13 Gennaio 2024

I vini delle donne: Isabella Collalto De Croy

Per la nostra rubrica dedicata ai vini delle donne vi presentiamo oggi l’Ottaviano Prosecco Superiore Docg sui lieviti brut nature metodo ancestrale dell’azienda veneta Conte Collalto.
“Una lunga storia d’amore” quella dei conti di Collalto con la terra che inizia prima dell’anno Mille.. Per l’esattezza nel 958 quando il Re d’Italia Berengario fece dono a Rambaldo I’antenato dei Collalto, del bosco del Montello e della Curtis di Lovadina, vasta pianura di prati, pascoli e vigneti ai piedi delle colline trevigiane.


Dal 1000 custodi della storia e del prosecco

È dal 1110 che il casato dei Collalto, di generazione in generazione, presidia queste colline, divenute nel tempo il cuore nobile del Prosecco. La storia dei Collalto è una lunga storia e il Castello di San Salvatore ne è il simbolo più evidente: un imponente, ieratico fortilizio che ha vigilato sulle sorti delle maestranze e delle genti, difendendo il territorio anche nei momenti storici più delicati.
Erede di questa storica e unica tradizione è la Principessa Isabella Collalto de Croÿ, primogenita del Principe Manfredo e della Principessa Trinidad di Collalto, che dal 2007 segue personalmente la cantina Conte Collalto e dal 2018 anche il Castello San Salvatore.

L“Ottaviano” Prosecco Superiore Docg su lieviti brut nature metodo ancestrale nasce dall’idea di riproporre, in chiave moderna, la tradizione della famiglia Collalto e delle colline trevigiane.
Il prosecco “sui lieviti” rappresenta le origini dell’attuale prosecco spumante, una visione che pochi uomini illuminati hanno avuto sul finire dell’800 e che Collalto ha voluto dedicare proprio al conte Ottaviano I, il “conte agricoltore”, che ha precorso i tempi, che ha intuito, prima di tutti, la strada da intraprendere.
Il colore giallo paglierino, luminoso, appare caratterizzato da vivaci bollicine, fini e incessanti, che danno vita ad una spuma persistente e invadente. i tipici profumi floreali e fruttati della varietà, qui elegantemente definiti ed intensi, sono affiancati da accattivanti sentori fragranti di pasticceria secca, ancor più evidenti rimettendo in sospensione i lieviti di rifermentazione.
note di erbe aromatiche, e “minerali”, ne completano l’invitante complessità olfattiva.
Al palato, è rinfrescante ed avvolgente, di carattere. Le bollicine, sottili e piacevolmente stuzzicanti, lo rendono brioso.
Si abbina a tutti i piatti di pesce, anche ai crostacei, risotti con verdure e funghi, antipasti con formaggi e salumi.
La presenza di una velatura nel vino è la caratteristica tipica di questa rifermentazione in bottiglia.
capovolgere la bottiglia prima dell’uso.

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