Set 27, 2023 | Enogastronomia
L’azienda vitivinicola brindisina Tenute Rubino celebra un prestigioso successo, confermando il suo status d’eccellenza nel panorama enologico pugliese.
Ancora una volta, l’Oltremé Doc Brindisi, annata 2021, si è aggiudicato il massimo riconoscimento, ottenendo il prestigioso Tre Bicchieri dalla guida “Vini d’Italia” 2024 del Gambero Rosso.
Vista di Jaddico
Il settebello dell’autoctono “salvato”
Questo straordinario risultato, ottenuto per la settima volta nella sua storia, sottolinea la costante dedizione e l’impeccabile lavoro di Tenute Rubino nella produzione di vini artigianali, di ottima fattura e qualità. L’Oltremé, un rosso di straordinaria personalità e raffinata complessità gustativa, è uno dei gioielli del Progetto Susumaniello.
“Festeggiare il settimo Tre Bicchieri dell’Oltremé è un traguardo straordinario per l’intera squadra di Tenute Rubino”, afferma con orgoglio Romina Leopardi, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda. Questo prestigioso riconoscimento conferma il valore del lavoro ultraventennale con le varietà autoctone dell’area di Brindisi, svolto in sinergia con il nostro agronomo Piernicola Tondo e l’enologo Luca Petrelli in particolare con il Susumaniello, la cui rinascita è stata guidata dalla nostra famiglia”.
Il Susumaniello, una varietà viticola nota per la sua ricchezza di colore e tannini, ha trovato il suo habitat “perfetto” nella tenuta di Jaddico, grazie a un microclima favorevole e terreni sabbiosi e profondi. La maturazione dei grappoli dona complessità ma anche freschezza del frutto e acidità, risultando un vino innovativo e dalla natura mediterranea. L’Oltremé si distingue ulteriormente per il suo affinamento esclusivamente in acciaio, un elemento chiave della sua identità.
Sin dal 1999, infatti, Tenute Rubino – grazie alla visione imprenditoriale di Tommaso e Luigi Rubino – ha condotto un complesso lavoro di studio ed analisi delle peculiarità dell’areale brindisino, orientato ad esplorare le potenzialità produttive di alcune varietà, fino a quel momento rimaste nell’ombra. Tra queste, proprio il Susumaniello – abitualmente coltivato insieme ai filari di Negroamaro e Malvasia Nera – ha dimostrato più di tutte grande resilienza e adattabilità, spingendo la famiglia Rubino ad investire fortemente, determinandone oggi la sua definitiva “Rinascita”.
vite ad alberello
Vitigno e terroir coppia vincente
Un vitigno noto in passato per la ricchezza di materia colorante e la sua dotazione tannica, ma che a Jaddico, lungo la dorsale Adriatica, ha trovato una sua specifica dimensione, grazie ad un percorso produttivo costruito sull’interazione tra vitigno e terroir, caratterizzato da costante ventilazione, terreni sabbiosi e importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Oggi si preferisce effettuare una raccolta leggermente anticipata, per esaltare la croccantezza del frutto e una buona acidità di partenza. Una coerenza che viene mantenuta anche con l’uso esclusivo dell’acciaio per l’affinamento, tutti elementi che hanno nell’Oltremé una spiccata componente identitaria.
La vendemmia 2021 è cominciata in leggero anticipo rispetto all’epoca vendemmiale, tra la prima e seconda decade di settembre, per concludersi entro la prima decade di ottobre con le uve a bacca nera che hanno dimostrato un quadro di grande rilievo, soprattutto per il rapporto tra zuccheri ed acidità. L’andamento climatico favorevole ha consentito di ridurre al minimo il numero di trattamenti fitosanitari, normalmente eseguiti durante il periodo compreso tra aprile e luglio. Sia per le uve bianche che per le uve rosse, soprattutto nella tenuta di Jaddico e in quella di Uggio, gli acini sono risultati leggermente più piccoli rispetto alla media e con un rapporto buccia/polpa più in equilibrio. Le maturazioni, soprattutto nelle uve a bacca rossa, hanno leggermente risentito dei picchi di caldo intervenuti tra la seconda e terza decade di agosto.
“Il Tre Bicchieri del Gambero Rosso assegnato all’Oltremé rappresenta il coronamento di un percorso ultraventennale che, in Puglia, ci ha visto protagonisti del recupero e valorizzazione del Susumaniello – sottolinea Luigi Rubino, titolare di Tenute Rubino -. Abbiamo scelto di credere fino in fondo su questa nostra varietà per le notevoli potenzialità enologiche ma soprattutto per la sua ecletticità produttiva, espressa al meglio attraverso le sue quattro declinazioni in bottiglia. Il Torre Testa Rosso ne evidenzia la pregevole longevità, il Torre Testa Rosato la piacevolezza, il Sumarè il brio, l’Oltremé, infine, l’innovazione”.
Un’etichetta dagli incantevoli richiami fruttati, elegante, il vino del cuore di Luigi Rubino: una romantica dedica d’amore a sua moglie Romina che lo affianca con competenza e passione nel lavoro in azienda. Un’intesa straordinaria che, andando oltre la somma delle singole componenti, ha dato vita a una sinergia perfetta.
Luigi e Romina fra i filari
Una storia di famiglia
Quella di Tenute Rubino è una storia di famiglia che nasce dall’amore per Brindisi e dalla sua riscoperta. Il risultato di un progetto cominciato negli anni ’80 del secolo scorso, nato da un’idea del suo capostipite, Tommaso Rubino, strenuo sostenitore delle potenzialità viticole ed enologiche pugliesi.
Ha creato un’importante base produttiva divisa in cinque tenute con l’obiettivo di esprimere al meglio la tradizione vitivinicola locale, attraverso un progetto di salvaguardia e valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni quali il Primitivo, il Negroamaro e, soprattutto, il Susumaniello, varietà quasi scomparsa.
Nel 1999 il figlio Luigi, insieme alla moglie Romina Leopardi, crea il marchio Tenute Rubino, con sede a Brindisi. Oggi vanta una moderna cantina di vinificazione e affinamento ed è una realtà riconosciuta con oltre il 70% del fatturato realizzato sui mercati esteri, diventando un simbolo del rinascimento del vino di qualità della Puglia.
Ago 24, 2023 | Enogastronomia
L’iconico vino di Casali Viticultori ha ricevuto grande apprezzamento in Cina rinnovando il momento d’oro segnato dai 50 anni della linea
Il Pra di Bosso Storico si è aggiudicato il prestigioso premio “Great 100 Terroir Italian Wine 2023” durante il Gala Dinner dell’evento Great 100 Terroir Wineries and Wines of Italy, che si è tenuto presso il St.Regis Hotel di Shanghai lo scorso luglio.
Il ritorno in Cina delle eccellenze italiane
L’evento, co-organizzato da Terroir Sense Wine Review del wine writer Ian D’Agata, insieme a Shanghai United Media Group (la principale società che supervisiona i tre maggiori media statali a Shanghai) e TasteSpirit (la più grande azienda cinese di media e formazione sul vino), è stato l’occasione per riportare in Cina post-pandemia una compagine numerosa di sessantadue aziende del Made in Italy.
L’evento è stato frequentato da visitatori provenienti da tutta la Cina, anche se chiaramente la maggior parte del pubblico era composta da sommelier, importatori e professionisti del trade e della ristorazione con sede a Shanghai.
I gioielli di famiglia Casali in mostra
L’azienda emiliana ha portato all’evento una selezione di vini – Pra di bosso amabile, Pra di Bosso Storico, 1900 Malbo Gentile, 1900 Malvasia Dolce, Cantastorie Spergola dolce, Cantastorie Lambrusco rosso dolce – dove il Lambrusco ha ricoperto un ruolo molto importante.
Grande apprezzamento da parte degli operatori del settore nei confronti del Pra di Bosso Storico, che è stato protagonista di una Masterclass oltre che vincitore del prestigioso premio.
Lambrusco: compagno ideale della moderna cucina italiana
“Questo riconoscimento dà ancora più lustro al felice anno che la nostra linea Pra di Bosso sta vivendo, grazie anche alla risonanza che hanno portato i festeggiamenti per l’anniversario dei 50 anni (1973-2023)” dice Davide Frascari, Presidente di Casali Viticultori e del gruppo Emilia Wine.
La storia di questa linea iconica della selezione Casali Viticultori ha avuto inizio con il Lambrusco Secco negli anni Settanta insieme alla produzione del primo Metodo Classico dell’Emilia-Romagna. Non c’è nessuna azienda nel territorio emiliano che possa vantare di aver messo in bottiglia 50 anni fa una linea che è tutt’ora sul mercato.
“Il potenziale di questo vino è enorme: dobbiamo pensarlo come una new sparkling experience. Il Lambrusco è un vino a basso contenuto d’alcol, frizzante, con un’ottima acidità, il partner perfetto per la moderna cucina italiana. Per avvicinare questo tipo di cucina occorre un vino altrettanto pulito, fresco che può accontentare il palato ed il Lambrusco fa perfettamente al caso. Oggi è finalmente il momento ideale per farne conoscere tutte le sue potenzialità” conclude Davide Frascari
Gen 18, 2023 | Enogastronomia
Novità nel mondo enologico italiano nel 2023..
Debutta “The Grapest Award” per esaltare le eccellenze enologiche del nostro paese. Un riconoscimento aperto a tutte le aziende vitivinicole italiane che intendono entrare in un circuito creato dai professionisti per i professionisti.
Un contenitore che possa offrire alle aziende un valido supporto per la promozione e l valorizzazione dei propri prodotti.
Si possono iscrivere tutti i vini DOP e IGP.
In palio il riconoscimento con 1 stella, 2 stelle o 3 stelle, attestanti la qualità del prodotto presentato.
Partecipano alle sessioni di degustazione commissari di comprovata esperienza e professionalità.
Possono partecipare al “The Grapest Award” tutte le tipologie di aziende presenti sul territorio nazionale. I vini devono essere imbottigliati in bottiglie di capienza 0,75 e devono appartenere alla classificazione europea DOP o IGP (DOCG, DOC, IGT).
I vincitori del riconoscimento “The Grapest Award” verranno resi noti in un evento che si terrà a Sanremo (IM) e che verrà trasmesso anche online sabato 20 maggio.
Divisione dei campioni: dopo essere stati perfettamente anonimizzati, i campioni vengono divisi in categorie (specificate sul regolamento) e preparati per le commissioni. Le degustazioni: le tre giornate di degustazione vedono impegnate le commissioni nell’assaggio di 60 campioni divisi in tre sedute opportunamente intervallate.
Tutte le fasi della degustazioni saranno seguite da un notaio che ne certificherà il regolare andamento.
Le classifiche: i prodotti sono classificati secondo il sistema dei 100 punti, seguendo la scheda
tecnica rilasciata dall’Union Internationale Des Oenologues. Verranno resi noti solamente i campioni premiati.
I vini valutati da 84 a 89,99 punti riceveranno il “The Grapest Award” 1 stella; quelli valutati da 90 a 95,99 punti riceveranno il “The Grapest Award” 2 stelle; quelli valutati da 96 a 100 punti riceveranno il massimo riconoscimento: il “The Grapest Award” 3 stelle.
Le premiazioni: I prodotti premiati verranno annunciati in un evento dedicato. Solo le etichette premiate avranno il diritto di utilizzare il sigillo digitale e fisico per pubblicizzare la ricezione del riconoscimento. Alle cantine vincitrici verrà rilasciato un diploma attestante il conferimento del “The Grapest Award”.
Le cantine e i prodotti vincitori del riconoscimento faranno parte della guida “The Grapest Award 2024” che verrà pubblicata in formato digitale e cartaceo a Ottobre 2023.
I prodotti che avranno ricevuto il riconoscimento verranno invitati a far parte del primo e-commerce italiano dedicato alle eccellenze vitivinicole nazionale oltre che un accesso preferenziale per la Fiera dedicata al vino “Calicis wine is all around” che si terrà il 21, 22 e 23 ottobre a Sanremo nella splendida cornice di Villa Ormond. Un evento questo che nasce con l’aspirazione di essere il primo dedicato al dialogo tra operatori del settore e cantine.
Un’ immersione in tutto ciò che fa “vino”, tra sostenibilità, arte e tecnologia.
Ott 27, 2022 | Ospitalità, Territori, Territori
La città delle torri è la destinazione preferita degli stranieri in vacanza in Italia e si aggiudica il prestigioso Oscar di Italia Destinazione Digitale assegnato The Data Appeal Company – Gruppo Almawave.
A ritirare il premio al TTG Travel Experience, la più importante fiera del turismo B2B nel nostro Paese, è stato il sindaco Andrea Marrucci.
“Un premio che ci ripaga del lavoro di rilancio e riposizionamento della destinazione turistica San Gimignano che stiamo facendo – spiega il primo cittadino – e che condivido e dedico con convinzione a tutti gli operatori turistici, economici, sociali e culturali sangimignanesi che ogni giorno con professionalità, scelte di qualità, investimenti e attenzione agli ospiti contribuiscono a rendere sempre più ambita la nostra destinazione turistica. Un riconoscimento che ci inorgoglisce al solo pensiero di quanto siano stati difficili i mesi del Covid e quanto, ancora una volta insieme, operatori e amministrazione comunale, abbiamo lavorato fianco a fianco con una prospettiva in grado di guardare oltre la pandemia”.
Il premio si basa sul monitoraggio e l’analisi dei Big Data raccolti nel periodo compreso tra il primo settembre 2021 e il 31 agosto 2022 dalle tecnologie di Intelligenza Artificiale sviluppate da The Data Appeal Company e viene assegnato alle regioni e alle destinazioni turistiche italiane che hanno registrato le migliori performance online e si sono distinte agli occhi dei visitatori in termini di percezione online dell’offerta e qualità di ospitalità, servizi ed esperienza.
Si parla di 33 milioni di tracce digitali, che hanno consentito di monitorare ed esaminare ben 770 mila punti di interesse turistico, storico e culturale nonché strutture ricettive, quali hotel, locali e ristoranti del Paese.
Gen 7, 2020 | Eventi, Val d'Orcia | Val di Chiana
[:it]Sarà l’ambito turistico della Valdichiana Senese, ed i suoi nove comuni (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda) a rappresentare l’Italia nella rete europea di destinazioni d’eccellenza EDEN. Un importante riconoscimento ottenuto a seguito della vittoria del bando EDEN da parte della Valdichiana senese e della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese grazie al progetto “VAL.S.L.O.W.”.
La consegna del premio oggi a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo. La cerimonia, alla quale sono intervenuti Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria di Stato delegato al turismo, e Gianni Bastianelli, Direttore Esecutivo Enit, è stata anche l’occasione per presentare pubblicamente il modello di gestione del turismo dell’ambito, il primo ad essere stato costituito. Presenti anche il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini – capofila della gestione associata dell’ambito Valdichiana senese –, il presidente Doriano Bui e lo staff della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese e i sindaci dei comuni della Valdichiana Senese.
“Questo riconoscimento – commenta con soddisfazione l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – rende merito al gran lavoro fatto da tutti i comuni e dai diversi attori del sistema turistico della Valdichiana. Hanno colto appieno lo spirito della legge regionale che invitava i territori a fare gioco di squadra programmando azioni in maniera congiunta in ottica di Ambito Turistico e, come per la candidatura avanzata come Città europea dello sport, arrivano i giusti risultati. Caratterizzare questa parte di Toscana come ‘paradiso del benessere’, legandola al buon vino e alla sostenibilità a livello europeo, avrà certamente ricadute positive a breve termine. Il ‘wellness’ come motivazione di viaggio rappresenta un segmento in continua ascesa. Per la Toscana, ai vertici nazionali per quantità di terme, le potenzialità da sfruttare sono altissime. Il lavoro in questi anni è stato impostato con l’obiettivo di destagionalizzare e delocalizzare i grandi flussi turistici, oggi concentrati nei grandi centri culturali, verso tutti i nostri territori. Mi auguro quindi che di ‘eden’ ce ne possano essere molti altri per confermare il primato di regione del ‘buon vivere’”.
Anche Michele Angiolini, che ricopre anche il ruolo di delegato al turismo e marketing territoriale di ANCI Toscana, ha sottolineato l’importanza del valore del lavorare insieme. “Questo risultato è frutto di un percorso intrapreso da tempo dai Comuni della Valdichiana Senese a seguito della nuova governance del turismo della Regione Toscana. Un modello vincente che fa dell’ambito un punto di riferimento della stessa Regione per le politiche della promozione territoriale. Diverse sono ormai le occasioni in cui, con soddisfazione, l’ambito Valdichiana Senese ha ricevuto riconoscimenti ed è stato individuato come best practices oltre ad aver avuto finanziamenti per progettualità specifiche. Noi continueremo a lavorare in squadra e c on entusiasmo per poter garantire benefici all’economia dei nostri territori e dei nostri operatori”.
“Le motivazioni del riconoscimento – ha aggiunto Doriano Bui – sono dettate dalla capacità di progettare insieme e di proporre un’offerta integrata di prodotti turistici della Valdichiana Senese. Come ha ribadito la Sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi, sviluppare un sistema di turismo sostenibile significa creare un sistema che favorisca la permanenza nei territori, creare occupazione e ricadute economiche positive. E la Valdichiana Senese ci sta riuscendo. La vittoria dell’ambito turistico e del progetto redatto dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese è anche la conferma del valore delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e del loro fondamentale ruolo nello sviluppo dei territori”.[:en]Sarà l’ambito turistico della Valdichiana Senese, ed i suoi nove comuni (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda) a rappresentare l’Italia nella rete europea di destinazioni d’eccellenza EDEN. Un importante riconoscimento ottenuto a seguito della vittoria del bando EDEN da parte della Valdichiana senese e della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese grazie al progetto “VAL.S.L.O.W.”.
La consegna del premio oggi a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo. La cerimonia, alla quale sono intervenuti Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria di Stato delegato al turismo, e Gianni Bastianelli, Direttore Esecutivo Enit, è stata anche l’occasione per presentare pubblicamente il modello di gestione del turismo dell’ambito, il primo ad essere stato costituito. Presenti anche il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini – capofila della gestione associata dell’ambito Valdichiana senese –, il presidente Doriano Bui e lo staff della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese e i sindaci dei comuni della Valdichiana Senese.
“Questo riconoscimento – commenta con soddisfazione l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – rende merito al gran lavoro fatto da tutti i comuni e dai diversi attori del sistema turistico della Valdichiana. Hanno colto appieno lo spirito della legge regionale che invitava i territori a fare gioco di squadra programmando azioni in maniera congiunta in ottica di Ambito Turistico e, come per la candidatura avanzata come Città europea dello sport, arrivano i giusti risultati. Caratterizzare questa parte di Toscana come ‘paradiso del benessere’, legandola al buon vino e alla sostenibilità a livello europeo, avrà certamente ricadute positive a breve termine. Il ‘wellness’ come motivazione di viaggio rappresenta un segmento in continua ascesa. Per la Toscana, ai vertici nazionali per quantità di terme, le potenzialità da sfruttare sono altissime. Il lavoro in questi anni è stato impostato con l’obiettivo di destagionalizzare e delocalizzare i grandi flussi turistici, oggi concentrati nei grandi centri culturali, verso tutti i nostri territori. Mi auguro quindi che di ‘eden’ ce ne possano essere molti altri per confermare il primato di regione del ‘buon vivere’”.
Anche Michele Angiolini, che ricopre anche il ruolo di delegato al turismo e marketing territoriale di ANCI Toscana, ha sottolineato l’importanza del valore del lavorare insieme. “Questo risultato è frutto di un percorso intrapreso da tempo dai Comuni della Valdichiana Senese a seguito della nuova governance del turismo della Regione Toscana. Un modello vincente che fa dell’ambito un punto di riferimento della stessa Regione per le politiche della promozione territoriale. Diverse sono ormai le occasioni in cui, con soddisfazione, l’ambito Valdichiana Senese ha ricevuto riconoscimenti ed è stato individuato come best practices oltre ad aver avuto finanziamenti per progettualità specifiche. Noi continueremo a lavorare in squadra e c on entusiasmo per poter garantire benefici all’economia dei nostri territori e dei nostri operatori”.
“Le motivazioni del riconoscimento – ha aggiunto Doriano Bui – sono dettate dalla capacità di progettare insieme e di proporre un’offerta integrata di prodotti turistici della Valdichiana Senese. Come ha ribadito la Sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi, sviluppare un sistema di turismo sostenibile significa creare un sistema che favorisca la permanenza nei territori, creare occupazione e ricadute economiche positive. E la Valdichiana Senese ci sta riuscendo. La vittoria dell’ambito turistico e del progetto redatto dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese è anche la conferma del valore delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e del loro fondamentale ruolo nello sviluppo dei territori”.[:]