Vino e arte all’ElbaWine and art at Elba island

La manifestazione ideata dai sommelier elbani e dedicata al principe dei vini rossi passiti italiani torna , con in più una serata dedicata alla presentazione della produzione vinicola locale e con una settimana di visite guidate alle aziende.

Dopo il successo dell’edizione d’esordio, che ha in un solo pomeriggio ha permesso a oltre 1000 visitatori di assaggiare e degustare l’Aleatico di 16 produttori elbani, anche in abbinamento con cioccolatini e dolci preparati per l’occasione da 11 pasticceri e cioccolatai, quest’anno Elbaleatico raddoppia.

La seconda edizione si terrà sabato 14 e domenica 15 aprile a Portoferraio nella consueta e prestigiosa location del Centro congressuale De Laugier.
La delegazione elbana dell’Associazione italiana sommelier in collaborazione con il Consorzio Tutela dei Vini dell’Elba, ha raccolto i suggerimenti degli entusiasti visitatori dello scorso anno e arricchisce la manifestazione di iniziative collaterali.

“Per tutta la settimana, che è quella successiva alla Pasqua, oltre alle mattinate di sabato e domenica – riferisce il delegato Ais per l’Isola d’Elba, Antonio Arrighi – organizzeremo delle visite guidate nelle principali aziende dell’isola, vista la richiesta sempre crescente che ci arriva sia da nostri associati che da semplici appassionati di enogastronomia. Sabato sera invece farà il suo esordio la manifestazione Elbavino, basata sulla presentazione delle nuove annate delle aziende elbane, con degustazione dei vini che saranno in commercio nella stagione 2012”.

Sarà l’occasione per i visitatori di conoscere ancora meglio il prezioso passito: sarà possibile vedere e “toccare con mano” come si ottiene la qualità riconosciuta nel marchio Docg: dalla accuratissima selezione dei grappoli in vigna che porta a vendemmiare non più di 1,8Kg per pianta alle sue fasi di lavorazione che permettono di ottenere da 1kg di uva non più di 350ml di Aleatico dell’Elba docg.
E sarà un motivo in più per fermarsi qualche giorno sull’isola. Anche quest’anno infatti saranno messi a disposizione dei visitatori non elbani (quasi il 50 % lo scorso anno) pacchetti promozionali su alberghi e traghetti.

La giornata di domenica sarà comunque dedicata al cuore della manifestazione: l’Aleatico, il prezioso vino rosso passito dolce. Si inizierà con un convegno dal titolo “UN GRAPPOLO DI STORIA, LA VITICOLTURA ELBANA”, in programma nella mattinata.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, sarà riproposta la degustazione dell’Aleatico dell’Elba Docg, che per la prima volta sfoggerà l’etichettatura prevista per legge per i vini che si pregiano di questa qualifica. In abbinamento all’Aleatico ci saranno ancora una volta i prodotti dei migliori pasticceri dell’isola d’Elba.

La manifestazione avrà il patrocinio del Comune di Portoferraio e sarà supportata da Toscana Promozione, l’agenzia regionale subentrata alle Aziende di Promozione turistica, a dimostrazione di essere già divenuta, al suo secondo anno di vita, una delle principali manifestazioni elbane per l’anno 2012.La manifestazione ideata dai sommelier elbani e dedicata al principe dei vini rossi passiti italiani torna , con in più una serata dedicata alla presentazione della produzione vinicola locale e con una settimana di visite guidate alle aziende.

Dopo il successo dell’edizione d’esordio, che ha in un solo pomeriggio ha permesso a oltre 1000 visitatori di assaggiare e degustare l’Aleatico di 16 produttori elbani, anche in abbinamento con cioccolatini e dolci preparati per l’occasione da 11 pasticceri e cioccolatai, quest’anno Elbaleatico raddoppia.

La seconda edizione si terrà sabato 14 e domenica 15 aprile a Portoferraio nella consueta e prestigiosa location del Centro congressuale De Laugier.
La delegazione elbana dell’Associazione italiana sommelier in collaborazione con il Consorzio Tutela dei Vini dell’Elba, ha raccolto i suggerimenti degli entusiasti visitatori dello scorso anno e arricchisce la manifestazione di iniziative collaterali.

“Per tutta la settimana, che è quella successiva alla Pasqua, oltre alle mattinate di sabato e domenica – riferisce il delegato Ais per l’Isola d’Elba, Antonio Arrighi – organizzeremo delle visite guidate nelle principali aziende dell’isola, vista la richiesta sempre crescente che ci arriva sia da nostri associati che da semplici appassionati di enogastronomia. Sabato sera invece farà il suo esordio la manifestazione Elbavino, basata sulla presentazione delle nuove annate delle aziende elbane, con degustazione dei vini che saranno in commercio nella stagione 2012”.

Sarà l’occasione per i visitatori di conoscere ancora meglio il prezioso passito: sarà possibile vedere e “toccare con mano” come si ottiene la qualità riconosciuta nel marchio Docg: dalla accuratissima selezione dei grappoli in vigna che porta a vendemmiare non più di 1,8Kg per pianta alle sue fasi di lavorazione che permettono di ottenere da 1kg di uva non più di 350ml di Aleatico dell’Elba docg.
E sarà un motivo in più per fermarsi qualche giorno sull’isola. Anche quest’anno infatti saranno messi a disposizione dei visitatori non elbani (quasi il 50 % lo scorso anno) pacchetti promozionali su alberghi e traghetti.

La giornata di domenica sarà comunque dedicata al cuore della manifestazione: l’Aleatico, il prezioso vino rosso passito dolce. Si inizierà con un convegno dal titolo “UN GRAPPOLO DI STORIA, LA VITICOLTURA ELBANA”, in programma nella mattinata.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, sarà riproposta la degustazione dell’Aleatico dell’Elba Docg, che per la prima volta sfoggerà l’etichettatura prevista per legge per i vini che si pregiano di questa qualifica. In abbinamento all’Aleatico ci saranno ancora una volta i prodotti dei migliori pasticceri dell’isola d’Elba.

La manifestazione avrà il patrocinio del Comune di Portoferraio e sarà supportata da Toscana Promozione, l’agenzia regionale subentrata alle Aziende di Promozione turistica, a dimostrazione di essere già divenuta, al suo secondo anno di vita, una delle principali manifestazioni elbane per l’anno 2012.

Le LivornineThe Livornine

La più ambita delle onorificenze è la cosiddetta “livornina”. Le livornine sono le leggi “più avventuristiche emesse il 30 luglio dell’anno della salutifera incarnazione del Signore 1591 da Don Ferdinando Medici, duca di Fiorenza et Siena, Signore di Porto Ferraio all’isola d’Elba , di Castiglion della Pescaia et dell’isola del Giglio”.

La premessa è affascinante: “prima concediamo a voi tutti mercanti, Hebrei, Turchi, Mori et altri mercanti reali, libero et amplissimo salva condotto, facoltà et licenza che possiate venire, stare, trafficare, passare et abitare con le vostre famiglie e sensa esse, partire, tornare et negoziare altrove per tutto il nostro ducal dominio senza impedimento o molestia reale o personale…”
La storia di Livorno, Leghorn già anticamente nomato e poi ripristinato dalle truppe Anglo- Americane nella seconda guerra mondiale, ha le sue radici “libertarie” proprio in quelle leggi. Così la citta dei “privilegi” ebbe l’ avventura di esser meta di tutti i popoli a portata di mare e forse la radice “no global” del futuro.

Livorno fu invasa dai Greci, dagli ebrei Portoghesi, dagli Armeni, dai Greci Ortodossi, dagli Olandesi Alemanni, dalla comunità inglese, dai Siro Moronti, dai Valdesi, un favoloso miscuglio di razze et etnie di cui restano preziose tracce.
Quando Olimpio Bizzi, uno dei più grandi corridori ciclisti, il più grande a detta di Gino Bartali, veniva immortalato nelle foto; rappresentava la sintesi della razza Livornese: lo chiamavano “il Motorino” ma aveva qualcosa di tutti i suoi avi. Il primo ” livornino” della nostra storia.The most sought-after recognition is the so-called “livornina payday loans guaranteed no fax“. The citizens of Leghorn have the “most adventurous laws issued on 30th July of the year of the incarnation of our Lord 1591 by Don Ferdinando Medici, duke of Fiorenza et Siena, Lord of Porto Ferraio on the Isle of Elba, of Castiglion della Pescaia and of the Isle of Giglio”.
The introduction is fascinating: “first we grant to all you merchants, Jews, Turks, Moors and other real merchants, free and unhindered safe conduct and licence to come, stay, trade, and live with your families or without them, leave, come back and trade elsewhere in our Dukedom without hindrance or real or personal assault…”
The history of Leghorn, the ancient name of the city which was restored by the Anglo-American troops during the Second World War, drives its “libertarian” roots into those laws. The city of “privileges” therefore has the adventure of being the destination of many seafaring peoples and perhaps the “no global” root of the future. Leghorn was invaded by the Greeks, the Portuguese Jews, the Armenians, the orthodox Greeks, the Alemann Dutch, the English community, the Siro Moronti, the Valdesians, a fabulous mixture of races and ethnic groups, precious traces of which still remain.

 

When Olimpio Bizzi, one of the greatest Italian cyclists, the greatest in the world according to Gino Bartali, was immortalised in photos; he represented the synthesis of the Leghorn race: they called him the “Motorino” but he had something of all his ancestors. He was the first “Leghornian” of our history.

 

“Circuito di Montenero”. “Gran Premio d’Italia”The Montenero Race. Italian Grand Prix

La “Coppa Montenero” storica corsa automobilistica in circuito, si disputava a Livorno fino agli anni’20 del novecento a metà estate, e divenne famosa negli anni’30 tra i Prix Internazionali rappresentando per due volte ufficialmente il “Gran Premio d’Italia”.

Il circuito con partenza dalla rotonda di Ardenza traversava il centro e saliva per il colle di Montenero scalando il Castellaccio, e tra la macchia scendeva sul Romito immettendosi nell’Aurelia a Castel Sonnino e lungocosta in saliscendi passava da Calafuria e Castel Boccale, poi percorreva il rettifilo a sud di Antignano e quello dell’omonimo viale sul lungomare in zona balneare, quindi tornava alla rotonda di Ardenza dove era situato l’arrivo dopo aver compiuto un multiforme itinerario per una lunghezza totale di circa 20 Km.

Il tortuoso percorso ripetuto per vari giri era estenuante; tormentato da oltre 100 curve, in salita misto veloci e lente a tornanti, ed in discesa velocissime, in rapida sequenza, a slaloom, a raggio variabile e prive di protezioni da alberi e precipizi, taluni a picco sul mare.

I piloti si stremavano in frenetici cambi di marcia, usurando freni e gomme, impegnando a fondo le monoposto da corsa, specie le pià pesanti e poderose, che nei lunghi rettilinei ai lati di Antignano lanciavano a velocità impressionanti tra i pali e la rete aerea dei filobus.

Il “Circuito di Montenero”duro banco di prova per uomini e macchine, ricordava la conformazione del Nurburing in Germania, ma aveva il fascino di essere incorniciato dal Mar Tirreno visibile da ogni parte del tracciato di gara, che saliva fino a 300 mt. di altezza al Valico del Castellaccio, che separa il versante nord con la splendida veduta panoramica di Livorno fino a Pisa, dal versante sud donde l’orizzonte si allunga all’Isola d’Elba ed oltremare ad intravedere la Corsica.

Apprezzato dagli squadroni tedeschi delle Mercedes 16 cilindri e delle strapotenti Auto Union a motore posteriore, era teatro di epici duelli con i ruggenti e agili bolidi rossi delle Alfa Romeo e delle Maserati, nei tempi in cui la Ferrari era ancora nei sogni dell’ingegner Enzo.

Erano sfide leggendarie di corridori del passato, tra i famosi rivali ed amici italiani Nuvolari e Varzi e gli assi germanici Caracciola e Rosemeyer, che a bordo di argentei e sibilanti “mostri” da 6 litri, con oltre 500 hp. raggiungevano velocità intorno ai 300 Kmh.

Titolato “Coppa Ciano” per il livornese medaglia d’oro con D’Annunzio, attirava migliaia di presenze, sportivi assiepati lungo il percorso, equipe di varie nazioni, staff di tecnici e meccanici, cronisti, ed i più amati piloti dell’epoca che simpatizzavano con il pubblico come il grande Tazio Nuvolari, amante di Livorno e vincitore di 5 coppe, ricordato dagli appassionati in un tornante del Castellaccio detto “curva Nuvolari”, primo pilota ad intraversare il bolide prima delle curve derappando su 4 ruote!

Livorno eil suo circuito erano di questi “eroi”, che affascinavano le folle e la “Montenero” era il grande evento, tecnico e sportivo eccezionale, irripetibile ai nostri tempi, su una fantastica pista ricavata tra mare e monti e che replicata nel tempo fu per due edizioni nel 1932 e nel 1934 il “Gran Premio d’Italia”.The “Montenero Trophy”, a historic car race, was held at Leghorn in the Twenties in the middle of summer, and payday loans direct in the Thirties became famous among the International Prix as it officially represented the “Italian Grand Prix”.

The circuit, starting from the Ardenza roundabout, crossed the centre, went up Montenero Hill to Castellaccio and then came down to Romito, went along the Aurelia to Castel Sonnino and up and down along the coast past Calafuria and Castel Boccale, then it went along the straight stretch south of Antignano and the avenue that takes its name along the seafront in the swimming area, then it returned to the Ardenza roundabout where the arrival was located after running a varied itinerary amounting to a total length of about 20 km.

The winding route was repeated for several laps and was exhausting; tormented by over 100 bends, with mixed fast and slow uphill stretches, hairpins, very fast downhill slopes, in rapid sequence, with variable bends and no protection from trees and precipices, some of which jut out over the sea.

The drivers soon became exhausted with frenetic gear changes, wearing out brakes and tyres, taking it out on the one-seater racing cars, especially the heaviest and most unwieldy ones that in the long straight stretches on either side of Antignano moved at amazing speeds between the posts and overhead cables of the trolley buses.

The “Montenero Circuit”, a hard testing ground for men and cars, was similar to the layout of Nurburing in Germany, but it had the added value of being surrounded by the Tyrrhenian Sea that could be seen from all parts of the circuit which climbed to a height of 300 metres at Valico del Castellaccio, on the northern side of which is a splendid panoramic view of Leghorn as far as Pisa, and on the southern side, the Isle of Elba and Corsica.
Appreciated by the German teams of the 16-cylinder Mercedes and the powerful Auto Union with the engines at the rear, it was the theatre of epic duels with the roaring and agile red rockets of Alfa Romeo and Maserati, at a time when Ferrari was just a dream in Enzo Ferrari’s head.

They were legendary duels between racers of the past, between the famous Italian friends and rivals, Nuvolari and Varzi, and the German aces, Caracciola and Rosemeyer, who reached speeds of up to 300 Kmh on their silvery and hissing 6-litre “monsters” with over 500 hp.

Entitled “Coppa Ciano” after the gold-medal citizen of Leghorn with D’Annunzio, it attracted thousands of sports fans who crowded along the route, teams from several countries, engineers and mechanics, journalists, and the most popular drivers of the times who had good relations with the public, such as the great Tazio Nuvolari, a lover of Leghorn and winner of 5 trophies, commemorated by racing fans with a hairpin on Castellaccio called the “Nuvolari bend”, the first driver to put the car sideways before the bend and skid with all 4 wheels!

Leghorn and its circuit belonged to these crowd-enchanting “heroes” and the “Montenero” was a great technical and sports event, which could not be repeated today, on a fantastic circuit lying between the sea and the mountains and which, repeated over the years, was the “Italian Grand Prix” for two editions in 1932 and 1934.

TuttovelaTuttovela

Appuntamento con il XXIX Trofeo Accademia Navale e città di Livorno e con una nuova edizione di Tuttovela, il Villaggio della Vela che, allestito al Porto Mediceo, affienca il prestigioso appuntamento velico da sabato 21 aprile – con inaugurazione del Villaggio alle ore 11,00 – a martedì 1 maggio 2012.

Per dieci giorni – dal 22 al 1 maggio – le acque labroniche saranno grandi protagoniste di regate spettacolari grazie ai numerosi equipaggi di tutte le età provenienti da ogni parte del mondo (Classi d’Altura Irc e Orc, Monotipi e Derive), e grazie al Villaggio della Vela lo spettacolo sarà assicurato anche a terra.

Tuttovela, area espositiva e luogo di incontro per regatanti, appassionati di vela e curiosi, l’anno scorso ha accolto oltre 100 mila visitatori che hanno affollato gli oltre 100 stand ed animato i numerosi eventi di intrattenimento e spettacoli.

Quest’anno numerosi eventi collaterali coinvolgeranno non solo i regatanti al rientro dalle regate ma anche i tantissimi visitatori che potranno scegliere fra un panorama di grandi eventi fatto di convegni, conferenze, mostre, iniziative di carattere sociale e culturale, momenti riservati ai più piccoli, serate di gala, spettacoli di cabaret, concerti e molto altro ancora.

Fra le principali novità di questa edizione di Tuttovela, l’apertura di un nuovo settore dedicato al mare all’interno del Villaggio: Under Water of the Sea, che sarà interamente dedicato con una mostra  alle attività subacquee, sport e passione molto diffuso nei mari italiani che ben si prestano alla pratica di tutte le attività collegate alla subacquea.

L’ingresso a Tuttovela, il Villaggio della Vela, sarà come sempre libero e gratuito (dalle ore 10 alle 22).Appuntamento con il XXIX Trofeo Accademia Navale e città di Livorno e con una nuova edizione di Tuttovela, il Villaggio della Vela che, allestito al Porto Mediceo, affienca il prestigioso appuntamento velico da sabato 21 aprile – con inaugurazione del Villaggio alle ore 11,00 – a martedì 1 maggio 2012.

Per dieci giorni – dal 22 al 1 maggio – le acque labroniche saranno grandi protagoniste di regate spettacolari grazie ai numerosi equipaggi di tutte le età provenienti da ogni parte del mondo (Classi d’Altura Irc e Orc, Monotipi e Derive), e grazie al Villaggio della Vela lo spettacolo sarà assicurato anche a terra.

Tuttovela, area espositiva e luogo di incontro per regatanti, appassionati di vela e curiosi, l’anno scorso ha accolto oltre 100 mila visitatori che hanno affollato gli oltre 100 stand ed animato i numerosi eventi di intrattenimento e spettacoli.

Quest’anno numerosi eventi collaterali coinvolgeranno non solo i regatanti al rientro dalle regate ma anche i tantissimi visitatori che potranno scegliere fra un panorama di grandi eventi fatto di convegni, conferenze, mostre, iniziative di carattere sociale e culturale, momenti riservati ai più piccoli, serate di gala, spettacoli di cabaret, concerti e molto altro ancora.

Fra le principali novità di questa edizione di Tuttovela, l’apertura di un nuovo settore dedicato al mare all’interno del Villaggio: Under Water of the Sea, che sarà interamente dedicato con una mostra  alle attività subacquee, sport e passione molto diffuso nei mari italiani che ben si prestano alla pratica di tutte le attività collegate alla subacquea.

L’ingresso a Tuttovela, il Villaggio della Vela, sarà come sempre libero e gratuito (dalle ore 10 alle 22).

La festa della SportellaSportella feast

Come da tradizione, ogni anno il Lunedì dell’Angelo e quindi il 9 aprile, all’Isola d’Elba presso l’Eremo di Santa Caterina, sul Monte Serra si celebra questa festa tradizionale.

La sportella è un dolce tipico del periodo pasquale a forma di ciambella con le estremità che si incrociano sovrapponendosi, tipico del comune di Rio nell’Elba.

Questo dolce un tempo era scambiato, durante il periodo pasquale fra fidanzati quale auspicio di fertilità per la nuova stagione.

Oggigiorno la sportella viene prodotta artigianalmente solo nella parte orientale dell’Elba e solo nel periodo pasquale.
La sagra è a cura della Pro Loco di Rio nell’Elba e Associazioni varie, in collaborazione con il Comune di Rio nell’ElbaCome da tradizione, ogni anno il Lunedì dell’Angelo e quindi il 9 aprile, all’Isola d’Elba presso l’Eremo di Santa Caterina, sul Monte Serra si celebra questa festa tradizionale.

La sportella è un dolce tipico del periodo pasquale a forma di ciambella con le estremità che si incrociano sovrapponendosi, tipico del comune di Rio nell’Elba.

Questo dolce un tempo era scambiato, durante il periodo pasquale fra fidanzati quale auspicio di fertilità per la nuova stagione.

Oggigiorno la sportella viene prodotta artigianalmente solo nella parte orientale dell’Elba e solo nel periodo pasquale.
La sagra è a cura della Pro Loco di Rio nell’Elba e Associazioni varie, in collaborazione con il Comune di Rio nell’Elba