water to the medieval fountains and wells.

The word “bottino”, which denotes the Latin word from around 1200, “buctinus”, refers to the fact that, at one time, these tunnels were barrel vaulted. The tunnels were dug at the centre of the two geologic strata that form the terrain for which the Siena area is famous, i.e. the upper, sandy layer that filters the rainwater and the lower, harder clay layer that supports the opening. From here the water would collect in the “gorello” (little channel), with its terracotta tiles, and flow towards the fountains. Many “bottini” near the city continue to function today, bringing water to Siena’s fountains, the most important of which is undoubtedly the Fonte Gaia in Piazza del Campo, thought to be one of the greatest sculptures of the 15th century. It’s a pity that, in order to visit these “bottini”, visitors must contact the City Council months in advance. However, for those who are eager to learn more about them, a new Water Museum (in Italian, the “Museo dell’Acqua”) that promises to reveal and explain all the secrets of the Siena’s underground waterways has been opened at the site of Siena’s Fonte di Pescaia. And yet Tuscany holds even more underground wonders in the form of archaeological parks (such as Montieri, Gavorrano and San Silvestro archaeological park in Campiglia Marittima), many of which can be found in the Grosseto and Livorno area in particular.

If, however, you find yourself in or around the Lucca and Garfagnana area, be sure to take an hour to explore Vergemoli’s great Wind Cove (Grotta del Vento). Here you can admire thousands of white-coloured stalactites and stalagmites that will catapult you into a parallel wonderland.
Prepared to be amazed.

www.ladianasiena.it – www.grottadelvento.com

 

Tutti i colori del mare All the colours of the sea

di Giuseppe Raimondi – Giampaolo Talani è il grande autore di “Partenze”, un affresco di 70 metri quadri nel salone centrale della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella; del “Marinaio” una scultura di sette metri che domina il Porto Turistico di San Vincenzo, e di tante opere di grande impatto emotivo realizzate con sentimento, grande maestria tecnica e uno stile inconfondibile. Abbiamo sentito l’artista.

Quando inizia l’amore per la pittura?
Da sempre; fin da bambino.
Ho fatto il Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Da ragazzo ho affrescato la Chiesa di San Vincenzo. Poi sono iniziate le prime mostre, i primi successi.
La mia è una storia semplice; tutto il mio lavoro è permeato dalla ricerca della semplicità; dobbiamo tendere alla semplicità che è eccezionale; spesso invece siamo bravissimi a complicarci l’esistenza dimenticando che le cose semplici sono spesso le meno banali.

I temi delle sue opere?
Nei miei quadri si parla, appunto, di cose semplici, di sentimenti: l’amore, la ricerca dell’altro, la solitudine, le partenze, la scoperta… Emozioni in cui tutti si ritrovano.
Mi piacciono le storie della gente, le storie dei sentimenti – che sono i sentimenti di tutti.
Altri temi che prediligo sono il mare, il vento, la musica, la femminilità.
L’amore resta uno dei valori più importanti: incontrarsi, capirsi. Questa per me è l’arte.

Il suo rapporto con la musica?
Fin da piccolo sono stato molto attratto dalla musica; vengo da una famiglia di musicisti e ho studiato pianoforte per 10 anni; poi, ho avuto altri interessi. Sono comunque sempre un appassionato e ho una collezione di pianoforti e di organi elettronici. Amo suonare il Jazz e il Blues. Vorrei saper suonare meglio; oggi la musica è soprattutto un hobby; è un po’ la balena inseguita e mai raggiunta.

Il suo rapporto con il mare?
Il mare è la mia vita; potrei dire di essere nato “sotto l’ombrellone”. Vivo a San Vincenzo, a 30 metri dal mare e lo vivo come un’esperienza quotidiana da sempre.
La mia famiglia ha uno stabilimento balneare: il bagno “Venere”. Ho fatto il bagnino per 25 anni con tutto ciò che questo comporta, dai grandi impegni di gestione alle responsabilità dei salvataggi, fino al fascino delle avventure estive.
Il lavoro di bagnino ha dato molto alla poetica del pittore che in definitiva mette su tela l’umanità. Io credo molto nell’Uomo; l’uomo che ha fatto la cupola del Brunelleschi e la nona di Beethoven; ma anche il terrorista e quello che ha sganciato l’atomica su Hiroshima. Questo è l’Uomo; ma io resto ottimista, c’è sempre una speranza – come una rosa che si deve tenere fra i denti.

La figura del “Marinaio”?
E’ Marinaio chi ha la curiosità, la voglia di andare oltre, di capire gli altri per comprendere e comprendersi. Io mi sento un “marinaio di spiaggia”; ma in fondo siamo tutti marinai – anche in città o in montagna.

Cosa significa essere Toscano?
Io sono orgoglioso di essere Toscano e ammetto di avere tutti i difetti dei Toscani: siamo polemici, rissosi, litigiosi, ma sinceri e mai cattivi.

Un aneddoto che ricorda volentieri
Nel 1992 sono stato ricevuto da papa Wojtyla perché ero stato incaricato di affrescare il Palazzo Vescovile di Massa Marittima.
Mi sono presentato con un abbigliamento un po’ sportivo e l’addetto della segreteria non voleva farmi passare. Ho cominciato a replicare e a discutere educatamente ma con  fermezza; in fondo avevo la cravatta in tinta con la giacca – in pelle.
A un certo punto, ci siamo accorti che il Pontefice era dietro di noi; aveva seguito la discussione e rideva; sì, rideva a crepapelle; era piegato in due dal ridere –anche lui è un uomo.
La questione fu risolta e il Papa addirittura si scusò dicendo che ero un artista e che quindi potevo vestirmi come volevo. Da allora, mi sento ancora più libero nelle mie scelte di abbigliamento… Se l’ha detto il Papa!di Giuseppe Raimondi – Giampaolo Talani is the great artist of Partenze (Departures), a fresco covering 70 square metres in the central hall of the Santa Maria Novella train station, Marinaio (Sailor), a seven metre sculpture that dominates Pay Day Loans the tourist port of San Vincenzo, and many works of great emotional impact created with sentiment, great technical mastery and an unmistakable style.
We find out straight from the artist.

When did your love for painting begin?
It’s always been there since I was a kid. I went to art college and the Academy of Fine Arts in Florence. As a young man I frescoed the church of San Vincenzo.
My first exhibition and successes then began.
Mine is a simple story. All my work is permeated with the search for simplicity. We must tend towards simplicity, which is exceptional; on the other hand, we’re often very good at complicating life, forgetting that the simple things are often the least banal.

What are the themes of your works?
In my paintings I actually talk about simple things and sentiments: love, searching for that other person, solitude, departures, discovery… Emotions that everyone feels from time to time.
I like people’s stories, the stories of sentiments – the sentiments of others.
Other themes that I prefer are the sea, the wind, music and femininity.
Love is still one of the most important values: meeting and understanding one another. That’s art for me.

What is your relationship with music?
Since I was a child I have always been attracted to music. I come from a family of musicians and I studied piano for ten years. But I had other interests. I still love it and I have a collection of pianos and electronic organs. I love to play jazz and blues. I’d like to know how to play better; now music is a hobby above all. It is the goal I’ve pursued and never achieved.

What about your relationship with the sea?
The sea is my life. You could say that I was born under a parasol. I live in San Vincenzo, 30 metres from the sea and it has always been a daily experience for me.
My family has a bathing establishment called Venere. I worked as a lifeguard for 25 years, with everything that entails, from the hard work of management to the responsibilities of lifesaving, as well as the wonders of summer romances.
Working as a lifeguard gave me a lot in terms of the poetics of being a painter, putting humanity on the canvas once and for all. I believe very much in mankind; the man who created Brunelleschi’s dome and Beethoven’s Ninth Symphony, but also the terrorist and man who released the atomic bomb on Hiroshima. That’s mankind, but I’m still an optimist and there’s always hope – like a rose that you grip between your teeth.

And the figure of the sailor?
Sailors are curious, they have the willpower to go beyond, to understand others to understand themselves. I feel like a beached sailor, but at the end of the day we’re all sailors – even in the town or mountains.

What does it mean to be Tuscan?
I’m proud to be Tuscan and I admit that I have all the faults of being Tuscan; we’re polemical, quarrelsome and argumentative, but sincere and never bad.

Do you have an anecdote that you’re happy to remember?
In 1992 I was received by Pope Wojtyla as I was commissioned to fresco the Palazzo Vescovile in Massa Marittima.
I turned up wearing something that was a bit too sporty and the secretary wouldn’t let me through. I started to talk back and politely yet firmly discuss the matter. After all, I have wearing a tie that was in tone with my – leather – jacket.
At a certain point, we realised that the Pope was behind us. He had followed the discussion and was laughing. Yes, he laughed, fit to bursting; he was bent in half with laughing – after all, even he is a man.
The matter was resolved and the Pope actually said sorry, saying that I was an artist and that I could therefore wear what I wanted. From then on, I’ve always felt freer in my dress sense… Well, the Pope said so!

 

Arcipelago Toscano e “Festival del Cammminare”Arcipelago Toscano and “Festival del Cammminare”

Ultimo week end sulle isole toscane per il programmma primaverile del “festival del Camminare”.

Sabato 5 maggio
Elba Orientale – Il sentiero dell’amore
Le discese al Mare: La Marina di Gennaro, Luisi D’Angelo, Porticciolo, Ortano Mare, Montefico e la via del vino, visita alla cantina per una degustazione di vini, con l’ausilio dei sommelier in abbinamento con assaggi di prodotti tipici locali, presentati dagli chef. Si raggiungeranno le calette a piedi sino a Ortano Mare. Rientro previsto a Rio Marina alle ore 15:30. Informazioni: Coop. Pelagos Tel. 0565 962088 cell. 3476004835 o info@parcominelba.it

sabato 5 maggio
Elba Occidentale – Il volo delle rondini – percorso birdwatching.
Il nuovo percorso Zanca-Patresi-Mortaio-Forno-Zanca tra bosco e mare, prescelto dalle rondini. Passeggeremo accompagnati da un esperto di passeriformi Giorgio Paesani che ci aiuterà a riconoscere nei vari ambienti di macchia alta, lecceta e macchia bassa di ex-coltivi dove passeriformi e rondini di ogni specie trovano cibo, rifugio e casa!
Informazioni e prenotazioni: Casa del Parco di Marciana “Fortezza Pisana” tel 0565 901030, Guida Ambientale Federica Ferrini cell 348 7039374

Sabato 5 maggio
Elba Orientale – A rimirar le stelle
Trekking notturno sul sentiero dell’amore dalla Torre Appiani alla Garitta Armata trasformata per una notte in un osservatorio, ci aiuterà a comprendere le stelle Silvestro Mellini. Necessità di munirsi di torcia.
Informazioni: Evi Gürtler cell. 3287334361

Domenica 6 maggio
Elba Occidentale – Piatti poveri dell’Elba
Nell’ambito della passeggiata al chiaro di luna già prevista per il 6 maggio con l’avventura di una passeggiata di notte con la sola luce della luna piena riflessa nel mare, per raggiungere il suggestivo Santuario della Madonna del Monte e ammirare la Corsica e la Capraia al suggestivo chiarore. Sarà possibile gustare presso l’hotel Belmare un buffet di“piatti poveri dell’Elba”.
Informazioni: Hotel Belmare tel. 0565 908067/908312, Cell. 3351803359, info@hotelbelmare.it

Domenica 6 maggio
Isola di Giannutri
II^ Festa della primavera, in collaborazione con Italia Nostra sez. Elba Giglio e WWF sez. Grosseto, grande festa con servizio guida alla scoperta della più meridionale delle isole dell’Arcipelago Toscano.
Partenza con M/N “Vieste” di Maregiglio dall’isola del Giglio ore 09:00 e dal porto di S. Stefano alle ore 10:00. Arrivo previsto a Giannutri alle 11:00.
Informazioni e prenotazioni: Guida Parco Marina Aldi cell. 3280244996, aldimarina@virgilio.it
Prenotazione obbligatoria

Domenica 6 maggio

Isola di Capraia
Escursione a “Lo Stagnone”
Accompagnati direttamente dagli esperti del Parco che hanno elaborato il progetto di recupero dello Stagnone.
Informazioni: Pro Loco Capraia Isola tel. 0586905138 cell. 3395812555- 3395425720 o prolocoisoladicapraia.pr@tin.it

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Ultimo top direct lenders for payday loans week end sulle isole toscane per il programmma primaverile del “festival del Camminare”.

Sabato 5 maggio
Elba Orientale – Il sentiero dell’amore
Le discese al Mare: La Marina di Gennaro, Luisi D’Angelo, Porticciolo, Ortano Mare, Montefico e la via del vino, visita alla cantina per una degustazione di vini, con l’ausilio dei sommelier in abbinamento con assaggi di prodotti tipici locali, presentati dagli chef. Si raggiungeranno le calette a piedi sino a Ortano Mare. Rientro previsto a Rio Marina alle ore 15:30. Informazioni: Coop. Pelagos Tel. 0565 962088 cell. 3476004835 o info@parcominelba.it

sabato 5 maggio
Elba Occidentale – Il volo delle rondini – percorso birdwatching.
Il nuovo percorso Zanca-Patresi-Mortaio-Forno-Zanca tra bosco e mare, prescelto dalle rondini. Passeggeremo accompagnati da un esperto di passeriformi Giorgio Paesani che ci aiuterà a riconoscere nei vari ambienti di macchia alta, lecceta e macchia bassa di ex-coltivi dove passeriformi e rondini di ogni specie trovano cibo, rifugio e casa!
Informazioni e prenotazioni: Casa del Parco di Marciana “Fortezza Pisana” tel 0565 901030, Guida Ambientale Federica Ferrini cell 348 7039374

Sabato 5 maggio
Elba Orientale – A rimirar le stelle
Trekking notturno sul sentiero dell’amore dalla Torre Appiani alla Garitta Armata trasformata per una notte in un osservatorio, ci aiuterà a comprendere le stelle Silvestro Mellini. Necessità di munirsi di torcia.
Informazioni: Evi Gürtler cell. 3287334361

Domenica 6 maggio
Elba Occidentale – Piatti poveri dell’Elba
Nell’ambito della passeggiata al chiaro di luna già prevista per il 6 maggio con l’avventura di una passeggiata di notte con la sola luce della luna piena riflessa nel mare, per raggiungere il suggestivo Santuario della Madonna del Monte e ammirare la Corsica e la Capraia al suggestivo chiarore. Sarà possibile gustare presso l’hotel Belmare un buffet di“piatti poveri dell’Elba”.
Informazioni: Hotel Belmare tel. 0565 908067/908312, Cell. 3351803359, info@hotelbelmare.it

Domenica 6 maggio
Isola di Giannutri
II^ Festa della primavera, in collaborazione con Italia Nostra sez. Elba Giglio e WWF sez. Grosseto, grande festa con servizio guida alla scoperta della più meridionale delle isole dell’Arcipelago Toscano.
Partenza con M/N “Vieste” di Maregiglio dall’isola del Giglio ore 09:00 e dal porto di S. Stefano alle ore 10:00. Arrivo previsto a Giannutri alle 11:00.
Informazioni e prenotazioni: Guida Parco Marina Aldi cell. 3280244996, aldimarina@virgilio.it
Prenotazione obbligatoria

Domenica 6 maggio

Isola di Capraia
Escursione a “Lo Stagnone”
Accompagnati direttamente dagli esperti del Parco che hanno elaborato il progetto di recupero dello Stagnone.
Informazioni: Pro Loco Capraia Isola tel. 0586905138 cell. 3395812555- 3395425720 o prolocoisoladicapraia.pr@tin.it

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Suvereto: spettacolo e folklore col Palio delle BottiSuvereto: show and folklore with Palio delle Botti

Domenica 6 maggio atteso appuntamento folcloristico nazionale a Suvereto dove saranno al via nella Corsa delle Botti coppie di spingitori provenienti dalla tutta Italia: Sardegna, Lazio, Campania, Veneto, Abruzzo.

La manifestazione avrà un degnissimo prologo gastronomico sabato 5 maggio nei caratteristici locali del “Ghibellino” con una cena tipica allestita dall’associazione nazionale di imprenditrici in agricoltura “Donne in campo” con piatti allestiti con loro prodotti di alta qualità, con abbinamento di vini altrettanto importanti.
Il carattere promozionale dell’iniziativa permette la quota popolare di partecipazione a 20,00, tutto compreso (prenotazioni tel. 348 7047243 – 329 8853386). Domenica le stesse imprenditrici allestiranno una mostra mercato con assaggi dei loro prodotti.

Alle 15,30 della domenica, la Compagnia Sbandieratori e Musici di Suvereto sfilerà per le vie del caratteristico centro storico medievale fino a portarsi in piazza Vittorio Veneto, davanti all’ultramillenaria pieve romanica di San Giusto, dove avverrà la presentazione delle squadre.
Le eliminatorie e la finale designeranno la squadra che gareggerà a Corropoli (teramo) per il titolo nazionale.

La manifestazione è organizzata dall’associazione “Amici di Suvereto” e dall’Ente valorizzazione pro loco sotto l’egida dell’associazione nazionale “Città del Vino” e si gareggerà con i classici contenitori in legno da cinque quintali di vino.

Il Palio si disputa nel tradizionale percorso saliscendi sul selciato del centro, con una spettacolare partenza per poter passare per primi dalla strettoia della porta merlata. Poi una ripida salita e di nuovo in discesa fino a tornare nella piazza di partenza.
Ai vincitori andrà la “Bandinella” del Palio di S.Croce.

Del Palio di S.Croce di maggio se ne parlava come un’antica tradizione già negli statuti del 1700 in vigore dal medioevo. La corsa delle botti valorizza la grande tradizione vitivinicola del comune di Suvereto, i cui vini sono conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Oltre all’edizione di maggio, il Palio si corre anche la vigilia di Ferragosto in notturna fra i terzieri.Domenica 6 maggio atteso appuntamento folcloristico nazionale a Suvereto dove saranno al via nella Corsa delle Botti coppie di spingitori provenienti dalla tutta Italia: Sardegna, Lazio, Campania, Veneto, Abruzzo.

La manifestazione avrà un degnissimo prologo gastronomico sabato 5 maggio nei caratteristici locali del “Ghibellino” con una cena tipica allestita dall’associazione nazionale di imprenditrici in agricoltura “Donne in campo” con piatti allestiti con loro prodotti di alta qualità, con abbinamento di vini altrettanto importanti.
Il carattere promozionale dell’iniziativa permette la quota popolare di partecipazione a 20,00, tutto compreso (prenotazioni tel. 348 7047243 – 329 8853386). Domenica le stesse imprenditrici allestiranno una mostra mercato con assaggi dei loro prodotti.

Alle 15,30 della domenica, la Compagnia Sbandieratori e Musici di Suvereto sfilerà per le vie del caratteristico centro storico medievale fino a portarsi in piazza Vittorio Veneto, davanti all’ultramillenaria pieve romanica di San Giusto, dove avverrà la presentazione delle squadre.
Le eliminatorie e la finale designeranno la squadra che gareggerà a Corropoli (teramo) per il titolo nazionale.

La manifestazione è organizzata dall’associazione “Amici di Suvereto” e dall’Ente valorizzazione pro loco sotto l’egida dell’associazione nazionale “Città del Vino” e si gareggerà con i classici contenitori in legno da cinque quintali di vino.

Il Palio si disputa nel tradizionale percorso saliscendi sul selciato del centro, con una spettacolare partenza per poter passare per primi dalla strettoia della porta merlata. Poi una ripida salita e di nuovo in discesa fino a tornare nella piazza di partenza.
Ai vincitori andrà la “Bandinella” del Palio di S.Croce.

Del Palio di S.Croce di maggio se ne parlava come un’antica tradizione già negli statuti del 1700 in vigore dal medioevo. La corsa delle botti valorizza la grande tradizione vitivinicola del comune di Suvereto, i cui vini sono conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Oltre all’edizione di maggio, il Palio si corre anche la vigilia di Ferragosto in notturna fra i terzieri.