5 buoni motivi per andare all’Oktoberfest

5 buoni motivi per andare all’Oktoberfest

C’è poco da fare e poco da dire, anche se è considerato un evento iper inflazionata, adatto solo per un turismo da overtourism la festa dell’Oktoberfest è un appuntamento imperdibile, ogni anno a cavallo fra settembre e ottobre e non solo per chi ama la birra.
Oktoberfest a Monaco è soprattutto la celebrazione della cultura e della gastronomia tradizionale tedesca. Per circa tre settimane, i partecipanti vivono un’esperienza unica, provando un’ampia varietà di piatti tradizionali come pretzel, salsicce e stinchi di maiale, ascoltando musica dal vivo e partecipando ad attività culturali.
Anche quest’anno in Baviera stanno arrivando milioni di visitatori da tutto il mondo. Le grandi birrerie e i coloratissimi costumi tradizionali contribuiscono all’atmosfera vivace e festosa dell’Oktoberfest, che unisce gusto e cultura.
Ecco i buoni motivi per non perdere questa grande festa.


1 – L’atmosfera unica e l’esaltazione della tradizione 

L’Oktoberfest è radicata fortemente nella cultura bavarese e offre un’esperienza autentica di questa tradizione secolare e non solo per gli amanti costumi tradizionali, Il lederhosen per gli uomini e il dirndl per le donne, ma anche per le bande di musica che ogni giorno fino a notte inoltrata cantano e suonano dal vivo il folklore locale, per l’energia contagiosa dei si respira sia fra i bavaresi che fra i turisti; un’aria festosa unica che riflette la vera anima della Germania.
Tutto ebbe inizio oltre due secoli fa, per l’esattezza il
 12 ottobre 1810 per celebrare le nozze tra il principe ereditario Ludovico di Baviera (futuro re Ludovico I) e la principessa Teresa di Sassonia-Hildburghausen.
Per festeggiare il matrimonio dell’anno i cittadini di Monaco furono invitati a partecipare a una grande festa all’aperto, che culminò con una corsa di cavalli. Tutto si svolse in un grande prato vicino alle mura della città, che oggi è conosciuto come Theresienwiese in onore della sposa.
La festa ebbe un successo così grande che si decise di ripeterla l’anno successivo, dando il via a una tradizione che poi è divenuta annuale. Nel 1811 si aggiunsero anche una fiera agricola per promuovere l’economia agricola della Baviera e altre attività ludiche.
Negli anni successivi, l’Oktoberfest continuò a crescere anno dopo anno, evolvendosi con lo scorrere dei tempi e con gli usi e costumi dei bavaresi trasformandosi da semplice corsa di cavalli a una vera e propia festa popolare con varie attrazioni, giostre e stand gastronomici. Fu il 1818 l’anno della svolta, quello in cui di fatto iniziarono ad essere montati i primi stand che servivano birra, un embrione della festa attuale destinato a grande successo e a diventare l’ elemento riconoscitivo e ombelico della festa. Nel corso di tutto il XIX secolo, anno dopo anno la fiera agricola divenne sempre meno centrale mentre la birra e l’intrattenimento assunsero un ruolo sempre più dominante. Con l’introduzione delle prime giostre (siamo a fine secolo ai tempi delle meccanizzazioni e dell’elettrificazione) e la costruzione di grandi tende per accogliere i partecipanti, l’Oktoberfest si trasformò gradualmente in un grande evento popolare che assunse sempre più i connotati di quello che conosciamo oggi. Una festa così lunga ha conosciuto e attraversato i grandi eventi della storia ed è così che purtroppo, non sempre si è potuta celebrare e le interruzioni corrispondono a grande eventi.
L’Oktoberfest non si è tenuto ad esempio durante le guerre napoleoniche, le due guerre mondiali, in tempi di gravi crisi economiche e nel drammatico 2020 della pandemia da covid 19.
Mai è stata però cancellata o modificata, ma solo rimandata a quando la situazione migliorava per tornare più grande e più festosa.
Nel Novecento e i viaggi su larga scala, ma soprattutto dopo la seconda guerra mondiale il boom. Negli anni ’50 fu introdotto il tradizionale corteo inaugurale con sfilate con carri, cavalli, costumi tradizionali e le autorità cittadine.
Curiosamente però, anche se si chiama “Oktoberfest”, oggi la maggior parte dell’evento si svolge nel mese di settembre e questo avviene semplicemente per ragioni climatiche. Fu nel XIX secolo che si decise di anticipare l’inizio della festa a settembre per godere di giornate più calde, lunghe e piacevoli. 

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2 – Vivere la più grande festa globale

Oggi nel terzo millennio l’Oktoberfest non ha perso il suo smalto ma anzi è cresciuto fino a diventare il più grande festival del mondo, attirando ogni anno oltre 6 milioni di persone da ogni angolo del globo.
La festa dura 16-18 giorni (quest’anno si svolge dal 21 settembre al 6 ottobre) e si tiene sempre a Theresienwiese, con enormi tende che ospitano migliaia di persone.
La sua popolarità è così grande che ha portato alla nascita di molte repliche dell'”Oktoberfest” in molte città del mondo, ma nessuna ovviamente è paragonabile all’originale di Monaco.
Alcuni dei più grandi Oktoberfest si tengono a Kitchener-Waterloo in Canada, a Blumenau in Brasile, e soprattutto a Cincinnati negli Stati Uniti dove si celebra uno dei più grandi Oktoberfest al di fuori della Germania.
L’Oktoberfest attira come accennato visitatori da tutto il mondo e non è strano vedere il lederhosen e il dirndl indossati da asiatici o sudamericani che s’immergono totalmente nella tradizione bavarese financo negli abiti.
Oggi
è quindi una grande opportunità per incontrare persone nuove di tutto il mondo e fare amicizia davanti a un buon boccale di birra. Basta sederesi a un tavolo di una delle grandi tende, ordinare un Maß e presto potrete ritrovarvi a cantare e a brindare con persone di diverse nazionalità e sconosciute, creando ricordi indimenticabili.

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3 – Bavarese per un giorno indossando il Dirndl o i Lederhosen

Come abbiamo accennato e com’è ampiamente visibile aggirandosi per le tende, l’abbigliamento tradizionale bavarese è parte integrante dell’esperienza dell’Oktoberfest.
Come accennato anche molti turisti e visitatori scelgono di acquistare e d’indossare il Dirndl per le donne o i Lederhosen per gli uomini, che sono i tipici costumi bavaresi. Doveroso scoprirli meglio, specie se gli vogliamo indossare.
Serverebbe (e lo faremo) un articolo dedicato per raccontare cosa sono realmente questi abiti tradizionali della cultura bavarese, e austro tirolese che non vengono indossati solo in occasione dell’
Oktoberfest ma anche per altre importanti celebrazioni regionali.
Questi costumi tradizionali non sono solo vestiti e neanche l’abito buono per le feste ma rappresentano una parte importante dell’identità culturale della Germania meridionale, dell’Austria e del Tirolo.
Iniziamo dal Dirndl è il tipico abito tradizionale indossato dalle donne e composto da tre elementi principali:
Il corpetto e la gonna (il corpetto è aderente e spesso decorato con nastri, bottoni o lacci, mentre la gonna è solitamente ampia e cade fino al ginocchio o più lunga), la camicia (bluse) bianca che s’indossa sotto il corpetto e che può avere maniche corte, lunghe o a sbuffo e il grembiule (schürze) legato sopra la gonna, attenzione, la posizione del nodo del grembiule ha un significato interessante legato allo stato civile della donna; nodo a sinistra: la donna è single, nodo a destra: la donna è sposata o impegnata, nodo al centro davanti: la donna è vergine o potrebbe anche voler dire “non dirò niente”, nodo dietro: in genere indica che la donna è vedova o lavora come cameriera. Originariamente era l’abito delle donne di campagna e delle domestiche nella regione alpina perchè  pratico per il lavoro, ma col tempo è diventato un abito festivo e simbolico. Oggi ne esistono versioni più moderne e stilizzate con varianti nei materiali, colori e lunghezze. Può essereinfatti corto, lungo o al ginocchio. I Dirndl possono essere infine semplici o molto elaborati, decorati con ricami, pizzi, nastri e persino cristalli. Quelli più pregiati sono realizzati con seta o cotone di alta qualità.
Il Lederhosen che indossano i maschietti sono dei pantaloni tradizionali in pelle dalla lunga storia e il forte simbolico significato di mascolinità oltrechè orgoglio regionale.
La pelle di cui sono fatti può essere di capra o cervo, materiale scelto per la sua resistenza e durata e infatti questi pantaloni erano perfetti per il lavoro nei campi e per la caccia. Ne esistono versioni corte fino al ginocchio e lunghe fino alle caviglie. La versione corta è la più diffusa e popolare e viene spesso abbinata a calze alte (Wadenwärmer). Spesso ricamati con motivi tradizionali, possono avere bottoni in osso o corno e spesso sono accompagnati da una cintura o da bretelle, che possono anch’esse essere decorate. In passato, i Lederhosen rappresentavano anche lo status social; solo i contadini e i lavoratori più benestanti potevano permettersi pantaloni in pelle di qualità. Vengono quasi sempre indossati con una camicia a scacchi o bianca e possono essere abbinati anche a una giacca corta (Janker). Per completare la tradizione gli uomini più eleganti indossano anche cappelli tradizionali decorati con piume o pennacchi (Gamsbart) che rappresentano una sorta di trofeo di caccia.
Come per il Dirndl, anche i Lederhosen oggi sono un capo festivo tradizionale indossato soprattutto non solo all’Oktoberfest, ma anche durante matrimoni e altre celebrazioni regionali. Ne esistono anche versioni moderne e stilizzate, ma i più preferiscono i modelli tradizionali per mantenere vivo lo spirito della tradizione.
Negli ultimi decenni questi abiti tradizionali hanno vissuto un prepotente ritorno di moda dato che le nuove generazioni amano indossare il
Dirndl e Lederhosenin ogni evento locale, matrimonio o festa. Anche tante celebrità locali oggi li sfoggiano con grande orgoglio.
Va puntualizzato per i più appassionati che ne esistono diverse varianti a seconda della regione di provenienza. Difficile districarsi ma, tanto per fare un esempio, il Dirndl del Salisburghese differisce da quello bavarese nei dettagli, come i colori e le decorazioni e allo stesso modo anche i Lederhosen hanno variazioni regionali nei ricami o nella scelta del tipo di pelle.

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4 – Divertimento e allegria

L’Oktoberfest è anche e soprattutto una fiera gigantesca con una tantissime giostre e attrazioni per tutte le età: dagli 0 ai 90 anni.
Dalle montagne russe alle ruote panoramiche non manca davvero niente nel centro di Monaco. Più di 80 le attrazioni, che includono anche case degli specchi e giochi di abilità. Tra le più celebri c’è il “Toboggan”, una vecchia giostra che richiede di salire una rampa mobile, spesso con esiti esilaranti, e la storica “Schichtl”, uno spettacolo di marionette che dal 1869 propone una simulazione di esecuzione con ghigliottina..
Davvero infinite le attività che rendono l’evento divertente per tutta la famiglia e per tutti gli amici e financo per chi non è particolarmente interessato alla birra. (anzi ci sono anche molte altre bevande disponibili, tra cui vino, cocktail, sidro e anche bevande analcoliche).
Torniamo al grande parco divertimenti a cielo aperto con un tocco di tradizione che è l’Oktoberfest.
Anche se tradizionalmente si parla di tende, queste strutture sono in realtà degli enormi padiglioni temporanei in tensostruttura costruiti appositamente per l’evento.
Le più grandi possono ospitare addirittura fino a 10.000 persone, tra interni ed esterni e ogni tenda è unica con una propria ha atmosfera: alcune sono più tranquille e tradizionali e altre più festose e caotiche con musica dal vivo, balli e canti.
La grande festa ha preso il via sabato con il rito dell’apertura ufficiale avvenuta quando il sindaco di Monaco di Baviera spilla la prima botte di birra.
Questo atto, conosciuto come “O’zapft is!” (che significa “È spillata!”), dà il via ufficiale alla festa. Un rito molto sentito e simbolico dato che la prima birra viene tradizionalmente offerta al primo ministro della Baviera.
Il numero di colpi di martello necessari per spillare la birra è sempre un momento atteso, con il record attuale di 2 soli colpi.

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5 – Sua maestà la birra

L’Oktoberfest è famosa soprattutto per la birra. Il nostro special è on line (leggi qui)
La birra dell’Oktoberfest deve rispettare il Reinheitsgebot (la legge sulla purezza della birra bavarese) del 1516 e può essere prodotta solo dai sei birrifici tradizionali di Monaco: Paulaner, Spaten, Hacker-Pschorr, Augustiner, Hofbräu e Löwenbräu.
La birra servita durante l’Oktoberfest, chiamata Oktoberfestbier, è una Märzen, una birra più forte e ricca rispetto alle classiche Lager, pensata per essere prodotta in primavera e conservata fino all’autunno.
Durante la festa è possibile degustare tutte queste birre artigianali freschissime nei famosi boccali da un litro, i celebri “Maßkrug”.
I Maßkrug, sono oggetti molto ambiti dai visitatori che sognano di portarsene uno a casa come souvenir. Tuttavia, cercare di portarne via uno è tecnicamente vietato. Basta solo dire che ogni anno sono migliaia di boccali che vengono confiscati agli ingressi: ad esempio nel 2019 sono stati sequestrati più di 100.000 boccali!
La soluzione c’è ed è molto semplice. Basta acquistare il vostro Maßkrug legalmente negli stand di souvenir all’interno della fiera.
Ma che birra si beve all’Oktoberfest?
La Märzen detta anche Festbier che è come accennato una birra a bassa fermentazione, più scura e più alcolica rispetto alle Lager tradizionali dato che si aggira intorno al 5,8%-6,3%. caratteristica che la rende più corposa e “calda” rispetto alla birra leggera da bere quotidianamente.
Tradizionalmente era ambrata e più scura, ma le birre moderne dell’Oktoberfest sono spesso più chiare, con un colore dorato brillante.
Il sapore è maltato, con note tostate, un corpo robusto e un finale morbido. Non particolarmente amara, grazie al bilanciamento tra malto e luppolo.
La birra Märzen prende il nome dal mese di marzo, quando storicamente veniva prodotta per essere conservata nei mesi più caldi e consumata a fine estate e autunno.
Prima dell’invenzione della refrigerazione, la birra non poteva essere prodotta durante i mesi caldi, per evitare che andasse a male; così a marzo si produceva una birra più forte, con più luppolo e alcol per conservarla meglio durante l’estate. Questa birra veniva poi bevuta in abbondanza durante le celebrazioni autunnali, come l’Oktoberfest.
Ecco nel dettaglio le birre servite dai birrifici autorizzati. Augustiner Oktoberfestbier: birra equilibrata, molto apprezzata per il suo gusto dolce e il finale morbido; Hofbräu Oktoberfestbier, più leggera e chiara rispetto alle altre Märzen tradizionali, con un gusto maltato ma un finale secco; Paulaner Oktoberfest Märzen, birra dorata con un sapore maltato e note dolci di caramello; Spaten Oktoberfestbier, una delle più antiche birre Oktoberfest, con un carattere ricco e maltato; Löwenbräu Oktoberfestbier, con un profilo ben bilanciato e una gradazione alcolica moderata, è una delle birre più popolari durante la festa; Hacker-Pschorr Oktoberfest Märzen, birra ambrata, dal corpo più pieno, con sentori di malto tostato e caramello.
C’è davvero l’imbarazzo della scelta dato che ogni birrificio ha la propria tenda all’Oktoberfest dove viene servita spesso accompagnata da specialità culinarie regionali bavaresi come i pretzel giganti, i wurstel, lo stinco di maiale (Schweinshaxe), il pollo arrosto (Hendl) e i Käsepätzle (gnocchetti al formaggio).
Comunque, anche se non potete recarvi all’Oktoberfest questa speciale prodotta solo in questa occasione la si può trovare in commercio in alcuni periodi dell’anno, solitamente a ridosso della festa.
Ma quanta birra si beve all’ Oktoberfest? La domanda per i più curiosi c’è.
Durante l’evento, si consumano oltre 7 milioni di litri di birra! Solo nel 2019, sono stati serviti circa 7,3 milioni di litri, con un record di consumo raggiunto nel corso degli anni recenti.
E infine non dimenticate una delle regole non scritte all’Oktoberfest: quella di bere acqua insieme alla birra per evitare spiacevoli sorprese…
Considerando la forte gradazione alcolica della birra Oktoberfestbier e l’ambiente festoso, molti visitatori più esperti consigliano di alternare ogni litro di birra con dell’acqua per evitare di sentirsi male.