Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

granfondodi Nadia Fondelli – Due percorsi tosti. Uno di 135 km. e uno di 79 km. Per chi ama la bicicletta è un appuntamento da non perdere quello di domenica 21 settembre con la seconda edizione della “Gran fondo del Gallo Nero” che parte dalla House of Chianti Classico a Radda in Chianti.
Talento, passione e spirito di sacrificio sono la combinazione perfetta e la garanzia di successo in campo sportivo, ma sono anche la base della creazione di ogni grande vino.
Se poi lo sport è il ciclismo, simbolo di sacrificio per antonomasia e il vino uno dei più importanti dell’enologia mondiale, il binomio diventa perfetto e vincente.

Sono queste le premesse che hanno fatto avere lo scorso anno al Consorzio Vino Chianti Classico e alla Chianti Classico Company l’intuizione di creare questo evento che il 21 settembre celebra la seconda edizione con partenza e arrivo alla House of Chianti Classico di Radda in Chianti dimora dell’eccellenza enoculturale del Chianti Classico nata dopo un lungo e sapiente restauro dell’antico Convento di Santa Maria al Prato.

Un appuntamento immancabile per cicloturisti siano essi amatori o professionisti che dopo il successo della prima edizione stanno già aderendo in massa all’iniziativa che propone due percorsi fra cui scegliere: uno lungo di 135 km e uno medio di 79 km, entrambi ovviamente immersi totalmente nella cornice unica del territorio di produzione del Gallo Nero quel Chianti Classico meta ambita ogni anno di migliaia di turisti e sempre più cicloturisti che qui vengono da ogni angolo del mondo per cimentarsi nei sinuosi saliscendi fra polvere e cipressi unici al mondo.

Un percorso mozzafiato che propone una fantastica e inedita scalata conosciuta solo dagli appassionati locali. Quella conosciuta come “scalata del Morellino” che da Radda in Chianti, in soli 7.5 km., sale al Valico del Morellino posto a 750 metri d’altitudine. Pendenze dure che raggiungono anche il 17% non adatte a tutti e dove ci sarà la selezione. Un tratto bellissimo, ma dall’alta difficoltà tecnica che solo i più allenati possono affrontare. Tant’è che nel regolamento della Gran Fondo è previsto il premio speciale al miglior scalatore.
“Il Gallo Nero – afferma Sergio Zingarelli presidente del Consorzio Chianti Classico – è uno dei simboli più rappresentativi e stimati della Toscana nel mondo, regione che sempre più attira un pubblico di amanti della bicicletta che trovano nelle nostre strade la dimensione ideale per godere di questo sport. Diamo quindi il benvenuto ai professionisti, agli addetti ai lavori e al pubblico che sarà presente nella speranza che questa gara possa diventare un appuntamento fisso per il circuito nazionale e internazionale delle due ruote”.
“Il ciclismo – aggiunge Michele Zonin, Presidente della Chianti Classico Company – è uno degli sport più praticati che abbiamo voluto sostenere attraverso il merchandising e l’organizzazione di eventi dedicati che hanno come comun denominatore il Gallo Nero del Chianti Classico, simbolo non solo di eccellenza enologica in tutto il mondo ma anche di un territorio da vivere fino in fondo, godendo dei suoi paesaggi unici, anche in bicicletta, durante una pedalata in famiglia o nei metri finali di una grande volata”.
In tema grande vino anche i premi, peraltro originali. Al primo classificato ad esempio andrà, dopo una pesata  pubblica, tanto vino quanto il suo peso e all’ultimo arrivato sarà invece assegnata un’autentica maglia nera… quella però del Gallo Nero, ovvero la nuova divisa da ciclista lanciata lo scorso anno dal consorzio.
Sarà gara aperta quindi anche per aggiudicarsi l’ultimo posto tant’è ambito il premio. Ed in effetti è intenzione dell’organizzazione ridare valore vero a quella storica maglia nera famosa nei giri d’Italia di molti anni fa. Un simbolo non di scherno, ma di vivere lo sport nella maniera più autentica. Non esistono solo i cronometri, i tempi ad ogni costo e magarti il doping… Esiste anche lo sport vero dov’è importante esserci, cercare di battere solo noi stessi e vivere al meglio, respirando a pieni polmoni, il territorio che si attraversa.

Per info e iscrizioni: www.granfondodelgallonero.it
Partenza, ore 9.00 dalla House of Chianti Classico in Radda in Chianti; dalle 12.30 pasta party nel chiostro del Convento di Santa Maria al Prato e dalle 15.30 premiazioni

Livorno: alla scoperta della città nascosta

Livorno: alla scoperta della città nascosta

VT-battello-in-viaggio.jpg_1379307876di redazione – Bisogna scendere nelle viscere della città per scoprire la Livorno nascosta. E’ la tappa settembrina dell’iniziativa “In vetrina nella bella Livorno e si svolge il 5 settembre.

Il viaggio insolito si svolge partendo da bordo di un battello, ma poi scende nelle vecchie cantine dei pescatori, a pelo d’acqua, dove gli angoli più suggestivi si svelano agli occhi dei viaggiatori più curiosi.

A fine tour non mancherà una bella cena di mare al sapor di libeccio nel cuore della “Venezia” storica.
L’appuntamento è all’Enoteca Forte San Pietro.

L’evento è promosso da Regione Toscana, Camera di Commercio e Confesercenti Livorno e coordinato e organizzato dalla Coop. Itinera di Livorno.

PROGRAMMA:
ore: 18.45 incontro con la guida in Piazza del Municipio (pensiline bus)
ore 19.00 inizio tour
ore 20.30 circa, cena  presso il ristorante Enoteca Forte San Pietro

Info: Tel. 0586 894563 – 348 7382094 – giro.battello.livorno@itinera.info

Fiesole: una serata e il sorriso di AliceFiesole: an evening and the Alice’s smile

di redazione – Mercoledì 23 luglio alle 21.00 al Teatro Romano c’è un motivo importante per andare a Fiesole: sorridere con Alice e per Alice.

Un sorriso è la panacea a tutti i mali. Un sorriso è meglio di mille parole, delle pacche sulle spalle, di tanti bla bla bla.
Quello di Alice era speciale.
“Alcuni posti, alcune date, alcuni momenti non si dimenticano mai” questo scriveva Alice e questo, nel suo ricordo e insieme al suo indimenticabile sorriso è il “manifesto” scelto dalle persone che gli erano più care per ricordarla in questa serata speciale. Sarà la prima di una lunga serie.
Il cantautore Monè già disco d’oro nel 2011 insieme alla scuola di ballo “Punto Danza Etoile” e “Shasa” vi aspettano al Teatro Romano e in collaborazione col comune di Fiesole per una serata speciale di sensibilizzazione.
Alice e la sua famiglia vi aspettano. Solo 5 Euro ben spese per una serata ricca di emozioni e sorrisi il cui ricavato sarà devoluto totalmente in beneficenza a progetti seguiti personalmente dalla famiglia e documentati in ogni sua fase direttamente sul profilo facebook di Alice.
Vi aspettiamo perché da un fiore strappato troppo presto possano generarsi le radici di tanti fiori colorati pronti a colorare il giardino della vita.
Per informazioni: tel. 349 008190 – 392 7510668
by redaction – Wednesday, July 23 at 21.00 at the Teatro Romano is an important reason to go in Fiesole. The Alice’s smile with Alice and for Alice.

A smile is the medicine for all ills. A smile is worth a thousand words, pats on the back, so many bla bla bla.
That Alice’s smile was special.
“Some places, some dates, some moments you never forget,” Alice wrote this and this, and in his memory along with his unforgettable smile is the “manifesto” chosen by the people who were most dear to remember this special evening. It will be the first of a long series.
The singer Mone already a gold record in 2011 with the dance school “Dance Step Etoile” and “Shasa” await you at the Roman Theatre and in collaboration with the municipality of Fiesole for a special evening to raise awareness.
Alice and her family are waiting for you. Only 5 euros well spent for an evening full of emotions and smiles and the proceeds will be donated to charity projects followed personally by the family and documented at every stage directly on the facebook profile of Alice.
We are waiting for a flower torn too soon can be generated roots of many colorful flowers ready to paint the garden of life.
For more information: tel. 349 008190 – 392 7510668

Certaldo: ecco la “festa dei miracoli!”Certaldo: now Mercantia!

di Nadia Fondelli – La “Festa dei Miracoli”: tornare bambini con gli spettacoli dei nostri sogni. I gruppi storici, il progetto speciale sulla danza, la rilettura del “classico” Pinocchio, Eventi tribali da India e Kenya, street band, danza aerea, e poi artigianato e poster art. Tutto questo è Mercantia a Certaldo.

Torna, attesissimo in ogni dove come ogni anno, il Festival internazionale del teatro di strada. Siamo alla XXVII edizione dell’evento più copiato ed imitato che si svolgerà quest’anno da mercoledì 16 a domenica 20 luglio.
Sarà una vera e propria “Festa dei Miracoli” secondo il direttore artistico Alessandro Gigli. Un evento nel quale lo spettatore potrà riascoltare una fiaba antica e sempre nuova: rivivendo le emozioni che pensava perdute grazie ad alcuni dei migliori gruppi di sempre che hanno calcato il palco naturale di Certaldo, assistendo a nuove performance che affondano le radici nell’immaginario collettivo.

“Mercantia 2014 avrà il sapore antico del rito che si ripete, sempre uguale e sempre diverso – spiega Alessandro Gigli – abbiamo un pubblico, che è un “popolo”, ed ha un cuore bambino: vuole ascoltare la stessa fiaba nella quale si riconosce, con parole uguali ma ogni volta diverse. “La Festa dei Miracoli” è il tema di quest’anno perchè di “miracoli”, in senso laico, ne abbiamo già fatti tanti, come la rinascita di un colorito popolo di artisti che hanno popolato l’Italia e il moltiplicarsi di festival sorti per imitazione. Il “miracolo” che ci interessa in questa edizione è quello di poter continuare a stupire, a sognare, ad essere ancora noi stessi, a dare gioia al cuore delle persone che a Mercantia non sanno rinunciare, che ci sorridono e ci raccontano che ancora una volta abbiamo vinto la nostra sfida”.

Queste solo alcune delle sezioni tematiche e dei più importanti spettacoli in programma:

InternazionaliI: tornano dall’India i Milon Mela, che ricevono il Premio Chiodo d’Oro 2014, una formazione multidisiplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d’armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; dall’Africa altro ritorno gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazione ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; arriva da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater dal “Thailandia Got Talent” il sorprendente “Mute show” dei giovanissimi e talentuosi Mute (spettacolo rigorosamente muto, ma di comprensione universale) e poi ancora spettacoli circensi e di varietà dai cinque continenti.

In strada (e nel cielo): lanciate in Toscana da Mercantia, dopo l’incredibile successo riscosso per il Capodanno sui lungarni di Pisa, tornano le Cafelulè, quattro fascinose ballerine con un partner maschile che danzano in verticale lanciandosi, salendo e scendendo dalle pareti e dalle torri di via Boccaccio dove mettono in scena i drammi e gli enigmi dell’animo femminile. E poi la comicità vista a “Zelig Circus” di Luca Regina e Tino Fimiani in “Lucchettino Classic”, l’elegante ironia della pianista classica e perfomer istrionica Rita Pelusio in “Eva, Diario di una Costola “, gli Appiccicaticci in “Appiccicaticci show”, la parata ispirata al mito della Fenice del Teatro Carillon con “Postfataresurgo”, le delicata e surreale parata delle Invasioni Lunari con “Invasioni lunari in parata” (spettacolo la cui immagine è stata scelta per il manifesto ufficiale di Mercantia 2014).

In musica: un’offerta musicale che attraversa tutta l’Europa, dalla Napoli di Teatro Caccabak alla tammurriata di Compagnia dell’atto comico; dall’Irlanda dei Jig Rig al sound anglosassone di tante marching band: Opus Band, frati che suonano fiati mixando Carmina Burana, funky, jazz e James Brown; Girlesque, fiati femminili in stile burlesque; Zastava Orkestar, sound balcanico made in Maremma, fino all’irriverente ironia musical teatrale dei Gatti Mezzi…

Giardini segreti: Rigorosamente su prenotazione e per pochi spettatori, l’altro lato di Mercantia, i “Giardini Segreti”, con il teatro corporeo degli Arhat Teatro formatisi sugli insegnamenti dell’Odin Teatret, che a Mercantia festeggiano i 10 anni di attività professionale; il teatro di ricerca di Dulcamara Teatro di Valentina Cidda (figlia d’arte di Mario Maldesi, grande doppiatore e aiuto regista), il teatro di narrazione del Teatro del Cavolfiore che coinvolgerà uno spettatore per volta in un percorso sensoriale.

Progetti speciali: “Pinocchio XII”. Dalla festa dei miracoli di Mercantia al campo dei miracoli di Pinocchio, il progetto a cura de “I Macelli No Theater” costruisce relazioni tra una molteplicità di linguaggi artistici, dal teatro di ricerca, alla radio, alla sand art: Pinocchio – un sogno giapponese di Zaches Teatro, una performance site-specific, che utilizza la tecnica teatrale giapponese bunraku e trae ispirazione da lavori che guardano a tale tecnica come Tambours sur la digue di Ariane Mnouchkine e recupera la storia originale di Pinocchio col finale “tragico”, così come Carlo Collodi la diede alle stampe nel 1883. Mirco Roppolo – “Radio Pinocchio XII”, lettura integrale per attori e radio analogica, che verrà diffusa durante il Festival; Giulia Rubenni – “Le Monete di Pinocchio – Storia di un burattino”, lavoro dal vivo con la tecnica della sand art; installazioni e performance come “Diábolus” de I Macelli No Theater | Rebecca Ihle, che affianca moda e teatro e mette in scena, in accezione pinocchiesca, gli archetipi di paura e fascino della paura.

Arte, artigianato, mercato: il fior fiore dell’artigianato tradizionale e di ricerca, curato da Francesca Parri – Exponent, con installazioni dedicate alla “magia” dell’artigianato: tele nelle quali si fondono performer di body painting, le “biciclette” del cantiere d’arte diretto da Eugenio Taccini, la Poster Art di Stelleconfuse, installazioni luminose, dipinti viventi per un futuro Frankenstein, ma anche decine di stands di artigiani con lavorazioni tradizionali dal vivo nel borgo alto, e un grande mercatino di oggettistica tipica ed originale nella parte bassa di Certaldo.

Info e contatti: l’accoglienza turistica (tel. 0571 656721 – info.turismo@comune.certaldo.fi.it) vede in campo tante forme di ricettività: hotel, bed & breakfast, agriturismi, aree sosta gratuita per camper, mentre nei ristoranti e negli stand si trovano varie oferte di ristorazione tipica.

L’ingresso a Mercantia varia da 10 a 20 euro (biglietti interi) a seconda del giorno, riduzione speciale Soci Coop e Touring Club il mercoledì (6 euro) o nei giorni di giovedì, venerdì e domenica con il “Pass Family Coop” (solo in prevendita). Orario spettacoli: dalle 18.00 alle 01.00 / 02.00 circa.

Info su: facebook.com/Mercantia twitter.com/Mercantia. Programma completo: www.mercantiacertaldo.it
di Nadia Fondelli – La “Festa dei Miracoli”: tornare bambini con gli spettacoli dei nostri sogni. I gruppi storici, il progetto speciale sulla danza, la rilettura del “classico” Pinocchio, Eventi tribali da India e Kenya, street band, danza aerea, e poi artigianato e poster art. Tutto questo è Mercantia a Certaldo.

Torna, attesissimo in ogni dove come ogni anno, il Festival internazionale del teatro di strada. Siamo alla XXVII edizione dell’evento più copiato ed imitato che si svolgerà quest’anno da mercoledì 16 a domenica 20 luglio.
Sarà una vera e propria “Festa dei Miracoli” secondo il direttore artistico Alessandro Gigli. Un evento nel quale lo spettatore potrà riascoltare una fiaba antica e sempre nuova: rivivendo le emozioni che pensava perdute grazie ad alcuni dei migliori gruppi di sempre che hanno calcato il palco naturale di Certaldo, assistendo a nuove performance che affondano le radici nell’immaginario collettivo.

“Mercantia 2014 avrà il sapore antico del rito che si ripete, sempre uguale e sempre diverso – spiega Alessandro Gigli – abbiamo un pubblico, che è un “popolo”, ed ha un cuore bambino: vuole ascoltare la stessa fiaba nella quale si riconosce, con parole uguali ma ogni volta diverse. “La Festa dei Miracoli” è il tema di quest’anno perchè di “miracoli”, in senso laico, ne abbiamo già fatti tanti, come la rinascita di un colorito popolo di artisti che hanno popolato l’Italia e il moltiplicarsi di festival sorti per imitazione. Il “miracolo” che ci interessa in questa edizione è quello di poter continuare a stupire, a sognare, ad essere ancora noi stessi, a dare gioia al cuore delle persone che a Mercantia non sanno rinunciare, che ci sorridono e ci raccontano che ancora una volta abbiamo vinto la nostra sfida”.

Queste solo alcune delle sezioni tematiche e dei più importanti spettacoli in programma:

InternazionaliI: tornano dall’India i Milon Mela, che ricevono il Premio Chiodo d’Oro 2014, una formazione multidisiplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d’armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; dall’Africa altro ritorno gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazione ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; arriva da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater dal “Thailandia Got Talent” il sorprendente “Mute show” dei giovanissimi e talentuosi Mute (spettacolo rigorosamente muto, ma di comprensione universale) e poi ancora spettacoli circensi e di varietà dai cinque continenti.

In strada (e nel cielo): lanciate in Toscana da Mercantia, dopo l’incredibile successo riscosso per il Capodanno sui lungarni di Pisa, tornano le Cafelulè, quattro fascinose ballerine con un partner maschile che danzano in verticale lanciandosi, salendo e scendendo dalle pareti e dalle torri di via Boccaccio dove mettono in scena i drammi e gli enigmi dell’animo femminile. E poi la comicità vista a “Zelig Circus” di Luca Regina e Tino Fimiani in “Lucchettino Classic”, l’elegante ironia della pianista classica e perfomer istrionica Rita Pelusio in “Eva, Diario di una Costola “, gli Appiccicaticci in “Appiccicaticci show”, la parata ispirata al mito della Fenice del Teatro Carillon con “Postfataresurgo”, le delicata e surreale parata delle Invasioni Lunari con “Invasioni lunari in parata” (spettacolo la cui immagine è stata scelta per il manifesto ufficiale di Mercantia 2014).

In musica: un’offerta musicale che attraversa tutta l’Europa, dalla Napoli di Teatro Caccabak alla tammurriata di Compagnia dell’atto comico; dall’Irlanda dei Jig Rig al sound anglosassone di tante marching band: Opus Band, frati che suonano fiati mixando Carmina Burana, funky, jazz e James Brown; Girlesque, fiati femminili in stile burlesque; Zastava Orkestar, sound balcanico made in Maremma, fino all’irriverente ironia musical teatrale dei Gatti Mezzi…

Giardini segreti: Rigorosamente su prenotazione e per pochi spettatori, l’altro lato di Mercantia, i “Giardini Segreti”, con il teatro corporeo degli Arhat Teatro formatisi sugli insegnamenti dell’Odin Teatret, che a Mercantia festeggiano i 10 anni di attività professionale; il teatro di ricerca di Dulcamara Teatro di Valentina Cidda (figlia d’arte di Mario Maldesi, grande doppiatore e aiuto regista), il teatro di narrazione del Teatro del Cavolfiore che coinvolgerà uno spettatore per volta in un percorso sensoriale.

Progetti speciali: “Pinocchio XII”. Dalla festa dei miracoli di Mercantia al campo dei miracoli di Pinocchio, il progetto a cura de “I Macelli No Theater” costruisce relazioni tra una molteplicità di linguaggi artistici, dal teatro di ricerca, alla radio, alla sand art: Pinocchio – un sogno giapponese di Zaches Teatro, una performance site-specific, che utilizza la tecnica teatrale giapponese bunraku e trae ispirazione da lavori che guardano a tale tecnica come Tambours sur la digue di Ariane Mnouchkine e recupera la storia originale di Pinocchio col finale “tragico”, così come Carlo Collodi la diede alle stampe nel 1883. Mirco Roppolo – “Radio Pinocchio XII”, lettura integrale per attori e radio analogica, che verrà diffusa durante il Festival; Giulia Rubenni – “Le Monete di Pinocchio – Storia di un burattino”, lavoro dal vivo con la tecnica della sand art; installazioni e performance come “Diábolus” de I Macelli No Theater | Rebecca Ihle, che affianca moda e teatro e mette in scena, in accezione pinocchiesca, gli archetipi di paura e fascino della paura.

Arte, artigianato, mercato: il fior fiore dell’artigianato tradizionale e di ricerca, curato da Francesca Parri – Exponent, con installazioni dedicate alla “magia” dell’artigianato: tele nelle quali si fondono performer di body painting, le “biciclette” del cantiere d’arte diretto da Eugenio Taccini, la Poster Art di Stelleconfuse, installazioni luminose, dipinti viventi per un futuro Frankenstein, ma anche decine di stands di artigiani con lavorazioni tradizionali dal vivo nel borgo alto, e un grande mercatino di oggettistica tipica ed originale nella parte bassa di Certaldo.

Info e contatti: l’accoglienza turistica (tel. 0571 656721 – info.turismo@comune.certaldo.fi.it) vede in campo tante forme di ricettività: hotel, bed & breakfast, agriturismi, aree sosta gratuita per camper, mentre nei ristoranti e negli stand si trovano varie oferte di ristorazione tipica.

L’ingresso a Mercantia varia da 10 a 20 euro (biglietti interi) a seconda del giorno, riduzione speciale Soci Coop e Touring Club il mercoledì (6 euro) o nei giorni di giovedì, venerdì e domenica con il “Pass Family Coop” (solo in prevendita). Orario spettacoli: dalle 18.00 alle 01.00 / 02.00 circa.

Info su: facebook.com/Mercantia twitter.com/Mercantia. Programma completo: www.mercantiacertaldo.it

Firenze: torna il passaggio del sole nello gnomone del DuomoFirenze: torna il passaggio del sole nello gnomone del Duomo

di redazione – I prossimi 13, 21 e 25 giugno, dopo l’esordio di ieri 6 giugno, sarà possibile osservare il passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze. Uno spettacolo da non perdere anche perchè con i suoi 90 metri di altezza è il più grande al mondo

Anche quest’anno sarà possibile assistere all’emozionante passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze. Uno spettacolo unico al mondo, con i raggi del sole che scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.

Il fenomeno sarà visibile al pubblico nei giorni 13, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore. L’iniziativa, resa possibile dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, si svolgerà anche in caso di cielo coperto, ed è a ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica). E’ consigliata la prenotazione telefonando al numero telefonico 055-2302885.

E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso al mondo, lo gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.

Fatto installare nella Cattedrale presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli, utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni, lo gnomone del Duomo di Firenze, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo.

Uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa e cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L’inclinazione della Terra, infatti, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.

Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.
L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.

http://operaduomo.firenze.it/

by redaction – The next 13, 21 and 25 June, after the onset of yesterday June 6, will be able to observe the passage of the sun in the gnomon of the Duomo of Florence. A show not to be missed because even with its 90 meters is the largest in the world

Also this year you can watch the thrilling passage of the sun in the gnomon of the Duomo of Florence. A unique show in the world, with the rays of the sun coming down through the Brunelleschi’s Dome to form an image of the solar disk that will overlap perfectly to the post on the floor of the Cathedral.

The phenomenon will be visible to the public on days 13, 21 and 25 June, from 12.30 to 13.30, in the Chapel of the Cross, to the left of the High Altar. The initiative, made possible by the Opera di Santa Maria del Fiore with the Committee for the Popularization of Astronomy, will take place even if the sky is overcast, and it is free admission with access from the door of the Canons (in front of the rectory via ). And ‘reservations are recommended by calling the telephone number 055-2302885.

And ‘from 1475 that this phenomenon is repeated in the cathedral of Florence, thanks to an astronomical instrument, the oldest and most widespread in the world, the gnomon, from the greek “indicator”, designed to measure the position of the Sun in the sky and the duration the calendar year.

Had installed in the Cathedral presumably by the Florentine mathematician Paolo Dal Pozzo Toscanelli, used to ups and downs for over 300 years, the gnomon of the Duomo of Florence, with its 90 meters high, is the largest in the world.

One could also serve as great gnomon for a more ambitious, namely that determine the variation of the inclination of the axis of rotation of the Earth on the plane of the orbit, as fundamental for the calculation of solar ephemeris. The tilt of the Earth, in fact, is not constant and it was an issue was already discussed by Arab astronomers.

In the Cathedral of Florence, the gnomonic hole was made with a bronze tablet (the bush) containing a central opening of a few centimeters in diameter and placed horizontally in the south window of the drum of the dome, 90 meters in height from the floor.
The height of the gnomon is such that the rays of the sun, passing through the hole, hit the floor of the church only from late May to late July and for a few minutes before and after noon.
In this period the solar image is formed on the floor of the Chapel of the Cross, to the left of the altar majeure, where they are, under the protection of brass plates, a meridian line finely graded circular and two marbles, one inside the other , which work by solstice marks. The largest, with a diameter of about 90 centimeters, has the same size as the sun at the summer solstice.

http://operaduomo.firenze.it/

Isola d’Elba: dopo 200 anni Napoleone torna sull’isola toscanaIsland of Elba: Napoleon returns to the island after 200 years Tuscan

di redazione – Era il 4 maggio del 1814 quando l’Imperatore sbarcò sull’isola per il suo soggiorno forzato che si trasformò per l’Elba in dieci mesi da ricordare. Tantissimi eventi in questo 2014 per il Bicentenario, un motivo in più per conoscere questa meravigliosa isola toscana.

A duecento anni di distanza, per ricordare quei dieci mesi dell’Imperatore sull’isola, in tutti i comuni elbani, fra il 2014 e il 2015, sarà un susseguirsi di eventi culturali, spettacoli, rievocazioni storiche, concerti, convegni, mostre, rassegne cinematografiche e percorsi tematici ambientali e sportivi.
Il Bicentenario Napoleonico rappresenta infatti un’occasione straordinaria per scoprire la terza più grande isola italiana e le sue bellezze naturali incontaminate non solo marine; per riscoprire storie, luoghi, tradizioni e curiosità con la possibilità di farlo anche attraverso percorsi tutti da personalizzare collegati alle varie iniziative.

Le celebrazioni ufficiali sono state anticipate l’11 aprile scorso a Portoferraio da un convegno, organizzato dal Centro Studi Napoleonici in collaborazione con il Lions Club Isola d’Elba, dedicato al Trattato di Fontainebleu, (documento con cui si sancisce la prima vera sconfitta di Napoleone ma gli si assegna la sovranità dell’Isola, trasformandola in Principato) a cui è seguita una rappresentazione teatrale presso il teatrino della Villa dei Mulini.
Il 4 maggio si è svolta la rievocazione dello sbarco di Napoleone a Portoferraio alle ore 16.00.
L’Imperatore sbarcò sull’isola, a Portoferraio, il 4 maggio 1814, anche se raggiunse la costa il giorno precedente. Ci furono una serie di preparativi per accoglierlo in modo adeguato.
Uno degli aspetti più interessanti è che, ancora prima di mettere piede a terra, Napoleone fece preparare una bandiera, l’attuale bandiera elbana, che il giorno del suo sbarco fu collocata sul Forte Stella.
La bandiera fu realizzata con fondo bianco e una banda rossa obliqua con rappresentate sopra tre api d’oro che volano verso l’alto.

Ma la figura di Napoleone, le cui conseguenze sullo scenario europeo sono andate ben oltre l’aspetto politico- militare, è stata tale da lasciare importanti segni nella legislazione, nella organizzazione anche dell’isola d’Elba e di Portoferraio, perché l’imperatore si è occupato delle strade, delle miniere, dell’agricoltura, di una città che doveva acquisire le funzioni ed i simboli della rivoluzione borghese della fine del settecento, dal teatro, all’ospedale e ad altro ancora.
Le celebrazioni del bicentenario si occupano anche di questo, ma non dimenticano neppure che l’imperatore, a dimostrazione delle sue capacità, è stato ed è ancora un tema interessante per la drammaturgia e la cinematografia.

L’anno napoleonico è ricchissimo di balli, mercati, spettacoli, gare veliche, concerti, proiezioni cinematografiche, giochi pirotecnici a Portoferraio per il genetliaco del 15 agosto preceduto dal palio dell’antenna di PortoAzzurro il 14, la rievocazione dell’incontro con Maria Waleska alla Madonna del Monte di Marciana, e via via fino al 26 febbraio 2015, quando l’Imperatore salpa per S.Juan per andare incontro al proprio definitivo destino di esule nel volgere di trionfi travolgenti fino a Parigi e di una radicale sconfitta a Waterloo.

Ma quella è già un’altra storia per l’isola d’Elba. Un’isola che rimane legata all’Imperatore perché dopo 200 anni l’Imperatore continua ad essere occasione di crescita ed innovazione da Portoferraio alle miniere di Rio e Capoliveri, e poi ancora al granito del Capanne.

by redaction – It was May 4 , 1814 , when the Emperor landed on the island for his forced stay that turned to Elba in ten months to remember. Many events in this 2014 for the Bicentennial , one more reason to get to know this gorgeous Tuscan island .

Two hundred years later, to remember those ten months of the emperor on the island of Elba in all municipalities , between 2014 and 2015 , will be a series of cultural events , shows, pageants , concerts , conferences, exhibitions, film and theme paths environmental and sports .
The Bicentennial Napoleonic represents an extraordinary opportunity to discover the third largest Italian island and its unspoiled natural beauty , not only marine to rediscover stories, places , traditions and curiosity with the ability to do so even through all connected to customize the various initiatives .

The official celebrations have been anticipated on April 11 in Portoferraio from a conference organized by the Centre for Studies in collaboration with the Napoleon Lions Club Isola d’Elba , dedicated to the Treaty of Fontainebleau ( document which establishes the first real defeat of Napoleon but you assign the sovereignty of the island, transforming it into a principality ) which was followed by a play at the theater of the Villa Mills .
On May 4, there was the re-enactment of the landing of Napoleon at Portoferraio at 16.00.
The Emperor landed on the island , in Portoferraio , May 4, 1814 , although he reached the coast the previous day. There were a number of preparations to welcome him properly.
One of the most interesting aspects is that , even before setting foot on land , Napoleon had to prepare a flag, the current flag of Elba , that the day of his landing was placed on the Forte Stella .
The flag was made ​​with a white and a red band with oblique represented above three golden bees flying upwards.

But the figure of Napoleon , whose consequences on the European scene have gone well beyond the political – military , was such as to leave important signs in legislation, organization and even the island of Elba Portoferraio , because the emperor was busy roads, mines , agriculture, a city that was to acquire the functions and symbols of the bourgeois revolution of the late eighteenth century , the theater, hospital and more.
The bicentennial celebrations also take care of this, but do not forget that even the emperor , a demonstration of its capabilities, has been and still is an interesting theme for the drama and cinematography.

The Napoleonic year is full of dancing, markets , shows, sailing events , concerts , film screenings, fireworks in Portoferraio for the birthday of August 15, preceded by the giving away of PortoAzzurro antenna 14 , the re-enactment of the meeting with Maria Waleska Our Lady of Mount Marciana , and so on up to 26 February 2015, when the Emperor set sail for S.Juan to go meet his final fate of exile in the space of overwhelming triumph to Paris and a radical defeat at Waterloo.

But that is another story for the island of Elba. An island that remains bound to the Emperor because after 200 years , the Emperor continues to be an opportunity for growth and innovation from Portoferraio to the mines of Rio and Capolivieri , and then again to the granite of Tabernacles.