21 Giugno 2025

Napoli si prende l’American’s Cup

Napoli prende il largo: l’America’s Cup 2027 nel cuore del Mediterraneo. Il più antico trofeo sportivo al mondo, la leggendaria Coppa America, scrive un nuovo e significativo capitolo della propria storia scegliendo per la prima volta l’Italia come sede ufficiale.

Napoli. credits Danilo D-agostino via Unsplash

Vedi Napoli e poi…

E non una città qualunque: sarà Napoli, con il suo golfo maestoso e la sua secolare vocazione marinara, ad accogliere nel 2027 la 38ª edizione dell’evento velico per eccellenza.
Tra Castel
dell’Ovo e Posillipo si disputeranno le regate più attese dagli appassionati di tutto il globo, mentre l’area di Bagnoli ospiterà le basi operative dei team in gara.
Un traguardo straordinario per una città che, pur tra le complessità del presente, continua a dimostrare di essere all’altezza delle grandi sfide internazionali, distinguendosi per fascino,
accoglienza e competenza. Un’occasione per visitarla anche per chi non l’ha mai vista. 
Ne è convinta Annamaria Chirico, imprenditrice napoletana a capo
dell’azienda storica che porta il suo nome, punto di riferimento nella produzione di grano cotto per pastiera: “È motivo di orgoglio profondo sapere che Napoli è stata scelta per ospitare un evento di tale portata.
Non solo perché si tratta di un primato per l’Italia, ma perché la nostra città
offre uno scenario naturale senza eguali, in cui il mare incontra l’arte, la storia e la passione di un popolo che ha nel cuore l’identità mediterranea”.

Spaccanapoli. Depositphotos

Napoli crocevia di civiltà

L’assegnazione a Napoli dell’America’s Cup non rappresenta soltanto un successo simbolico, ma
apre scenari di rilevanza strategica sotto il profilo economico, turistico e culturale.
A livello
economico, si prospetta un impatto rilevante in termini di indotto diretto e indiretto: migliaia di
visitatori, professionisti del settore e media internazionali si riverseranno in città, con effetti
positivi immediati su strutture ricettive, ristorazione, trasporti e servizi.
E ancora, l’apertura di
nuove opportunità di investimento e di visibilità per le imprese locali, specie nei settori della nautica, dell’agroalimentare e dell’artigianato di eccellenza.
Ma è sul piano culturale e identitario che questa manifestazione assume una valenza che va oltre il
perimetro dello sport.
Napoli, che nei secoli ha costruito la propria reputazione come crocevia di
civiltà e laboratorio vivente di creatività, si propone oggi al mondo come capitale di un evento in cui si fondono tecnologia, tradizione marinaresca e spirito di competizione.
“È un’occasione
irripetibile per riscrivere la narrazione della nostra città“, afferma ancora Annamaria Chirico, “non più solo legata ai cliché del passato, ma capace di raccontarsi attraverso la bellezza del suo paesaggio e l’eccellenza delle sue energie produttive. Lo sport, in questo caso la vela, diventa così metafora di rinascita e di apertura verso nuovi orizzonti”.
L’arrivo della Coppa America a Napoli è dunque molto più di un evento sportivo: è una
dichiarazione di fiducia nelle potenzialità di un territorio che ha imparato a guardare al futuro
senza rinnegare le proprie radici. Un’occasione per fare sistema, promuovere innovazione e
talento, e affermare con fierezza che anche da Sud si può essere protagonisti sul palcoscenico
globale.

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