Esplorando i rifugi più belli d’Italia: Un’avventura tra montagne e natura incontaminata

Esplorando i rifugi più belli d’Italia: Un’avventura tra montagne e natura incontaminata

L’Italia è ben nota per la sua straordinaria bellezza naturale, soprattutto quella delle sue straordinarie cime alpine e appenniniche.
Una delle migliori modalità per esplorare le montagne italiane è farlo attraverso i rifugi alpini.
Questi accoglienti spazi offrono riparo e conforto ai viaggiatori mentre esplorano le meraviglie delle Alpi italiane.
Ecco per vacanze speciali un’idea speciale, ovvero scoprire l’Italia della montagna attraverso una selezione dei rifugi più belli.

Rifugio Lagazuoi
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Rifugio Lagazuoi (Dolomiti)

Situato nelle spettacolari Dolomiti, il Rifugio Lagazuoi offre una vista mozzafiato sulle vette circostanti e sulle valli sottostanti.
Accessibile sia a piedi che tramite funivia, questo rifugio è il punto di partenza ideale per escursioni panoramiche e arrampicate avventurose.

Rifugio Elisabetta Soldini (Monte Bianco)

Immerso nel cuore del massiccio del Monte Bianco, il Rifugio Elisabetta Soldini è circondato da uno scenario di straordinaria bellezza alpina.
Situato lungo il famoso Tour del Monte Bianco, questo rifugio è il luogo perfetto per rilassarsi dopo una giornata di escursioni o alpinismo.

Rifugio Alberto I


Rifugio Re Alberto I (Gran Paradiso)

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Rifugio Re Alberto I è un’oasi di tranquillità circondata da maestose vette e ghiacciai scintillanti.
Accessibile solo a piedi, questo rifugio offre un’esperienza autentica di montagna e la possibilità di avvistare la fauna selvatica locale, come stambecchi e marmotte.

Rifugio Vittorio Emanuele II (Gran Paradiso)

Un altro gioiello del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Rifugio Vittorio Emanuele II uno dei rifugi più antichi e iconici delle Alpi italiane.
Situato a oltre 2.700 metri di altitudine, offre una vista spettacolare sulle vette circostanti e serve come punto di partenza per escursioni alpinistiche e passeggiate panoramiche.

Rifugio Bozano

Rifugio Bozano (Alpi Apuane)

Nelle Alpi Apuane della Toscana, il Rifugio Bozano è immerso in un paesaggio selvaggio e incontaminato, noto per le sue impressionanti formazioni rocciose e le grotte sotterranee.
Questo rifugio è il punto di partenza ideale per esplorare le montagne e le valli circostanti, nonché per assaporare la cucina tradizionale toscana.

Rifugio Torino (Monte Bianco)

Situato a 3.375 metri di altitudine uno dei più alti d’Italia, il Rifugio Torino offre una vista mozzafiato sul Monte Bianco e sulle vette circostanti.
Accessibile tramite funivia dalla città di Courmayeur, questo rifugio è una base ideale per escursioni alpinistiche, sci alpinismo e altre attività outdoor.

Rifugio Pradidali (Dolomiti)

Nel cuore delle Dolomiti, il Rifugio Pradidali è incastonato tra maestose pareti rocciose e prati alpini fioriti. Accessibile solo a piedi, questo rifugio è rinomato per la sua ospitalità e la sua cucina casalinga.
È il punto di partenza per escursioni verso alcune delle vette più iconiche delle Dolomiti.


Rifugio Pian dei Fiacconi (Monte Bianco)

Situato sul versante italiano del Monte Bianco, il Rifugio Pian dei Fiacconi offre una vista spettacolare sul ghiacciaio del Miage e sulle vette circostanti.
Accessibile tramite funivia da Courmayeur, questo rifugio è una base ideale per escursioni panoramiche e avventure alpine.

Rifugio Nuvolau (Dolomiti)

Immerso nel cuore delle Dolomiti Ampezzane, il Rifugio Nuvolau offre una vista mozzafiato sulle vette circostanti, tra cui il maestoso gruppo del Pelmo. Accessibile a piedi o in funivia, questo rifugio è rinomato per i suoi tramonti spettacolari e la sua cucina tradizionale.

Rifugio Brentei (Dolomiti)

Situato nel cuore del Gruppo di Brenta, il Rifugio Brentei è circondato da alcune delle più belle cime dolomitiche.
Accessibile solo a piedi, questo rifugio offre un’esperienza autentica di montagna e la possibilità di esplorare il suggestivo paesaggio alpino circostante
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Fuga di Due Giorni per la Festa del 25 Aprile

Fuga di Due Giorni per la Festa del 25 Aprile

La festa del 25 Aprile è l’occasione perfetta per un breve viaggio primaverile fuori porta. Con due giorni a disposizione, puoi esplorare alcune delle destinazioni più affascinanti d’Italia ed Europa, immergendoti nella storia, nella cultura e nella bellezza naturale che queste terre hanno da offrire.
Ecco alcune suggestioni per una fuga indimenticabile.

Firenze, foto di Heidi Kaden su Unspalsh

Firenze

Per un fine settimana culturale e romantico, poche città possono competere con Firenze.
Ammirare i capolavori rinascimentali della Galleria degli Uffizi, passeggiare per le strade acciottolate del centro storico, visitare il Duomo di Santa Maria del Fiore e il bellissimo Ponte Vecchio per concedersi poi una deliziosa cena toscana in uno dei numerosi ristoranti tradizionali della città.

Venezia. Foto: Foto di Ingeborg Gärtner-Grein da Pixabay

Venezia

Per un’esperienza unica al mondo, trascorri due giorni a Venezia, la città unica al mondo che vive sull’acqua.
Un’esperienza unica è perdersi tra i vicoli e i canali, visitare piazza San Marco, il Palazzo Ducale, il ponte di Rialto e il Canal Grande.
Magari prendendo una gondola per un romantico e indimenticabile giro attraverso i canali e godersi infine la cucina tradizionale veneziana in uno dei tanti ristoranti sulle rive.

Parigi. Foto di timmz da Pixabay

Parigi

Per una fuga romantica europea piena di fascino e romanticismo, Parigi è indubbiamente la scelta perfetta. Ammirare la città dalla vista unica dalla cima della Torre Eiffel, passeggiare lungo la Senna al tramonto e visitare il Louvre per ammirare le opere d’arte più celebri del mondo.
Poi l’esperienza a tavola è perfetta in un tradizionale bistrot.

Barcellona. Foto di Jorge Fernández Salas su Unsplash

Barcellona

Per un fine settimana all’insegna del sole, del mare e della cultura, scegliete Barcellona. La popolare capitale della Catalogna vi accoglierà non solo per visitare l’iconica Sagrada Familia di Gaudì, ma anche per lunghe passeggiate lungo La Rambla, respirare l’aria di mare al porto vecchio, esplorare il quartiere gotico, rilassarsi sulla spiaggia di Barceloneta e gustarsi un’aperitivo con vista sul mare al tramonto.

Praga. Foto di William Zhang su Unsplash

Praga

Con la sua architettura fiabesca e il suo fascino medievale, Praga è una destinazione da sogno per un fine settimana europeo.
Visita il Castello di Praga, passeggia lungo il Ponte Carlo e ammira l’orologio astronomico nella Piazza della Città Vecchia.
Assapora infine la cucina tradizionale ceca in uno dei tanti ristoranti accoglienti della città.

Roma – Roma © Federico Di Dio by Unsplash

Roma

“La città eterna”, Roma è un mix affascinante di storia antica e vita contemporanea.
Dal Colosseo al Foro Romano al Pantheon per un viaggio nel tempo prima di godersi una passeggiata serale lungo le affollate piazze iconiche di Roma.
Non dimenticare a cena di fare un salto a Trastevere per assaggiare la cucina romana autentica.

scorcio di Lisbona

Lisbona

Per un fine settimana di sole e mare, Lisbona è la destinazione ideale.
Esplorate i vicoli tortuosi del quartiere di Alfama, ammirate le pittoresche piastrelle di azulejos e godetevi la vista panoramica dal Castello di San Giorgio.
Assapora il delizioso pesce fresco come il mitico bacalao e i dolci tradizionali portoghesi, come i pastéis de nata.

Dublino. Foto Claire Tardy da Pixabay

Dublino

Se sei in cerca di un’esperienza vivace e divertente, Dublino è la città perfetta.
a visitare assolutamente il famoso Trinity College per vedere il Libro di Kells, i vivaci pub del quartiere di Temple Bar e scoprire la ricca storia della città al Museo Nazionale d’Irlanda.
Infine non perdete l’opportunità di assaggiare una pinta di birra Guinness in un autentico pub irlandese.

Amsterdam. Foto: Foto di 1919021 da Pixabay

Amsterdam

Conosciuta per i suoi canali, i suoi musei e la sua vibrante scena culturale, Amsterdam è una destinazione affascinante per un fine settimana europeo.
Da visitare anche se abbiamo solo due giorni a disposizione il museo Van Gogh prima di passeggiare lungo i pittoreschi canali ammirando l’architettura unica della città.
Per un’esperienza particolare serve affittare una bicicletta per esplorare la città come un vero olandese e assapora i gustosi stroopwafel e il formaggio olandese.

Atene: Foto di Constantinos Kollias su UNsplash

Atene

Per un fine settimana tutto storia e cultura Atene è un’opzione eccellente.
D’ammirare l’Acropoli e il Partenone, prima di passeggiare attraverso le antiche rovine dell’Agorà e del Teatro di Dioniso; infine esplorate il vivace quartiere di Plaka per fare shopping e gustare la cucina greca tradizionale in una taverna locale.

Malta, l’isola del miele

Malta, l’isola del miele

A Malta trovano sempre più spazio storie di sostenibilità, tra iniziative che rigenerano il territorio e il tessuto sociale delle isole e progetti di ampio respiro finalizzati a ridurre l’impatto ambientale del comparto turistico nell’arcipelago

Calin Stain per UNspash

L’isola sostenibile

Tra le teorie relative alle origini del nome di Malta, la più affascinante è sicuramente quella secondo cui il toponimo greco dell’isola, Melite, deriva da μελιττα (melitta, ape) e μελι (meli, miele).
Non abbiamo prova certa che l’etimologia sia corretta, ma sappiamo che api e miele sono componenti che, tre millenni fa come oggi, non sono mai mancati a Malta.

È giusto che un racconto su Malta, quale destinazione sostenibile, parta proprio da qui: dalle api e dalla cultura del miele, vero e proprio oro liquido dell’arcipelago che, oltre alle proprietà benefiche che variano, come il gusto, a seconda delle stagioni e delle diverse fioriture, contribuisce anche alla conservazione e alla salvaguardia dell’ambiente naturale locale.

Dai Fenici ad oggi

Il miele, a Malta, è parte del DNA: già i Fenici praticavano l’apicultura, secondo metodi che hanno attraversato i secoli giungendo fino a poche generazioni fa, quando sono stati introdotti nell’arcipelago i primi alveari moderni.
Ed è con lo stesso spirito, un mix di conservazione e innovazione, di identità e responsabilità, che Malta preserva tanto il nettare delle api quanto l’habitat in cui queste vivono e, insieme a loro, il paradiso mediterraneo di uccelli, animali terrestri e marini, parchi e riserve, e cultura umana che prolifera.

Foto Rick Barton per UNsplash

Tra saperi, storia, mare e natura: Malta da scoprire a basso impatto

Ogni viaggiatore arriva con la voglia di vivere appieno le bellezze di Malta, rispettandone, al contempo, l’unicità e il delicato equilibrio che contraddistingue il clima nell’arcipelago.
Sono tante le attività all’aperto che permettono di attraversare le isole con minimo impatto ambientale: bicicletta, segway o anche un giro a bordo dei rolling geek, piccole auto elettriche facilissime da guidare.

E la stessa cosa vale per il mare: le coste maltesi possono essere ammirate, dal mare, in kayak, in barca a vela, o anche in SUP, magari al largo delle 12 spiagge bandiere blu dell’arcipelago.
Da Malta si porta a casa, come souvenir, una bella storia in ogni caso.
Quella di Merril, ad esempio, un’impresa sociale che mette in rete i produttori locali e che ha creato i Malta Rural Tours: nei luoghi di lavoro, questi tour hanno per protagonisti i produttori, con il loro racconto sui segreti del vino, dell’olio, dell’apicultura e dei saperi artigianali, come gli strumenti musicali o la produzione del sale. Conoscere le storie del loro lavoro significa dare al cibo, alle musiche e agli oggetti un sapore, un suono e un significato diverso: quello della condivisone, che fa bene tanto a chi viaggia quanto ai locali.

Valletta. Foto Mike Nahlii per Unsplash

Valletta, rinascita di una capitale

Sono passati sei anni dall’elezione di Valletta a Capitale Europea della Cultura 2018: tra i progetti più interessanti che hanno visto la luce nell’ultimo periodo, sicuramente spiccano quelli di riqualificazione del tessuto urbanistico, che hanno ridato nuova identità a luoghi come Strait Street, abbandonata per decenni, oggi una delle strade più celebri della città.
Lo stesso si può dire delle vicine Tre Città ovvero Senglea, Cospicua e Vittoriosa, tornate a splendere, e dei tantissimi palazzi d’epoca che a Valletta stavano andando in rovina e sono invece stati riconvertiti in Boutique Hotel di design.

foto di Rick Barton per UNsplash

Le due piccole isole gemelle: Comino e Gozo

L’isola sorella di Malta, Gozo, merita sicuramente una visita, sia come destinazione a sé stante, sia per una gita di un giorno, utilizzando uno dei traghetti che collegano le isole.
Sicuramente un’alternativa più pittoresca alla terraferma, con più aree verdi, Gozo è meno popolata e tuttavia offre una miriade di attrazioni.
Un viaggio in traghetto di 25 minuti dal terminal di Cirkewwa, che si trova nel nord di Malta, o un traghetto di 45 minuti dalla capitale La Valletta, offre ai visitatori e alla gente del posto un’esperienza di uno stile di vita più rurale.
I visitatori possono sperimentare antiche tradizioni come la mungitura delle capre e delle pecore e osservare come questo latte viene preparato nel tradizionale formaggio gozotano.
Gozo non manca di esperienze per i visitatori – con i templi indipendenti più antichi del mondo di Ggantija, patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo maestoso sito, situato in una campagna lussureggiante, è composto da due enormi templi. Le rocce sono così grandi che non sorprende che molti locali credessero che fossero state costruite dai giganti.

L’antica città di Cittadella, recentemente restaurata, situata in cima a una delle famose tre colline di Gozo, si erge alta e orgogliosa, dominando l’orizzonte dell’isola.
Adiacente alla capitale di Gozo, Victoria, Cittadella è costituita da un labirinto di strade pittoresche, che si intrecciano dentro e intorno ai bastioni che circondano la città e la Cattedrale.
Situata tra Malta e Gozo, si trova l’incantevole isola di Comino. A soli 10 minuti di barca da Gozo e ospita una sola famiglia.
Altri servizi per Comino abbondano, dalle barche charter private alle offerte speciali per gite di un giorno, con partenza principalmente da Sliema, Malta.
I mari intorno a Comino sono meravigliosi, con la famosa Laguna Blu e la Laguna di Cristallo che sono le principali attrazioni. La fantastica visibilità del mare ha anche portato Comino ad essere una delle migliori destinazioni per le immersioni, con tutti i siti per immersioni in barca.
Una torre di guardia del XVII secolo è il punto di riferimento più alto dell’isola, giustamente chiamata Torre di Santa Marija.
Questa torre fu costruita dai Cavalieri di San Giovanni e fu utilizzata come prigione dai Cavalieri. Quando i turchi ottomani attaccarono le isole maltesi, prima spazzarono via completamente tutti gli abitanti di Gozo e Comino.
Dopo aver visitato la torre, si può passeggiare verso l’Ospedale dell’Isolamento, che come dice il suo nome veniva utilizzato nei secoli XIX e XX per isolare chiunque fosse affetto da peste o colera.
Questo ospedale fu sempre utilizzato per ospitare i prigionieri tedeschi durante la prima guerra mondiale. Comino è per lo più disabitata e ciò aggiunge all’atmosfera esotica e avventurosa di quest’isola.

La cipolla dell’acqua di Santarcangelo di Romagna  è un nuovo Presidio Slow Food

La cipolla dell’acqua di Santarcangelo di Romagna è un nuovo Presidio Slow Food

La chiamano zvòla da aqua, perché in passato veniva coltivata nei terreni attraversati da canali e fossi d’acqua, e oggi diventa Presidio Slow Food: stiamo parlando della cipolla dell’acqua di Santarcangelo di Romagna.
Una varietà di cipolla (è la sedicesima in Italia a diventare Presidio, un dato che meglio di qualsiasi definizione spiega che cosa significa il termine biodiversità) «dalla pezzatura importante, che può arrivare anche al chilo di peso, di colore bianco e buccia dorata, e soprattutto caratterizzata da una dolcezza che ne consente il consumo anche a crudo, in insalata» spiega Fabio Polidori, il referente dei quattro produttori che aderiscono al progetto.

Il fiore della cipolla dell’acqua . Foto Anna Maria Nanni

Il mito della cipolla

Nella prima metà del Novecento, nella zona di Santarcangelo di Romagna la produzione della cipolla era fiorente.
«Nei terreni, tra una aiuola di cipolle e l’altra, venivano scavati dei piccoli fossi e l’irrigazione avveniva per scorrimento: l’acqua, prelevata dal fiume Marecchia, scorreva abbondante – prosegue Polidori –. Ma oggi quei fossi non sono più gli stessi: quelli che ancora ci sono portano molta meno acqua, ma molti non esistono nemmeno più.
Nella zona in cui ho l’azienda io, ad esempio, un tempo correva una fossa che assicurava l’acqua a cinque mulini: è scomparsa.
Questo fa capire quanto le scelte politiche possono cambiare la morfologia di un territorio».
Decennio dopo decennio, poi, la coltivazione ha subìto un progressivo abbandono: oggi resistono pochi contadini, che hanno ereditato la semenza e lavorano per conservarla e tramandarla.
Se l’irrigazione avviene necessariamente in modo diverso e la coltivazione si pratica su superfici ridotte, ciò che non è cambiato è il calendario dei lavori nell’orto: la semina avviene a gennaio, il trapianto delle piantine in primavera, la raccolta tra metà luglio e fine agosto: «Ho sempre avuto il mito della cipolla dell’acqua – ricorda Polidori –. I miei zii erano agricoltori e io, che ne sentivo parlare come di uno dei fulcri della cucina locale, rimanevo impressionato vedendo cipolle così grandi. Così otto anni fa ho iniziato anch’io».

Cipolla dell’ acqua di Santarcangelo di Romagna, Presidio Slow Food. Foto Anna Maria Nanni

In cucina, dalla piadina al dolce

Agli abitanti di Santarcangelo di Romagna l’appellativo di zvùléun, cioè cipolloni, è stato dato dai vicini riminesi: un soprannome che racconta bene un passato legato a doppio filo con il dolce e buonissimo ortaggio.
In cucina, la cipolla dell’acqua si presta a diversi utilizzi: oltre a venir consumata cruda, un tempo veniva cotta sulla stufa a legna oppure avvolta nella stagnola e messa nella brace.
Oggi la si ritrova in molte preparazioni, a cominciare dalla piadina per arrivare fino ad alcune pietanze dolci.
«È un vero e proprio tesoro per i santarcangiolesi, che la amano. – 
conclude Serena Boschi, referente Slow Food del Presidio – Ma siccome si conserva poco, due o tre mesi, oggi il tentativo è quello di usarla anche per fare trasformati e renderla sempre più appetibile sul mercato».

Glicine in fiore. Dove ammirare i più belli d’Italia

Glicine in fiore. Dove ammirare i più belli d’Italia

L’Italia, durante la primavera, si riempie di straordinarie fioriture come vi abbiamo già raccontato (in questo articolo) ma fra tutte è un’appariscente pianta con fiori riuniti in grappoli pendenti lunghi circa 30 cm, il glicine ad affascinare con i suoi colori candidi, tenui e fluidi che “invadono” le nostre città, i nostri borghi e tutte le meraviglie del Paese.
Per questo motivo abbiamo deciso di selezionare alcuni luoghi italiani in cui ammirare la fioritura di questa pianta colorata.

1 – Firenze e il tunnel fiorito di Villa Bardini

Iniziamo questo viaggio primaverile inevitabilmente da Firenze perché lo straordinario paesaggio della città Toscana fa da sfondo alla fioritura del glicine arrampicato su pergolato lungo 70 metri che crea un tunnel fiorito unico per una passeggiata indimenticabile.
Non azzardiamo ad affermare che è questa una delle più belle fioriture del mondo.  Siamo all’interno di Villa Bardini immersa in quattro ettari di bosco, giardino ed orto frutteto e con uno spettacolare affaccio sulla città. Villa Bardini, oggi è centro espositivo di arte e di cultura, gestito dalla Fondazione CR di Firenze, ma un tempo fu di proprietà del noto antiquario Stefano Bardini, che vi raccolse una ricca collezione d’arte.
La bellissima pergola del glicine ospita tre diverse varietà di glicie che regalano ogni anno in questa stagione la magia di un percorso dalle sfumature di lilla, viola e rosa.
Lungo come accennato 70 metri e largo 4,5 dove ammirare glicini come il Black Dragon, il giapponese Royal Purple dal fiore doppio di colore porpora e viola scuro, il Showa Beni dal fiore rosa e la Wisteria Prolific, con fiori grandi di colore è il più fotografato del mondo.


2 – Alassio e le 34 varietà di Villa della Pergola

Ad Alassio, nel ponente ligure, gli storici giardini di Villa della Pergola, uno dei parchi più belli d’Italia e raro esempio di giardino anglo-mediterraneo, ospitano la più importante collezione italiana di glicini (certificata dalla SOI), con 34 differenti varietà per forma e colore.
Questi giardini, che si estendono per 22mila metri quadrati, affondano le radici alla fine dell’Ottocento e sono strettamente legati alla storia della comunità inglese in Liguria.
Grazie alla passione degli attuali proprietari, Silvia e Antonio Ricci,la collezione di glicini si è arricchita di 15 nuove varietà. Tra queste si possono ammirare la Floribunda Violacea Plena, conosciuta anche come Black Dragon, Glicine doppio o Glicine del Giappone dal color porpora-violetto fino al lilla; la Wisteria Frutescens Amethyst Falls, ovvero il glicine americano, con foglie appuntite ed eleganti e grappoli di fiori color ametista così pieni e tozzi da dare l’impressione di esser doppi; il Wisteria floribunda Hon-beni o Floribunda Rosea, dalla fioritura molto abbondante e dalla profumazione delicata, con fiori papilionacei di color rosa scuro; il Floribunda Lilac Rose, i cui fiori presentano sfumature che vanno dal rosa al lilla fino al porpora; il Wisteria brachybotrys Shiro-Kapitan o glicine bianco, che ha ottenuto il prestigioso premio Garden Merit della Royal Horticultural Society; l’appariscente glicine americano Clara Mack e la Wisteria Murasaki Kapitan conosciuta anche come “Silky Wisteria”, una grande arrampicatrice, può crescere in altezza dai 3 ai 7 metri, regalando un meraviglioso spettacolo scenografico. 


3 – Cisterna di Latina e il Giardino della Ninfea

A Cisterna di Latina, alle porte dell’Agro Pontino, il Giardino di Ninfa, “tra i più belli del mondo” secondo il New York Times, si estende per otto ettari ed ospita circa 1300 specie di piante provenienti da tutto il mondo e oltre cento specie di uccelli censiti. Il nome Ninfa deriva da un tempio di epoca romana costruito nei pressi dell’attuale giardino e dedicato alle divinità delle acque sorgive.
Già nel XVI secolo il cardinale Nicolò III Caetani, amante della botanica, vi volle creare un “giardino delle delizie”, ma l’attuale configurazione è merito di Marguerite Chapin, che negli anni Trenta del Novecento aprì le porte del giardino a letterati ed artisti, e della figlia, Donna Lelia Caetani, che nel 1972 istituì la Fondazione Roffredo Caetani, che ha tra gli scopi anche quello di preservare il giardino.
Qui è possibile ammirare cascate di glicini che si specchiano sul fiume, tra questi diverse varietà di Floribunda (Rosea, Macrobotrys, Alba e Longissima Alba), Sinensis (Alba Purpurea) e la Wisteria brachybotryis Showa Beniwww.giardinodininfa.eu


4 – La scala fiorita dell’isola Madre


Il lussureggiante giardino botanico dell’Isola Madre, la più grande tra le isole del Lago Maggiore, custodisce una delle prime e più ricche collezioni di glicini realizzate in Italia, oltre 20 specie provenienti dall’America, dalla Cina e dal Giappone.
Si tratta di Wisteria sinensisfloribunda e brachybotris (Cina e Giappone), mentre la specie americana è denominata Wisteria frutescens, a fiore tardivo di colore molto vicino al blu.
Tutta la lunga scala che dal lago porta alla cappella sull’Isola Madre è coperta da arcate su cui si arrampicano colorati e profumati grappoli di glicini bianchi, lilla e viola, che sbocciano nei mesi di aprile e maggio. La Scala dei Glicini cattura la vista con un effetto sorprendente e scenografico, e tra le meraviglie ospitate in questo parco romantico all’inglese di otto ettari, voluti da Vitaliano IX Borromeo, segnaliamo anche la Millettia japonica, soprannominata la glicine rossa, ancora poco diffusa nei giardini italiani.


5 – I trulli di Alberobello


Particolarmente suggestivo e assolutamente irresistibile in primavera  è Alberobello in Puglia. Il paese dei trulli dove il glicine nelle su mille varietà di specie e di colore si appoggia candidamente un po’ ovunque avvolgendo molti trulli.
Una magia che si aggiunge alla magia che vi estasierà percorrendo le vie di uno dei borghi più incantevoli che esistano al mondo..