Prato: anche la Mortadella di Prato ottiene l’ IGP

[:it]mortadella_di_pratodi redazione – E così fanno 30! La Toscana sbanca ancora Bruxelles e ottiene il riconoscimento per uno dei prodotti meno noti ma più di successo della regione. perchè la mortadella non è solo Bologna!

“Ancora un importante riconoscimento per la qualità alimentare della Toscana. Con la Mortadella di Prato IGP la Toscana arriva a quota 30 riconoscimenti fra Dop e Igp.”
Questo il commento di Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, nell’apprendere la notizia giunta da Bruxelles dell’iscizione della Mortadella di Prato fra le IGP, indicazioni di origine protetta della Toscana.
“L’Igp premia il lavoro svolto dai nostri produttori – continua Remaschi – e sarà un valore aggiunto per loro. Per i consumatori sarà un marchio di garanzia sulla qualità del prodotto e sarà un valido scudo contro le contraffazioni alimentari.”

Il procedimento per il riconoscimento dell’IGP alla Mortadella di Prato è stato avviato da 5 salumifici che hanno dato vita al Comitato per il riconoscimento della IGP.

In Italia la Mortadella di Prato riscuote successo, oltre che a Prato e Firenze, anche nel Nord Italia (Milano, Liguria, Emilia Romagna), nel Centro Italia con Roma e il Lazio, e in Sardegna.
Fuori dai confini nazionali questo salume è apprezzato particolarmente nel Regno Unito e in Belgio.
I consumatori possono trovarla in particolare nei negozi che vendono prodotti di qualità e, in piccole quantità, anche in alcuni marchi della grande distribuzione. E’ utilizzata e apprezzata per gli aperitivi e nel settore del catering.

La “Mortadella di Prato”, un prodotto di origine medievale, si caratterizza per la presenza di un liquore, l’alchermes, e per un’abbondante speziatura. Ai giorni nostri è apprezzata da grandi chef e personaggi della cultura, come Manuel Vasquez Montalban. E’ inserita nella guida gastronomica del Touring fin dal 1931, e valorizzata dall’Accademia Italiana della Cucina (1987) e da Slow Food che fin dal 2000 ne ha fatto un suo Presidi[:en]mortadella_di_pratodi redazione – E così fanno 30! La Toscana sbanca ancora Bruxelles e ottiene il riconoscimento per uno dei prodotti meno noti ma più di successo della regione. perchè la mortadella non è solo Bologna!

“Ancora un importante riconoscimento per la qualità alimentare della Toscana. Con la Mortadella di Prato IGP la Toscana arriva a quota 30 riconoscimenti fra Dop e Igp.”
Questo il commento di Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, nell’apprendere la notizia giunta da Bruxelles dell’iscizione della Mortadella di Prato fra le IGP, indicazioni di origine protetta della Toscana.
“L’Igp premia il lavoro svolto dai nostri produttori – continua Remaschi – e sarà un valore aggiunto per loro. Per i consumatori sarà un marchio di garanzia sulla qualità del prodotto e sarà un valido scudo contro le contraffazioni alimentari.”

Il procedimento per il riconoscimento dell’IGP alla Mortadella di Prato è stato avviato da 5 salumifici che hanno dato vita al Comitato per il riconoscimento della IGP.

In Italia la Mortadella di Prato riscuote successo, oltre che a Prato e Firenze, anche nel Nord Italia (Milano, Liguria, Emilia Romagna), nel Centro Italia con Roma e il Lazio, e in Sardegna.
Fuori dai confini nazionali questo salume è apprezzato particolarmente nel Regno Unito e in Belgio.
I consumatori possono trovarla in particolare nei negozi che vendono prodotti di qualità e, in piccole quantità, anche in alcuni marchi della grande distribuzione. E’ utilizzata e apprezzata per gli aperitivi e nel settore del catering.

La “Mortadella di Prato”, un prodotto di origine medievale, si caratterizza per la presenza di un liquore, l’alchermes, e per un’abbondante speziatura. Ai giorni nostri è apprezzata da grandi chef e personaggi della cultura, come Manuel Vasquez Montalban. E’ inserita nella guida gastronomica del Touring fin dal 1931, e valorizzata dall’Accademia Italiana della Cucina (1987) e da Slow Food che fin dal 2000 ne ha fatto un suo Presidi

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Isola d’Elba: L’isola arriva in città

[:it]e1aadd13faedbfa76fca5d833c7e8b4db67d5ae9di redazione –  Dal 20 gennaio al 17 marzo un gemellaggio tra gli chef dell’Isola d’Elba e 8 ristoranti del capoluogo toscano che proporrà un “assaggio” dell’isola sulla terraferma

Per chi non ha mai avuto il piacere di vivere le atmosfere uniche e magiche fra vento, mare e sole della principale isola dell’Arcipelago toscano ecco l’occasione per svelare l’Elba e i suoi molti prodotti culinari e vinicoli senza dovere allontanarsi dalla città e prendere il traghetto.
Cosa ci spinge a viaggiare e a scegliere una meta? Cosa sollecita la nostra curiosità di visitare un luogo? Spesso sono proprio il passaparola e la capacità di fascinazione dell’esperienza condivisa, l’abilità di un territorio di raccontarsi.

Il nostro racconto parte dalla tavola per condurci in un viaggio che ci immerga nell’atmosfera dell’isola pur restando sulla terraferma.
Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio invita ad un piccolo assaggio dell’Elba con l’auspicio che questa “narrazione” si possa trasformare in un’esperienza diretta.

Il racconto scaturirà dalla viva voce e dalle mani di ristoratori e produttori elbani che per l’occasione di sono “gemellati” con i colleghi dell’area fiorentina.

Per 2 mesi il capoluogo toscano ospiterà delle cene con ricette, prodotti e vini elbani in cui lo chef dell’isola sarà protagonista nella cucina del collega fiorentino, con spazi per “interpretazioni” a quattro mani.

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano.

Tra i piatti protagonisti non potranno mancare alcuni grandi classici del repertorio della cucina elbana come la palamita sott’olio o in umido, il polpo all’elbana, la zuppa di granchi, lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, la polenta con gli zeri, le penne in barca, il cinghiale alla bracconiera, oltre alle tante preparazioni a base di erbe spontanee.

Ad accompagnarli gli emergenti vini elbani quali l’Ansonica, il Vermentino, l’Elba bianco, il Sangioveto e l’Elba rosso per finire con i passiti: il Moscato e il famoso Aleatico dell’Elba, il vino preferito da Napoleone.
Alcune pietanze a base di pesce saranno innaffiate da un nuovo prodotto: la Birra dell’Elba.
Per finire in bellezza un vasto assortimento di dolci della tradizione tornati in auge di recente grazie a un lavoro di ricerca basato su appunti e ricette storiche come la Schiaccia briaca, il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta.

L’obiettivo è quello di valorizzare la cucina e i prodotti dell’enogastronomia elbana poco conosciuti al di fuori dell’isola.

Ecco il calendario di questi gustosi appuntamenti:
20 gennaio  Paolo Gori di “Burde” ospita Massimo Poli de “La Taverna dei Poeti”
27 gennaio Claudio Vicenzo de “La Limonaia di Villa Rospigliosi” ospita Umberto Giacomelli de “Il Gallo Nero”
3 febbraio Filippo Saporito de “La leggenda dei Frati” ospita Marco Olmetti di “Pepenero”

11 febbraio Claudio Bianchi de “I Ghibellini” ospita Giuseppe Sisillo de “L’Amandolo”
17 febbraio Barbara Guarnieri di “Gustavino” ospita  Luigi Muti di “Vento in Poppa”
25 febbraio Claudio Catalani de il “Pesce Rosso” ospita Mirko Lanari del “Belmare”
3 marzo Luca Cai de “Il magazzino” ospita Amos Rota di “Emanuel”
9 marzo Silvia Miniera della “Sosta del Rossellino” ospita Danilo Ferrara di “Capo Nord”.

Il ciclo di serate dedicate all’Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all’Accademia dei Georgofili con il convegno: “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione”.
Fin dall’antichità, infatti, il vino è stato un elemento molto importate per lo sviluppo dell’Isola.
Tra i relatori ci sarà Franco Cambi, Professore di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Siena che ha condotto, in collaborazione con l’Associazione “Aithale – Terra mare e uomini dell’Arcipelago Toscano”, gli scavi nella zona del Parco Archeologico della Villa Romana delle Grotte dove sono state ritrovate antiche anfore vinarie dell’epoca romana.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.

“Iniziative come queste – afferma l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – sono il tentativo di valorizzare sempre di più l’Elba e l’arcipelago toscano facendone conoscere uno degli aspetti peculiari, anche se forse meno noti, di sicuro appeal per il turista come l’enogastronomia.
Il turista vuole vivere esperienze autentiche, personalizzate, tangibili, memorabili e condivisibili. E per immergersi nell’ambiente che visita la cucina è senz’altro elemento fondamentale. Dobbiamo quindi trasmettere storie, emozioni, sapori… e fare dello story-telling elemento di comunicazione turistica 2.0,  insomma,  per far sì che i turisti visitino un luogo, se ne innamorino e tornino. Come ho avuto modo di dire a Portoferraio quando ho incontrato le istituzioni e le categorie elbane a dicembre, l’isola ha ancora delle potenzialità inespresse e come Regione ci impegneremo a comunicarle e a svilupparle”[:en]e1aadd13faedbfa76fca5d833c7e8b4db67d5ae9Dal 20 gennaio al 17 marzo un gemellaggio tra gli chef dell’Isola d’Elba e 8 ristoranti del capoluogo toscano che proporrà un “assaggio” dell’isola sulla terraferma

Per chi non ha mai avuto il piacere di vivere le atmosfere uniche e magiche fra vento, mare e sole della principale isola dell’Arcipelago toscano ecco l’occasione per svelare l’Elba e i suoi molti prodotti culinari e vinicoli senza dovere allontanarsi dalla città e prendere il traghetto.
Cosa ci spinge a viaggiare e a scegliere una meta? Cosa sollecita la nostra curiosità di visitare un luogo? Spesso sono proprio il passaparola e la capacità di fascinazione dell’esperienza condivisa, l’abilità di un territorio di raccontarsi.

Il nostro racconto parte dalla tavola per condurci in un viaggio che ci immerga nell’atmosfera dell’isola pur restando sulla terraferma.
Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio invita ad un piccolo assaggio dell’Elba con l’auspicio che questa “narrazione” si possa trasformare in un’esperienza diretta.

Il racconto scaturirà dalla viva voce e dalle mani di ristoratori e produttori elbani che per l’occasione di sono “gemellati” con i colleghi dell’area fiorentina.

Per 2 mesi il capoluogo toscano ospiterà delle cene con ricette, prodotti e vini elbani in cui lo chef dell’isola sarà protagonista nella cucina del collega fiorentino, con spazi per “interpretazioni” a quattro mani.

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano.

Tra i piatti protagonisti non potranno mancare alcuni grandi classici del repertorio della cucina elbana come la palamita sott’olio o in umido, il polpo all’elbana, la zuppa di granchi, lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, la polenta con gli zeri, le penne in barca, il cinghiale alla bracconiera, oltre alle tante preparazioni a base di erbe spontanee.

Ad accompagnarli gli emergenti vini elbani quali l’Ansonica, il Vermentino, l’Elba bianco, il Sangioveto e l’Elba rosso per finire con i passiti: il Moscato e il famoso Aleatico dell’Elba, il vino preferito da Napoleone.
Alcune pietanze a base di pesce saranno innaffiate da un nuovo prodotto: la Birra dell’Elba.
Per finire in bellezza un vasto assortimento di dolci della tradizione tornati in auge di recente grazie a un lavoro di ricerca basato su appunti e ricette storiche come la Schiaccia briaca, il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta.

L’obiettivo è quello di valorizzare la cucina e i prodotti dell’enogastronomia elbana poco conosciuti al di fuori dell’isola.

Ecco il calendario di questi gustosi appuntamenti:
20 gennaio  Paolo Gori di “Burde” ospita Massimo Poli de “La Taverna dei Poeti”
27 gennaio Claudio Vicenzo de “La Limonaia di Villa Rospigliosi” ospita Umberto Giacomelli de “Il Gallo Nero”
3 febbraio Filippo Saporito de “La leggenda dei Frati” ospita Marco Olmetti di “Pepenero”

11 febbraio Claudio Bianchi de “I Ghibellini” ospita Giuseppe Sisillo de “L’Amandolo”
17 febbraio Barbara Guarnieri di “Gustavino” ospita  Luigi Muti di “Vento in Poppa”
25 febbraio Claudio Catalani de il “Pesce Rosso” ospita Mirko Lanari del “Belmare”
3 marzo Luca Cai de “Il magazzino” ospita Amos Rota di “Emanuel”
9 marzo Silvia Miniera della “Sosta del Rossellino” ospita Danilo Ferrara di “Capo Nord”.

Il ciclo di serate dedicate all’Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all’Accademia dei Georgofili con il convegno: “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione”.
Fin dall’antichità, infatti, il vino è stato un elemento molto importate per lo sviluppo dell’Isola.
Tra i relatori ci sarà Franco Cambi, Professore di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Siena che ha condotto, in collaborazione con l’Associazione “Aithale – Terra mare e uomini dell’Arcipelago Toscano”, gli scavi nella zona del Parco Archeologico della Villa Romana delle Grotte dove sono state ritrovate antiche anfore vinarie dell’epoca romana.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.

“Iniziative come queste – afferma l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – sono il tentativo di valorizzare sempre di più l’Elba e l’arcipelago toscano facendone conoscere uno degli aspetti peculiari, anche se forse meno noti, di sicuro appeal per il turista come l’enogastronomia. Il turista vuole vivere esperienze autentiche, personalizzate, tangibili, memorabili e condivisibili. E per immergersi nell’ambiente che visita la cucina è senz’altro elemento fondamentale. Dobbiamo quindi trasmettere storie, emozioni, sapori… e fare dello story-telling elemento di comunicazione turistica 2.0,  insomma,  per far sì che i turisti visitino un luogo, se ne innamorino e tornino. Come ho avuto modo di dire a Portoferraio quando ho incontrato le istituzioni e le categorie elbane a dicembre, l’isola ha ancora delle potenzialità inespresse e come Regione ci impegneremo a comunicarle e a svilupparle”[:]

Firenze: Il Mediterraneo protagonista della conferenza annuale del FUA

[:it]story1di redazione –  Si apre venerdì 4 dicembre nelle prestigiose sale del Gabinetto Vieusseux e prosegue nella giornata di sabato 5 dicembre la settimana conferenza annuale della Florence University of The Art (Fua). Il Mediterraneo sarà il protagonista assoluto.

Smentendo la banalità di uno dei luoghi comuni più consunti si può senz’altro dire che non conosce la crisi del settimo anno l’annuale conferenza della Florence Universiry of the Art, entità accademica della Fondazione Palazzi.

Una conferenza internazionale che rappresenta l’evento culturale più significativo dei percorsi accademici di questa speciale scuola internazionale, conosciuta e apprezzata a tutte le latitudini e che ha al centro del suo successo il particolare taglio accademico di stampo americano.
Una conferenza quest’anno che, mettendo al centro il Mediterraneo, fa idealmente da ponte fra passato e futuro, fra culture e religioni diverse ed attualizza forte, oggi più che mai, che il mare Nostrum da sempre unisce e non divide.
Titolo: De Re Mediterranea e patrocinio di numerose autorevoli istituzioni tra cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Unione delle Università del Mediterraneo, l’Università degli Studi di Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Firenze a testimoniare l’importanza di questa scuola internazionale fondata e voluta dalla fiorentinissima Gabriella Ganugi.

Studiosi di livello internazionale si confronteranno su temi di carattere storico-politico, socio-antropologico, letterario e artistico, religioso.

La conferenza si articolerà su due giornate: venerdì 4 dicembre e sabato 5 dicembre 2015 con inaugurazione venerdì 4 alle 9,30 nella prestigiosa cornice del Gabinetto Vieusseux, in Palazzo Strozzi alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e della Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze Federica Giuliani. I lavori proseguiranno poi alla sede di Fua, Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi, Corso dei Tintori, 21.

In calendario sono previsti anche due eventi collaterali: giovedì 3 dicembre dalle 16:45, nella biblioteca di Corso Tintori 21 si svolgerà la presentazione del volume della dottoressa Simonetta Ferrini, docente di Contemporary Italian Literature dal titolo Making them visible – An Interdisciplinary Approach to Italo Calvino’s Invisible Cities, risultato del progetto di ricerca interdisciplinare realizzato nel 2010 e sviluppato nei semestri successivi in collaborazione con David Weiss e il suo corso di Digital Photography.

Venerdì 4 dicembre alle 18.00, al termine dei lavori della prima giornata presso il Corridoio Fiorentino di Palazzo Doni si inaugurerà la mostra De Re Mediterranea, allestita da docenti e studenti di DIVA, IDEAS e School of Fine Arts. La mostra presenterà dei lavori, interpretazioni degli studenti in forma di fotografie, video, dipinti, disegni, coreografie e altri media sul tema del Mediterraneo.[:en]story1di redazione –  Si apre venerdì 4 dicembre nelle prestigiose sale del Gabinetto Vieusseux e prosegue nella giornata di sabato 5 dicembre la settimana conferenza annuale della Florence University of The Art (Fua). Il Mediterraneo sarà il protagonista assoluto.

Smentendo la banalità di uno dei luoghi comuni più consunti si può senz’altro dire che non conosce la crisi del settimo anno l’annuale conferenza della Florence Universiry of the Art, entità accademica della Fondazione Palazzi.

Una conferenza internazionale che rappresenta l’evento culturale più significativo dei percorsi accademici di questa speciale scuola internazionale, conosciuta e apprezzata a tutte le latitudini e che ha al centro del suo successo il particolare taglio accademico di stampo americano.
Una conferenza quest’anno che, mettendo al centro il Mediterraneo, fa idealmente da ponte fra passato e futuro, fra culture e religioni diverse ed attualizza forte, oggi più che mai, che il mare Nostrum da sempre unisce e non divide.
Titolo: De Re Mediterranea e patrocinio di numerose autorevoli istituzioni tra cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Unione delle Università del Mediterraneo, l’Università degli Studi di Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Firenze a testimoniare l’importanza di questa scuola internazionale fondata e voluta dalla fiorentinissima Gabriella Ganugi.

Studiosi di livello internazionale si confronteranno su temi di carattere storico-politico, socio-antropologico, letterario e artistico, religioso.

La conferenza si articolerà su due giornate: venerdì 4 dicembre e sabato 5 dicembre 2015 con inaugurazione venerdì 4 alle 9,30 nella prestigiosa cornice del Gabinetto Vieusseux, in Palazzo Strozzi alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e della Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze Federica Giuliani. I lavori proseguiranno poi alla sede di Fua, Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi, Corso dei Tintori, 21.

In calendario sono previsti anche due eventi collaterali: giovedì 3 dicembre dalle 16:45, nella biblioteca di Corso Tintori 21 si svolgerà la presentazione del volume della dottoressa Simonetta Ferrini, docente di Contemporary Italian Literature dal titolo Making them visible – An Interdisciplinary Approach to Italo Calvino’s Invisible Cities, risultato del progetto di ricerca interdisciplinare realizzato nel 2010 e sviluppato nei semestri successivi in collaborazione con David Weiss e il suo corso di Digital Photography.

Venerdì 4 dicembre alle 18.00, al termine dei lavori della prima giornata presso il Corridoio Fiorentino di Palazzo Doni si inaugurerà la mostra De Re Mediterranea, allestita da docenti e studenti di DIVA, IDEAS e School of Fine Arts. La mostra presenterà dei lavori, interpretazioni degli studenti in forma di fotografie, video, dipinti, disegni, coreografie e altri media sul tema del Mediterraneo.[:]

Lunigiana: a Pontremoli le Olimpiadi del gusto

[:it]alberghiero massa (1)la redazione – venerdì 16 e sabato 17 ottobre si terranno a Pontremoli : “Le Olimpiadi del Gusto”, una disfida tra alcuni prestigiosi Istituti alberghieri della Toscana con l’obiettivo di promuovere le identità locali e ridare nuovo vigore a tradizioni, memorie e tipicità.

Attori protagonisti sono quindi gli alunni e i docenti di scuole alberghiere e la regia generale dell’impianto organizzativo è curata dal Comune di Pontremoli, dalla Provincia di Massa Carrara e dall’Associazione Strade del Vino dei colli di Candia e di Lunigiana.
L’appuntamento si svolge nel fine settimana in cui Pontremoli è già concentrata sull’enogastronomia per il conferimento del Premio nazionale Bancarella della Cucina.

« La necessità nell’ambito della formazione, oggi più che mai, è quella di creare profondi collegamenti fra il mondo esperienziale, nel suo significato più ampio, e la preparazione teorica assolutamente indispensabile per garantire la necessaria professionalità. Partendo dal presupposto che lo spessore culturale risulta un valore aggiunto per tutti, ma ancora di più per coloro che desiderano promuovere l’identità territoriale, la conoscenza adeguata del patrimonio materiale ed immateriale di un contesto diventa elemento imprescindibile ». Così il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini spiega la nascita dell’evento.

Visto l’impegno costante con gli Istituti alberghieri e con la tutela delle tradizioni e dell’identità territoriali non poteva mancare in giuria Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.

L’idea forte è proprio quella di dare la possibilità agli alunni che ancora stanno svolgendo i loro percorsi di formazione di cimentarsi in una attività che, al di là della simulazione di impresa, diventa anche un momento “vero” di messa alla prova. Ogni scuola deve infatti gestire in totale autonomia l’intera serata e al termine la giuria popolare, composta da tutti coloro che sceglieranno di trascorrere una serata dedicata ai giovani ed alle diverse cucine, indicherà le proprie preferenze.

Il venerdì sera si svolgeranno varie cene in diverse location gestite dai differenti istituti. Ognuna avrà il costo di 28 euro a persona e a tutti i commensali  verrà consegnata una scheda con la richiesta di esprimere il proprio gradimento in base ai seguenti parametri: presentazione del menù, presentazione dei piatti, qualità del servizio, professionalità ed accoglienza .

Il sabato dalle 10 alle 13 nella piazza di Pontremoli, si svolgerà lo show cooking presentato dalla giornalista Rosanna Ercole Mellone, con il piatto che ogni scuola alberghiera  riterrà più opportuno presentare, di fronte ad una giuria tecnica che degusterà il piatto ed esprimerà un giudizio .

Il giudizio finale per la decretazione della Scuola vincitrice sarà dato dal 50% dai voti della giuria popolare e dal 50% dai voti espressi dalla giuria tecnica. Al termine dell’evento verrà proclamato il vincitore.

Per qualsiasi informazione e prenotazioni  delle cene del venerdì sera , è possibile contattare l’Associazione Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana, 338/8853067, info@stradadelvinoms.it[:en]alberghiero massa (1)la redazione – venerdì 16 e sabato 17 ottobre si terranno a Pontremoli : “Le Olimpiadi del Gusto”, una disfida tra alcuni prestigiosi Istituti alberghieri della Toscana con l’obiettivo di promuovere le identità locali e ridare nuovo vigore a tradizioni, memorie e tipicità.

Attori protagonisti sono quindi gli alunni e i docenti di scuole alberghiere e la regia generale dell’impianto organizzativo è curata dal Comune di Pontremoli, dalla Provincia di Massa Carrara e dall’Associazione Strade del Vino dei colli di Candia e di Lunigiana.
L’appuntamento si svolge nel fine settimana in cui Pontremoli è già concentrata sull’enogastronomia per il conferimento del Premio nazionale Bancarella della Cucina.

« La necessità nell’ambito della formazione, oggi più che mai, è quella di creare profondi collegamenti fra il mondo esperienziale, nel suo significato più ampio, e la preparazione teorica assolutamente indispensabile per garantire la necessaria professionalità. Partendo dal presupposto che lo spessore culturale risulta un valore aggiunto per tutti, ma ancora di più per coloro che desiderano promuovere l’identità territoriale, la conoscenza adeguata del patrimonio materiale ed immateriale di un contesto diventa elemento imprescindibile ». Così il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini spiega la nascita dell’evento.

Visto l’impegno costante con gli Istituti alberghieri e con la tutela delle tradizioni e dell’identità territoriali non poteva mancare in giuria Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.

L’idea forte è proprio quella di dare la possibilità agli alunni che ancora stanno svolgendo i loro percorsi di formazione di cimentarsi in una attività che, al di là della simulazione di impresa, diventa anche un momento “vero” di messa alla prova. Ogni scuola deve infatti gestire in totale autonomia l’intera serata e al termine la giuria popolare, composta da tutti coloro che sceglieranno di trascorrere una serata dedicata ai giovani ed alle diverse cucine, indicherà le proprie preferenze.

Il venerdì sera si svolgeranno varie cene in diverse location gestite dai differenti istituti. Ognuna avrà il costo di 28 euro a persona e a tutti i commensali  verrà consegnata una scheda con la richiesta di esprimere il proprio gradimento in base ai seguenti parametri: presentazione del menù, presentazione dei piatti, qualità del servizio, professionalità ed accoglienza .

Il sabato dalle 10 alle 13 nella piazza di Pontremoli, si svolgerà lo show cooking presentato dalla giornalista Rosanna Ercole Mellone, con il piatto che ogni scuola alberghiera  riterrà più opportuno presentare, di fronte ad una giuria tecnica che degusterà il piatto ed esprimerà un giudizio .

Il giudizio finale per la decretazione della Scuola vincitrice sarà dato dal 50% dai voti della giuria popolare e dal 50% dai voti espressi dalla giuria tecnica. Al termine dell’evento verrà proclamato il vincitore.

Per qualsiasi informazione e prenotazioni  delle cene del venerdì sera , è possibile contattare l’Associazione Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana, 338/8853067, info@stradadelvinoms.it[:]

Gaiole in Chianti: scocca l’ora dell’Eroica

[:it]santini-si-fa-vintagee-in-bicicletta-veste-leroica_d2a3573a-b06b-11e4-92df-e778194c6577_998_397_big_story_detaildi redazione – Torna domenica 4 ottobre la leggenda l’Eroica, nata in sordina non molti anni fa, ma che ha conquistato il mondo con la sua formula innovativa e semplice.  200 chilometri più o meno di polvere e sudore fra le strade, rigorosamente bianche, più celebri del mondo:, quelle del Chianti e delle Crete Senesi, da percorre con bici e in abiti rigorosamente vintage e dove le “soste” sono a base di ribollita, salsiccia e vino.

Partenza e arrivo come sempre da Gaiole in Chianti, la gara con il circuito spettacolare ha un vincitore, ma a l’Eroica si vince anche andando al giusto ritmo godendosi le valli del Chianti, le guglie di Siena, la magia delle Crete Senesi, la natura della Val di Merse e le salite a Montalcino fra le vigne del Brunello.

Leggenda eroica in ogni angolo del mondo basta scorrere l’elenco degli iscritti per compiere un piccolo giro del mondo tra lingue, culture, religioni e costumi molto diversi fra loro. Quest’anno pedaleranno sulle Strade Bianche ciclisti da 66 Paesi al mondo.
Addirittura un atleta arriva da Palau, piccolissimo Paese della Micronesia a circa 500 km ad est delle Filippine, tra i più giovani e più piccoli Paesi al mondo. Ci sarà anche un ciclista dall’isola di Aruba, vicina alle coste del Venezuela e uno delle isole di Guernsey e Jersey nella Manica, a poche miglia dalla costa francese ma la loro storia le lega al Regno Unito.
Parteciperà al percorso di 135 km, un atleta della Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud, in Atlantico conosciute per essere lo Stato con meno abitati al mondo; solo trenta!

Altra particolarità, scorrendo la colonna delle date di nascita si scopre che i più giovani partecipanti hanno 14 anni; sono i tedeschi Diana Ruebekeil e Jan-Ole Stucke e Matteo Moroni, di Greve in Chianti. Sono tre, invece, tra i «sempre giovani», ultra ottantaquattrenni: lo statunitense George Pohl e gli italiani Mario Leoni, bergamasco e Americo Severini, dalle Marche.

Fra le tantissime glorie del ciclismo al via spicca il nome di Felice Gimondi a cinquant’anni esatti dalla sua straordinaria impresa al Tour de France.

Un’emozione unica e un giorno speciale per tutti a l’Eroica.[:en]santini-si-fa-vintagee-in-bicicletta-veste-leroica_d2a3573a-b06b-11e4-92df-e778194c6577_998_397_big_story_detaildi redazione – Torna domenica 4 ottobre la leggenda l’Eroica, nata in sordina non molti anni fa, ma che ha conquistato il mondo con la sua formula innovativa e semplice.  200 chilometri più o meno di polvere e sudore fra le strade, rigorosamente bianche, più celebri del mondo:, quelle del Chianti e delle Crete Senesi, da percorre con bici e in abiti rigorosamente vintage e dove le “soste” sono a base di ribollita, salsiccia e vino.

Partenza e arrivo come sempre da Gaiole in Chianti, la gara con il circuito spettacolare ha un vincitore, ma a l’Eroica si vince anche andando al giusto ritmo godendosi le valli del Chianti, le guglie di Siena, la magia delle Crete Senesi, la natura della Val di Merse e le salite a Montalcino fra le vigne del Brunello.

Leggenda eroica in ogni angolo del mondo basta scorrere l’elenco degli iscritti per compiere un piccolo giro del mondo tra lingue, culture, religioni e costumi molto diversi fra loro. Quest’anno pedaleranno sulle Strade Bianche ciclisti da 66 Paesi al mondo.
Addirittura un atleta arriva da Palau, piccolissimo Paese della Micronesia a circa 500 km ad est delle Filippine, tra i più giovani e più piccoli Paesi al mondo. Ci sarà anche un ciclista dall’isola di Aruba, vicina alle coste del Venezuela e uno delle isole di Guernsey e Jersey nella Manica, a poche miglia dalla costa francese ma la loro storia le lega al Regno Unito.
Parteciperà al percorso di 135 km, un atleta della Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud, in Atlantico conosciute per essere lo Stato con meno abitati al mondo; solo trenta!

Altra particolarità, scorrendo la colonna delle date di nascita si scopre che i più giovani partecipanti hanno 14 anni; sono i tedeschi Diana Ruebekeil e Jan-Ole Stucke e Matteo Moroni, di Greve in Chianti. Sono tre, invece, tra i «sempre giovani», ultra ottantaquattrenni: lo statunitense George Pohl e gli italiani Mario Leoni, bergamasco e Americo Severini, dalle Marche.

Fra le tantissime glorie del ciclismo al via spicca il nome di Felice Gimondi a cinquant’anni esatti dalla sua straordinaria impresa al Tour de France.

Un’emozione unica e un giorno speciale per tutti a l’Eroica.[:]

Firenze: Quàlita e il Mercato Centrale di Firenze Insieme per Il MercaMercatino

[:it]Progetto Qualitadi redazione – Il Mercato Centrale di Firenze e Quàlita, il progetto rivolto alle piccole aziende del settore agroalimentare, organizzano Il MercaMercatino, quattro appuntamenti, da settembre a dicembre, per scoprire l’eccellenza dei sapori locali attraverso i prodotti, le storie, i metodi di lavorazione e le passioni di piccoli produttori, che con impegno, un’attenta selezione delle materie prime e un approccio etico al processo di produzione danno vita a prodotti autentici.

Sulle terrazze del Mercato Centrale sarà creato uno spazio espositivo in cui sarà possibile  scoprire, degustare e acquistare vino, birra, olio, conserve e confetture, miele, pasticceria secca, ortaggi da coltivazione biologica e molto altro. Il tutto accompagnato da talk show e incontri di approfondimento sulle nuove tendenze del gusto condotti da Leonardo Romanelli, noto critico enogastronomico e giornalista, che si svolgeranno con il contributo di esperti di settore, nel vicino caffè letterario.

Si comincia domenica 27 settembre con Vegano, crudista, vegetariano: non solo moda. Come mangiare sano e in maniera variegata seguendo regimi alimentari che escludono totalmente alcuni cibi con Marina Barbieri, dietista; Cristian Giorgi, cuoco vegano; Francesco Sofi, Clinica Università degli Studi di Firenze. Ore 17.00 presso il Caffè Letterario. Durante l’evento alcuni produttori di Quàlita offriranno in degustazione i loro prodotti: bruschetta con olio extravergine di oliva blend di cultivar del Monte Amiata, Etichetta Argento, dell’azienda La Poderina Toscana, Valdarno di Sopra Pratomagno Malvasia Bianca Doc 2014 di Campo del Monte e assaggio di pasticceria secca firmata Pasticceria Fiorentina.

Dalle ore 10.00 per il debutto del MercaMercatino tante le aziende che saranno presenti nell’area espositiva. Si parte con i prodotti della Fattoria di Corazzano, ortaggi e frutta di stagione da agricoltura biologica, ceci e farro, deliziose polpe di pomodoro e vino rosso toscano IGT fermentato in piccole vasche aperte in modo naturale senza aggiunta di lieviti, additivi chimici o tannini, processo che esalta i profumi e colori dell’uva.

Da non perdere un assaggio di olio biologico extravergine di oliva dell’Azienda Agricola Angela Nannoni che per preservare le migliori qualità organolettiche dell’olio pratica la raccolta manuale delle olive e la frangitura rigorosamente a freddo; e che ha allestito una linea di prodotti cosmetici a base di olio di oliva.

Gli appassionati dell’oro verde troveranno pane (anzi olio) per i loro denti, con La Poderina Toscana, azienda biologica ad energia rinnovabile del Monte Amiata, che li accompagnerà alla scoperta delle pluripremiate selezioni di olio extravergine di oliva biologico: etichetta Oro DOP (fruttato medio), etichetta Argento (fruttato intenso) e Gocce di Montegiovi (fruttato leggero). L’azienda produce anche vino bio: Marracone Montecucco DOCG, Sangiovese Bio, Intregona IGT Toscana Bio, Primo Passo IGT Toscana Bio.

Anche i vini da coltivazione biologica di Podere Ghisone, azienda agricola di Montespertoli, sono in grado di deliziare il palato dei più esigenti: vini Chianti DOCG, Toscano IGT e Petalo un ottimo rosè IGT Toscana di Sangiovese 100%.

Il viaggio nell’universo del nettare di Bacco continua allo stand dell’Azienda Agricola Campo del Monte, che presenta una vastissima selezione di etichette di ottimi vini: Dal Chianti DOCG al Baltea VdS Pratomagno Chardonnay DOC, Dal Campo del Monte VdS Pratomagno Malvasia DOC, al Rodos  Rosso di Toscana IGT, per arrivare al Vin Santo il Conio.

Per i più golosi tappa obbligata allo stand della Pasticceria Fiorentina, storico forno di Montespertoli che utilizza farine provenienti dalla coltivazione di grani antichi e presenta una selezione della deliziosa pasticceria di produzione artigianale, dai lievitati ai biscotti secchi.

Ci sarà anche Dolce Emporio, un must del mondo dolciario. Lo storico negozio fiorentino delizierà il palato di grandi e piccoli con i Biscotti delle Nonne di San Frediano, tre biscotti per tre nonne diverse: I Biscotti di Nonna Rina con olio extravergine di oliva IGP toscano, Vin Santo, Uvetta e Pinoli; I Biscotti di Nonna Ada con cioccolato fondente e I Biscotti di Nonna Bice con olio extra-vergine di oliva IGP toscano, cioccolato fondente e nocciole.

Da Trequanda l’Azienda Agricola Biologica La Bandita propone una ricchissima selezione di composte e gelatine, oltre ad un Rosso Toscana IGT e ad un pregiato olio extra vergine di oliva biologico con bassissima presenza di acido oleico e di perossidi che consentono all’olio di mantenere la persistenza delle sue qualità aromatiche e gustative nel tempo.

Non poteva mancare la birra artigianale con La Mi’Birra  pensata e messa a punto con un toscanismo che richiama l’origine della sua creatrice Claudia, ma anche l’aspirazione a ricondurre in Toscana tutta la filiera produttiva: dalla coltivazione dei cereali all’imbottigliamento. Da provare La mi’ Bionda, La mi’ Ambra, La mi’ Rossa, Lami’ Turba, La mi’ Vizia.

Ma non finisce qui alle ore 10.30 per foodies, golosi o semplici curiosi, appuntamento con il tour guidato e degustazione di vino con Leonardo Romanelli. Evento a pagamento e su prenotazione.

Con questa nuova attività, il primo piano del Mercato Centrale di Firenze si pone ancora una volta come creatore di nuovi contenuti intorno agli artigiani del cibo, con l’obiettivo dichiarato di avvalersi di partner professionali e autorevoli nel settore per parlare ad un pubblico sempre più acculturato e attento.

 

Appuntamenti Mercato nel Mercato

27 settembre

25 ottobre

22 novembre

13 dicembre

 

Orari manifestazione espositiva: 10.00 – 17.00 Terrazza del ristorante La Tosca, primo piano Mercato Centrale

Orario tour guidato e degustazione di vino con Leonardo Romanelli: 10.30. Per prenotare il tour (15 €) inviare una mail a: eventi@mercatocentrale.it

Orario Talk show 17.00 – 18.00 Terrazza della pizzeria Da Sud, primo piano Mercato Centrale. Per partecipare inviare una mail a: eventi@mercatocentrale.it

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 [:en]Progetto Qualitadi redazione – Il Mercato Centrale di Firenze e Quàlita, il progetto rivolto alle piccole aziende del settore agroalimentare, organizzano Il MercaMercatino, quattro appuntamenti, da settembre a dicembre, per scoprire l’eccellenza dei sapori locali attraverso i prodotti, le storie, i metodi di lavorazione e le passioni di piccoli produttori, che con impegno, un’attenta selezione delle materie prime e un approccio etico al processo di produzione danno vita a prodotti autentici.

Sulle terrazze del Mercato Centrale sarà creato uno spazio espositivo in cui sarà possibile  scoprire, degustare e acquistare vino, birra, olio, conserve e confetture, miele, pasticceria secca, ortaggi da coltivazione biologica e molto altro. Il tutto accompagnato da talk show e incontri di approfondimento sulle nuove tendenze del gusto condotti da Leonardo Romanelli, noto critico enogastronomico e giornalista, che si svolgeranno con il contributo di esperti di settore, nel vicino caffè letterario.

Si comincia domenica 27 settembre con Vegano, crudista, vegetariano: non solo moda. Come mangiare sano e in maniera variegata seguendo regimi alimentari che escludono totalmente alcuni cibi con Marina Barbieri, dietista; Cristian Giorgi, cuoco vegano; Francesco Sofi, Clinica Università degli Studi di Firenze. Ore 17.00 presso il Caffè Letterario. Durante l’evento alcuni produttori di Quàlita offriranno in degustazione i loro prodotti: bruschetta con olio extravergine di oliva blend di cultivar del Monte Amiata, Etichetta Argento, dell’azienda La Poderina Toscana, Valdarno di Sopra Pratomagno Malvasia Bianca Doc 2014 di Campo del Monte e assaggio di pasticceria secca firmata Pasticceria Fiorentina.

Dalle ore 10.00 per il debutto del MercaMercatino tante le aziende che saranno presenti nell’area espositiva. Si parte con i prodotti della Fattoria di Corazzano, ortaggi e frutta di stagione da agricoltura biologica, ceci e farro, deliziose polpe di pomodoro e vino rosso toscano IGT fermentato in piccole vasche aperte in modo naturale senza aggiunta di lieviti, additivi chimici o tannini, processo che esalta i profumi e colori dell’uva.

Da non perdere un assaggio di olio biologico extravergine di oliva dell’Azienda Agricola Angela Nannoni che per preservare le migliori qualità organolettiche dell’olio pratica la raccolta manuale delle olive e la frangitura rigorosamente a freddo; e che ha allestito una linea di prodotti cosmetici a base di olio di oliva.

Gli appassionati dell’oro verde troveranno pane (anzi olio) per i loro denti, con La Poderina Toscana, azienda biologica ad energia rinnovabile del Monte Amiata, che li accompagnerà alla scoperta delle pluripremiate selezioni di olio extravergine di oliva biologico: etichetta Oro DOP (fruttato medio), etichetta Argento (fruttato intenso) e Gocce di Montegiovi (fruttato leggero). L’azienda produce anche vino bio: Marracone Montecucco DOCG, Sangiovese Bio, Intregona IGT Toscana Bio, Primo Passo IGT Toscana Bio.

Anche i vini da coltivazione biologica di Podere Ghisone, azienda agricola di Montespertoli, sono in grado di deliziare il palato dei più esigenti: vini Chianti DOCG, Toscano IGT e Petalo un ottimo rosè IGT Toscana di Sangiovese 100%.

Il viaggio nell’universo del nettare di Bacco continua allo stand dell’Azienda Agricola Campo del Monte, che presenta una vastissima selezione di etichette di ottimi vini: Dal Chianti DOCG al Baltea VdS Pratomagno Chardonnay DOC, Dal Campo del Monte VdS Pratomagno Malvasia DOC, al Rodos  Rosso di Toscana IGT, per arrivare al Vin Santo il Conio.

Per i più golosi tappa obbligata allo stand della Pasticceria Fiorentina, storico forno di Montespertoli che utilizza farine provenienti dalla coltivazione di grani antichi e presenta una selezione della deliziosa pasticceria di produzione artigianale, dai lievitati ai biscotti secchi.

Ci sarà anche Dolce Emporio, un must del mondo dolciario. Lo storico negozio fiorentino delizierà il palato di grandi e piccoli con i Biscotti delle Nonne di San Frediano, tre biscotti per tre nonne diverse: I Biscotti di Nonna Rina con olio extravergine di oliva IGP toscano, Vin Santo, Uvetta e Pinoli; I Biscotti di Nonna Ada con cioccolato fondente e I Biscotti di Nonna Bice con olio extra-vergine di oliva IGP toscano, cioccolato fondente e nocciole.

Da Trequanda l’Azienda Agricola Biologica La Bandita propone una ricchissima selezione di composte e gelatine, oltre ad un Rosso Toscana IGT e ad un pregiato olio extra vergine di oliva biologico con bassissima presenza di acido oleico e di perossidi che consentono all’olio di mantenere la persistenza delle sue qualità aromatiche e gustative nel tempo.

Non poteva mancare la birra artigianale con La Mi’Birra  pensata e messa a punto con un toscanismo che richiama l’origine della sua creatrice Claudia, ma anche l’aspirazione a ricondurre in Toscana tutta la filiera produttiva: dalla coltivazione dei cereali all’imbottigliamento. Da provare La mi’ Bionda, La mi’ Ambra, La mi’ Rossa, Lami’ Turba, La mi’ Vizia.

Ma non finisce qui alle ore 10.30 per foodies, golosi o semplici curiosi, appuntamento con il tour guidato e degustazione di vino con Leonardo Romanelli. Evento a pagamento e su prenotazione.

Con questa nuova attività, il primo piano del Mercato Centrale di Firenze si pone ancora una volta come creatore di nuovi contenuti intorno agli artigiani del cibo, con l’obiettivo dichiarato di avvalersi di partner professionali e autorevoli nel settore per parlare ad un pubblico sempre più acculturato e attento.

 

Appuntamenti Mercato nel Mercato

27 settembre

25 ottobre

22 novembre

13 dicembre

 

Orari manifestazione espositiva: 10.00 – 17.00 Terrazza del ristorante La Tosca, primo piano Mercato Centrale

Orario tour guidato e degustazione di vino con Leonardo Romanelli: 10.30. Per prenotare il tour (15 €) inviare una mail a: eventi@mercatocentrale.it

Orario Talk show 17.00 – 18.00 Terrazza della pizzeria Da Sud, primo piano Mercato Centrale. Per partecipare inviare una mail a: eventi@mercatocentrale.it

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