I vini delle donne: Stefania Pepe

Il “cuore di vino” Pepe Bianco di Stefania Pepe nasce dall‘amore per la natura, intesa come dono divino, e la voglia di esaltare i suoi frutti nel massimo rispetto dell’ambiente che ci circonda e della nostra salute ha portato oggi Stefania Pepe ad investire sulla terra dov’è nata impiantando dei vitigni e realizzando una cantina dedita esclusivamente alla produzione di vino con metodi biologici e biodinamici.
La grande esperienza e tradizione dei vini Pepe trova in Stefania la sua massima valorizzazione, alcuni vini sono ancora realmente ottenuti dalla pigiatura delle uve con i piedi, dalla fermentazione in grandi tini di legno o in botti di cemento, dall’assoluta mancanza di aggiunta di solfiti o lieviti, dall’attenzione per le fasi lunari, dall’imbottigliamento a caduta e da un invecchiamento in bottiglia che rispetta i tempi del vino e della natura e non le logiche del business.
I vini di Stefania Pepe non offrono solo aromi e sensazioni uniche, autentiche, pure, ma vogliono raccontare a chi gli sceglie una storia, una filosofia, parlano di una scelta di vita fatta nella convinzione che l’impegno di ognuno per migliorare la terra sia solo una piccola stella nel cielo ma che non possa esistere un cielo sensa stelle.

La Costiera Amalfitana fuori stagione: un viaggio tra bellezza, quiete e autenticità

La Costiera Amalfitana fuori stagione: un viaggio tra bellezza, quiete e autenticità

La Costiera Amalfitana è uno dei luoghi più affascinanti e visitati d’Italia, con i suoi borghi arroccati sulle scogliere, le acque cristalline e i panorami mozzafiato.
Tuttavia, molti la associano esclusivamente alla stagione estiva, quando le strade si riempiono di turisti e le spiagge brulicano di visitatori. Ma c’è un altro modo di scoprire questa perla del Mediterraneo: visitarla fuori stagione, in autunno o inverno, quando il ritmo rallenta e l’atmosfera si fa ancora più autentica.

Positano. Photo credit: pom’. on Visualhunt.com

Perché visitare la Costiera Amalfitana fuori stagione

Durante l’alta stagione, la Costiera Amalfitana è affollata e i prezzi possono essere elevati, mentre nei mesi meno turistici si può godere della sua bellezza senza la ressa.
Il clima mite, tipico della zona, rende piacevoli le passeggiate lungo le stradine dei borghi e permette di ammirare i panorami con maggiore tranquillità.
Senza il caos estivo, è possibile vivere l’atmosfera genuina dei borghi, scoprendo il lato più intimo di località come Positano, Amalfi, Ravello e Vietri sul Mare. Le botteghe artigiane, le chiese storiche e i vicoli pittoreschi possono essere esplorati con calma, godendo di ogni dettaglio.
Se l’estate è perfetta per il mare, l’autunno e l’inverno permettono di fare escursioni senza il caldo opprimente. Sentieri come il Sentiero degli Dei offrono panorami spettacolari e, in assenza di folle, regalano un contatto ancora più intenso con la natura.

Atrani. Photo credit: Maria Rosaria Sannino/images and words on VisualHunt

Cosa fare in Costiera Amalfitana fuori stagione

Visitare Amalfi fuori stagione significa ammirare il Duomo in tutta la sua maestosità senza code, passeggiare sul lungomare e godersi un caffè in Piazza Duomo in totale relax.
A Positano, il borgo più iconico della costiera, si può apprezzare la vista senza la folla, immergendosi nel fascino delle case color pastello che si arrampicano sulla scogliera.
Ravello è famosa per le sue terrazze panoramiche mozzafiato. Villa Cimbrone e Villa Rufolo, con i loro giardini e viste sul mare, offrono un’esperienza magica in qualsiasi stagione, ma senza il caos estivo risultano ancora più suggestive.
Nei mesi autunnali e invernali, i ristoranti della costiera si dedicano con maggiore attenzione ai clienti, offrendo piatti tipici della tradizione con prodotti stagionali. Da non perdere gli scialatielli ai frutti di mare, la delizia al limone e la sfogliatella Santa Rosa.
Il Sentiero degli Dei, uno dei percorsi di trekking più famosi d’Italia, diventa un’esperienza ancora più affascinante fuori stagione, senza il caldo estivo e la folla. Anche il Vallone delle Ferriere, un’oasi naturale tra cascate e vegetazione lussureggiante, è perfetto per una giornata di trekking rilassante.
Durante l’inverno, la Costiera Amalfitana ospita eventi e festival locali legati alle tradizioni natalizie e religiose. Visitare i presepi artigianali di Vietri sul Mare o assistere a una celebrazione ad Amalfi offre un’esperienza più intima e autentica.

 

4 cene gourmet dedicate all’amore

4 cene gourmet dedicate all’amore

Antichi castelli immersi nella natura con le loro sale preziose, il fascino di piccoli borghi impregnati di antiche tradizioni, rifugi silenziosi nell’intimità dei boschi o fine dining di design.
San Valentino la “classica” cena romantica a lume di candela si rinnova e diventa un’esperienza speciale, tra atmosfere di grande charme, piatti gourmet, etichette prestigiose e location raffinate. Ecco alcuni spunti su e giù per l’Italia, per stupire la dolce metà.

A tavola all’antica corte Pallavicina

L’incanto della golena del Po

L’incanto della golena del Po con il suo fluire sinuoso sono parte integrante dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma). È un relais da favola ospitato in un castello trecentesco.
Nel ristorante omonimo (che per il 14° anno consecutivo ha conquistato la Stella Michelin), il camino crepitante attende gli innamorati nella elegante sala le cui vetrate guardano gli argini del Grande Fiume, con l’antico cotto sotto i tavoli finemente apparecchiati, in un’atmosfera sognante senza tempo, illuminata dalle candele e dalle mille luci scintillanti nell’aia.
È questa l’affascinante cornice per una cena appassionata a tu per tu.
L’aperitivo si può sorseggiare nelle suggestive cantine di stagionatura più antiche al mondo ancora attive (del 1320), dove riposano 5000 culatelli da ammirare. E dopo si può trascorrere la notte più romantica dell’anno in una delle 11 raffinate camere del relais. 

Executive Spa Hotel, Alto. Foto Fabrizio Cicconi


Nella casa della Ferrari

Basta percorrere pochi km dal centro di Modena e Maranello per assaporare l’ambiente raffinato e contemporaneo di Executive Spa Hotel a Fiorano Modenese (Modena), perfetto per un’esperienza romantica unica: a San Valentino, i due ristoranti dell’hotel stupiscono con proposte esclusive.
Sul rooftop con vista sugli Appennini, il fine dining ALTO, ha da poco conquistato la sua prima Stella Michelin e “3 Cappelli” della Guida de L’Espresso, I 1000 Ristoranti d’Italia 2025.
Lo Chef Mattia Trabetti unisce avanguardia e ricerca esprimendole nel massimo rispetto della materia prima e delle stagioni. La cantina dei vini di altissimo livello esalta l’esperienza a tavola, complici anche la mise en place e il servizio ineccepibile.
La notte si trascorre in una delle eleganti camere, con gli arredi ispirati ai maestri del design italiano degli anni ’50. 

 Antum Hotel. Foto di Janos Grapow 


Benevento, la città misteriosa delle streghe

Benevento, città dall’anima misteriosa e antica, Antum Hotel incontra il territorio, tra tradizione e contemporaneità, svelando anche un inaspettato giardino all’italiana.
La cena più sognata dell’anno è accolta nel suo ristorante Ama Experience in un ambiente chic con arredi di design. Per San Valentino il “racconto” culinario coinvolge i 5 sensicombinando gli ingredienti per solleticare la fantasia.
Ristorante gourmet, Ama fonde infatti le tradizioni autentiche del territorio rivisitandole con la creatività e la visione personale dello Chef Assunto Piramide tra profumo di erbe aromatiche e olio d’oliva d’eccezione, accompagnato dalla ricca cantina.
Non resta poi che il relax esclusivo delle camere, nel cuore del centro storico.

Castel del Giudice, Borgotufi Ristorante Mia. Foto di Valentina Zallu

Il Molise più autentico

La piazza panoramica di Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice (Isernia), è il punto di incontro perfetto per un dolce rendez-vous con silenzi e rarefatte atmosfere antiche, dove esprimere il più segreto dei desideri sotto un incantevole cielo di stelle.
Nel suo ristorante gourmet Mia, dagli spazi signorili e di design, il menu è un’esplorazione gastronomica sorprendente, che trae ispirazione dal territorio di confine fra Molise e Abruzzo.
Lo Chef Marco Pasquarelli, fonde l’alta gastronomia con l’arte dei suoi raffinati piatti. Sono perfetti per accompagnare la celebrazione dell’amore nel suo giorno d’elezione, tra le tavole immacolate come i paesaggi dell’Alto Molise che si affacciano alle vetrate panoramiche.
E poi le stanze e le suite sognanti per un’esperienza da “Le Mille e una Notte” immersi nella natura degli Appennini. 

Skyview Chalets. Foto Kiwitree Christopher Kröll

Viaggio nella cucina alpina

Da Hebbo Wine & Deli degli Skyview Chalets del Camping Toblacher See sembra di sentire il profumo dei boschi che si affacciano alle vetrate sull’incantevole vista del Lago di Dobbiaco.
La stube in maiolica con camino aperto e il legno tutt’intorno scaldano e ovattano i suoni di un ambiente country chic.
È l’abbraccio perfetto per le dolci parole a lume di candela di una cena gourmet poetica e appassionata. Un viaggio incantevole nella cucina alpina, con un tocco di urban style in un fine dining unico e raffinato.
Una vetrina lunga 5 metri ospita una passerella di ricercate etichette con pregiate bollicine. Sono perfette per accompagnare verso il tetto di stelle degli Skyview Chalets – glass-cube eco chic –, piccoli nidi d’amore immersi nella natura dei boschi ideali per sognare sotto il firmamento che ammicca attraverso i tetti di cristallo. 

Cremona, le botteghe di liuteria

Cremona, le botteghe di liuteria

Situata nel cuore della Lombardia, Cremona è una città dal fascino senza tempo, celebre in tutto il mondo per la sua antica tradizione liutaria. La storia di Cremona non si può infatti essere separata da quella delle botteghe dei liutai che la popolano: luoghi in cui più di 500 anni fa è nato il violino.
La liuteria costituisce l’elemento più caratteristico della città, quello per cui è conosciuta come un unicum nel panorama mondiale.
Questo per diverse ragioni: la concentrazione di botteghe di liutai, gli strumenti conservati nelle varie collezioni presenti in città. Non a caso, nel 2012 ha ricevuto il riconoscimento Unesco di patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Photo credit: VaIerio Ferron on VisualhuntCopy

Un patrimonio antico in 150 botteghe 

La sua grandezza affonda le proprie radici nel Cinquecento: fioriscono i commerci e le arti, e il livello altissimo di maestria liutaria procede direttamente da loro.
Quella degli Amati nel XVI secolo, continuata e perfezionata in seguito dai Guarneri e dagli Stradivari fra XVII e XVIII secolo, ha consentito a Cremona di specializzarsi e di diventare depositaria di un metodo di costruzione dei violini che ha fatto scuola, perché capace di distinguersi nel panorama mondiale.
L’arte che fu dei grandi maestri del passato è stata oggi ricostruita nella sua interezza attraverso indagini e approfonditi studi metodologici.
Oggi è nuovamente praticata dai liutai contemporanei che si vengono a formare e che esercitano a Cremona. La loro capillare presenza disseminata nelle oltre 150 botteghe artigiane della città, e il patrimonio antico che potrai visitare presso il Museo del Violino, ne costituiscono il cuore

Photo credit: pom’. on Visualhunt

Museo del Violino: un viaggio nella musica

Per immergersi nella storia della liuteria una visita al Museo del Violino è imprescindibile.
Questo affascinante museo ospita una collezione straordinaria di strumenti antichi, tra cui i preziosi violini di Stradivari.
Qui si possono ammirare i dettagli della loro costruzione e scoprire le tecniche utilizzate dai maestri liutai cremonesi. Un’esperienza emozionante è assistere a una dimostrazione dal vivo, dove il suono di un violino storico riempie l’aria, regalando un momento indimenticabile.

La Scuola internazionale di liuteria

Cremona è anche sede della Scuola Internazionale di Liuteria, un’istituzione di fama mondiale che continua a formare nuove generazioni di maestri artigiani.
Ogni anno, studenti provenienti da tutto il mondo arrivano in città per apprendere le antiche tecniche costruttive, mantenendo viva una tradizione secolare.

Photo credit: pom’. on VisualHunt

Cosa vedere e cosa gustare

Oltre alla sua vocazione musicale, Cremona offre un centro storico di grande bellezza. Piazza del Comune è il cuore pulsante della città, circondata da splendidi edifici medievali e rinascimentali. Qui si trovano il duomo di Cremona, un capolavoro dell’arte romanica lombarda, con la sua imponente facciata e gli affreschi straordinari all’interno; l’iconico Torrazzo che è la torre campanaria in mattoni più alta d’Europa (oltre 112 metri) dalla cui cima si gode di una vista spettacolare sulla città e il battistero, una magnifica costruzione ottagonale che testimonia il valore artistico e storico di Cremona.
La cultura cremonese passa anche dalla sua cucina e non solo perché la città ha dato i natali al grande attore Ugo Tognazzi celebre anche per essere un grande gastronomo. Tra le specialità tipiche cremonesi spiccano il torrone, dolce simbolo della città, nato proprio a Cremona nel XV secolo, i marubini, una pasta ripiena servita con brodo di carne e la mostarda di Cremona, una delizia agrodolce perfetta per accompagnare formaggi e carni.

Migliori mete sciistiche in Italia 2025: confronto popolarità e prezzi

Migliori mete sciistiche in Italia 2025: confronto popolarità e prezzi

Il mese di gennaio è sinonimo di settimana bianca.
L’Italia, con i suoi scenari mozzafiato, è una delle mete preferite per gli sport invernali, ma quali sono le destinazioni più ricercate e quelle più convenienti?
Per rispondere a questa domanda, la piattaforma Preply ha realizzato uno studio analizzando le località sciistiche italiane più popolari e il costo degli skipass giornalieri, offrendo così una guida utile per tutti gli amanti della neve.

Madonna di Campiglio. Foto Paolo Bisti

Il Trentino non delude, tra Piemonte e Valle D’Aosta solo 5 impianti

Lo studio rivela che Madonna di Campiglio è la destinazione più popolare con 8.300 ricerche mensili, seguita da Roccaraso (5.600 ricerche) e Andalo (4.200 ricerche).
La prima e la terza posizione rafforzano il primato del Trentino, che domina la classifica con ben nove località sciistiche, mentre Roccaraso si distingue come la principale meta sciistica del Centro Italia.
Anche la Lombardia presenta un interessante numero di popolari impianti sciistici, ben 6, come Livigno (2700 ricerche), Bormio (1700) e Ponte di Legno (1500).
Troviamo poi anche 3 piste della Valle D’Aosta, tra cui Cervinia e Pila.
Ma quali sono gli impianti più convenienti?

Bormio. Foto Matteo Tiso, Unsplash

Marilleva, Madonna di Campiglio e La Thuile, gli impianti più cari

I Piani di Bobbio, in Lombardia, guidano la classifica delle località più economiche con un prezzo giornaliero di soli 43 euro.
A seguire Bardonecchia, famosa per aver ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006, con un costo di 48 euro, in Piemonte.
A poca distanza Roccaraso (52 euro) e Bormio (53 euro), la prima famosa per l’atmosfera familiare e le piste di diverso tipo, mentre la seconda per le sue terme e le gare internazionali.
Per quanto riguarda gli impianti più costosi, troviamo Marilleva, Madonna di Campiglio e La Thuile, dove il prezzo degli skipass giornalieri si attesta tra i 79 e gli 85 euro.
Si tratta di impianti dotati di piste di qualità e caratterizzati da un’atmosfera esclusiva.
Anche Cortina d’Ampezzo, con uno skipass giornaliero di 77 euro, si conferma una delle mete più eleganti e prestigiose.