Gen 23, 2025 | Enogastronomia
L’Italia è un paese di straordinaria bellezza, dove natura, storia e cultura si intrecciano armoniosamente.
I borghi sono spesso arroccati su colline, montagne o a picco sul mare e rappresentano il cuore autentico del paese, offrendo paesaggi da cartolina e una ricca tradizione.
Ecco una selezione dei dieci borghi più panoramici e affascinanti d’Italia.
Fiesole. Photo credit: Bruco Luna [Open your Mind] on Visualhunt
1 – Fiesole (Toscana)
Arroccata sulle colline che circondano Firenze, Fiesole è un gioiello storico e culturale della Toscana, noto per la sua vista mozzafiato sulla città del Rinascimento e sulla valle dell’Arno. Questo antico borgo etrusco è una meta imperdibile per chi cerca un’esperienza che unisce natura, storia e paesaggi unici.
Da non perdere il teatro romano risalente al I secolo a.C., dove ancora oggi si tengono spettacoli e concerti all’aperto durante l’estate, la cattedrale di San Romolo imponente chiesa romanica con affreschi e una torre campanaria che domina il paesaggio il convento di San Francesco situato sulla sommità della collina che offre un punto panoramico straordinario su Firenze e i suoi dintorni e il museo archeologico che contiene una ricca collezione di reperti etruschi e romani, che raccontano la storia millenaria del borgo.
Manarola. Photo credit: Ann HS.Photography/natureflower on VisualHunt
2. Manarola (Liguria)
Uno dei borghi più iconici delle Cinque Terre, Manarola, una delle destinazioni più affascinanti della Liguria offre case color pastello arroccate su una scogliera che si tuffa nel Mar Ligure e sembra uscire da un affresco. I sentieri circostanti, come la Via dell’Amore, regalano vedute impareggiabili sul borgo e sul mare. Manarola è il secondo borgo più piccolo delle Cinque Terre, ma la sua bellezza lo rende uno dei più visitati e fotografati.
Ai piedi del borgo, un piccolo porto accoglie le barche dei pescatori, mentre il mare cristallino incornicia il paesaggio.
La via dell’amore è uno dei sentieri più celebri d’Italia e collega Manarola a Riomaggiore con un percorso panoramico mozzafiato. Purtroppo, a causa di frane, alcune sezioni sono state chiuse, ma i tratti accessibili restano straordinari.
Da non perdere la chiesa di San Lorenzo risalente al XIV secolo, esempio perfetto di architettura gotica ligure e il Belvedere sul mare:
Da ricordare che Manarola è famosa anche per il suo vino unico lo Sciacchetrà, un pregiato vino passito prodotto con uve locali sui vigneti terrazzati che circondano il borgo sono un simbolo della dedizione e del lavoro degli abitanti.
L’Alcantara. Photo credit: HamburgerJung on VisualHunt.com
3. Castiglione di Sicilia (Sicilia)
Situato nel Parco dell’Etna, questo borgo offre una vista unica sull’Etna e sulle Gole dell’Alcantara. Le sue antiche chiese e i ruderi del castello completano un panorama da sogno.
Questo borgo medievale, riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, conserva un’atmosfera d’altri tempi. La sua posizione strategica offre viste spettacolari sul vulcano Etna, sui vigneti e sugli uliveti che caratterizzano la valle. E’ un luogo dove storia, cultura e natura si intrecciano in modo unico.
Da vedere il castello di Lauria, un’imponente fortezza risalente al XII secolo che domina il borgo dall’alto, la chiesa di San Pietro e Paolo, una delle chiese più antiche e importanti famosa per la sua facciata in stile barocco siciliano e i dettagli decorativi. e le gurne dell’Alcantara che si trovano a poca distanza dal borgo e sono le spettacolari gole fluviali dell’Alcantara, una meraviglia naturale dove è possibile fare escursioni e rilassarsi in un ambiente unico.
Montepulciano. Photo credit: IRRphotography on VisualHunt.com
4. Montepulciano (Toscana)
Famoso per il suo vino Nobile, Montepulciano si erge su una collina toscana immerso tra i dolci pendii della Toscana regalando viste sulle vallate circostanti, come la Val d’Orcia e la Val di Chiana.
Questo borgo rinascimentale affascina i visitatori con le sue vedute spettacolari, le stradine ricche di storia oltre che per il suo celebre vino rinomato in tutto il mondo.
Da non perdere a bellissima piazza Grande: Il cuore del borgo, dominato dalla cattedrale di Santa Maria Assunta e dal Palazzo Comunale, da cui si gode una vista mozzafiato, il tempio di San Biagio situato ai piedi del borgo che è un capolavoro del Rinascimento progettato da Antonio da Sangallo il Vecchio e le antiche cantine storiche sotterranee del borgo che sono un’attrazione imperdibile per scoprire i segreti del famoso Vino Nobile.
Ravello. Photo credit: Epsilon68 – Street and Travel Photography on Visualhunt
5. Ravello (Campania)
Arroccato sulle colline che dominano la splendida Costiera Amalfitana, Ravello è uno dei borghi più suggestivi d’Italia. Con le sue terrazze affacciate sul mare, i giardini incantati e un ricco patrimonio storico e culturale, Ravello offre un’esperienza unica, sospesa tra cielo e mare.
Situato a oltre 350 metri sul livello del mare regala vedute mozzafiato che spaziano sul golfo di Salerno. Le sue strade lastricate, le ville storiche e le antiche chiese ne fanno una meta irresistibile per artisti, intellettuali e viaggiatori.
Da non perdere villa Rufolo, gioiello storico del XIII secolo celebre per i suoi giardini terrazzati che sembrano sospesi tra cielo e mar; la villa è stata una fonte d’ispirazione per Wagner, che qui immaginò il suo “Giardino di Klingsor” nel Parsifal. Splendida anche villa Cimbrone famosa per la sua terrazza dell’Infinito da cui si gode una delle viste più spettacolari al mondo. I giardini, ricchi di statue e fiori, offrono un’esperienza da sogno. Infine da visitare assolutamente il duomo di Ravello dedicato a San Pantaleone con la sua facciata romanica e il celebre ambo decorato, è un altro simbolo del borgo.
Erice. Photo credit: Yiannis Chatzitheodorou on VisualHunt
6. Erice (Sicilia)
Questo borgo medievale della provincia di Trapani arroccato sulla cima del Monte Erice a 751 metri sul livello del mare offre una vista a 360 gradi sul mare, sulle Egadi e sulla campagna siciliana. La sua atmosfera magica e i vicoli acciottolati lo rendono una meta imperdibile.
La posizione strategica di Erice offre vedute spettacolari. Dalla cima del monte, si può ammirare un panorama a 360 gradi che spazia dalle isole Egadi al golfo di Trapani, fino alla costa africana nelle giornate più limpide.
Il paesaggio al tramonto è particolarmente suggestivo, quando il borgo si tinge di tonalità dorate.
Da visitare il castello di Venere costruito dai Normanni sui resti di un antico tempio dedicato a Venere Ericina, che domina la città e offre una vista mozzafiato sul mare e sulla campagna circostante; la torretta Pepoli una torre neogotica che sorge su una scogliera, utilizzata in passato come osservatorio, la chiesa Madre (Duomo di Erice) imponente edificio del XIV secolo famoso per il suo rosone e per il campanile staccato che fungeva da torre di avvistamento e i giardini del Balio situati accanto al Castello di Venere.
Castelluccio di Norcia. Photo credit: bygdb – Gianni Del Bufalo (CC BY) on Visualhunt
7. Castelluccio di Norcia (Umbria)
Situato a oltre 1.400 metri di altitudine, Castelluccio è un piccolo borgo dell’Umbria che domina la spettacolare Piana di Castelluccio, famosa per la spettacolare fioritura dei campi di lenticchie in primavera.
Un panorama da fiaba immerso nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Castelluccio offre uno scenario che sembra uscito da un dipinto specie fra maggio e luglio durante la fioritura delle lenticchie che trasforma la Piana in un caleidoscopio di colori. Migliaia di fiori di specie diverse sbocciano spontaneamente, dipingendo la piana con sfumature di rosso, giallo, blu e viola. La spettacolare “Fiorita di Castelluccio” è un evento che attira visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare questa sinfonia di colori. I giochi di luce, le ombre delle nuvole che si muovono rapide sulla piana e i colori delle stagioni creano un paesaggio dinamico e sempre diverso.
Tellaro.. Photo credit: giorgiorodano46 on Visualhunt.com
8. Tellaro (Liguria)
Piccolo borgo di pescatori che si affaccia sul Golfo dei Poeti, Tellaro regala uno scenario romantico e tranquillo incastonato com’è tra le rocce e l’affacciato sulle acque cristalline del Golfo dei Poeti.
Tellaro, borgo marinaro nel comune di Lerici, in provincia di La Spezia è riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia e offre ai visitatori un’atmosfera unica, fatta di vicoli tortuosi, case dai colori pastello e panorami mozzafiato.
Le abitazioni di Tellaro, dipinte nei toni del rosa, giallo e arancione si affacciano direttamente sul mare, creando uno scenario che sembra uscito da una cartolina. Il borgo è un paradiso per i fotografi e gli artisti, attratti dalla luce unica e dalla quiete del luogo.
Da non perdere la chiesa di San Giorgio costruita nel XVI secolo che si erge su una roccia a picco sul mare con la sua facciata rosa è uno dei simboli del borgo e offre una vista spettacolare sul golfo. Bellissimi i vicoli stretti e le scalinate che conducono a scorci nascosti e piazzette pittoresche.
Pitigliano. Photo credit: Stefano Avolio on Visualhunt.com
9. Pitigliano (Toscana)
Soprannominato la “Piccola Gerusalemme” per la storica comunità ebraica, Pitigliano si erge su una rupe di tufo con un panorama suggestivo sulla valle sottostante. Il borgo è un labirinto di vicoli e scorci indimenticabili.
Il borgo offre uno spettacolo unico, con le sue case che sembrano sorgere direttamente dalla roccia e un’atmosfera che racconta secoli di storia, tradizioni e cultura dato che le origini di Pitigliano risalgono a tempi antichissimi dato che l’area era già abitata in epoca etrusca, come dimostrano le numerose necropoli e vie cave nei dintorni del borgo.
Da vedere assolutamente il suo centro storico, autentico dedalo di vicoli stretti, archi e scalinate che conducono a piccole piazze e punti panoramici, il duomo dedicato ai Santi Pietro e Paolo con la sua facciata barocca, l‘Acquedotto Mediceo, un’imponente struttura costruita nel XVI secolo per rifornire il borgo di acqua, la Sinagoga e il Quartiere Ebraico e il palazzo Orsini, maestoso complesso fortificato che ospita oggi un museo dedicato alla storia e all’arte locale. Appena fuori il borgo si trovano infine le famose Vie Cave, spettacolari percorsi scavati nella roccia tufacea dagli Etruschi. Questi sentieri, circondati da pareti di tufo alte fino a 20 metri, erano utilizzati per il trasporto, i riti religiosi e come vie di comunicazione. Percorrere queste antiche strade è un’esperienza unica che collega passato e presente.
San Gimignano. Photo credit: Frags of Life on VisualHunt.com
10. San Gimignano (Toscana)
Famoso per le sue torri medievali, San Gimignano offre una vista straordinaria sulle colline toscane, costellate di vigneti e oliveti. Nel cuore della Toscana, tra le dolci colline della Val d’Elsa, si erge questo borgo incantevole che sembra congelato nel tempo.
Conosciuto come la “Manhattan del Medioevo” per le sue iconiche torri, San Gimignano è uno dei centri storici meglio conservati d’Italia e un gioiello inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco dal 1990.
Le origini del paese risalgono all’epoca etrusca, ma fu nel Medioevo che il borgo visse il suo periodo di massimo splendore grazie agli scambi commerciali e la sua posizione lungo la Via Francigena, la principale via di pellegrinaggio che collegava Canterbury a Roma.
Durante questo periodo, le famiglie nobili locali costruirono torri per dimostrare il loro potere e prestigio. All’apice della sua gloria, San Gimignano contava ben 72 torri, anche se oggi ne restano solo 14, che continuano a caratterizzare il paesaggio del borgo.
La più alta è la Ttrre Grossa, che con i suoi 54 metri che offre una vista spettacolare sul borgo e sulle colline circostanti. Le altre torri, come la torre del Diavolo e la torre Rognosa, sono altrettanto affascinanti. Bellissima piazza della Cisterna, il cuore pulsante del borgo che prende il nome dall’antico pozzo al centro. Circondata da torri e palazzi medievali, è il luogo perfetto per immergersi nell’atmosfera di San Gimignano.
Famoso per il suo vino bianco secco Vernaccia di San Gimignano, citato persino da Dante nella Divina Commedia, è uno dei più antichi d’Italia e fu il primo vino ad ottenere la denominazione DOC nel 1966.
Gen 22, 2025 | Enogastronomia
Uno degli aspetti più piacevoli di una vacanza a Mauritius è la sensazione di armonica convivenza tra culture, fedi e tradizioni diverse: l’isola è stata approdo, nel corso dei secoli, di popolazioni dalle origini più svariate, che vi si sono stabilite e hanno avuto la rara capacità di creare un piacevolissimo ambiente di pace e unione, traendo il meglio dalle proprie differenze. La comunità cinese (che rappresenta circa il 3% della popolazione) anche qui mantiene le proprie tradizioni originarie, incluse le festività di inizio anno.
A Port Louis, la capitale e il centro economico dell’isola, c’è un intero quartiere abitato dalla comunità cinese a partire dagli anni ‘40: situato vicino al mercato centrale, nei pressi di Royal Road e Caudan Waterfront fu fondato come Chinatown ed è una delle più antiche “Chinatown” in Africa. I Sino-Mauriziani, cittadini mauriziani di origine cinese, rappresentano una delle comunità più affascinanti e culturalmente ricche della nostra isola. Una visita a Chinatown offre l’opportunità di immergersi nelle loro antiche tradizioni e di ammirare la splendida architettura che racconta storie di integrazione e identità.
Il quartiere stesso è una festa sensoriale di panorami, profumi e suoni. Esplorando le viuzze si possono scoprire negozi e ristoranti tramandati di generazione in generazione. Biscotti, torte cinesi e dim sum fumanti: non c’è che l’imbarazzo della scelta. Chinatown è anche nota per la sua street art. Ci si può imbattere in un panda che sfonda il muro su Emmanuel Anquetil Street o nella straordinaria street art Manga su Venpin Street.
E, naturalmente, non mancano i festeggiamenti per il tradizionale Capodanno cinese, che ricorre quest’anno il 29 gennaio.
Chi fosse invece rimasto incuriosito ma non farà in tempo a partire, potrebbe ipotizzare di visitare l’isola a maggio, quando ricorre l’annuale Chinatown Food & Culture Festival a Port Louis.
Gli spunti non mancano, basta scegliere e prenotare, per scoprire come tutto il mondo possa trovare una splendida occasione per festeggiare il nuovo anno sotto il segno del Serpente di Legno, immergendosi nella magia di questa meravigliosa isola dell’Oceano Indiano!
Gen 20, 2025 | Territori
Da cosa mettere in valigia ai corsi di sci: ecco i nostri consigli per una settimana bianca in famiglia. Qual è l’età giusta per imparare a sciare? A quale altitudine è consigliabile andare con i bimbi? Quale scuola di sci scegliere? Cosa mettere in valigia? E se i bambini sono ancora piccoli per iniziare a sciare, cosa possono fare sulla neve?
A tutte queste domande, cerchiamo di darvi risposta. Ecco un po’ d’informazioni e indicazioni pratiche per vivere la vacanza sulla neve con la massima tranquillità.
La montagna fa bene ai bambini. Sì, ma a quale altezza?
Montagna è benessere. Cosa c’è di più piacevole che trascorrere una vacanza in quota, all’aria pura, immersi in uno straordinario e incontaminato scenario naturale?
È quanto di più bello si possa fare per il nostro fisico e la nostra mente. Non ci sono controindicazioni, né limiti di età: in montagna si va da bambini e da anziani, spesso insieme, imparando a misurarsi con se stessi.
Ma quale altitudine è adatta ai bambini? Spesso i genitori sono preoccupati per l’altezza, ecco allora alcuni consigli.
Neonati e lattanti (da 0 a 2 anni):
Non c’è nessun problema per quote al di sotto dei 2000 metri, magari salendo con gradualità: le salite ad altitudine maggiore sono invece da evitarsi;
Bambini da 2 a 5 anni:
Possono salire anche ad altitudini fino a 2500 – 3000 metri. Occorre comunque sempre essere cauti, in quanto a queste età i bambini non descrivono i sintomi;
Bambini da 5 a 10 anni:
Generalmente tollerano molto bene soggiorni ad altitudine media, anche fino a 3000 metri;
Bambini oltre 10 anni:
A queste età il bambino è fisicamente idoneo a sopportare l’altitudine ed è capace di descrivere i propri sintomi. Nessuna restrizione quindi per bambini con età superiore a 10 anni.
Cosa non deve mai mancare in valigia per una vacanza sulla neve
La prossima vacanza in famiglia sulla neve è già programmata. Per non rischiare di dimenticare qualcosa a casa, come spesso accade, è bene preparare la valigia per tempo: per affrontare la montagna al meglio non si può improvvisare.
Ecco 5 consigli su cosa mettere in valigia per una vacanza sulla neve con i tuoi bambini.
VESTIRSI A CIPOLLA
Si sa che in montagna, a causa dei cambi repentini delle condizioni meteo, vale la regola del vestirsi a cipolla: in valigia, perciò, non potranno mancare capi comodi e pratici che si possano anche sovrapporre, da togliere o aggiungere con facilità.
Indispensabile quindi mettere in valigia una tuta da sci se sei uno sciatore; maglioni, pile e pantaloni pesanti, nel caso in cui tu abbia voglia di fare delle attività all’aria aperta.
Per i bambini meglio preferire la tuta da sci “spezzata” a quella intera, in caso di… un “mi scappa la pipì” sulle piste!
L’INTIMO GIUSTO
Prima di partire per la tua vacanza in famiglia sulla neve fondamentale la scelta della biancheria intima per i più piccoli, che deve essere possibilmente tecnica e traspirante, elasticizzata e leggera, e che possa asciugarsi velocemente.
Maglietta intima a maniche lunghe e pantaloni coordinati quindi, da infilare direttamente sotto la tuta da sci.
GLI ACCESSORI DA NON DIMENTICARE
Capitolo a sé stante, ma importantissimo: gli accessori. A partire da calze e calzettoni, da scegliere con la massima attenzione perché siano avvolgenti, caldi e non troppo grossi.
Per le mani meglio decidere di investire qualche soldo in più per dei guanti tecnici che mantengano il calore corporeo e siano impermeabili. Mai dimenticare di mettere in valigia: berretti, scalda-collo o sciarpe, da scegliere secondo i propri gusti!
Per i più piccoli, meglio portare due paia di guanti o moffole, che sono più calde e più facili di indossare, due cappellini e una buona scorta di calzini. I nostri piccoli sciatori tendono a tuffarsi nella neve: guanti e cappellini bagnati sono assicurati!
TENERE I PIEDINI AL CALDO
Per camminare in montagna, non dimenticare doposci o scarponcini da neve. Le scarpe da ginnastica… lasciamole in palestra.
GLI IRRINUNCIABILI
La valigia adesso è pronta: possiamo chiuderla?
No, ci mancano le ultime cose irrinunciabili: piccoli oggetti preziosi ed indispensabili. Una buona crema solare con filtro UV, uno stick per le labbra magari con protezione solare, occhiali da sole di alta qualità e naturalmente macchina fotografica per immortalare le immagini ed i momenti indimenticabili che la montagna ti saprà regalare in questa vacanza sulla neve.
Le località dove fare la vacanza bianca
Le località family friendly del Trentino sono organizzate per la gioia di bambini e genitori: hotel con servizi su misura e personale preparato, piste da sci e da slittino, babypark sulla neve, corsi di sci con istruttori qualificati e attività nella natura per tutta la famiglia.
VAL DI FASSA
Che tu sia un principiante o un esperto, essere guidato in pista da un maestro è sempre una garanzia. Chi meglio di un professionista dello sci può farti da cicerone, accompagnandoti alla scoperta della valle o dei comprensori vicini?
Potrai iscriverti a tour, ski safari, corsi collettivi e lezioni individuali (per adulti e bambini) di sci alpino, freeride, freestyle, snowboard, sci alpinismo e fuori pista, telemark, sci di fondo. I maestri sono organizzati in scuole, associazioni o come istruttori indipendenti.
Le cinque scuole della valle aderiscono alle promozioni Dolomiti Superski. Per i servizi offerti e l’alta professionalità nell’insegnamento ai bambini, a tutte è stato assegnato il marchio di qualità oro da parte dell’Associazione Maestri di Sci del Trentino.
VAL DI FIEMME
Questa Valle è dedicata ai bambini, ma soprattutto a quei genitori che hanno voglia di sentirli ridere e di stupirli, con nuove esperienze di avvicinamento alla neve, al gioco e allo sci.
Addio sensi di colpa, quindi. Mamma e papà possono concedersi lunghe sciate e bagni di sole sulle terrazze dei rifugi in pieno relax, sapendo che i loro figli, poco più in là, stanno sperimentando giochi di neve con animatori qualificati e divertenti.
Fra gli incantevoli panorami innevati della Val di Fiemme si incontrano quattro Ski-Kindergarten con giochi fantasiosi e attività creative per muovere in allegria i primi passi sulla neve. Il Regno di Cermislandia sull’Alpe Cermis a Cavalese, Bip Club a Pampeago, Il Regno dei Draghi a Gardonè e la Tana degli Gnomi- Laricino Park a Bellamonte. Fra un gioco e l’altro, entrano in scena simpatiche mascottes: Skiri, Bip e Fondolo.
SAN MARTINO DI CASTROZZA
Primiero San Martino di Castrozza è il cuore pulsate del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, una vasta località dolomitica che incanta per la bellezza delle cime così come per gli immensi pascoli verdi e i vivaci paesini che danno vita ad un territorio davvero unico!
Ogni stagione ha il fascino di colori ed emozioni diverse, che prendono forma nell’immaginario in veri e propri tableau vivant alpini: lo sguardo spazia dalla quota delle Pale di San Martino maestose ed eleganti montagne di corallo che svettano imperiose ma al tramonto sanno arrossire come giovani innamorate, per scendere dolce fino ai pascoli alpini costellati dai tradizionali masi in legno, che d’inverno si vestono di neve, abbracciati da vasti boschi di larici e abeti.
A sud la gola del Lago di Schenér è la porta d’ingresso di un teatro attorniato dalle Pale di San Martino, il Lagorai e dalle Vette Feltrine, mentre a nord il Passo Rolle è il valico alpino che accoglie da sempre i viaggiatori verso San Martino di Castrozza, piccola deliziosa perla dolomitica. Fiera di Primiero, Transacqua, Tonadico e Siror sono l’anima dell’Alto Primiero, un luogo ideale per vivere appieno l’atmosfera della valle e il mondo outdoor in quota a 360°.
DOLOMITI PAGANELLA
Family Wonderland è il progetto sviluppato sul territorio che raggruppa tutti i servizi, gli spunti e le iniziative pensate per le famiglie in vacanza in Trentino sul territorio della Paganella.
È un modo per aiutarti a capire cosa va bene per te, genitore, e cosa per i tuoi bambini o ragazzi, per darti una mano a organizzare le tue vacanze in famiglia in Trentino nelle nostre località, per metterti al corrente di tutto quello che potreste fare insieme o separatamente per prendere il meglio da ogni giorno che trascorrerete qui.
Segnaliamo le esperienze da fare in famiglia in montagna che non potete assolutamente perdervi, i family hotel in Trentino sulla Paganella che organizzano particolari attività per voi, i corsi, il mini club, gli acqua park sulle Dolomiti, le piste da sci per bambini nella Ski area della Paganella, le passeggiate sulle Dolomiti, le visite al parco faunistico di Spormaggiore o alle fattorie didattiche in Paganella, i servizi di baby sitting e davvero tanto tanto altro.
ALPE CIMBRA
In inverno come in estate sull’ Alpe cimbra di Folgaria, Lavarone Luserna in Trentino, i bambini diventano i protagonisti assoluti delle vacanze.
In ogni Ski area, piste da sci baby, campetti scuola, maestri di sci specializzati, Kinderheim e simpatici animatori, vi coinvolgeranno per un’esperienza unica ed indimenticabile sulla neve.
Ma il divertimento non finisce qui! Uno splendido trenino delle nevi, lunghe discese con gommoni e slitte, tapis roulant per comode risalite, giochi gonfiabili, percorsi innevati, piste da Tubing, eventi, feste, gare e giochi vi intratterranno per tutta la vacanza.
E cosa ne dite di far provare al vostro bambino le brezza di una pedalata sulla neve o regalargli il ricordo della sua prima pattinata? Ma non preoccupatevi, non sarà il tramonto a concludere la vostra giornata.
Il programma Family Emotions e i Family Hotel e Residence dell’Alpe Cimbra saranno al vostro fianco attendendovi al rientro dalle piste da sci, con Mini Club e animazione, con splendide aree wellness e tantissimi servizi e attenzioni, per una vacanza a misura di famiglia e perfetta dall’inizio alla fine.
CAMPIGLIO DOLOMITI DEL BRENTA
Il collegamento sci ai piedi tra Folgarida Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo, permette di sciare su un unico comprensorio sciistico di oltre 150 chilometri di piste e 58 impianti di risalita nel cuore delle Dolomiti di Brenta.
È possibile raggiungere la ski area direttamente dalla Val di Sole grazie a 4 cabinovie: due da Folgarida, una dal centro della valle, precisamente da Daolasa, e una da Marilleva.
La skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena offre inoltre la possibilità di sciare anche solo nel comprensorio di Folgarida-Marilleva che dispone di 25 moderni impianti di risalita e 36 piste da sci per un totale di 62 chilometri di piste, due delle quali illuminate per lo sci in notturna: un autentico paradiso per gli amanti dello sci alpino e dello snowboard.
La Skiarea, grazie alla telecabina da 8 posti con piano d’imbarco direttamente dalla fermata di Daolasa Commezzadura, si integra perfettamente con la ferrovia Trento-Malé-Mezzana, creando un sistema «gomma-rotaia-fune», il primo in Italia: lo Ski Train.
PEJO 3000
Con 20 chilometri di piste e 7 impianti di risalita, Pejo3000 è la più piccola tra le ski area della Val di Sole ma rappresenta una piccola perla nel Parco Nazionale dello Stelvio.
È l’ideale per chi, oltre allo sci, ama la natura e i panorami innevati: una corsa sulla funivia Pejo3000 e sarà colpo di fulmine, te lo assicuriamo!
Qui trovi tutto quel che serve per divertirti sulla neve con la tua famiglia: piste per adulti e bambini, snowpark, scuole sci, fun slope, rifugi. Non capita tutti i giorni di sciare in un’area protetta e a Pejo3000 lo farai, perché la skiarea si trova nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Cosa significa questo? Che attorno a te si stendono boschi secolari e che non è cosa inusuale, soprattutto nelle prime ore del mattino o verso il crepuscolo, incontrare qualche animale o scorgerne le tracce nella neve.
Nel 2019 Pejo3000 ha confermato la sua naturale vocazione di area protetta ed è diventata la prima skiarea plastic freeal mondo: niente più stoviglie, bicchieri, cannucce monouso, bottiglie di plastica. Il progetto, condiviso dagli operatori turistici della ski area, è solo il primo passo di un percorso a tappe che mira a preservare la bellezza e l’autenticità di un ambiente naturale, promuovendo un turismo ecosostenibile.
PONTE DI LEGNO, TONALE
Ampi spazi aperti, impianti che toccano i 3000 metri, vette imbiancate ovunque giri l’occhio, un ghiacciaio, il Presena, su cui sciare fino a primavera inoltrata, 100 chilometri di piste e 28 impianti di risalita. Pontedilegno-Tonale, la skiarea a cavallo tra Trentino e Lombardia, conta su un’ampia varietà di piste da sci, che spaziano da Passo Tonale al Ghiacciaio Presena, a Ponte di Legno e a Temù.
I suoi punti di forza sono la possibilità di raggiungere gli hotel direttamente dalle piste e i suoi famosi après ski, in cui divertirti dopo una giornata sugli sci o sullo snowboard.
Oltre allo sci e allo snowboard, qui puoi lanciarti nel freeride o nello snowkite o in attività extra sci come la fatbike, l’ice climbing, le ciaspole e lo sleddog.
La skiarea Pontedilegno – Tonale è il posto giusto per assecondare la tua voglia di libertà e il tuo spirito outdoor!
POLSA SAN VALENTINO
Campi scuola e lezioni di sci, parco giochi sulla neve, bob e slittini a Polsa e San Valentino: il divertimento scende in pista!
Nel Parco del Monte Baldo i più piccoli potranno muovere i primi passi sulla neve nei campi scuola di Polsa e San Valentino, serviti da tapis roulant di ultima generazione.
Potrai scegliere tra più di 50 maestri della Scuola Sci Monte Baldo il più adatto a trasmettere ai tuoi figli la passione per la neve.
Area bimbi con simpatici giochi per i più piccoli, una pista didattica per muovere i primi passi sulla neve e una pista allestita per il divertimento dei più grandicelli. Adiacente alla zona giochi si trova la pista bob accessibile con bob noleggiati o propri, servita da tapis roulant.
Una comoda area famiglie vicina al parcheggio di Polsa con un parcogiochi sulla neve completo di dondoli, animali di gomma, sedute per bambini e genitori. Ai bimbi dai 3 anni è dedicata la pista di apprendimento didattico Polsa Primi Passi, dove imparare a sciare con i maestri della Scuola Italiana Sci Monte Baldo.
Anche a San Valentino in Loc. Mosee è presente un mini baby park all’arrivo della pista per slittini e bob, con un parco giochi aperto tutto l’anno, che offre divertimento assicurato sulla neve d’inverno e alcune strutture nelle immediate vicinanze per una pausa golosa al caldo o per soggiornare direttamente ad un passo dalle piste.
A Polsa e a San Valentino ti aspettano, nei pressi dei campi scuola e servite da tapis roulant, le piste da slittino recintate riservate esclusivamente a bob e slittini, per divertirsi in tutta sicurezza.
Far imparare a sciare ai piccoli
Non servono mesi per imparare a sciare, soprattutto se si è in tenera età. Per i bambini lo sci è sinonimo di gioco – soprattutto se ad insegnar loro ci sono maestri specializzati in grado di trasmettere le nozioni tecniche di base, in modo semplice e veloce, abbinando strumenti didattici e giochi.
Ma qual è l’età giusta per iniziare? Meglio lezioni singole o di gruppo? Come scegliere il corso giusto? In quanto tempo si impara a sciare?
L’ età per iniziare a sciare non si può stabilire in modo assoluto, dipende dal singolo bambino e dalle sue personali inclinazioni e dal suo dichiarato o dimostrato interesse. Mediamente si può iniziare verso i 4 anni per lo sci e a 8 per lo snowboard.
I bambini fino ai 3 anni di età possono, invece, iniziare a prendere confidenza con la neve e con lo sci nei parchi gioco sulla neve, attrezzati con tapis-roulant, piccoli ski-lift e dolci pendii.
Per calibrare l’impegno e la permanenza sugli sci in base all’età, fatevi consigliare dalle scuole di sci, che vi indicheranno le modalità di insegnamento migliori per i piccoli principianti.
È sempre opportuno che sia il maestro di sci il primo vero insegnante, sia per evitare possibili incidenti sia per imparare da subito un’impostazione tecnica corretta.
Il maestro trasmette sicurezza e fiducia all’allievo, che sarà in grado di superare le iniziali paure. Riesce anche a far apprendere in modo corretto e veloce le basi tecniche dello scie le regole di comportamento sulle piste. Inoltre vi può dare, in sede di prenotazione della lezione, le giuste indicazioni rispetto all’attrezzatura da acquistare o noleggiare.
Scegliere la tipologia di lezione più appropriata può rivelarsi difficile. Dal punto di vista pratico la lezione individuale permette risultati immediati, dal momento che l’attenzione del maestro è rivolta direttamente al singolo allievo, alle sue necessità e ai suoi tempi.
Le lezioni collettive hanno tempistiche e dinamiche diverse, ma aiutano il bambino a relazionarsi con il gruppo e a fare nuove amicizie. Esistono delle formule intermedie con lezioni anche di 2 o 3 allievi, ottime nel caso di due bambini amici o fratelli, purchè dello stesso livello tecnico.
È sconsigliata invece una lezione con adulto e bambino insieme per il diverso approccio all’insegnamento e la diversa risposta dell’allievo. Nel palinsesto dei corsi collettivi le scuole di sci propongono diverse opzioni con un numero massimo di bambini o con la possibilità di abbinare la lezione di sci al gioco nei vicini Kinderheim o di pranzare in compagnia, lasciando a mamma e papà qualche ora in più di libertà.
Il numero di lezioni necessario per un buon apprendimento è soggettivo, ma solitamente con circa 4-5 lezioni da 2 ore ciascuna si possono ottenere dei buoni risultati. Se la vacanza è più breve, sono consigliabili lezioni individuali con orari più flessibili rispetto alle lezioni di gruppo.
È fondamentale che l’attrezzatura e l’abbigliamento siano a norma, di misura corretta e in condizioni ottimali.
Oltre al casco obbligatorio per tutti i minori di 18 anni, ma consigliato anche per gli adulti, per una maggiore sicurezza, può essere utile indossare un paraschiena.
Da non dimenticare sono gli occhiali da sole, purchè sportivi, o la classica maschera da sci, che proteggono dal sole, dal vento e e dalla neve, insieme ad un comune sottocasco .
Gli indumenti devono essere comodi e adeguati: meglio indossare capi tecnici e impermeabili. Gli sci e gli scarponi devono essere sempre controllati da personale esperto: per gli sci è consigliata una lunghezza pari all’altezza del bambino fino a bocca/naso (anche più corti per i piccolissimi), per gli scarponi basta scegliere lo stesso numero di scarpe, indossando un calzino non troppo grosso.
Gli sci sono governati dai piedi e con scarponi troppo grandi sarebbe difficile gestirli. I bastoncini, infine, non servono per le prime lezioni se si tratta di bambini, ma è bene averli con sè per eventuali esercizi didattici. La loro lunghezza è adeguata, se impugnati in mano correttamente, il gomito fa un angolo poco inferiore ai 90 gradi.
Gen 19, 2025 | Arte e cultura
Carnevale è il momento migliore per prendersi un periodo di vacanze e andare a divertirsi fra sfilate e coriandoli.
L’Europa è piena di straordinari Carnevali, da nord a sud ed ecco per voi una selezione dei migliori carnevali che meritano una visita nel vecchio continente.
Carnevale delle Canarie
Da Lanzarote a Santa Cruz de la Palma, tutte le isole delle Canarie dai primi giorni di febbraio si illuminano di grandi feste di piazza che chiamano gli isolani a festeggiare il Carnevale in stile sudamericano a Tenerife, a Gran Canaria, a Lanzarote, a Fuerteventura e a Isola de la Palma.
Sfilate sgargianti con le immancabili scuole di samba in primo piano; esibizioni dei gruppi musicali ambulanti chiamate “murgas”, cortei di maschere dai mille colori e come epilogo, come da tradizione dei paesi spagnoli, l’“Entierro della sardina”, la sepoltura di un grande pesce di cartapesta come gran finale di una grande festa che vi aspetta tra sole e mare di fronte alle coste africane in clima favorevole anche a febbraio.
Carnevale di Nizza
In Costa Azzurra anche quest’anno sono in programma grandi festeggiamenti per quello che è uno dei Carnevali più noti d’Europa, il Carnaval de Nice.
Si parte tra luci, feste e sfilate con più di mille musicisti e ballerini internazionali che si esibiscono lungo le strade della città francese decorata e colorata di tutto punto, specialmente in Piazza Massèna e nella celebre Promenade des Anglais dove si potrà assistere alla “battaglia dei fiori“, quando personaggi in costume lanceranno dai carri gigli, gerbere e mimose ai presenti.
Per due settimane le feste sulla perla del Mediterraneo paiono non interrompersi mai. Una grande festa senza notte e giorno di maschere, fiori e tanta allegria.
Carnevale di Basilea
Sulle sponde del Reno, al confine tra Francia e Germania si festeggerà il popolare Carnevale di Basilea. Lanterne colorate sfilano per le strade del centro storico della città elvetica, rinnovando la secolare tradizione della Morgenstraich.
Alle quattro del mattino del primo lunedì successivo al mercoledì delle ceneri, le luci del centro storico della città vengono spente e prende il via il corteo luminoso con lanterne indossate come copricapo o portate in cima ad alte aste di legno, accompagnate da pifferi e tamburi.
Nella serata del martedì musicanti mascherati, detti Guggenmusiken, aspettano i turisti in Münsterplatz accompagnati da una moltitudine di lanterne per arrivare fino ai rintocchi delle quattro del mattino del giovedì, quando la manifestazione vi saluterà fino al nuovo anno.
Carnevale di Cadice
Undici giorni di festeggiamenti con artisti da tutta la penisola iberica per il Carnevale più vivace di tutta la Spagna continentale.
Un pubblico di migliaia di turisti provenienti da ogni angolo del mondo arrivano a Cadice per assistere alle numerose feste di piazza e all’esibizione di più di cento gruppi tra cori e musicisti che canteranno le “chirigotas” al Teatro Falla per l’annuale concorso canoro.
Un’esibizione senza sosta è in programma dalla sera del primo venerdì di Carnevale fino al mattino seguente con centinaia di gruppi che sfilano per le strade della città.
Per le sfilate in corteo la prima domenica ci sarà la “Sfilata Grande”, mentre per il week end successivo potrete partecipare alla “Sfilata dello Humour”, occasioni queste anche per lasciarsi tentare dai sapori andalusi che potrete assaggiare ai numerosi eventi gastronomici in programma.
Carnevale di Praga
Se volete vivere le atmosfere eleganti del Carnevale veneziano anche lontani dalla Laguna, dovete solo scegliere di volate a Praga per festeggiare il celebre Carnevale Boemo.
Il via alle danze inizieranno la sera del 5 febbraio presso il palazzo barocco del Clam-Gallas Palac, dove potrete partecipare a un elegante ballo in maschera con costumi e musiche che vi riporteranno indietro nel tempo.
Dal giorno successivo si proseguirà con sfilate nel centro storico della capitale ceca, fino all’evento della sera del martedì grasso con la suggestiva sfilata galleggiante sulla Moldava.
Carnevale di Lisbona
La capitale portoghese tornerà anche quest’anno ad ospitare il cosiddetto Carnevale dei Villani. Per cinque giornate luci e colori renderanno la città un grande palcoscenico dove sfilate di maschere e carri, concerti e manifestazioni di piazza, faranno vivere una grande festa con la partecipazione di centinaia di persone.
Il clou delle festeggiamenti ovviamente martedì grasso con l’evento finale chiamato Entrudo che prenderà il via dalle 3 del pomeriggio al Parque Nações, con manifestazioni e performance che andranno avanti per tutto il giorno fino al mercoledì delle ceneri quando con la tradizione dell'”Enterro do Carnaval” si saluta la baldoria fino all’anno prossimo.
Carnevale di Colonia
Colonia è una delle capitali mondiali del Carnevale che qui apre il sipario sulla “Quinta stagione dell’anno”, la Weiberfastnacht, il Carnevale declinato dal popolo tedesco.
Il Carnevale ha inizio con la giornata in cui le donne prendono il potere della città andando in giro a fare allegra baldoria e a tagliare cravatte ai malcapitati signori in cambio del bützen, un bacio sulla guancia.
Da non perdere il Karnevalssamstag, il carnevale del sabato con la sfilata della giubbe rosse a Neumarkt, il Lunedì delle Rose con migliaia di spettatori che assisteranno al corteo di carri che lanceranno fiori e dolci ed il martedì grasso con il rogo del Nubbel, simbolico fantoccio di paglia che porterà via tutti gli eccessi del carnevale. Qui trovate le altre feste di Carnevale sulle città del Reno: Carnevale in Germania.
Carnevale di Binche
Il Carnevale di Binche è il carnevale più famoso del Belgio. Binche è una città della Vallonia, a circa 60 km da Bruxelles che opsita questo Carnevale Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2003 che è diverso da qualunque altro.
La sua storia è antica e risale al periodo della conquista delle Americhe.
A quei tempi in occasione dei giorni di Carnevale fu organizzata una grande festa per impressionare il re di Spagna e gli esploratori spagnoli di ritorno in Europa.
Il Gille, la figura tradizionale del Carnevale di Binche, rappresenta infatti gli indigeni con i loro vestiti ornati di piume.