Il vino delle donne: Giovanella Fugazza

Il vino delle donne: Giovanella Fugazza

L’azienda castello di Luzzano è da sempre tra i maggiori produttori di Malvasia di Candia aromamtica, coltivata nei propri vigneti nel comune di Ziano Piacentino.
Le argille ferrettizate di cui è composto il suolo, sono perfette per esaltare i profumi e le caratteristiche più specifiche dei tannini dolci con ottima acidità di questo vino tipico dei Colli Piacentini.
Fin dall’anno 2004 l’azienda ha voluto affiancare alle proprie tipologie frizzanti , secca e dolce, classiche per la Malvasia, una bottiglia che esalti le caratteristiche di finezza ed eleganza di questo vitigno.
Il nome Tasto di Seta è stato scelto per rappresentare la morbidezza e la preziosità di questo vino ricco di intense sensazioni sia al naso che al palato.
Vitigno fra i più antichi del Mediterraneo è rimasto intatto nei secoli amato da chi desidera piacevolezza, intensità e riconoscibilità immediata.
Di colore giallo paglierino brillante,, profumo intenso e aromatico, con note di acacia, cipresso e menta.
Al palato osi presenta equilibrato e morbido, con corpo pieno ed elegante.
Si adatta a primi quali risotti, paste fresche, piatti a base di uova e verdure, carni bianche. Ottimo l’abbinamento con crostacei e pesci dalla carne grassa. Può conservare la propria freschezza per molti anni.

Alla scoperta dell’Italia underground: miniere e grotte da esplorare

Alla scoperta dell’Italia underground: miniere e grotte da esplorare

L’Italia non è solo famosa per le sue città storiche e le sue bellezze naturali in superficie, ma offre anche un mondo affascinante e misterioso sotto terra.
Con le sue miniere secolari e le grotte nascoste, l’Italia è una destinazione perfetta per gli amanti dell’avventura e dell’esplorazione sotterranea. Scopriamo insieme alcune delle miniere e grotte più affascinanti che l’Italia ha da offrire.
Esplorare le miniere e le grotte dell’Italia underground è un’avventura emozionante che permette di scoprire la bellezza e la storia nascoste sotto la superficie del Paese. Con le sue impressionanti formazioni naturali e la sua ricca storia mineraria.


Le miniere di sale di Realmonte, Sicilia

Situato sulla costa meridionale della Sicilia in un tratto di costa molto particolare il comune di Realmonte è frequentatissimo dai turisti italiani e stranieri per il bianco abbagliante del celebre promontorio dellaScala dei Turchi che crea un paesaggio incredibile.
Realmonte è però il luogo dove sono le Cave di Sale” e la celebre “Cattedrale di Sale” che si trova non distante dal centro abitato, in contrada Scavuzzo.
All’interno dell’antichissima miniera di salgemma (giacimento formatasi circa 6 milioni di anni fa e, adesso, una tra le più importanti fonti d’estrazione di sale presenti in Sicilia) è la Cattedrale di Sale; un vero “tesoro” a meno 100 metri sotto la superficie ed a 30 metri sotto il livello del mare.
Entrando percorrete gallerie e cunicoli di vari livelli, scavati dai minatori stessi, dov’è possibile ammirare quello che è un tesoro unico al mondo sia per la sua ubicazione che per le sue caratteristiche.
La struttura, ricavata dagli stessi minatori scolpendo direttamente la roccia salina, può ospitare fino a 800 posti a sedere ed è proprio qui che viene celebrata, il 4 dicembre di ogni anno, la messa di Santa Barbara, protettrice dei minatori. All’interno della “Cattedrale” troviamo varie opere scolpite nelle pareti di sale come i bassorilievi che raffigurano Santa Barbara, la Sacra Famiglia nella parete di destra e Gesù Crocifisso in quella di sinistra. Sono inoltre presenti, all’ingresso, due acquasantiere, ricavate da unici blocchi di sale e altri elementi religiosi, ricavati sempre scolpendo il sale


Le grotte di Frasassi, Marche

Nascoste nel cuore delle colline marchigiane, le Grotte di Frasassi sono uno dei più spettacolari sistemi di grotte carsiche d’Europa.
Conosciute per le loro impressionanti stalattiti e stalagmiti, le Grotte di Frasassi offrono un viaggio emozionante attraverso un labirinto sotterraneo di camere e corridoi, culminando nella suggestiva Sala dell’Infinito.
Le grotte di Frasassi si trovano nel comune di Genga, in provincia di Ancona.
Il complesso delle grotte e formato da vari ambienti sotterranei di cui il primo è visitabile da tutti con facilità ed è noto col nome di Abisso Ancona, un ambiente così vasto che al suo interno s potrebbe mettere senza problemi il duomo di Milano. Scoperte nel 1971 e aperte al pubblico dal 1974 sono una delle attrazioni turistiche più visitate delle Marche.


Le miniere di Montecatini Val di Cecina

A Montecatini Val di Cecina, pittoresco borgo nel cuore della Toscana è l’antica miniera di rame e pirite che risale all’epoca etrusca. Oggi è aperta al pubblico e offre visite guidate che permettono ai visitatori di esplorare i suoi tunnel sotterranei, scoprire la storia dell’estrazione mineraria in Toscana e ammirare i resti dell’antica attività mineraria.
La miniera di Montecatini Val di Cecina che si trova a meno di un chilometro dal centro storico è rimasta attiva fino al 1907 e nel XIX secolo è stata la più grande miniera di rame d’Europa.
E’ qui che è nata la società Montecatini, una delle maggiori industrie europee, confluita poi nella più famosa Montedison.
In visita si possono ammirare le strutture ottocentesche legate all’estrazione, le ex Laverie, parte delle gallerie percorribili a piedi, gli ex uffici della Direzione.


Le grotte di Castellana, Puglia

Nascoste sotto il paesaggio carsico della Puglia, le Grotte di Castellana sono un’attrazione naturale straordinaria che attira visitatori da tutto il mondo.
Conosciute per le loro impressionanti formazioni calcaree e le loro immense caverne sotterranee offrono un’avventura emozionante attraverso un mondo sotterraneo di bellezza e mistero.
Considerate fra le grotte più belle e spettacolari d’Italia, si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie.
Ubicate nella val d’Idra e quindi nei pressi della famosa Alberobello offrono un percorso di visita lungo 3 Km per una straordinaria escursione guidata, a circa 70 metri di profondità, in uno scenario stupefacente, dove caverne dai nomi fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti
.


Le miniere di Sulcis, Sardegna

Nel sud della Sardegna, nella zona storica del Sulcis Iglesiente si concentra la storia e la vita di una delle aree minerarie più estese d’Europa di carbone e minerali che hanno giocato un ruolo importante nell’economia della regione per secoli: dai romani, passando per i fenici fino all’oggi.
Oggi, molte di queste miniere sono dismesse e abbandonate e offrono un’opportunità unica di esplorare il passato industriale dell’isola attraverso visite guidate che permettono ai visitatori di scoprire anche le comunità minerarie fantasma.
Nei comuni di Arbus, Buggerru, Carbonia, Carloforte, Domus De Maria, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Gonnesfanadiga, Guspini, Iglesias, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Santadi, Sarroch, Siliqua, Teulada, Villacidro e Villamassargia le miniere oggi sono tutte chiuse, sopravvive nel comune di Gonnesa l’unica miniera di carbone ancor attiva in Italia, la miniera di Monte Sinni.

La visita immersiva sarà indimenticabile e vi permetterà di calarvi nella vita e la cultura delle popolazioni la cui vita ruotava attorno ad essa. E’ possibile infatti, imbattersi in suggestivi villaggi operai, in pozzi d’estrazione, in migliaia di chilometri di gallerie sotterranee, in impianti industriali, ferrovie, archivi e le testimonianze stesse tramandate di generazione in generazione.
Dal 2007 il parco venne è patrimonio Unesco anche se fino ala 2015 sono stati estratti quasi 30 milioni di tonnellate di carbone, che occuparono quasi 20.000 minatori.


Le grotte di Toirano, Liguria

Situato nella splendida regione della Liguria, le Grotte di Toirano sono uno dei più importanti siti paleontologici d’Italia.
Queste grotte offrono un affascinante viaggio nel passato, conosciuto per le sue impressionanti incisioni rupestri e i resti fossili di animali preistorici.
Le visite guidate permettono ai visitatori di esplorare il labirinto sotterraneo delle grotte e scoprire i segreti dell’antica vita selvatica della regione.
Il complesso carsico delle grotte di Toirano è formato da quattro differenti cavità, di cui due attrezzate per il pubblico.

La prima delle due grotte visitabili, detta della Bàsura (strega, in dialetto ligure), è nota fin dal 1950 per le notevoli evidenze riferibili a Homo sapiens conservate al suo interno: centinaia di orme di piedi, mani e ginocchia, tracciati digitali e carboniosi databili all’Epigravettiano finale, circa 14400 anni fa.
Nella sala più profonda della caverna si conserva anche uno spettacolare ammasso di ossa di Ursus spelaeus, databili tra i 50000 e i 28000 anni fa, derivate dall’accumulo di carcasse di animali morti durante il letargo invernale.
La Bàsura è collegata alla seconda grotta turistica, detta di Santa Lucia Inferiore, tramite un tunnel artificiale che consente ai visitatori un percorso a senso unico di circa un chilometro. La seconda grotta per quanto bellissima non conserva come l’altra evidenze preistoriche.
Le altre due cavità che completano il complesso sono la grotta di Santa Lucia Superiore e la Grotta del Colombo sono aperte solo in rare occasioni o solo per studiosi. Quela di Santa Lucia Superiore ospita un Santuario rupestre eretto tra il XV e il XVI secolo meta di pellegrinaggio per secoli dove dietro l’altare è visibile uno scavo archeologico che ha restituito testimonianze della frequentazione preistorica della grotta dall’uomo di Neanderthal fino al Neolitico. La grotta del Colombo invece conserva importantissime testimonianza preistoriche probabilmente riferibili al Paleolitico superiore ed è aperta solo su richiesta per ricercatori e studiosi.


Le miniere di Rio Marina sull’isola d’Elba, Toscana

L’Isola d’Elba è famosa per le sue miniere di ferro e le miniere di Rio Marina sono una delle testimonianze più significative di questo patrimonio industriale.
Le visite guidate permettono ai visitatori di esplorare i tunnel sotterranei delle miniere, scoprire la storia dell’estrazione del ferro sull’isola e ammirare le impressionanti formazioni rocciose create dall’attività mineraria.
Un parco all’interno di un Parco, quello dell’Arcipelago toscano, da esplorare a piedi, in bici, a bordo di un trenino o di un fuoristrada militare per un’avventura fuori dal tempo, in un paesaggio surreale, in un giardino di fiori minerali, ripercorrendo le vecchie strade ferrate e le storie di quegli uomini che lo hanno vissuto, amato e trasformato, radicalmente
Tutte le escursioni guidate prevedono la visita dei principali giacimenti di Rio Marina e Rio Albano: Bacino, Valle Giove, Falcacci e Conche.
Ematite, pirite, quarzo, adularia, calcite, epidoto, fluorite, galena, limonite, blenda, malachite, galena, bismutinite, siderite, magnetite, epidoro. C’è una ricchezza unica nel ventre dell’isola d’Elba.


Le grotte di Borgo Verazzi, Liguria

Situato lungo la costa ligure, le Grotte di Borgio Verezzi sono una delle attrazioni naturali più spettacolari della regione e sono considerate
Conosciute per le loro impressionanti formazioni calcaree e i loro suggestivi laghetti sotterranei, offrono un’esperienza unica di esplorazione sotterranea. Le visite guidate permettono ai visitatori di scoprire la storia geologica delle grotte e ammirare la loro bellezza naturale.

Furono scoperte soltanto nel 1933, anche se la presenza di una cavità era ben nota da lungo tempo agli abitanti del luogo a causa di alcuni strani fenomeni. Ad esempio le acque del Rio Battorezza sembravano essere inghiottite in diversi tratti del suo corso, anche se ciò non impediva al torrente di uscire periodicamente dall’alveo per devastare i campi circostanti. Poi c’era il lago, sul fondo della quasi mitica grotta cui si accede dal pavimento della chiesa di S. Pietro, ed in ultimo il Roggetto: un torrentello che sgorga da una frattura, giusto ai piedi dell’abitato di Borgio.
Degli anni Trenta del Novecento l’ennesima alluvione con l’acqua penetrata nel pozzo che riesce a sfondare un sottile diaframma di roccia e scompare nel sottosuolo. Seguendo la via dell’acqua tre ragazzini di Borgio entrano nella prima sala di una nuova grotta. Nessuno si rende conto dell’entità della scoperta fino al 1951 quando con un esplorazione sistematica della grotta, fu rinvenuto il complesso di sale e gallerie che si snoda per alcuni chilometri al di sotto dell’abitato di Borgio. Il percorso turistico è stato inaugurato nel 1970 e permette di entrare in un mondo di colori: bianco, giallo, rosso in mille sfumature diverse dovuti dalla presenza di svariati minerali, fanno delle Grotte di Borgio Verezzi la grotta turistica più colorata d’Italia.


Il parco geominerario di Raibl

In Val Canale vicino al confine con l’Austria e a due passi da quello con la Slovenia è la miniera di Raibl – Cave del Predil che è stata per secoli una delle più importanti miniere europee di piombo e zinco.
Chiusa nel 1990, oggi è diventata il Parco internazionale geominerario di Raibl, monumento alla memoria del lavoro operaio e meta turistica e didattica.
La vecchia miniera era costituita da un reticolo di 120 km di gallerie disposte su 19 livelli, che scendevano fino a 520 m di profondità. Ora è possibile visitare alcuni degli spazi al suo interno, percorrendo parte delle gallerie a piedi o a bordo di un trenino elettrico.
La visita permette di scoprire i minerali e le tecniche di estrazione, ma soprattutto di comprendere le fatiche di migliaia di minatori che hanno lavorato per secoli dentro le viscere della terra.
L’esperienza della visita si completa nel Mostra della tradizione mineraria di Raibl, un museo della tradizione mineraria che propone un percorso documentario con foto d’epoca e carte storiche.
Da visitare anche il paese di Raibl-Cave del Predil, che deve il suo nome italiano proprio alla presenza della miniera ed è oggi un esempio di company town.
Infine una curiosità: all’interno di questo complesso minerario che si snoda sotto la montagna in una rete di gallerie, una delle quali utilizzata per il deflusso delle acque è conservato anche il segreto della battaglia di Caporetto.

Primavera nell’alto Piemonte: un’opera d’arte da vivere tra itinerari green e acqua blu

Primavera nell’alto Piemonte: un’opera d’arte da vivere tra itinerari green e acqua blu

Immaginate un quadro impressionista che prende vita: fiori di mille colori, inebrianti profumi, panorami mozzafiato, boschi verdeggianti e vette innevate che si specchiano in laghi cristallini.
Un dipinto che racconta della primavera nell’Alto Piemonte, invitando l’osservatore a
immergersi nella natura incontaminata, a scoprire i borghi pittoreschi, a vivere esperienze indimenticabili.
Questo è il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, la meta ideale per un’evasione
primaverile all’insegna del riposo e dell’avventura.

Riale, valle Formazza

Itinerari green che incorniciano i laghi

Un territorio che non è solo da ammirare, ma è un’opera d’arte da vivere in modo responsabile e
sostenibile.
Sulle acque blu del Lago d’Orta naviga un nuovo concetto di turismo, che invita a scoprire le sue
rive in modo lento e green.
Barche, canoe e biciclette scivolano silenziose, lasciando scie che si dissolvono
come pennellate delicate sull’acqua cristallina, sotto la cui superficie si nasconde una ricchissima biodiversità.
Specchi d’acqua incorniciati da sentieri panoramici, che accompagnano camminatori ed esploratori alla
scoperta delle loro ricchezze.

Isola di San Giulio, lago d’Orta

Itinerari come il Grand Tour del Lago d’Orta (GTLO), che si snoda come una pennellata continua per 115 km, che attraversa vigneti rigogliosi, boschi verdeggianti e torrenti cristallini, conducendo l’escursionista nella storia millenaria dei borghi che punteggiano il percorso.
Ognuna delle 5
tappe è un nuovo quadro da ammirare, un’esperienza da vivere a ritmo slow, in armonia con la natura. Un viaggio che prosegue con il neonato Gran Tour del Lago Maggiore (GTLM): un percorso di 230 km, presentato in occasione del 150° di fondazione della sezione Verbano Intra del CAI, che riunisce e collega antiche vie storiche, cammini e sentieri preesistenti sulle rive e sulle alture lungo il secondo specchio d’acqua più grande d’Italia.
Ogni passo dipinge ricordi indelebili nella mente del viandante, in un connubio di arte e natura che trova la
sua sintesi nell’itinerario dei ‘Paesi Dipinti’, dove ogni borgo è un vero e proprio museo a cielo aperto,
descritti nella guida Lago D’Orta e i suoi dintorni: Armeno, con i suoi murales dedicati alla cucina locale,
Pogno, dove l’acqua è protagonista delle opere d’arte, Legro (frazione di Orta San Giulio), con i suoi
murales dedicati a film ambientati sul Lago d’Orta, e Quarna Sopra, dove le case sono decorate con storie e leggende locali.
Tra affreschi e murales, il visitatore si trova immerso nei lavori di pittori e street artists, in
un mosaico di cui ogni opera d’arte è un tassello che invita a esplorare e a scoprire la bellezza autentica di questi luoghi.

Villa Taranto di Verbania, archivo

Il tripudio di colori delle fioriture

In questo quadro impressionista che prende vita a primavera, i profumi di erbe selvatiche si mescolano
all’aria frizzante di montagna, mentre il sole primaverile illumina i laghi, donando loro riflessi cangianti.
Tra i
fiori che sbocciano come macchie di colore vibranti, creando un’armonia cromatica senza eguali, azalee, camelie, rododendri, dahlie e tantissime altre varietà floreali fanno da cornice a lunghe passeggiate di relax e pause wellness immersi nel verde.
Un vero e proprio spettacolo della natura che è possibile ammirare in
sella alle due ruote, lungo itinerari panoramici come il Giro del Vergante, che tocca paesi e le alture nel “cuore verde”; tra Lago d’Orta e Lago Maggiore, o la Ciclovia del Toce, in particolare nel tratto ‘in bici tra i fiori’ o lungo l’itinerario ‘in bici tra i borghi’ da Domodossola, Borgo della Cultura, a Vogogna, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia.
Da non perdere la 21esima edizione di Cactus Folies, a Villa Giulia di Verbania dal 12 al 14 luglio, mostra mercato di piante succulente rare e da collezione, e il Festival dei fiori di montagna a Riale nel week-end del 29 e 30 giugno, un’occasione unica per scoprire il ricco patrimonio botanico della Val Formazza.

Legro, paese dipinto

Movimento nella natura

In questo quadro, dove la natura è la protagonista assoluta, l’impressionismo si mescola al futurismo,
disegnando nuovi scenari all’insegna della velocità, del movimento.
Rinomata per i panorami dipinti, tanto
da essere soprannominata la ‘Valle dei Pittori’, la Valle Vigezzo ha tanto da offrire non solo agli amanti dell’arte e della cultura, ma anche agli appassionati di sport. L’altopiano con la sua pista ciclo-pedonale che si estende da Druogno a Re invita a escursioni a piedi o in bicicletta, mentre la pineta di Santa Maria Maggiore offre un cuore verde pulsante con sentieri per tutti i livelli, piste ciclabili, percorsi di equitazione che si integrano in un’offerta che comprende campi da tennis, piscina, minigolf, spazi per il tiro con l’arco in un ambiente naturale davvero unico.
Il bianco del manto innevato lascia il posto al verde dei prati nei comprensori sciistici. Neveazzurra, che in
inverno riunisce le stazioni del Verbano-Cusio-Ossola (Alpe Lusentino, Valle Formazza, Alpe Devero, Valle
Divedro, Valle Antrona, Valle Anzasca, Valle Vigezzo e Mottarone), si trasforma con la bella stagione nel
paradiso degli sport all’aria aperta, sia per chi cerca una vera esperienza attiva e rigenerante, sia alle
famiglie con bambini.
I nuovi colori si fondono con il dinamismo anche a Domobianca, che annuncia per
questa estate il nuovo trail del Bike Park, un adrenalinico percorso di downhill che collegherà l’arrivo della seggiovia Prel al Rifugio Baita Motti, mentre per la gioia dei più piccoli sarà ampliata anche l’offerta di giochi
nel Kinder Park, con una pista per il tubbing che consentirà spericolate discese a bordo di ciambelle di
gomma. Nel calendario degli eventi da non perdere la Salomon Vertical Race, i tornei di beach volley, il
Rally delle Valli ossolane e la Valle degli Orti Fast.

Isola Bella a Stresa, lago Maggiore

Gli appuntamenti della stagione

In quadro futuristico, la natura incontaminata si fonde con le produzioni dell’ingegno umano, andando a
disegnare scenari mozzafiato.
I sentieri di montagna, che si snodano tra boschi rigogliosi e montagne

maestose, si trasformano in pennelli che tracciano linee precise sulla tela naturale e le suggestioni non finiscono il 9 agosto con Motty on the moon quando è possibile vivere un’esperienza di
running sotto le stelle cadenti, tra i saliscendi del Mottarone, con partenza a valle dal Bar Stazione.
Un’occasione unica per correre tra i bagliori della luna e le luci della città, immersi in un’atmosfera fiabesca.
Tra le altre sfide tra laghi e montagne, impossibile non citare la 16° Lago Maggiore Half Marathon, il 28
aprile, da Stresa a Verbania e, il 2 giugno, la 48^ edizione della Maratona della Valle Intrasca, la gara di
corsa in montagna a coppie con partenza e arrivo da Verbania Intra. E per tutta la famiglia, c’è la Family Run il 19 maggio a Parco Pallavicino, gara non competitiva tra i 18 ettari di viali alberati, cascatelle, aiuole
in fiore e suoni della natura. Un’occasione per divertirsi insieme e immergersi nella bellezza di questo
fiabesco sito del circuito Terre Borromeo.

Domodossola

Tra percorsi sensoriali, scenari suggestivi e panorami mozzafiato, anche i parchi rappresentano la perfetta
sintesi tra bellezza e movimento.
Un esempio è il Parco Avventura Le Pigne di Ameno, situato in un fresco
bosco di castagni, querce e abeti sui verdi declivi del Lago d’Orta. In questa splendida cornice, si può ritrovare il contatto con sè stessi partecipando a lezioni di pilates e sessioni di yoga abbinate a bagni di gong e percorsi sensoriali ‘A piedi nudi nella natura’, con vista panoramica dalla Panchina Gigante di Cima Monte Duno, mentre i più piccoli possono cimentarsi, accompagnati da una guida, in ponti tibetani e nepalesi, liane, percorsi di orienteering e percorsi di e-bike.
Scenari da fiaba per tutte le età anche sulle alture dell’Alto Verbano a Trarego Viggiona, nel Parco
Avventura Wonderwood. Percorsi avventura per tutti i livelli con il The Bridge e per i più temerari la
teleferica WonderFly con 70 m di volo con vista sul Lago Maggiore.
Non mancano i percorsi trekking che
conducono alla Big Bench del Lago, la prima panchina gigante del Lago Maggiore in località Monte Carza, ed un percorso per le famiglie: “Il Gruffalò, Nature Discovery” una passeggiata di 2 km che, passando dalla panchina gigante, permette ai bambini di giocare con la natura.
Da giugno, con eventi speciali e divertenti attività̀ per i più̀ piccoli, il Praudina Adventure Park, nella secolare pineta di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo, è un altro punto di riferimento per un’esperienza di svago nella natura, con percorsi avventurosi e tre zipline tra gli abeti rossi. Dai salti all’acrojump, fino alla parete di arrampicata, all’ Aquadventure Park di Baveno anche uno straordinario spettacolo di volo di rapaci e animali notturni, con giro conoscitivo degli animali da fattoria. Acqua e terra si fondono inoltre con un’area piscina e la spiaggia e, a partire da aprile a ottobre, anche divertimento e adrenalina percorsi sospesi, sfide sportive ed esperienze avventurose per tutte le età.
Per chi ama la velocità nella sua massima espressione, imperdibile l’esperienza di volo con il Lago Maggiore Zip Line, ad Aurano, nel cuore dell’Alto Verbano, guardando il lago a oltre 120 km/h da un cavo lungo 1850 metri a 350 metri da terra. E per i più piccoli, un parco giochi d’equilibrio in legno dove magia e meraviglia si mescolano: il Troll Bridge, ispirato al fiabesco mondo dei troll. Anche le alture di Stresa permettono un percorso aereo di zipline per un pieno di adrenalina e divertimento con vista sul Lago Maggiore con la riapertura del Mottarone Adventure Park del circuito Terre Borromeo. Fra tree climbing, liane, reti, ponti, passerelle e pareti inclinate nella meraviglia del bosco, anche una baby area per i piccoli coraggiosi ed un percorso Net Experience, dove le reti a tre metri d’altezza collegano gli alberi alle casette allestite sulle piazzole.
Il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola è un’opera d’arte a cielo aperto, un dipinto che si
trasforma con le stagioni, offrendo paesaggi mozzafiato che regalano ai visitatori una tavolozza di colori
vibranti: i verdi smeraldini dei boschi, gli azzurri cristallini dei laghi, i bianchi candidi delle vette innevate, i
rossi caldi dei tramonti su laghi e montagne. Ogni angolo del territorio è un capolavoro da scoprire, un
invito a immergersi nella natura e a lasciarsi emozionare dalla sua bellezza. Ma questi luoghi non rievocano
solo l’impressionismo: sono anche futurismo, in un territorio che guarda al futuro con innovazione e
dinamismo. Gli sport outdoor, le attività per famiglie, i parchi avventura e le moderne strutture ricettive
offrono un’esperienza turistica all’avanguardia, adatta a chi desidera vivere una vacanza attiva e ricca di
emozioni.
Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola: un’opera d’arte da vivere con tutti i sensi!

I vini delle donne: Marina Orlandi Contucci

I vini delle donne: Marina Orlandi Contucci

Colle Manora si estende su 75 ettari a cavallo fra Quargnento e Fubine, nel Monferrato. 2o sono gli ettari dedicati a vigna, coltivati in accordo con Sqnpi– agricoltura integrata sostenibile.
Sono vini classici, fieri, depositari del territorio e di una tradizione antica e nobile, che ha sempre perseguito la qualità del risultato finale, con un attenzione costante alla cura del vigneto, alla vinificazione, all’affinamento, consapevoli che il vino è un prodotto vivo.
I vini di Colle Manora di Marina Orlandi Contucci partono dalla valorizzazione del terroir. Per questo motivo accanto a nobili vitigni internazionali ci sono uve autoctone e antiche, come l’Albarossa, sintesi di un terroir dai caratteri netti e decisi.
“Ray” Piemonte Albarossa Doc, nasce dall’incrocio di Barbera e Nebbiolo di Dronero, nel 1938 grazie al Professor Dalmasso. Ciò che rende unica la produzione dell’Albarossa  “Ray” Doc di Colle Manora è la scelta di non utilizzare il legno per l’affinamento, ma di affidarsi completamente all’acciaio, garantendoo un vino che esprime appieno il carattere autentico e inimitabile.
Rubino intenso e profondo nnel colore, il boquet di note sono speziate; al palato riunisce, in modo eclettico, i sentori varietali del Nebbiolo e della Barbera in un insolito elegante equilibrio. 

Isola del Giglio. L’esperienza unica di dormire in un faro

Isola del Giglio. L’esperienza unica di dormire in un faro

Sull’estrema punta Sud dell’isola del Giglio, Punta Capel Rosso, in un luogo di silenzi e fascino unico, abbracciato da un’area dal grande valore naturalistico, quale il parco nazionale dell’arcipelago toscano (Riserva MAB Unesco Isole di Toscana), sorge Faro Capel Rosso.

Il recupero di un pezzo di storia

La struttura, costruita nel 1883 dalla Marina Militare per illuminare la parte meridionale dell’isola, è formata da una torre bianca che si innalza davanti alla parte centrale, un edificio rettangolare a righe bianche e rosse affacciato sul mare.
Dato in concessione nel 2016 alle sorelle Mura, tre imprenditrici fiorentine che hanno attuato una sapiente e accurata opera di recupero e riqualificazione, terminata nel 2021, questo faro è diventato meta di soggiorni esclusivi nel rispetto del patrimonio storico e naturalistico.

Un fascino unico per un soggiorno indimenticabile

La semplicità autentica, il richiamo della storia, il fascino di una natura incontaminata, tempo per dedicarsi a se stessi in fuga dalla frenesia quotidiana, sono gli elementi che donano un’identità unica a questo luogo imperdibile e profondamente ancorato ad atmosfere speciali.
Le quattro suite che ospitano i viaggiatori sono state restaurate mantenendo il fascino  all’insegna dell’autenticità, e sono caratterizzate da un’austera semplicità, grazie all’impiego di materiali vivi quali la pietra dei pavimenti, le travi in legno, il granito. Tutte le camere sono state arredate rispettando la vocazione della struttura.
Il ristorante accompagna l’ospite in un percorso tra i sapori e i profumi del territorio, proponendo piatti che evocano antichi ricordi,

Dolce far niente, ma non solo

Il tempo da dedicare a se stessi nel silenzio, leggendo un libro o contemplando il mare, può essere affiancato da attività rigeneranti come escursioni naturalistiche e percorsi per conoscere la flora e la fauna locali, oltre a cooking class per scoprire i sapori locali giocando con gli ingredienti.
Non mancano poi esperienze di degustazione, ad esempio, in un bellissimo vigneto biologico, a picco sul mare o, ancora andando alla scoperta del miele e dell’olio dell’isola.
Oltre a percorsi trekking è possibile programmare un giro dell’isola in barca a vela andando a esplorare spiagge e calette raggiungibili solo via mare.
Soggiornare al Faro Capel Rosso è un’esperienza esclusiva, per “viaggiatori in fuga” che in questa isola dell’arcipelago toscano, proprio di fronte all’Argentario, si concedono il lusso di fermare il tempo circondati solo dalla potenza e dalla maestosità della natura, per un viaggio tra le emozioni più intime.