Toscana: Feste di Natale e dintorni per tutti i gusti

Toscana: Feste di Natale e dintorni per tutti i gusti

di Nadia Fondelli – Dove andare e cosa fare di interessante in Toscana durante le feste di Natale e fine anno? Tanti ce lo chiedono e districarsi fra occasioni vere e falsità commerciali non è facile.
Ecco allora una selezione speciale per voi fra tradizione, folklore, storia e valori veri.

La tradizione a tavola
7eea64522bbd64bb8032a5f30b95a2beIniziamo dalla vigilia,
24 dicembre che sarà speciale a Londa, cuore dell’Appennino toscano a solo mezz’ora di auto da Firenze, dove andrà in scena una tradizione unica che non ha uguali: la festa del Fusigno.
S’inizia alle 21 con la settima edizione del
presepe vivente – uno dei più suggestivi di Toscana – che si snoda sul greto del fiume Rincine, nel parco fluviale con oltre 100 figuranti.
Poi dopo la Messa di Natale, alle 23 penderà il via la festa del Fusigno vera e propria.
Due grandi falò illumineranno e riscalderanno gli astanti mentre si arrostisce di “Bardiccio”, la tipica salsiccia londese di cui molti (troppi) in questi anni se ne sono assunti la progenitura in tutta la Valdisieve.
Ma la festa del Fusigno – il termine deriva da “smangiucchiare” insieme nel dopocena davanti al focolare – che si svolge da oltre 50 anni rimette la cose a posto e con la sua storicità conferma che il
Bardiccio è nato a Londa nel dopoguerra quando la produzione e l’allevamento dei maiali reggeva l’economia locale e vedeva affluire nel paese durante le due feste (fiera calda e fiera fredda) migliaia di maiali e che venivano acquistati dai tanti che arrivavano dalla Toscana e dalla vicina Emilia Romagna.
Del resto Londa è l’unico paese che al bardiccio dedica una festa!

Presepi artistici
100presepiTantissimi. Di ogni fatta e storicità. Dalla Lunigiana alla Maremma passando per Garfagnana, pistoiese, fiorentino, pisano, senese e aretino. ecco una selezione.
Col presepe si scopre non solo la religiosità del Natale ma anche i luoghi, l’arte e la storia di tante comunità.
Castelfiorentino (Fi) si caratterizza per un grande presepe in bicicletta che si illumin pedalando e che affianca quello meteorologico molto tecnologico. Aperta fino all’8 gennaio sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19,30.
A
Cerreto Guidi (Fi) è la più grande rappresentazione italiana realizzata all’uncinetto che si affianca alle altre cento rappresentazioni visibili nel centro storico tra i quali un presepe all’interno del campanile. Fino all’8 gennaio con orario 9-20.
Coreglia Antelminelli (Lu) microscopico paese montano della Garfagnana famoso come terra delle figure di gesso ospita presepi in sughero e terracotta provenienti dalla Sicilia che incontrano la produzione locale di gesso e cartapesta. Visibile il 26 dicembre e 5-6 gennaio, ore 10-18.
A Baggio (Pt) cuore della montagna pistoiese la passione dei pochi abitanti del luogo offre più presepi che abitanti. Oltre cento rappresentazioni all’aperto allestite nelle viuzze del paese. Sempre visitabile fino all’8 gennaio.
Campi Bisenzio (Fi) ospita una riproduzione a grandezza naturale di una borgata di Betlemme situata su due piani all’aperto. Ricerca della fedeltà agli elementi storico-biblici le caratteristiche. Aperto fino al 2 febbraio: giorni feriali 15,30-19, giorni festivi anche 12-13.
Cigoli (Pi) vanta una delle più grandi rappresentazioni tecnologiche italiane con i suoi 100 metri quadri! Aperto fino all’8 gennaio, tutti i giorni con orario 9,30 -12,30 e 14,30 -19,30.
Fucecchio (Fi) uun grande elettromeccanico con 200 personaggi in oltre 60 metri quadri con un ciclo di 11 minuti giorno/notte e voce guida. Aperto fino al 6 gennaio. Prefestivi e festivi 9-12,30 e 15-19,30. Feriali 15-19. Chiuso il lunedì.
Convalle di Pescaglia (Lu) suggestivo presepe in grotta fra il freddo dell’inverno della Garfagnana. Orario festivi 10-19, feriale su appuntamento.
Castelnuovo Valdicecina (Pi) da non perdere il caratteristico presepe nel soffione costituito da statue di terracotta create da un artigiano locale che prendono forma in uno scenario unico. Sempre visitabile dall’esterno del percorso.

Presepi Viventi
filattiera_2015_01Moltissime rappresentazioni da non perdere che mescolano storicità religiosa con quella locale. Scenari imperdibili e in alcuni casi unici e irripetibili altrove.
Le Ville di Monterchi (Ar)
E’ tra i più grandi presepi viventi italiani con oltre 300 figuranti, 57 scene e oltre un chilometro di percorso! Si svolge il 25 e 26 dicembre, il 1° e 6 gennaio 2017 dalle 17,15 alle 19,30
Castelfranco di Sotto (Pi)
Nel centro storico oltre cento figuranti danno vita a una suggestiva rappresentazione ambientata all’anno zero.
Si svolge in due parti il 23 dicembre alle ore 21 e il 24 dicembre a partire dalle ore 22,30.
Ruota, Capannori (LU) pendici Monte Serra
In un delizioso borgo si svolge una rappresentazione in costume ambientata ai tempi di Gesù. Si svolge il 26 dicembre dalle 13,30 alle 19. con navetta da Pieve di Compito e Colle di Compito.
San Miniato Basso (Pi)
Corteo con oltre 200 figuranti, dal centro del paese alla piazza della chiesa dove sono allestite, molte scene della Palestina al tempo di Gesù. Rappresentazioni: 26 dicembre e 6 gennaio ore 16,30
Fonte Vetriana, Sarteano (Si)
Il presepe vivente si svolge in vere e proprie grotte, già abitate nell’Età del Bronzo in un luogo che è presepe tutto l’anno immerso com’è nel magnifico scenario della Valdichiana. In ogni grotta vengono allestiti i mestieri sempre visitabili. Il 26 dicembre la rappresentazione con i 18 figuranti che abitano il paese e quelli dei dintorni.
Pescia (Pt)
Il fiume che porta il nome del paese fa da scena a una delle più suggestive rappresentazioni toscane ambientate al tempo di San Francesco con oltre 200 figuranti. Si svolge il 6 gennaio alle ore 15. Nel centro storico è allestita anche la via dei presepi con oltre 40 postazioni aperta fino al 6 gennaio.

Musei aperti e non solo….
5256e922-f263-4b2d-96a6-0962b9aa3a19Il meteo dice che il Natale e il Santo Stefano ci riservano bel tempo e temperature mite perfette per godersi le città e le gite fuori porta.
Firenze, che rimane una delle mete predilette renderà possibile la visita al museo di Palazzo Vecchio che sarà aperto in via straordinaria fino alle 23 quasi tutti i giorni nel periodo natalizio, ad eccezione del 24 e 31 dicembre, quando sarà aperto dalle 9 alle 19, e del primo gennaio, quando sarà aperto dalle 14 alle 19.

Aperture straordinarie il 26 dicembre il 2 gennaio anche per la Galleria dell’Accademia chiusa invece a Natale e Capodanno e con orario ridotto (fino alle 18) il 24 e 31 dicembre.

Per Bargello e Cappelle Medicee invece apertura straordinaria il 2 e l’8 gennaio, mentre il 26 dicembre sarà prolungato l’orario di apertura.
Per Santo Stefano sarà aperto anche Palazzo Davanzati e, grazie agli Amici dei musei, Orsanmichele, visitabile anche il 2 gennaio. Invece il museo di Casa Martelli resterà chiuso al pubblico dal 29 dicembre al 4 gennaio.

Aperture straordinarie anche per l’Accademia di Belle Arti di Carrara, le aree archeologiche di Vetulonia, nel comune di Castiglione della Pescaia (Grosseto),di Roselle e di quella del Sodo e Tomba di Camucia, a Cortona (Arezzo) il 26 dicembre e a Capodanno.

E per chi avrà tortellini, capponi e panettoni sullo stomaco e la voglia di smaltirli la parola d’ordine è movimento! 
christmas-sport-day-a-galzignano-termeEh sì perché mediamente un pranzo (o il Cenone) delle feste contiene circa 2000 calorie. In un solo pasto quello che è il fabbisogno giornaliero se siamo attenti!
Basti pensare che una fetta di panettone classico ad esempio, conta 330 calorie, una fetta di un panettone al cioccolato 401 e una di pandoro 430. La fregatura è la seconda fetta perché in un battibaleno si arriva a superare le 700 calorie…
Andando nei dettagli calorici del menù delle feste…
antipasti: salumi e affettati misti con pane: 300 calorie circa, tartine al salmone: 200 calorie a porzione;
primi piatti: tortellini in brodo: 480 calorie, tortellini alla panna: 590 calorie, lasagne: 680 calorie, cannelloni 900 calorie;
secondi piatti: bollito misto: 370 calorie, arrosto di vitello farcito: 560 calorie, cappone: 300 calorie per 100 gr, arrosto di arista: 330 calorie, capitone fritto: 450 calorie per 100 gr;
frutta secca: noci, nocciole, mandorle, etc…600 calorie per 100 grammi
dolci: già detto dei classici panettone e pandoro aggiungiamo il torrone con 460 calorie per 100 gr
vino: bianco o rosso da pasto 70 calorie per bicchiere, bollicine 95 calorie per bicchiere
Doveroso quindi muoversi, muoversi e muoversi ma che attività scegliere?
Fitwalking. Ovvero camminare, velocemente e a lungo. Per buttare giù una fetta di panettone serviranno un paio d’ore di camminata veloce indipendentemente dai chilometri che riuscite a percorrere. Se avete un buon passo alla fine delle due ore potreste avere fatti 12. E’ regola generale che si possa perdere mezza caloria moltiplicata per il proprio peso ad ogni chilometro.
Correre. Preferibilmente senza esagerare con la velocità. Qui le calorie consumate raddoppiano ad ogni chilometro. Quindi potrebbe bastare per ogni fetta di panettone un’oretta di corsa a 6-6,5 km orari.
Fare sesso. Sì ma ininterrottamente per almeno un’oretta. Non proprio facilissimo…
Andare in bicicletta. Un’ora di bicicletta a ritmo medio può farconsumare dalle 300 alle 600 calorie.
Ballare. Per esempio con la zumba e i suoi simili. In un’ora si consumano dalle 390 alle 550 calorie.
Dunque un’ora o due di attività fisica a vostra scelta per ogni fetta di panettone non ve la toglie nessuno.

 

Montespertoli: tutto il meglio in mostra

[:it]montespertoli_piazzadi redazione – Le eccellenze agroalimentari di Montespertoli saranno in mostra in occasione della grande festa “Pane, olio, vino novello e tartufo” che si terrà nel borgo toscano tra il 6 e il 13 novembre.

Tante iniziative per promuovere i prodotti della terra che rappresentano il principale motore dell’economia montespertolese. Due gli appuntamenti principali, domenica 6 e domenica 13 novembre, con gli stand e il mercato in piazza del Popolo, durante i quali presso i tanti stand allestiti sarà possibile degustare e acquistare i prodotti a filiera corta delle aziende: olio nuovo, pane, vino novello, vin santo, tartufo, formaggi, salumi, miele, marmellate, caldarroste e molto altro.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Comune, Consorzio turistico, associazione Grani Antichi di Montespertoli e associazione Produttori delle Colline del Chianti, e vede la partecipazione di circa 20 aziende del territorio. “Da quest’anno abbiamo deciso di ripartire da zero, dal basso, coinvolgendo direttamente i produttori e concentrandoci sulle produzioni che caratterizzano maggiormente il nostro territorio per qualità ed eccellenza – afferma il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani – Per esempio il grano antico, in assoluta crescita in termini di fatturato e di numero di aziende. O come il tartufo, presente nelle nostre aree con produzioni tra le migliori in termini di qualità, ma in realtà poco conosciute.

Questa manifestazione vuole dunque dare maggiore visibilità a tutto ciò che produce ricchezza nel territorio”. Si inizia la mattina alle 9.30 e si chiude alle 20 di sera, per due giorni no stop all’insegna del buon cibo, durante i quali sarà possibile sedersi nelle aree attrezzate per pranzare con i prodotti a chilometro zero di Montespertoli. Ci sarà anche uno stand dedicato ai grani antichi autoctoni, riscoperti negli ultimi anni nel territorio montespertolese grazie anche al contributo dell’Università di Firenze. Un mercato che sta prendendo sempre più piede nel territorio e che è diventato una delle produzioni d’eccellenza per Montespertoli, frutto del felice connubio tra innovazione e tradizione.

Per l’occasione, l’associazione Grani Antichi di Montespertoli illustrerà agli interessati il progetto ideato e portato avanti in questi anni. Oltre ai prodotti derivati dai grani antichi, ci saranno anche gli stand dei produttori di pane, grazie al coinvolgimento dei forni presenti a Montespertoli. “Presenteremo nelle due domeniche – aggiunge Diego Tomasulo, presidente dell’Associazione Produttori delle Colline del Chianti – i prodotti di eccellenza dell’autunno, tra cui il tartufo bianco pregiato e il vino novello, le cui produzioni quest’anno hanno riscontrato proprietà organolettiche di qualità assoluta. Dal 2017 i nostri prodotti saranno certificati dal nostro marchio con la certificazione di un prodotto buono e genuino fatto sul nostro territorio”. Durante le due domeniche sono previsti anche momenti dedicati ai bambini con l’intrattenimento a cura dell’associazione “La lepre pazza”, il 6 novembre dalle ore 16, e con la bottega di Geppetto dell’associazione “Fantulin”, il 13 novembre dalle ore 15.

Inoltre, per l’intera giornata del 6 e del 13 novembre i negozi del centro resteranno aperti. Tra le iniziative collaterali alla festa, di particolare rilievo il progetto “OlioNostro”, giunto alla terza edizione, che vede il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto comprensivo “Don Milani”. “È un progetto che punta sullo sviluppo della cultura dei buoni prodotti locali, per questo sono coinvolti i bambini – spiega Graziano Giotti, rappresentante della Croce d’Oro che partecipa al progetto – È un modo per riappropriarsi di esperienze e conoscenze perdute o che rischiano di perdersi. Intorno all’olio, prodotto identitario, si ricostruisce la nostra cultura e si rinsalda la nostra tradizione”. Dopo aver effettuato nei giorni scorsi la raccolta delle olive sui circa mille ulivi presenti nei parchi urbani e di proprietà del Comune, i “giovanissimi contadini” assisteranno alle fasi di lavorazione nel frantoio il 7 novembre e in seguito realizzeranno l’etichetta delle bottiglie di OlioNostro che saranno vendute il 12 novembre alle ore 16.30 presso il Palazzo comunale in Piazza del Popolo 1, in occasione dell’inaugurazione della mostra dei disegni fatti dagli studenti “Il filo…dell’olio”, e durante la fiera di domenica 13. L’incasso dell’iniziativa verrà devoluto alla Repubblica del Saharawi, mentre la mostra rimarrà visitabile fino al 18 novembre.[:en]montespertoli_piazzadi redazione – Le eccellenze agroalimentari di Montespertoli saranno in mostra in occasione della grande festa “Pane, olio, vino novello e tartufo” che si terrà nel borgo toscano tra il 6 e il 13 novembre.

Tante iniziative per promuovere i prodotti della terra che rappresentano il principale motore dell’economia montespertolese. Due gli appuntamenti principali, domenica 6 e domenica 13 novembre, con gli stand e il mercato in piazza del Popolo, durante i quali presso i tanti stand allestiti sarà possibile degustare e acquistare i prodotti a filiera corta delle aziende: olio nuovo, pane, vino novello, vin santo, tartufo, formaggi, salumi, miele, marmellate, caldarroste e molto altro.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Comune, Consorzio turistico, associazione Grani Antichi di Montespertoli e associazione Produttori delle Colline del Chianti, e vede la partecipazione di circa 20 aziende del territorio. “Da quest’anno abbiamo deciso di ripartire da zero, dal basso, coinvolgendo direttamente i produttori e concentrandoci sulle produzioni che caratterizzano maggiormente il nostro territorio per qualità ed eccellenza – afferma il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani – Per esempio il grano antico, in assoluta crescita in termini di fatturato e di numero di aziende. O come il tartufo, presente nelle nostre aree con produzioni tra le migliori in termini di qualità, ma in realtà poco conosciute.

Questa manifestazione vuole dunque dare maggiore visibilità a tutto ciò che produce ricchezza nel territorio”. Si inizia la mattina alle 9.30 e si chiude alle 20 di sera, per due giorni no stop all’insegna del buon cibo, durante i quali sarà possibile sedersi nelle aree attrezzate per pranzare con i prodotti a chilometro zero di Montespertoli. Ci sarà anche uno stand dedicato ai grani antichi autoctoni, riscoperti negli ultimi anni nel territorio montespertolese grazie anche al contributo dell’Università di Firenze. Un mercato che sta prendendo sempre più piede nel territorio e che è diventato una delle produzioni d’eccellenza per Montespertoli, frutto del felice connubio tra innovazione e tradizione.

Per l’occasione, l’associazione Grani Antichi di Montespertoli illustrerà agli interessati il progetto ideato e portato avanti in questi anni. Oltre ai prodotti derivati dai grani antichi, ci saranno anche gli stand dei produttori di pane, grazie al coinvolgimento dei forni presenti a Montespertoli. “Presenteremo nelle due domeniche – aggiunge Diego Tomasulo, presidente dell’Associazione Produttori delle Colline del Chianti – i prodotti di eccellenza dell’autunno, tra cui il tartufo bianco pregiato e il vino novello, le cui produzioni quest’anno hanno riscontrato proprietà organolettiche di qualità assoluta. Dal 2017 i nostri prodotti saranno certificati dal nostro marchio con la certificazione di un prodotto buono e genuino fatto sul nostro territorio”. Durante le due domeniche sono previsti anche momenti dedicati ai bambini con l’intrattenimento a cura dell’associazione “La lepre pazza”, il 6 novembre dalle ore 16, e con la bottega di Geppetto dell’associazione “Fantulin”, il 13 novembre dalle ore 15.

Inoltre, per l’intera giornata del 6 e del 13 novembre i negozi del centro resteranno aperti. Tra le iniziative collaterali alla festa, di particolare rilievo il progetto “OlioNostro”, giunto alla terza edizione, che vede il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto comprensivo “Don Milani”. “È un progetto che punta sullo sviluppo della cultura dei buoni prodotti locali, per questo sono coinvolti i bambini – spiega Graziano Giotti, rappresentante della Croce d’Oro che partecipa al progetto – È un modo per riappropriarsi di esperienze e conoscenze perdute o che rischiano di perdersi. Intorno all’olio, prodotto identitario, si ricostruisce la nostra cultura e si rinsalda la nostra tradizione”. Dopo aver effettuato nei giorni scorsi la raccolta delle olive sui circa mille ulivi presenti nei parchi urbani e di proprietà del Comune, i “giovanissimi contadini” assisteranno alle fasi di lavorazione nel frantoio il 7 novembre e in seguito realizzeranno l’etichetta delle bottiglie di OlioNostro che saranno vendute il 12 novembre alle ore 16.30 presso il Palazzo comunale in Piazza del Popolo 1, in occasione dell’inaugurazione della mostra dei disegni fatti dagli studenti “Il filo…dell’olio”, e durante la fiera di domenica 13. L’incasso dell’iniziativa verrà devoluto alla Repubblica del Saharawi, mentre la mostra rimarrà visitabile fino al 18 novembre.
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Lamporecchio: riparte dall’arte greca la nuova stagione di Villa Rospignosi

Lamporecchio: riparte dall’arte greca la nuova stagione di Villa Rospignosi

[:it]img_2di redazione – Da anni seguiamo con attenzione la rinascita e il recupero di pezzi di storia e in quest’ottica si inserisce perfettamente la nuova vita di Villa Rosignosi di Lamporecchio che oggi non solo è una villa da visitare, ma anche la sede di un ristorante stellato e il cuore di un progetto artistico espositivo di grande respiro.

È con l’artista greca Paulina Cassimatis che la rinata Villa Rospigliosi a Lamporecchio riprende il percorso culturale dedicato all’arte contemporanea.
La villa recuperata dopo decenni di abbandono che si trova in una delle più dolci e affascinanti zone della Toscana (meno battute dal turismo massificato) fu la dimora progettata da Gian Lorenzo Bernini per papa Clemente IX, al secolo Giulio Rospigliosi, ed è stata oggi messa anche a disposizione della comunità grazie ad un restauro privato.

E’ visitabile al pubblico dal martedì alla domenica e si possono ammirare, oltre alle pitture e allo splendido giardino all’italiana anche le opere di artisti contemporanei che in una visione virtuosa di coinvolgere l’antico col moderno la proprietà porta avanti con un progetto concreto di valorizzazione.

L’esposizione che si inaugura domani 22 ottobre 2016 fanno allargare alla fu dimora storica di Papa Clemente IX i propri orizzonti al di là dei confini nazionali.

img_3Paulina Cassimatis è un’artista nata ad Atene, dove insegna arte scultorea al White Touch Studio da lei fondato e diretto e il suo percorso di studi, prima alla Brighton College of Technology e poi alla Middlesex University di Londra (dove nel 1996 ha ottenuto la Bachelor of Arts), le ha permesso di comprendere al meglio la strada intrapresa fin dalla più tenera età.
La tecnica che la contraddistingue  è classica e si basa su due elementi fondamentali: la tradizione del ritratto e la bellezza statuaria dell’arte greca.§

Il suo obiettivo è l’indagine dell’umano che viene rappresentato realisticamente anche con un uso del colore che miscela i differenti modelli in un ritratto unico e universale, senza distinzione di stile, classe, sesso o popolarità.  Le sue figure, che si tendono con slancio verso l’alto oppure raccolte e morbide, preservano la mano dell’artista presente e ancora vibrante nell’atto della creazione.
Un racconto, quello della Cassimatis, che attraversa le emozioni per spingersi fino alla spiritualità intrinseca che si trova in ogni essere, una chiave di lettura che ben si evidenzia nelle ultime opere.

I 22 lavori che entreranno a far parte dell’esposizione a Villa Rospigliosi abbracciano il lavoro di dieci anni, dal 2005 al 2016.

Alla presentazione di sabato 22 ottobre alle ore 18.00 saranno presenti l’artista, il sindaco del Comune di Lamporecchio Alessio Torrigiani, l’Assessore alla cultura Monica Cetraro e Paola d’Ugo Respondabile Villa Rospigliosi. Il maestro Luca Torrigiani accompagnerà l’inaugurazione al piano.
A seguire cocktail offerto dal ristorante guidato dallo stellato chef Igles Atman Restaurant.

Info:
Villa Rospignosi, Frazione Spicchio, Lamporecchio (Pistoia)
Tel. 348 2389296
www.villarospignosi.com

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Mugello: a Palazzuolo è già festa della castagna

[:it]20160927093938519di redazione – Sarà ancora una volta il marrone, in particolare il marrone del Mugello IGP, il re dell’autunno a Palazzuolo sul Senio per le quattro domeniche d’ottobre.

E sembra anche con buone quantità cosa che inviterà a raggiungere questa autentica perla di origine medievale nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano.
In particolare nelle domeniche 9, 16, 23 e 30 ottobre con la tradizionale e rinomata Sagra del Marrone e dei frutti del sottoboscoVivi l’Autunno, suggestiva parentesi turistica ed enogastronomica che Palazzuolo sul Senio dedica ad uno dei prodotti tipici di queste terre ma non solo: funghi, tartufi, frutti del sottobosco, grezzi e trasformati, saranno esposti, venduti e degustati in una variegata e profumatissima mostra–mercato allestita nel cuore del borgo medievale.

Occasione per soddisfare il palato e trascorrere ore di grande serenità, favorite dall’ospitalità della gente palazzuolese, dalla possibilità di raccogliere personalmente il prodotto nei castagneti, dall’atmosfera paesana rallegrata da musica, folklore e stand gastronomici e trucca bimbi per le Vie del Borgo.

Tutte le domeniche di ottobre così, a partire dalle 11, in piazza IV Novembre e Viale Ubaldini verrà allestita la mostra mercato.
Sempre in piazza sarà possibile trovare lo stand gastronomico con proposte al dettaglio di prodotti a base di marrone come la Torta, il Castagnaccio, i Tortellini, i dolci e da quest’anno anche gli gnocchi e la carne. Senza contare altre prelibatezze dell’autunno come le caldarroste fumanti e il vin brulè.

Il “Marrone del Mugello”, che si fregia del marchio IGP, rappresenta il più importante di questa infinita varietà di specialità dell’Appennino Tosco – Romagnolo.
Un frutto che ancora oggi, come dai secoli passati, viene coltivato senza l’ausilio di fitofarmaci o concimi chimici.
Non a caso, per secoli, gli abitanti delle colline hanno tenuto il marrone in grande considerazione arrivando ad identificarlo come il “pane dei poveri”.
Sapori genuini che si possono trovare e quindi degustare anche nei ristoranti e nelle aziende agrituristiche locali assieme alla cacciagione, alla polenta e ai numerosi piatti tipici della stagione autunnale.

Ma questo suggestivo appuntamento avrà già questa domenica un suggestivo e interessante prologo:
domenica 2 ottobre sarà infatti dedicata a Palazzuolo in Piazza, nuova iniziativa che permetterà alle attività locali, da quelle agricole a quelle artigianali, di esporre le proprie produzioni, in una sorta di mostra delle eccellenza locali che trasformerà il paese in un allegro mercatino.
Inoltre nello spazio gestito dalla Pro Loco, i ristoratori del paese proporranno i loro piatti, uniti sotto un unico tetto per un’esperienza assolutamente da vivere.

E l’occasione sarà propizia anche per visitare la mostra di arte contemporanea Contaminazioni. Nata in collaborazione con il Comune di Palazzuolo sul Senio, con la partecipazione degli artisti Antonio Caranti, Silvia Casavecchia, Franca Minardi, Alessandro Zuliani.
La mostra si svolgerà nella splendida cornice della Chiesa di S. Antonio a Palazzuolo sul Senio, sarà aperta dal 2 al 30 ottobre 2016, il Sabato e la Domenica, con i seguenti orari dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Sarà inaugurata domenica 2 ottobre ore 16.30, alla presenza degli artisti e delle autorità cittadine, e raccontata dal critico dell’arte Loretta Zaganelli.

Per altre info www.palazzuoloturismo.it[:en]20160927093938519di redazione – Sarà ancora una volta il marrone, in particolare il marrone del Mugello IGP, il re dell’autunno a Palazzuolo sul Senio per le quattro domeniche d’ottobre.

E sembra anche con buone quantità cosa che inviterà a raggiungere questa autentica perla di origine medievale nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano.
In particolare nelle domeniche 9, 16, 23 e 30 ottobre con la tradizionale e rinomata Sagra del Marrone e dei frutti del sottoboscoVivi l’Autunno, suggestiva parentesi turistica ed enogastronomica che Palazzuolo sul Senio dedica ad uno dei prodotti tipici di queste terre ma non solo: funghi, tartufi, frutti del sottobosco, grezzi e trasformati, saranno esposti, venduti e degustati in una variegata e profumatissima mostra–mercato allestita nel cuore del borgo medievale.

Occasione per soddisfare il palato e trascorrere ore di grande serenità, favorite dall’ospitalità della gente palazzuolese, dalla possibilità di raccogliere personalmente il prodotto nei castagneti, dall’atmosfera paesana rallegrata da musica, folklore e stand gastronomici e trucca bimbi per le Vie del Borgo.

Tutte le domeniche di ottobre così, a partire dalle 11, in piazza IV Novembre e Viale Ubaldini verrà allestita la mostra mercato.
Sempre in piazza sarà possibile trovare lo stand gastronomico con proposte al dettaglio di prodotti a base di marrone come la Torta, il Castagnaccio, i Tortellini, i dolci e da quest’anno anche gli gnocchi e la carne. Senza contare altre prelibatezze dell’autunno come le caldarroste fumanti e il vin brulè.

Il “Marrone del Mugello”, che si fregia del marchio IGP, rappresenta il più importante di questa infinita varietà di specialità dell’Appennino Tosco – Romagnolo.
Un frutto che ancora oggi, come dai secoli passati, viene coltivato senza l’ausilio di fitofarmaci o concimi chimici.
Non a caso, per secoli, gli abitanti delle colline hanno tenuto il marrone in grande considerazione arrivando ad identificarlo come il “pane dei poveri”.
Sapori genuini che si possono trovare e quindi degustare anche nei ristoranti e nelle aziende agrituristiche locali assieme alla cacciagione, alla polenta e ai numerosi piatti tipici della stagione autunnale.

Ma questo suggestivo appuntamento avrà già questa domenica un suggestivo e interessante prologo:
domenica 2 ottobre sarà infatti dedicata a Palazzuolo in Piazza, nuova iniziativa che permetterà alle attività locali, da quelle agricole a quelle artigianali, di esporre le proprie produzioni, in una sorta di mostra delle eccellenza locali che trasformerà il paese in un allegro mercatino.
Inoltre nello spazio gestito dalla Pro Loco, i ristoratori del paese proporranno i loro piatti, uniti sotto un unico tetto per un’esperienza assolutamente da vivere.

E l’occasione sarà propizia anche per visitare la mostra di arte contemporanea Contaminazioni. Nata in collaborazione con il Comune di Palazzuolo sul Senio, con la partecipazione degli artisti Antonio Caranti, Silvia Casavecchia, Franca Minardi, Alessandro Zuliani.
La mostra si svolgerà nella splendida cornice della Chiesa di S. Antonio a Palazzuolo sul Senio, sarà aperta dal 2 al 30 ottobre 2016, il Sabato e la Domenica, con i seguenti orari dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Sarà inaugurata domenica 2 ottobre ore 16.30, alla presenza degli artisti e delle autorità cittadine, e raccontata dal critico dell’arte Loretta Zaganelli.

Per altre info www.palazzuoloturismo.it[:]

Impruneta: edizione 90 per la Festa dell’Uva

[:it]festa-uva-2011-304E’ una delle feste popolari più antiche d’Italia e sicuramente lo è di Toscana. A Impruneta si rinnova la tradizione domenica 25 settembre con la Festa dell’Uva, singolar tenzone al miglior carro fra i quattro rioni.

Un mese e passa di cantiere aperto, lavori continui consumati di notte dopo il lavoro. Tutti ci mettono del proprio: cucire, tagliare, allestire, ballare, sfilare, etc… Non è facile raccontare da fuori una festa speciale che è cultura, tradizione, passione e senso di appartenenza.

È dal 1926 che la cittadina sopra Firenze celebra questa ricorrenza interrotta solo per cause belliche e ripresa poi dal 1950.
Per tutto il mese di settembre Impruneta brulica di attività e la fresca aria collinare non fa che aggiungere quel tocco in più di piacere ad un’atmosfera quasi bucolica; in tutto questo periodo si svolgono varie iniziative e degustazione di uva e vino; vengono esposti anche prodotti dell’artigianato locale.

Ma i grandi protagonisti sono i quattro rioni d’Impruneta: Fornace, Sante Marie, Pallò e Sant’Antonio e i suoi cittadini che si dedicano alla realizzazione dei carri allegorici accompagnati da allegre cene preparate dalle donne del rione.

Tutto dovrà essere pronto per l’ultima domenica del mese (quest’anno il 25 settembre), giorno della sfilata dei carri in Piazza Buondelmonti.
“Il Rione delle Fornaci” (colore rosso) deve il proprio nome ai luoghi in cui viene effettuata la lavorazione del cotto, “Il Rione delle Sante Marie” (colore celeste) prende il nome dall’omonimo monte situato al centro del territorio del rione stesso, “Il Rione del Pallò” (colore verde), fa derivare il suo nome dall’esistenza, nell’antichità, di un luogo pianeggiante usato per il gioco delle bocce: il pallaio (è per questa ragione che sullo stemma del rione appaiono tre bocce rosse sopra ad un pampano argentato), ed infine “Il Rione del Sant’Antonio” (colore bianco) si rifà al Monte S. Antonio, collinetta boscosa che scende quasi a sfiorare la bella piazza dell’Impruneta e dove si trova una cappellina dedicata all’omonimo Santo.

Ogni rione preparerà almeno tre carri, supportati da centinaia di figuranti, balletti e bellissimi spettacoli di accompagnamento.
Da non perdere per scoprire il  cuore vero e pulsante  di Toscana[:en]festa-uva-2011-304E’ una delle feste popolari più antiche d’Italia e sicuramente lo è di Toscana. A Impruneta si rinnova la tradizione domenica 25 settembre con la Festa dell’Uva, singolar tenzone al miglior carro fra i quattro rioni.

Un mese e passa di cantiere aperto, lavori continui consumati di notte dopo il lavoro. Tutti ci mettono del proprio: cucire, tagliare, allestire, ballare, sfilare, etc… Non è facile raccontare da fuori una festa speciale che è cultura, tradizione, passione e senso di appartenenza.

È dal 1926 che la cittadina sopra Firenze celebra questa ricorrenza interrotta solo per cause belliche e ripresa poi dal 1950.
Per tutto il mese di settembre Impruneta brulica di attività e la fresca aria collinare non fa che aggiungere quel tocco in più di piacere ad un’atmosfera quasi bucolica; in tutto questo periodo si svolgono varie iniziative e degustazione di uva e vino; vengono esposti anche prodotti dell’artigianato locale.

Ma i grandi protagonisti sono i quattro rioni d’Impruneta: Fornace, Sante Marie, Pallò e Sant’Antonio e i suoi cittadini che si dedicano alla realizzazione dei carri allegorici accompagnati da allegre cene preparate dalle donne del rione.

Tutto dovrà essere pronto per l’ultima domenica del mese (quest’anno il 25 settembre), giorno della sfilata dei carri in Piazza Buondelmonti.
“Il Rione delle Fornaci” (colore rosso) deve il proprio nome ai luoghi in cui viene effettuata la lavorazione del cotto, “Il Rione delle Sante Marie” (colore celeste) prende il nome dall’omonimo monte situato al centro del territorio del rione stesso, “Il Rione del Pallò” (colore verde), fa derivare il suo nome dall’esistenza, nell’antichità, di un luogo pianeggiante usato per il gioco delle bocce: il pallaio (è per questa ragione che sullo stemma del rione appaiono tre bocce rosse sopra ad un pampano argentato), ed infine “Il Rione del Sant’Antonio” (colore bianco) si rifà al Monte S. Antonio, collinetta boscosa che scende quasi a sfiorare la bella piazza dell’Impruneta e dove si trova una cappellina dedicata all’omonimo Santo.

Ogni rione preparerà almeno tre carri, supportati da centinaia di figuranti, balletti e bellissimi spettacoli di accompagnamento.
Da non perdere per scoprire il  cuore vero e pulsante  di Toscana[:]

Toscana: ricco fine settimana… su tutto viva la Regina

[:it]1239730_10200595102224811_1657401652_nDa Greve in Chianti dove si sta svolgendo la 46ma Expo del Chianti Classico alla valle dell’Arno e dove Londa e Pontassieve hanno dato vita rispettivamente alla pluridecennale Festa della Pesca Regina di Londa e alla terza Cookstock mentre nel vicino Mugello a Borgo San Lorenzo è numero cinque per Via del Gusto.
Settembre ricco, anche troppo… Ma l’antica festa del Chianti Classico a Greve non si trova nella stessa situazione di quella della pesca di Londa dove non si capisce come mai e a quale pro si faccia fiorire dal cilindro due eventi mangiofili a pochi chilometri da Londa che tenta eroicamente di fare cultura e tradizione.

GREVE IN CHIANTI
46ma Expo del Chianti Classico si è aperta ieri con circa 100 aziende vitivinicole espositrici. Un successo di adesioni, tante che, come aveva ricordato il sindaco Sottani in conferenza stampa, “abbiamo dovuto rinunciare alla presenza di qualcuno”.  L’Expo 2016, anno dei festeggiamenti per i 300 anni della nascita del territorio come entità produttiva unica, ha messo in campo non solo oltre 200  vini in degustazione ma tante attività per fare cultura del vino.

Il programma è ricco e interessante con visite, lezioni come quella tenuta dal  giornalista ed enocritico Riccardo Margheri che condurrà le degustazioni (sabato 10  dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 17.30 alle ore 19). Di rilievo anche il ciclo di incontri incentrato su alcuni dei temi più attuali legati al mondo vitinicolo allestito nel Giardino Incontri (giovedì 8 alle ore 18, venerdì 9 alle ore 17). Il programma propone anche un tour alla scoperta del territorio grevigiano con escursioni a piedi e visite alle pievi, ai castelli e ai laboratori artigiani (sabato 10 ore 6, domenica 11 ore 9-12 e 11-20). Info su : www.expochianticlassico.com.

FESTA DELLA PESCA REGINA DI LONDA
A Londa si festeggia un frutto ritrovato, una varietà antica ma in realtà si festeggia un modo di vivere verde.  Un percorso di grande intensità culturale quello intrapreso dal comune della montagna fiorentina, nel parco delle Foreste Casentinesi.  Frutti ritrovati su un territorio abitato e percorso da secoli che unisce Toscana e Romagna, strade dove gli Etruschi erano ben presenti (i recenti ritrovamenti confermano ciò che già si sapeva) che oggi possono raccontare una storia nascosta ai più.

La festa della Pesca Regina si inserisce in questo contesto e lo fa  non creando un evento mediatico e confusionario ma con il suo stile, che parla di una vita che guarda al futuro e alla tecnologia senza perdere le conoscenze e i valori del passato. La Pesca regina di Londa  è una pesca per sua natura a km 0, perché non sopporta la refrigerazione ed è una varietà resistente alle malattie del pesco come molte cultivar antiche.

A festeggiare la regina anche un re che arriva dalla Romagna che ha una storia simile, un vitigno antico ritrovato, il centesi mino, che oggi ci regala il Savignone che l’azienda Poderi Morini di faenza porterà a Londa.

Quindi a Londa dall’9 all’11 si potranno trovare prodotti a km zero, divertimento, trekking, buon cibo e spettacoli, come la finale del food contest Pesca & Friends a cui hanno partecipato  i più importanti food blogger italiani. Programma su : http://www.comune.londa.fi.it/eventi-notizie/festa-della-pesca-regina-di-londa

COOKSTOCK
A Pontassieve torna Cookstock per la sua terza edizione e il centro storico si animerà di gente ed eventi. Tanti tantissimi in un clima frenetico dove si parlerà di cibo in tutte le sue declinazioni. Cooking show a go go, spettacoli, cibo e vino per chi ama condividere con tante persone il gusto del cibo. Info: http://cookstock.it/programma/

VIE DEL GUSTO
Scenario simile a Borgo San Lorenzo dove fra mercato artigianale, show cooking e tanta musica da tutta Italia il cibo e declinato in mille varianti e gusti. 1239730_10200595102224811_1657401652_n[:en]1239730_10200595102224811_1657401652_nDa Greve in Chianti dove si sta svolgendo la 46ma Expo del Chianti Classico alla valle dell’Arno e dove Londa e Pontassieve hanno dato vita rispettivamente alla pluridecennale Festa della Pesca Regina di Londa e alla terza Cookstock mentre nel vicino Mugello a Borgo San Lorenzo è numero cinque per Via del Gusto.
Settembre ricco, anche troppo… Ma l’antica festa del Chianti Classico a Greve non si trova nella stessa situazione di quella della pesca di Londa dove non si capisce come mai e a quale pro si faccia fiorire dal cilindro due eventi mangiofili a pochi chilometri da Londa che tenta eroicamente di fare cultura e tradizione.

GREVE IN CHIANTI
46ma Expo del Chianti Classico si è aperta ieri con circa 100 aziende vitivinicole espositrici. Un successo di adesioni, tante che, come aveva ricordato il sindaco Sottani in conferenza stampa, “abbiamo dovuto rinunciare alla presenza di qualcuno”.  L’Expo 2016, anno dei festeggiamenti per i 300 anni della nascita del territorio come entità produttiva unica, ha messo in campo non solo oltre 200  vini in degustazione ma tante attività per fare cultura del vino.

Il programma è ricco e interessante con visite, lezioni come quella tenuta dal  giornalista ed enocritico Riccardo Margheri che condurrà le degustazioni (sabato 10  dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 17.30 alle ore 19). Di rilievo anche il ciclo di incontri incentrato su alcuni dei temi più attuali legati al mondo vitinicolo allestito nel Giardino Incontri (giovedì 8 alle ore 18, venerdì 9 alle ore 17). Il programma propone anche un tour alla scoperta del territorio grevigiano con escursioni a piedi e visite alle pievi, ai castelli e ai laboratori artigiani (sabato 10 ore 6, domenica 11 ore 9-12 e 11-20). Info su : www.expochianticlassico.com.

 

FESTA DELLA PESCA REGINA DI LONDA
A Londa si festeggia un frutto ritrovato, una varietà antica ma in realtà si festeggia un modo di vivere verde.  Un percorso di grande intensità culturale quello intrapreso dal comune della montagna fiorentina, nel parco delle Foreste Casentinesi.  Frutti ritrovati su un territorio abitato e percorso da secoli che unisce Toscana e Romagna, strade dove gli Etruschi erano ben presenti (i recenti ritrovamenti confermano ciò che già si sapeva) che oggi possono raccontare una storia nascosta ai più.

La festa della Pesca Regina si inserisce in questo contesto e lo fa  non creando un evento mediatico e confusionario ma con il suo stile, che parla di una vita che guarda al futuro e alla tecnologia senza perdere le conoscenze e i valori del passato. La Pesca regina di Londa  è una pesca per sua natura a km 0, perché non sopporta la refrigerazione ed è una varietà resistente alle malattie del pesco come molte cultivar antiche.

A festeggiare la regina anche un re che arriva dalla Romagna che ha una storia simile, un vitigno antico ritrovato, il centesi mino, che oggi ci regala il Savignone che l’azienda Poderi Morini di faenza porterà a Londa.

Quindi a Londa dall’9 all’11 si potranno trovare prodotti a km zero, divertimento, trekking, buon cibo e spettacoli, come la finale del food contest Pesca & Friends a cui hanno partecipato  i più importanti food blogger italiani. Programma su : http://www.comune.londa.fi.it/eventi-notizie/festa-della-pesca-regina-di-londa

 

COOKSTOCK
A Pontassieve torna Cookstock per la sua terza edizione e il centro storico si animerà di gente ed eventi. Tanti tantissimi in un clima frenetico dove si parlerà di cibo in tutte le sue declinazioni. Cooking show a go go, spettacoli, cibo e vino per chi ama condividere con tante persone il gusto del cibo. Info: http://cookstock.it/programma/

VIE DEL GUSTO
Scenario simile a Borgo San Lorenzo dove fra mercato artigianale, show cooking e tanta musica da tutta Italia il cibo e declinato in mille varianti e gusti. 1239730_10200595102224811_1657401652_n[:]