Giu 2, 2023 | Protagonisti
Quando Sostenibilità fa rima con Cucina di Qualità si potrebbe riassumere per descrivere il nuovo menù dell’Oseleta, ristorante con una stella Michelin Guide 2023 di Villa Cordevigo, cinque stelle lusso associato a Relais & Châteaux a Cavaion Veronese (vicino al Lago di Garda, Verona).
Un orto a tutta natura sul lago di Garda
Ricavato in una parte della pittoresca barchessa all’ingresso del parco, lo chef Marco Marras ha progettato l’ampliamento dell’orto che si trova nella tenuta.
L’orto di 1500 metri quadri è destinato alla coltura a conduzione biologica di verdura e frutta di stagione (fra i quali cavolfiori, cappucci, fragole, zucchine, melanzane) senza residui chimici che soddisfa circa il 15% del fabbisogno del ristorante.
Marras continua così il suo percorso alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità nei processi produttivi della cucina e anche nella cura degli ingredienti home-made.

Nasce il menù “natura”
Ecco, dunque, che ai sempre apprezzati menu “Il viaggio dello chef” e “Oseleta”, Marras ha voluto portare sulle tavole del ristorante di cui regge da anni il timone, anche il menu “Natura”. Si comincia con l’Amuse bouche, a discrezione dello chef, per passare poi alla Melanzana e quindi al primo, lo spaghettone quadrato alla barbabietola, mandorla, polvere di cappero, olive taggiasche. Si prosegue col Cavolfiore brasato, insalata di germogli e fiori, rapa rossa, salsa teriyaki, per concludere col dessert “Il velo di Maya” e altre dolci tenerezze. La selezione dei vini in abbinamento viene seguita da Klodiola Prenga, restaurant manager del ristorante Oseleta.

Chi è chef Marco Marras
Marras, 35 anni, originario di Bosa, in Sardegna, guida l’Oseleta dal 2021, dopo esperienze professionali in tutto il mondo che ha poi tradotto nella sua cucina coniugando diversi stili, anche esotici, con quelli della sua Sardegna e del Veneto.
Una cucina concreta, che racchiude in sé la continua ricerca di equilibrio e armonia in tutte le fasi di ideazione dei piatti: dalla scelta degli alimenti, alla loro preparazione e alla presentazione.
Ma è proprio nella scelta degli alimenti che Marras dà il meglio di sé. Per lui devono essere legati il più possibile al territorio e sceglie sempre produttori che rispettino il benessere degli animali. Anche perseguendo la sua continua ricerca di rispetto con la terra in cui vive, delle produzioni e degli artigiani locali, nel 2022 ha progettato, realizzato ed ora ampliato l’orto di Villa Cordevigo.
Oltre la metà degli ingredienti utilizzati nelle cucine di Villa Cordevigo, sia per il Ristorante Cordevigo che per il ristorante Oseleta, sono di provenienza locale da contadini, casari, coltivatori e allevatori della zona del Lago di Garda. L’obiettivo è incoraggiare notevolmente la biodiversità: quando non è possibile favorire l’acquisto di materia prima da produttori locali si cerca di reperire fornitori eticamente rispettosi dell’ambiente.
«Gli stranieri che scelgono l’Italia – spiega lo chef Marco Marras – lo fanno anche per la nostra cucina e a tavola amano i prodotti del territorio: piatti iconici, ma reinterpretati con un gusto contemporaneo».

Un albergo al top anche in sostenibilità
Ma la ricerca della sostenibilità non si ferma in cucina. Villa Cordevigo, cinque stelle lusso Relais & Chateaux, è entrata, infatti, a far parte della Sustainability Community di Virtuoso, prestigiosa affiliazione delle più importanti agenzie di viaggio e Travel Advisors del mondo.
Virtuoso, dopo aver esaminato il programma di sostenibilità all’interno della tenuta e le attività svolte, fra la coltura di vigneti e la produzione di vino bio, ha riconosciuto gli sforzi della proprietà Cristoforetti e Delibori ad evitare gli sprechi razionalizzando i consumi, a sostenere la cultura e l’economia locale, la protezione dell’ambiente. Recentemente sono stati installati 216 moduli fotovoltaici, la potenza di picco è di 74,52 kWp, per una produzione di 81.410 kWh annui distribuiti su una superficie di 403,92 mq. Inoltre, nel 2017, la struttura alberghiera è stata premiata da Tripadvisor come uno dei “10 Top Hotel d’Italia”.
«La sostenibilità non è una moda, ma una necessità e uno stile di vita – spiega Lorenza Delibori, Maître de Maison di Villa Cordevigo – Ogni comunità e imprenditore ha un ruolo fondamentale per proteggere l’ambiente, le persone e disegnare nuove strade virtuose da tracciare per proteggere il futuro dell’ambiente. Per questo qualche anno fa abbiamo iniziato un cammino e un cambiamento etico per essere sempre più rispettosi dell’ambiente. È un processo continuo e progressivo. Dai pannelli fotovoltaici all’eliminazione della plastica monouso nelle stanze, dall’eliminazione degli sprechi al ristorante ai tovaglioli di bambù a colazione… Crediamo che sia un cambiamento fondamentale da trasmettere ai nostri dipendenti e ai nostri ospiti».
Dove siamo
Villa Cordevigo si trova a Cavaion, nell’entroterra del Lago di Garda, in provincia di Verona.
Questa dimora episcopale risalente al XVII secolo comprende 40 stanze e suite ognuna diversa dall’altra. La Villa veneta del 18. secolo, con un incantevole giardino all’italiana, è circondata dai maestosi alberi secolari del parco e dai vigneti della tenuta Villabella che dispone di un totale di 250 ettari di terreno e segue le indicazioni del codice europeo per la coltivazione e produzione integrata. Quando la qualità dell’Ambiente fa rima con Eccellente.
Il ristorante Oseleta è aperto:
– il sabato e la domenica a pranzo
– tutti i giorni (tranne il martedì) a cena
Località Cordevigo, 37010 Cavaion Veronese (VR) Italy
Contact: Tel +39 045 7235287 Fax +39 045 6268482
www.villacordevigo.com
www.ristoranteoseleta.it
Giu 1, 2023 | Enogastronomia
Valorizzare e dare visibilità ai vitigni autoctoni della Valle Isarco: nasce con questo obiettivo l’ultima novità di Cantina Valle Isarco, la più giovane realtà cooperativa vinicola dell’Alto Adige, da sempre votata alla valorizzazione dei vitigni a bacca bianca Kerner e Sylvaner: si chiama Aristos Zero Pas Dosé, Metodo Classico 100% Sylvaner.
Se il Kerner – nato nel 1929 dall’incrocio tra Schiava Grossa e Riesling e che deve il suo nome al poeta tedesco Justinus Kerner, genio romantico e visionario – oggi è molto noto al pubblico dei wine lover e coltivato con grande successo non solo in Germania, in Austria e in Svizzera, ma anche in Alto Adige, dove dà vita a bianchi profumati, eleganti e di grande qualità, il Sylvaner invece non ha ancora raggiunto questa notorietà seppur sia il vitigno più antico presente nella valle.

Ed è proprio per valorizzare il Sylvaner che Cantina Valle Isarco ha deciso di proporre, accanto alle tre versioni ferme e secche di questa varietà, declinate nelle linee Classica, Aristos e Sabiona, anche una versione spumantizzata con Metodo Classico.
«La Valle Isarco è un territorio di vini fermi – spiega il direttore generale della cantina, Armin Gratl – ma il Sylvaner, che per noi è una varietà molto importante, che fuori dall’Alto Adige è ancora poco conosciuta. Il lavoro di comunicazione che stiamo facendo da qualche anno sicuramente ne sta aumentando la notorietà, ma volevamo fare qualcosa di più. Così, abbiamo pensato di creare una quarta etichetta dedicata al nostro Sylvaner, che accontentasse il trend mainstream delle bollicine e anche la nostra forza vendite. Una chance interessante, ovviamente solo se il risultato fosse stato di alta qualità».

Per questo la nascita di Aristos 0 nasce dopo una sperimentazione iniziata nel 2018: «Sarebbe stato facile fare un Metodo Classico utilizzando come uve lo Chardonnay, ma noi puntavamo con questo progetto a valorizzare e dare visibilità ai nostri vitigni autoctoni. Il Sylvaner è perfetto per la spumantizzazione, a differenza del Kerner. Abbiamo selezionato la vigna, il momento della vendemmia ideale per fare un base spumante e capito tutto il percorso da fare per spumantizzare al meglio. Abbiamo scelto la versione non dosata perché volevamo mettere in bottiglia tutta l’espressività di questo vitigno, senza “alterazioni” del dosaggio».
Il risultato è un Pas Dosé che affina per 36 mesi sui lieviti, contraddistinto da rotondità e dolcezza del frutto, dotato di grande freschezza e sapidità. Giallo paglierino chiaro con riflessi dorati, il perlage è finissimo e persistente con profumi intensi di fiori bianchi freschi, pietra focaia e brioche. Approccio cremoso e minerale al palato, con una lunghezza elegante e vibrante.
L’annata di debutto di Aristos 0 Pas Dosé è relativa alla vendemmia 2019, la tiratura è di 800 bottiglie. «Per le annate 2020 e 2021 abbiamo prodotto 1800 bottiglie, per la 2022 la produzione è aumentata a quota 3500 bottiglie e il nostro obiettivo è di raggiungere le 5mila unità per ogni annata», conclude Gratl.
Mag 31, 2023 | Enogastronomia, Territori
Abbazia del Goleto – Feudi Di San Gregorio
• Abbazia Di Valvisciolo
• Abbazia Di Busco
• Azienda Agricola Arnaldo Caprai
• Abbazia Di Muri Gries
• Abbazia Di Novacella
• Abbazia Di Praglia
• Abbazia Di Rosazzo – Felluga
• Badia a Passignano – Antinori
• Monache Trappiste Di Vitorchiano
• Monastero Di Bose
• Monastero Di Sabiona – Valle Isarco
• Monastero Dei Frati Bianchi
• Abbazia Di Crapolla
• Monastero di Santo Stefano Belbo – Beppe Marino
• Convento della Santissima Annunciata – Bellavista
• Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
• Monastero di Camaldoli
• Vallepicciola Pievasciata
• Les Vins d’Abbayes – Associazione di Abbazie francesi
• Abbazia Cistercense di Casamari
Mag 31, 2023 | Territori
Il calendario del 2023 è talmente perfetto per i ponti da sembrare quasi disegnato a tavolino. Ne è la prova il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica che, cadendo di venerdì, spalanca le porte ai vacanzieri che, magari aggiungendo un paio di giorni di ferie, consente un periodo abbastanza lungo per visitare luoghi vecchi e nuovi, in Italia e all’estero.

la spiaggia di Licata
Ecco le prime 5 località in classifica, con sorprese
Ma quali sono le località più gettonate quest’anno? Ecco le prime cinque località in classifica con alcune conferme e qualche sorpresa come Licata al terzo posto.
1 Como Lombardia
2 Palma di Maiorca Spagna
3 Licata Sicilia
4 San Remo Liguria
5 Lisbona Portogallo

scorcio di Lisbona
Da questa classifica dei vacanzieri che scelgono una casa vacanze per i loro viaggi spicca che nei primi cinque posti ben due sono le località estere. Due grandi classici comunque: Palma di Maiorca (Spagna) e Lisbona (Portogallo). Italia batte l’estero confermando la tendenza che vede gli italiani prediligere località nostrane rispetto a quelle estere nella maggior parte dei ponti.
Vince Como davanti a Palma di Maiorca e Licata. Una località del nord, una estera e una del sud: un podio perfettamente in equilibrio quello dei vacanzieri del ponte del 2 giugno. Oro a Como, argento a Maiorca e
bronzo all’incantevole Licata in Sicilia, con San Remo e Lisbona a chiudere la top 5.

scorcio di Maiorca
La top 10 parla italiano
Il resto della top dieci prosegue con Lignano Sabbiadoro al sesto posto davanti a Barcellona al settimo e con ben 3 località sarde a chiusura la top 10, nell’ordine San Teodoro, Alghero
e Villasimius.
Analizzando il dato delle prime 30 località solo una Maspalomas in Spagna le regioni più rappresentata è la Toscana che piazza ben 6 località nella top 30 ma nessuna in top 10 dato che per trovare la prima località della regione, infatti, bisogna sfilare la classifica fino alla posizione numero 16, dove troviamo Orbetello, che precede Follonica e Castiglione della Pescaia a chiusura della top 20, un gradino sopra Marina di Massa. Grosseto e Piombino, invece, sono rispettivamente alle posizioni 26 e 27.

San Vito Lo Capo. Photo credit: Vater_fotografo on Visualhunt.com
Altre 6 località sono, invece, equamente distribuite tra le due Isole: le 3 della Sicilia sono Licata al terzo posto, Marina di Ragusa al 13mo e San Vito Lo Capo al 15mo. Da parte sua, la Sardegna si difende con 3 località, tutte di seguito e tutte a chiusura della top 10: San Teodoro ottava, Alghero nona e VIllasimius decima.
Sono due le mete per l’Emilia-Romagna (Rimini e Riccione), Veneto (Caorle, Lido di Jesolo) e Liguria (Sanremo e Loano) e una a testa per Lombardia (Livigno), Lazio (Sperlonga), Friuli-Venezia Giulia (Lignano Sabbiadoro), Trentino-Alto Adige (Bressanone), Campania (Napoli) e Puglia (Gallipoli).

Gallipoli, Photo credit: Irma Testa on Visualhunt.com
Il numero medio di persone per destinazione
Molto variegato il numero di persone per destinazione. La maggior parte di esse segna 3 persone in media, con alcune eccezioni al ribasso (2 persone in media per Maspalomas nonché San Remo, che conferma la sua vocazione romantica), ma anche al rialzo: 4 persone in media per le estere Barcellona e Lisbona, ma anche per mete turistiche per antonomasia, benché non ancora in altra stagione; tali sono al nord come Rimini, Jesolo, e al sud, come nel caso di Marina di Ragusa e Gallipoli.
Ben 5 le persone in media per le prime due classificate Como e Palma di Maiorca: vacanze in famiglia con capatina sull’omonimo lago nel primo caso, movida e divertimento con gli amici nel secondo.

Livigno, Photo credit: pontla on Visualhunt.com
La città più costosa
Per ciò che concerne i prezzi, va detto che questo fine settimana è probabilmente l’ultimo prima dell’impennata dei prezzi che, non l’arrivo di giugno, tende a salire di settimana in settimana fino al culmine rappresentato da Ferragosto, ed è dunque un’occasione ghiottissima per visitare località che, nel pieno dell’estate, risultano, al contrario, essere ai più proibitive.
Discorso a parte per le grandi metropoli, i cui prezzi variano nel corso dell’anno, certamente, ma restano sempre abbastanza alti.
È il caso di Barcellona, la più costosa nonché l’unica al di sopra dei 300 euro di media a notte a persona, ossia 342 euro.
Tra i 200 e i 300 euro troviamo un’altra spagnola, ossia Maiorca con 254 euro a notte, che precede la capitale Roma, Como e Sperlonga.
Tutte le altre sono comprese tra i 100 e i 200 euro a notte a persona. Tutte tranne tre, le uniche al di sotto del muro dei 100 euro: le località più economiche sono, infatti, Gallipoli con i suoi 98 euro di media a notte a persona (confermando l’importanza dell’alta stagionalità per questa destinazione), Marina di Massa con 89 euro, mentre chiude Licata; per visitare questo incantevole borgo siciliano,
occorreranno in media soli 81 euro a notte a persona.
Mag 30, 2023 | Enogastronomia
Il viaggio Coast to Coast sta per cominciare: mancano solo pochi giorni all’undicesima edizione di Slow Fish, la manifestazione biennale che dall’1 al 4 giugno approda al Porto Antico di Genova.
Organizzata da Slow Food e Regione Liguria, con il patrocinio del Comune di Genova, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Slow Fish 2023 torna ad animare il cuore marinaro della città con un ricco programma dedicato al tema delle interconnessioni, tra ambienti acquatici, ecosistemi costieri e terraferma.
Oltre 30 incontri tra conferenze, forum e approfondimenti, più di 70 degustazioni e Laboratori del Gusto, 11 cene tematiche e 35 eventi diffusi in tutta la città. A Slow Fish appassionati e curiosi di tutte le età hanno l’occasione di trascorrere quattro giorni all’insegna del cibo – e del vivere – buono, pulito e giusto.
Tra una lezione di cucina, una tappa alle Cucine di strada e un aperitivo vista mare: ecco alcune delle esperienze da segnare in agenda.

1 – Partecipare a una delle cene sotto le stelle
Che siano chef stellati o cuochi di osterie, nelle cene di Slow Fish rivestono tutti un ruolo speciale: ambasciatori della storia e della tradizione gastronomica di un territorio.
Affiancati dallo staff del Bistrot Rollipop, nel centro storico della città, ospitiamo Pasquale Palamaro del Ristorante Indaco di Ischia, Peppe Guida dell’Antica Osteria di Nonna Rosa e Gennaro d’Ignazio della Trattoria La Vecchia Marina di Roseto degli Abruzzi. Nel QBA Craft Beer Food and Beershop, in zona Brignole, tre appuntamenti ci permettono di abbinare birre artigianali e preparazioni che traggono ispirazione da ricette esotiche, mentre nel centro storico di Genova, Quelli dell’Acciughetta accolgono Daniele Provezza, di Dispensa Franciacorta e membro dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, in una serata che unisce sapori di mare e di lago.

2 – Esplorare il mondo delle specie aliene
Le specie aliene sono piante esotiche e animali che, introdotti accidentalmente o deliberatamente in luoghi al di fuori del proprio habitat naturale, si sono diffusi in ambienti lontani dal loro, occupando nicchie ecologiche di altre specie. A Slow Fish le conosciamo da due punti di vista: nelle attività di educazione, per scoprire come salvaguardare il gambero di fiume italiano dalla loro invasione, tra giochi ed escursioni, e nei Laboratori del Gusto, per capire come trasformare questo problema ambientale in una risorsa per le comunità e per la tutela dell’ecosistema Adriatico e Mediterraneo. Lo dimostrano progetti innovativi come la start-up delle Mariscardoras e i loro prodotti a base di granchio blu, o le originali preparazioni dell’osteria Dispensa Franciacorta che vedono protagonista il pesce siluro.

3 – Degustare produzioni tipiche regionali provenienti da tutta Italia e dall’estero
Pesci, conserve, sali, spezie e oli extravergini. E poi ancora erbe officinali e aromatiche, frutta, ortaggi e conserve.
Affacciato sul Porto Antico, il Mercato di Slow Fish 2023 espone il meglio dei prodotti della pesca e dell’agricoltura costiera e rappresenta un’occasione per incontrare produttori straordinari provenienti dall’Italia e dal mondo, assaggiare e acquistare i loro prodotti e imparare a conoscerne le caratteristiche e la storia.
Da non perdere il debutto della Sardegna a Slow Fish, tutto da scoprire, mentre il pubblico del Porto Antico apprezzerà anche questa volta i molti spunti offerti dal programma di incontri e degustazioni della Puglia. E poi ancora Calabria, Campania, Lazio, Toscana…

4 – Assaggiare le specialità di food truck, cucina e di strada e birrifici artigianali e le etichette dell’enoteca
Tra un incontro e un giro al Mercato, non mancano le occasioni per conoscere le proposte dello street food all’italiana, i tanti “ristoranti viaggianti” che approdano a Genova e i birrifici artigianali che a Slow Fish animano il Porto Antico e Piazza Caricamento.
Il Pastificio Novella, che da Sori offre pasta fresca e salse partendo da prodotti legati alla tradizione gastronomica locale, i padroni di casa Zena Zuena, con un’ampia offerta di focacce e farinate, ma anche gli amici marchigiani di Scottadito, che propongono olive ascolane e pesce fritto.
Una menzione speciale merita l’Enoteca, che in questa edizione torna in Piazza delle Feste con oltre 300 etichette da tutta Italia, da abbinare alle creative tapas di mare della Trattoria dell’Acciughetta.

5 – Incontrare le comunità dei pescatori che custodiscono i nostri mari
Dalle cooperative del Mar Ligure a quelle delle coste marchigiane e toscane, dalle tecniche di pesca artigianali presenti in Sicilia fino ai pescatori del Lago Trasimeno e D’Iseo.
Tutti i giorni alle 17, nell’Arena di Slow Fish diamo la parola ai custodi del mare che continuano a svolgere questo mestiere tra rarefazione delle specie, mutamenti ambientali, difficoltà nel far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali.

6 – Scoprire nuovi abbinamenti con le lezioni di In cucina con Slow Food
Valorizzare la bottarga d’acqua dolce, creare piatti speciali che uniscono sapori di mare e terra e reinterpretare, a tema mare, piatti della tradizione come la genovese: sono solo alcune proposte degli appuntamenti di In cucina con Slow Food.
A Slow Fish le lezioni di cucina che affiancano l’esperienza, i valori e la conoscenza dei cuochi dell’Alleanza Slow Food vedono protagonisti tre evergreen degli eventi della Chiocciola: la pasta di gragnano Igp del Pastificio Di Martino, le birre artigianali di QBA – Quality Beer Academy e l’Acqua San Bernardo.

7 – Rivoluzionare il modo di fare Aperitivo
Tutti i giorni, dalle 19 alle 20, la Slow Fish Arena si trasforma nella casa degli Aperitivi quotidiani, incontri che valorizzano tre preziosi elementi frutto del profondo legame tra mare e terra: i vini della Slow Wine Coalition, gli oli della Guida agli Extravergini e il pane della rete Slow Grains.
Quattro appuntamenti in cui scoprire ambienti naturali e storie agricole uniche, tra vitigni eroici liguri, come il Presidio Slow food dello Sciacchetrà, vini costieri dei trabocchi abruzzesi e oli toscani dalla Versilia in Toscana, etichette della laguna veneta abbinate all’olio di Capri, e gli accostamenti tra i calici delle vigne urbane dei Campi Flegrei e gli gli oli degli oliveti di Voltri.

8 – Venire in Casa Slow Food
Come in tutti gli eventi della Chiocciola, la Casa Slow Food accoglie socie e soci, chi vuole entrare a far parte della rete per la prima volta o rinnovare la propria adesione, ma anche ospiti speciali, come la green influencer Silvia Moroni, che il 1 giugno presenta il suo nuovo libro Parla Sostenibile.
In occasione di Slow Fish, socie e soci Slow Food riceveranno anche alcune sorprese in più: un welcome tasting di benvenuto, sconti per i Laboratori del Gusto e per le pubblicazioni di Slow Food Editore e vantaggi anche per alcune iniziative in città, come un ingresso ridotto per la visita al Galata Museo del Mare e al sottomarino Nazario Sauro.

9 – Parlare di turismo, mercati e politiche del cibo
In Area Mandraccio, lo spazio incontri di Slow Fish offre spunti di riflessione su differenti temi.
Ragioniamo sull’idea di un turismo lento e propenso a cogliere l’identità dei territori, proponendo alcuni esempi tra le destinazioni del progetto Slow Food Travel, tra Carso e Sardegna; approfondiamo le politiche del cibo e della pesca sostenibile, conoscendo il lavoro di organizzazioni e progetti importanti legati alla lotta contro gli sprechi alimentari e alle buone pratiche innovative, come la onlus Worldrise, e infine ci interroghiamo sul ruolo che i mercati possono svolgere nella tutela del mare e delle specie ittiche a rischio di estinzione, ascoltando le testimonianze di chi sta gettando le basi per modelli più giusti e consapevoli.

10 – Visitare la città di Genova, tra mostre, botteghe storiche e inediti itinerari
Non solo Slow Fish!
Nei giorni dell’evento Genova mette a disposizione un ricco programma di eventi: il Paganini Film Festival, nei luoghi legati alla vita del celebre violinista, l’esperienza immersiva dedicata a Van Gogh a Palazzo Ducale, mostre artistiche che permettono di conoscere la storia della città, come quella realizzata dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana sulla vita a Genova ai tempi della Repubblica, ma anche il percorso espositivo Lo davamo per scontato, che attraverso lo sguardo di dieci artisti internazionali under 35 vuole far luce sulla necessità di lottare per i diritti alla persona.