Gen 22, 2015 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Crete Senesi, Litorale pisano, Montalbano, Pisa, Pistoia, Siena, Val d'Orcia | Val di Chiana, Valdinievole, Versilia
di redazione – Arriva a febbraio la prima edizione di un evento nuovo che unisce turismo e sport: il Tuscany Bike Challebge circuito di Gran Fondo Ciclosportivo, realizzato in collaborazione con Vetrina Toscana, che esprime un modo nuovo di vedere, concepire e vivere il ciclismo, con un connubio ideale tra atleta e territorio. Pedalare in Toscana vuol dire pedalare nella storia. Una storia che ha origini nella lontana civiltà etrusca e che vede numerose testimonianze sul territorio, per passare dal medioevo, con i molti borghi caratteristici che raccontano di un periodo così affascinante, che vede il suo apice nel Rinascimento, punto di massima espressione artistica e culturale, fino a scivolare verso un Novecento fatto di caffè letterari e di artisti che hanno ulteriormente rafforzato l’immagine della Toscana nel mondo. Scegliere la Toscana, vuol dire pedalare sotto la Torre di Pisa (il monumento italiano più conosciuto e riconosciuto nel mondo), vuol dire percorrere strade e piazze storiche, entrare tra le mura di Siena o nella magica atmosfera della Garfagnana provare la nuova esperienza del bike watching nel padule di Fucecchio La Toscana è una straordinaria macchina del tempo, dalla quale lasciarsi trasportare in un viaggio indimenticabile. Tuscany Bike Challange di fatto, esprime un modo nuovo di vedere, concepire e vivere il ciclismo, cercando di creare l’ambiente idoneo, dove gli appassionati da tutto il mondo, possano vivere nel migliore dei modi, e secondo i propri desideri, il mondo della bicicletta. Le classiche Gran Fondo, riviste in un’ottica evoluta, e le altre tipologie di kermesse che arricchiranno le manifestazioni, saranno organizzate in maniera tale da offrire agli appassionati, dal piacere della competizione, fino alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze. Originale il format tecnico adottato che consentirà di vivere ogni manifestazione al meglio sia sotto l’aspetto l’agonistico che sotto quello del puro divertimento, nonché turistico: le Gran Fondo Ciclosportive vedranno partenza a “griglie orarie” o “alla francese” e un’alternanza di tratti cronometrati a tratti turistici che permetteranno a tutti di godere del territorio senza rinunciare all’aspetto agonistico, i percorsi saranno tre: corto, medio e lungo opportunatamente segnalati. Nei pressi dei villaggi di partenza e di arrivo delle manifestazioni un mix tra aziende prestigiose del territorio toscano e grandi eccellenze enogastronomiche del comprensorio di ogni competizione che avranno modo di mostrare i propri prodotti grazie all’ampio spazio a loro dedicato all’interno di Open Tuscany Area e alla collaborazione di Vetrina Toscana agenzia della regione Toscana nata per valorizzare queste eccellenze, i partecipanti entreranno così in contatto con una terra come la Toscana ricca di imprenditori e culla del ciclismo, della cultura e del buon cibo. Piccoli villaggi itineranti caratterizzano, invece, i punti di ristoro dislocati lungo i percorsi di gara e opportunamente segnalati, diventeranno vere e proprie tappe-vetrina dove sostare e godere di quanto il territorio possa offrire. Il Tuscany Bike Challenge proporrà 5 manifestazioni. S’inizia l’8 marzo con la primissima edizione della Gran Fondo Strade Bianche – Trek, il 19 aprile si correrà la Gran Fondo dell’Isola d’Elba che precederà di una settimana la 19.a Gran Fondo Internazionale BMC – Il Diavolo in Versilia. Per avviarci verso la conclusione con la 2.a edizione della Gran Fondo Città di Pisa il 3 maggio e l’ultima prova del Challenge la 2.a Gran Fondo Montecatini Terme. A fare da corredo alla kermesse anche alcune prove Jolly. Su tutte l’originalissima Cronovintage “La Tirrenica” che il 15 febbraio inaugurerà, infatti, il calendario degli appuntamenti 2015. Inserita all’interno del Giro d’Italia d’Epoca sposa una delle tendenze del momento legate al mondo vintage e delle biciclette d’epoca. Sarà il turno poi del Giro a Tappe dell’Isola d’Elba dal 13 al 15 aprile: cinque giorni indimenticabili in un luogo magico come l’Isola d’Elba. Infine ma non ultima la Ciclostorica “La Torre Pendente” in programma l’1 maggio a Pisa, sarà una pedalata non competitiva né agonistica con partenza ed arrivo dalla tenuta del Parco di San Rossore farà quindi rotta verso la meravigliosa Piazza dei Miracoli dove poter ammirare la famosa Torre pendente. Calendario 15 febbraio 2015: Cronosquadre Vintage La Tirrenica, che rappresenta una novità unica in Italia, un emozione da vivere sia da atleta che da spettatore. 08 marzo 2015: Gran Fondo Strade Bianche Trek (Siena) 12 aprile 2015: Gran Fondo Ciclosportiva dell’Isola d’Elba 26 aprile 2015: Gran Fondo BMC Diavolo in Versilia 03 maggio 2015: Gran Fondo Ciclosportiva Città di Pisa 07 giugno 2015: Gran Fondo Ciclosportiva Montecatini Terme Info: www.tuscanybikechallenge.it
Nov 13, 2014 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Enogastronomia, Firenze
Novembre, mese di Biennale Enogastronomica Fiorentina in città. Col primo week-end nella bellissima serra del Tepidarium del giardino dell’Orticoltura che ospita la Biennale è di scena l’Isola d’Elba.
Sabato 15 novembre dalle 12 alla mezzanotte la più grande delle 7 perle dell’Arcipelago Toscano, l’Isola d’Elba, sbarca in città con le sue preziose specialità.
Un sabato speciale per scoprire le specialità enogastronomiche seguendo un percorso di degustazione fatto di show cooking, con chef elbani che portano in città alcune ricette sia tradizionali che tipiche reinterpretate. Il tutto annaffiato da ottimi nettari isolani. L’Isola d’Elba vanta infatti ottimi vini, poco noti e realizzati con uve uniche come il Sangioveto, l’Ansonica, il Procanico, il Moscato.
Presente ovviamente anche il prodotto più conosciuto e apprezzato in bicchiere: l’Aleatico, unica DOCG passita della Toscana.
Nel piatto la regina sarà invece la Palamita sott’olio, presidio Slow Food ed eccellenza che sta riscuotendo (finalmente) un grande e meritato successo.
Non mancheranno poi a disposizione dei buongustai fiorentini l’olio extravergine, il miele, i dolci della tradizione locale, le marmellate, le conserve di verdure, le erbe aromatiche.
Ingresso libero.
Giardino dell’Orticoltura – Via Bolognese 17, ingresso anche da Via Vittorio Emanuele
Mag 17, 2014 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Da non perdere
di redazione – Era il 4 maggio del 1814 quando l’Imperatore sbarcò sull’isola per il suo soggiorno forzato che si trasformò per l’Elba in dieci mesi da ricordare. Tantissimi eventi in questo 2014 per il Bicentenario, un motivo in più per conoscere questa meravigliosa isola toscana.
A duecento anni di distanza, per ricordare quei dieci mesi dell’Imperatore sull’isola, in tutti i comuni elbani, fra il 2014 e il 2015, sarà un susseguirsi di eventi culturali, spettacoli, rievocazioni storiche, concerti, convegni, mostre, rassegne cinematografiche e percorsi tematici ambientali e sportivi.
Il Bicentenario Napoleonico rappresenta infatti un’occasione straordinaria per scoprire la terza più grande isola italiana e le sue bellezze naturali incontaminate non solo marine; per riscoprire storie, luoghi, tradizioni e curiosità con la possibilità di farlo anche attraverso percorsi tutti da personalizzare collegati alle varie iniziative.
Le celebrazioni ufficiali sono state anticipate l’11 aprile scorso a Portoferraio da un convegno, organizzato dal Centro Studi Napoleonici in collaborazione con il Lions Club Isola d’Elba, dedicato al Trattato di Fontainebleu, (documento con cui si sancisce la prima vera sconfitta di Napoleone ma gli si assegna la sovranità dell’Isola, trasformandola in Principato) a cui è seguita una rappresentazione teatrale presso il teatrino della Villa dei Mulini.
Il 4 maggio si è svolta la rievocazione dello sbarco di Napoleone a Portoferraio alle ore 16.00.
L’Imperatore sbarcò sull’isola, a Portoferraio, il 4 maggio 1814, anche se raggiunse la costa il giorno precedente. Ci furono una serie di preparativi per accoglierlo in modo adeguato.
Uno degli aspetti più interessanti è che, ancora prima di mettere piede a terra, Napoleone fece preparare una bandiera, l’attuale bandiera elbana, che il giorno del suo sbarco fu collocata sul Forte Stella.
La bandiera fu realizzata con fondo bianco e una banda rossa obliqua con rappresentate sopra tre api d’oro che volano verso l’alto.
Ma la figura di Napoleone, le cui conseguenze sullo scenario europeo sono andate ben oltre l’aspetto politico- militare, è stata tale da lasciare importanti segni nella legislazione, nella organizzazione anche dell’isola d’Elba e di Portoferraio, perché l’imperatore si è occupato delle strade, delle miniere, dell’agricoltura, di una città che doveva acquisire le funzioni ed i simboli della rivoluzione borghese della fine del settecento, dal teatro, all’ospedale e ad altro ancora.
Le celebrazioni del bicentenario si occupano anche di questo, ma non dimenticano neppure che l’imperatore, a dimostrazione delle sue capacità, è stato ed è ancora un tema interessante per la drammaturgia e la cinematografia.
L’anno napoleonico è ricchissimo di balli, mercati, spettacoli, gare veliche, concerti, proiezioni cinematografiche, giochi pirotecnici a Portoferraio per il genetliaco del 15 agosto preceduto dal palio dell’antenna di PortoAzzurro il 14, la rievocazione dell’incontro con Maria Waleska alla Madonna del Monte di Marciana, e via via fino al 26 febbraio 2015, quando l’Imperatore salpa per S.Juan per andare incontro al proprio definitivo destino di esule nel volgere di trionfi travolgenti fino a Parigi e di una radicale sconfitta a Waterloo.
Ma quella è già un’altra storia per l’isola d’Elba. Un’isola che rimane legata all’Imperatore perché dopo 200 anni l’Imperatore continua ad essere occasione di crescita ed innovazione da Portoferraio alle miniere di Rio e Capoliveri, e poi ancora al granito del Capanne.
by redaction – It was May 4 , 1814 , when the Emperor landed on the island for his forced stay that turned to Elba in ten months to remember. Many events in this 2014 for the Bicentennial , one more reason to get to know this gorgeous Tuscan island .
Two hundred years later, to remember those ten months of the emperor on the island of Elba in all municipalities , between 2014 and 2015 , will be a series of cultural events , shows, pageants , concerts , conferences, exhibitions, film and theme paths environmental and sports .
The Bicentennial Napoleonic represents an extraordinary opportunity to discover the third largest Italian island and its unspoiled natural beauty , not only marine to rediscover stories, places , traditions and curiosity with the ability to do so even through all connected to customize the various initiatives .
The official celebrations have been anticipated on April 11 in Portoferraio from a conference organized by the Centre for Studies in collaboration with the Napoleon Lions Club Isola d’Elba , dedicated to the Treaty of Fontainebleau ( document which establishes the first real defeat of Napoleon but you assign the sovereignty of the island, transforming it into a principality ) which was followed by a play at the theater of the Villa Mills .
On May 4, there was the re-enactment of the landing of Napoleon at Portoferraio at 16.00.
The Emperor landed on the island , in Portoferraio , May 4, 1814 , although he reached the coast the previous day. There were a number of preparations to welcome him properly.
One of the most interesting aspects is that , even before setting foot on land , Napoleon had to prepare a flag, the current flag of Elba , that the day of his landing was placed on the Forte Stella .
The flag was made with a white and a red band with oblique represented above three golden bees flying upwards.
But the figure of Napoleon , whose consequences on the European scene have gone well beyond the political – military , was such as to leave important signs in legislation, organization and even the island of Elba Portoferraio , because the emperor was busy roads, mines , agriculture, a city that was to acquire the functions and symbols of the bourgeois revolution of the late eighteenth century , the theater, hospital and more.
The bicentennial celebrations also take care of this, but do not forget that even the emperor , a demonstration of its capabilities, has been and still is an interesting theme for the drama and cinematography.
The Napoleonic year is full of dancing, markets , shows, sailing events , concerts , film screenings, fireworks in Portoferraio for the birthday of August 15, preceded by the giving away of PortoAzzurro antenna 14 , the re-enactment of the meeting with Maria Waleska Our Lady of Mount Marciana , and so on up to 26 February 2015, when the Emperor set sail for S.Juan to go meet his final fate of exile in the space of overwhelming triumph to Paris and a radical defeat at Waterloo.
But that is another story for the island of Elba. An island that remains bound to the Emperor because after 200 years , the Emperor continues to be an opportunity for growth and innovation from Portoferraio to the mines of Rio and Capolivieri , and then again to the granite of Tabernacles.
Giu 25, 2013 | Arte e cultura
di Nadia Fondelli – Esistono luoghi magici. Luoghi che pensi che solo nella tua fantasia possano esistere, ma che poi scopri essere veri. Dato che l’estate è alle porte eccovi allora un itinerario magico e speciale che vi porta sull’isola d’Elba alla scoperta del “Santuario delle farfalle”.
Alle pendici del Monte Capanne – il picco dell’isola – è fra il Monte Perone e il Monte Maolo in uno scenario mozzafiato fra monte e mare questo luogo magico.
Due chilometri di passeggiata fra aria di pino marittimo e salmastro dove si possono osservare nel loro habitat un numero pressocché infinito di farfalle.
Lungo il percorso esistevano 50 cartelli che illustravano e guidavano il visitatore alla scoperta di quasi tutte le specie di farfalle che si possono incontrare sul cammino e le loro principali caratteristiche ambientali e biogeografiche che rendono il luogo così importante per questi animali delicati e speciali, ma alcuni idioti teppisti hanno pensato bene di distruggerli e quindi gli stessi sono adesso in fase di ripristino.
Inaugurato nel maggio del 2009 il Santuario delle Farfalle è dedicato alla memoria di Ornella Casnati scomparsa prematuramente, che ha lavorato al Parco e che ci ha regalato foto bellissime.
Un mondo di farfalle da non perdere. C’è la Lycaeides villai, la Manola jurtina, oppure la Melitaea athalia. Un ambiente speciale quello dell’Isola d’Elba che favorisce la presenza delle farfalle; forse non è noto, ma l’ambiente è addirittura migliore di quello di località più note come le Canarie, la Corsica e altre grandi isole nel mondo.
Nel Santuario elbano confluiscono più farfalle che in Sardegna, giungendo anche dalla Toscana. E’ una “cappella Sistina” della natura, quasi un luogo sacro di incontro di questi fragili lepidotteri e imenotteri,e forse anche per questo è stato chiamato… santuario.
Un ambiente montano a circa 700 metri d’altitudine con vista mare noto per panorami infiniti dove è possibile scorgere a nord l’isola di Capraia e Gorgona, a sud quella di Montecristo ed a ovest l’isola di Pianosa e la non lontana Corsica.
Un luogo magico che esiste, da visitare ![]()
by Nadia Fondelli – There are magical places. Places that VigRX you think may exist only in your imagination, but then you find out that to be true. Since the summer is upon us then here’s a special and magical journey that takes you to the island of Elba to the discovery of “The Butterflies Sanctuary.”
On the slopes of Monte Capanne – the peak of the island – is among the Monte Perone and Monte Maolo in a breathtaking setting between mountain and sea, this magical place.
Two kilometers of promenade between air and maritime pine brackish where you can observe them in their habitat an almost infinite number of butterflies.
Along the way there were 50 posters illustrating and led the visitor to discover almost all species of butterflies that you may encounter along the way and their main environmental and biogeographical that make the place so important to these animals delicate and special, but some idiots thugs have seen fit to destroy them, and then the same are now being restored.
Opened in May 2009, the Butterfly Sanctuary is dedicated to the memory of Ornella Casnati died prematurely, who worked at the park and that has given us great pictures.
A world of butterflies not to be missed. There is Lycaeides villai, the Manola jurtina, or Melitaea athalia. A special environment the Isle of Elba, which favors the presence of butterflies, perhaps it is not known, but the environment is even better than that of most popular places such as the Canary Islands, Corsica and other large islands in the world.
In the Sanctuary Elba converge more butterflies in Sardinia, coming also from Tuscany. It ‘a “Sistine Chapel” of nature, almost a sacred place of meeting of these fragile butterflies and wasps, and perhaps for this reason it was called … sanctuary.
Mountain environment at about 700 meters above sea level with views of the sea known for endless views to the north where you can see the island of Capraia and Gorgona, south of Monte Cristo and the west of the island not far Pianosa and Corsica.
A magical place that exists, to visit
Set 4, 2012 | Arcipelago | Costa degli Etruschi, Maremma, Shopping
In una terra di gole rosse e possenti come la Toscana, l’ansonica rappresenta una delle voci bianche che con sempre maggiori ascolti sanno cantare fuori dal coro, svincolando la Maremma del vino dal suo interprete più celebrato, il Morellino.
Siamo lungo il tratto del grossetano che guarda verso il Monte Argentario, territorio ideale per quest’uva conosciuta ed apprezzata fin dall’antichità dove tener fede alla sua innata vocazione costiera.
L’ansonica si lega infatti per storia e caratteristiche alle zone di mare, con una simpatia tutta particolare per le isole: Isola d’Elba, Isola del Giglio, Sardegna e soprattutto Sicilia, dov’è conosciuta come inzolia, protagonista fra le più rappresentative della viticoltura locale.
Una tradizione che lungo la costa dell’Argentario è portata avanti con incoraggianti risultati da un numero crescente di piccoli produttori.
Vera chicca è quella offerta dell’Isola del Giglio, uno delle più colorite espressioni di quella viticoltura cosiddetta eroica che vede l’uomo impegnato a strappare a Madre Natura lembi di terra coltivabili.
I filari di ansonaco, come viene localmente chiamata l’uva, sorgono su piccoli terrazzamenti a picco sul mare ancora puntellati di curiose costruzioni in muratura, i palmenti, realizzate dagli abitanti dell’isola fra il XVI ed il XVII e destinate alla pigiatura delle uve, che per problemi di trasporto avveniva direttamente sul campo.
Oltre a Giglio e Argentario la produzione interessa anche parte dei territori di Capalbio, Manciano e Orbetello.
Del 1995 è il disciplinare che, riconoscendo storia e tipicità di vino e vitigno, ha istituito la Doc “Ansonica Costa dell’Argentario”, imponendo in produzione l’utilizzo di uve Ansonica in misura non inferiore all’85%.
In tavola l’abbinamento resta legato alla tradizione costiera di quest’angolo di Maremma: vino fresco e dagli aromi delicati che ricordano fiori e agrumi, di corpo leggero, ben accompagna il pesce a tutto pasto, evitando però preparazioni troppo elaborate.
Più strutturata la versione prodotta sul Giglio, dove il clima caldo e soleggiato porta nel bicchiere vini dal corpo più robusto, con gradazione alcolica anche piuttosto sostenuta.
“Fior d’Ansonica” Ansonica Costa dell’Argentario Doc
Cantina Capalbio (Capalbio, GR)
Vino Ansonaco Isola del Giglio
Azienda agricola Altura (Isola del Giglio, GR)
Marco Ghelfi
In a land of mighty red gorges, like Tuscany the ansonica is one of the whites that, with increasing attention, knows how to stand on its own two feet, releasing the Maremma of its most celebrated star in the field of wine, the Morellino.
We are heading along the section of the road for Grosseto that looks towards Monte Argentario, the perfect land for this well-known grape that has been enjoyed since antiquity where it keeps faith in its innate coastal vocation.
The ansonica is in fact linked to seaside areas by its history and properties, with a special liking for the islands: Elba Island, Giglio Island, Sardinia and, especially, Sicily, where it’s known as inzolia, one of the most typical stars of the local wine-making culture.
It is a tradition that is promoted with encouraging results by a growing number of small-scale producers along the Argentario coast.
The real gem is offered by Giglio Island, one of the most colourful expressions of the so-called heroic vineyard cultivation, which sees man hard at work to rob Mother Nature of strips of land that can be cultivated.
The rows of ansonaco, as the grape is called locally, stand on small terraces with a sheer drop down to the sea, still dotted with curious stone wall buildings, the palmenti, built by the islanders between the sixteenth and seventeenth century and intended for grape pressing, which took place on site due to transport problems.
In addition to Giglio and the Argentario, production also involves part of the Capalbio, Manciano and Orbetello areas.
There has been a guideline in place since 1995, which, having recognised the history and uniqueness of the wine and vine, established the DOC Ansonica Costa dell’Argentario, enforcing the use of no less than 80% of Ansonica grapes in production.
It goes wonderfully with the coastal tradition of this corner of the Maremma; a crisp wine with delicate aromas that recall flowers and citrus fruit, with a light body, it is perfect with fish throughout the meal. However, elaborate recipes are best avoided. The version produced on Giglio is more structured, given the hot, sunny climate, providing us with more robust wines with a higher alcohol content.
“Fior d’Ansonica” Ansonica Costa dell’Argentario Doc
Cantina Capalbio (Capalbio, GR)
Vino Ansonaco Isola del Giglio
Azienda agricola Altura (Giglio Island, GR)
Marco Ghelfi