Grosseto: Passione Maremma, wine&food shire 2014Grosseto: Passione Maremma, wine&food shire 2014

di redazione – E per raggiungere Grosseto si percorre per la prima volta la Via Clodia, antica via consolare tra Roma e Roselle, ora riportata alla luce
Per The Guardian la MAREMMA è l’unica meta italiana inserita tra 40 destinazioni top al mondo per una vacanza cool nel 2014.

Glamour e understatement al tempo stesso, questa è la Maremma. Charme ed emozioni allo stato puro. Appartata, segreta, riservata solo a chi è sensibile alla bellezza. Una terra in parte remota e schiva dal fascino intimo di luoghi fortemente preservati. Soprattutto, una terra dove la natura si sente ancora forte, talvolta aspra.
La Maremma si racconterà e si mostrerà al pubblico in una lunga tre giorni, 16-17-18 maggio con un grande salotto open air lungo le vie e le piazze più suggestive del centro storico di Grosseto che ne rappresenta un po’ il cuore e la “capitale”.

E’ passione Maremma food&wine shire, la prestigiosa vetrina dei vini, delle eccellenze agroalimentari, ma anche della cultura maremmana e del suo artigianato artistico, ideata da Giovanni Lamioni, maremmano doc e presidente della Camera di Commercio di Grosseto, che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune di Grosseto e la Provincia, mentre allestimento e direzione artistica sono a cura di Artex.

Passione Maremma food&wine shire, tre giorni di relax e gusto per il secondo anno porta la Maremma toscana coi suoi prodotti e i suoi produttori (oltre 130) ma soprattutto uno stile di vita maremmano dall’identità forte, dentro la cerchia delle possenti Mura Medicee che racchiudono il suggestivo cuore medievale di Grosseto fino ad allargarsi al territorio con attività all’aria aperta, dalla pesca al golf all’equitazione.

Pur immersi nella ruralità maremmana il “tour maremmano” si snoderà attraverso il nucleo più caratteristico del centro storico e degli spazi più suggestivi di Grosseto collegati da un percorso a tema, e al calar della luce da un percorso di luci e proiezioni su mura e facciate. Insomma un Maremma district per foodies convinti.

Si comincerà da piazza Baccarini, la stessa del Museo Archeologico, proprio accanto alla riservata piazza San Francesco dove saranno riunite le arti e l’artigianato artistico, poi si entrerà nella piazza del Mercato e dopo nella scenografica piazza Duomo per poi passare in piazza Dante e spostarsi infine in piazza Pacciardi proprio sotto le Mura anche loro teatro della festa.

Il “racconto” maremmano si dipana lungo spazi caratterizzati da un’impronta eco fashion attraverso prodotti, vini, immagini, storie, testi teatrali, musica, sapori, profumi, atmosfere che parlano di una terra in cui natura e presenza umana, ruralità e storia si legano. Tra gli appuntamenti, spazio anche alla cultura il teatro all’aperto nel Parco Archeologico e Anfiteatro Romano di Roselle dove venerdì 16 maggio alle 21.00 si terrà “Vinum, panem et circenses” su testi di Orazio, Catullo, Anacreonte, Baudelaire, D’Annunzio ed altri, per la regia di Francesco Tarsi. Un mix di teatro, musica e insolite divagazioni sul gusto.

E ancora, tornando in città, una ricca selezione di filmati storici sulla Maremma proiettati su megascreen e lungo le Mura Medicee dove si assisterà anche a concerti della Corale Puccini. Il racconto di un territorio dove la commistione tra cultura e paesaggio è stata ed è tuttora forte emerge anche nel nascente Parco Letterario della Maremma presentato attraverso una suggestiva performance di parole, suoni, immagini nel pomeriggio di sabato 17 maggio. Tante le attività per i bambini e i ragazzi ideate dalla Società Dante Alighieri, a cominciare da un gioco/caccia al Tesoro sulle parole della tradizione gastronomica maremmana : “Adotta una parola” spingerà a muoversi attraverso strade e piazze grossetane alla ricerca del piatto o del prodotto da indovinare.

Una terra infatti vocata al bello quanto al buono con prodotti eccellenti e vini memorabili, frutto di una viticoltura all’avanguardia da parte di aziende di punta e in un terroir sempre più emergente.
Eccellenze da scoprire e degustare a passione Maremma wine&food shire attraverso “wine tasting”, “classi del gusto”, “cooking show” animati e coordinati da Paolo Massobrio. Il racconto itinerante dei profumi e sapori di Maremma, oppure le dimostrazioni e le degustazioni: dal pesce ai più tipici prodotti maremmani preparati sul posto secondo ricette di tradizione. Una Maremma da assaporare anche a casa facendo shopping nelle tante botteghe del centro storico che in questi tre giorni presenteranno vetrine speciali a tema Maremma. Così come fin di buon mattino si potrà seguire un percorso del gusto maremmano nei caffè e nei ristoranti del centro che proporranno colazioni e menù maremmani e carte dei vini del territorio. Dalla schiaccia coi friccioli all’acqua cotta.

All’interno della manifestazione, entro aree suddivise in wine, food, art, saranno gli stessi produttori a raccontare la qualità, il lavoro che c’è dietro l’eccellenza. Gli artigiani del gusto come quelli delle arti, i pescatori come i butteri o gli allevatori. Gli artisti delle terrecotte estrusche, i liutai o gli stylist che realizzano esclusivamente capi di sartoria maremmana. E ancora, i cantori di storie e tradizioni millenarie come “Il Maggio”, così come chi ha scelto di fare musica contemporanea a partire da quella popolare ed etnica e che accompagnerà queste tre notti maremmane sotto le stelle e i giochi di luce fino a “tirar tardi”, come si dice da queste parti. Magari con un buon sigaro. Salotto nel salotto infatti il “fumoir” su piazza San Francesco dove la star è il sigaro toscano accompagnato da distillati e vini da dessert. Degustazioni, percorsi guidati, amabili conversazioni a tema.

Lasciata passione Maremma nel cuore di Grosseto, non resta che allontanarsi dalla città per raggiungere una delle aree più suggestive che è quella della laguna di Orbetello dove nella tre giorni si potrà fare fish watching esplorando la laguna su un’imbarcazione con tanto di aperitivo a bordo organizzato da I Pescatori di Orbetello una comunità di 60 pescatori (per passeggiate in barca individuali prenotazioni tel. 348-7304266). E sempre sul mare, gare di pesca sportiva, regate di vela e molto altro organizzato nel pittoresco porticciolo di Castiglione della Pescaia.

Lasciate quelle suggestive terre di acqua dopo una manciata di chilometri si torna lungo strade poco battute, sentieri che costeggiano il mare o attraversano la campagna. Ma soprattutto lungo un tracciato verde per chi sa andare piano, magari a cavallo.
Quest’anno, infatti, uno dei protagonisti sarà proprio il cavallo maremmano, superbo simbolo del territorio. E c’è attesa per quello che sarà l’evento nell’evento, l’arrivo, domenica sera, in pieno centro a Grosseto dei cavalieri al termine di una lunga cavalcata sulla via Clodia. Infatti in occasione di passione Maremma wine&food shire, la via Clodia, da Roma all’area archeologica di Roselle, tornerà agli antichi splendori.
Duemila anni fa infatti tra l’Aurelia e la Cassia correva un’altra via consolare, la Clodia che raggiungeva ricche città etrusche del Tirreno.
Una grande strada tra Roma e Roselle, alle porte di Grosseto, che si è persa nel medioevo. Una lunga cavalcata (230 km) inaugurerà il percorso ritrovato: a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike, si raggiungerà Grosseto da Roma come 2000 anni fa lungo la storica ed affascinante via, alla scoperta della natura selvaggia e dei paesaggi mozzafiato della Maremma, (www.anticaviaclodia.it).
E la Maremma proprio quando sembrava di conoscerla continuerà a sorprendere ed emozionare.

Orari: venerdì 17.00 – 24.00; sabato 11.00-24.00 e domenica 11.00-22.00- ingresso gratuito. Info: 0564/430248

Passione Maremma food&wine shire non è solo rivolto ai food and wine lovers di casa nostra. Il brand Maremma infatti si sta sempre più velocemente imponendo nel panorama internazionale tanto che molto recentemente The Guardian l’ha inserita tra le 40 top destinations al mondo come meta di vacanza “in”, unica località in Italia.
Passione Maremma food&wine shire quindi è anche un’occasione per creare contatti e sinergie, facendo sistema per sostenere le eccellenze, sviluppando rapporti e mercati. Questo vuol dire brand Maremma rivolto alla diffusione e promozione internazionale attraverso la presenza di oltre 50 operatori internazionali e buyers impegnati in un fitto programma di incontri b-2-b e visite guidate sul territorio.
www.passionemaremma.it
di redazione – E per raggiungere Grosseto si percorre per la prima volta la Via Clodia, antica via consolare tra Roma e Roselle, ora riportata alla luce
Per The Guardian la MAREMMA è l’unica meta italiana inserita tra 40 destinazioni top al mondo per una vacanza cool nel 2014.

Glamour e understatement al tempo stesso, questa è la Maremma. Charme ed emozioni allo stato puro. Appartata, segreta, riservata solo a chi è sensibile alla bellezza. Una terra in parte remota e schiva dal fascino intimo di luoghi fortemente preservati. Soprattutto, una terra dove la natura si sente ancora forte, talvolta aspra.
La Maremma si racconterà e si mostrerà al pubblico in una lunga tre giorni, 16-17-18 maggio con un grande salotto open air lungo le vie e le piazze più suggestive del centro storico di Grosseto che ne rappresenta un po’ il cuore e la “capitale”.

E’ passione Maremma food&wine shire, la prestigiosa vetrina dei vini, delle eccellenze agroalimentari, ma anche della cultura maremmana e del suo artigianato artistico, ideata da Giovanni Lamioni, maremmano doc e presidente della Camera di Commercio di Grosseto, che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune di Grosseto e la Provincia, mentre allestimento e direzione artistica sono a cura di Artex.

Passione Maremma food&wine shire, tre giorni di relax e gusto per il secondo anno porta la Maremma toscana coi suoi prodotti e i suoi produttori (oltre 130) ma soprattutto uno stile di vita maremmano dall’identità forte, dentro la cerchia delle possenti Mura Medicee che racchiudono il suggestivo cuore medievale di Grosseto fino ad allargarsi al territorio con attività all’aria aperta, dalla pesca al golf all’equitazione.

Pur immersi nella ruralità maremmana il “tour maremmano” si snoderà attraverso il nucleo più caratteristico del centro storico e degli spazi più suggestivi di Grosseto collegati da un percorso a tema, e al calar della luce da un percorso di luci e proiezioni su mura e facciate. Insomma un Maremma district per foodies convinti.

Si comincerà da piazza Baccarini, la stessa del Museo Archeologico, proprio accanto alla riservata piazza San Francesco dove saranno riunite le arti e l’artigianato artistico, poi si entrerà nella piazza del Mercato e dopo nella scenografica piazza Duomo per poi passare in piazza Dante e spostarsi infine in piazza Pacciardi proprio sotto le Mura anche loro teatro della festa.

Il “racconto” maremmano si dipana lungo spazi caratterizzati da un’impronta eco fashion attraverso prodotti, vini, immagini, storie, testi teatrali, musica, sapori, profumi, atmosfere che parlano di una terra in cui natura e presenza umana, ruralità e storia si legano. Tra gli appuntamenti, spazio anche alla cultura il teatro all’aperto nel Parco Archeologico e Anfiteatro Romano di Roselle dove venerdì 16 maggio alle 21.00 si terrà “Vinum, panem et circenses” su testi di Orazio, Catullo, Anacreonte, Baudelaire, D’Annunzio ed altri, per la regia di Francesco Tarsi. Un mix di teatro, musica e insolite divagazioni sul gusto.

E ancora, tornando in città, una ricca selezione di filmati storici sulla Maremma proiettati su megascreen e lungo le Mura Medicee dove si assisterà anche a concerti della Corale Puccini. Il racconto di un territorio dove la commistione tra cultura e paesaggio è stata ed è tuttora forte emerge anche nel nascente Parco Letterario della Maremma presentato attraverso una suggestiva performance di parole, suoni, immagini nel pomeriggio di sabato 17 maggio. Tante le attività per i bambini e i ragazzi ideate dalla Società Dante Alighieri, a cominciare da un gioco/caccia al Tesoro sulle parole della tradizione gastronomica maremmana : “Adotta una parola” spingerà a muoversi attraverso strade e piazze grossetane alla ricerca del piatto o del prodotto da indovinare.

Una terra infatti vocata al bello quanto al buono con prodotti eccellenti e vini memorabili, frutto di una viticoltura all’avanguardia da parte di aziende di punta e in un terroir sempre più emergente.
Eccellenze da scoprire e degustare a passione Maremma wine&food shire attraverso “wine tasting”, “classi del gusto”, “cooking show” animati e coordinati da Paolo Massobrio. Il racconto itinerante dei profumi e sapori di Maremma, oppure le dimostrazioni e le degustazioni: dal pesce ai più tipici prodotti maremmani preparati sul posto secondo ricette di tradizione. Una Maremma da assaporare anche a casa facendo shopping nelle tante botteghe del centro storico che in questi tre giorni presenteranno vetrine speciali a tema Maremma. Così come fin di buon mattino si potrà seguire un percorso del gusto maremmano nei caffè e nei ristoranti del centro che proporranno colazioni e menù maremmani e carte dei vini del territorio. Dalla schiaccia coi friccioli all’acqua cotta.

All’interno della manifestazione, entro aree suddivise in wine, food, art, saranno gli stessi produttori a raccontare la qualità, il lavoro che c’è dietro l’eccellenza. Gli artigiani del gusto come quelli delle arti, i pescatori come i butteri o gli allevatori. Gli artisti delle terrecotte estrusche, i liutai o gli stylist che realizzano esclusivamente capi di sartoria maremmana. E ancora, i cantori di storie e tradizioni millenarie come “Il Maggio”, così come chi ha scelto di fare musica contemporanea a partire da quella popolare ed etnica e che accompagnerà queste tre notti maremmane sotto le stelle e i giochi di luce fino a “tirar tardi”, come si dice da queste parti. Magari con un buon sigaro. Salotto nel salotto infatti il “fumoir” su piazza San Francesco dove la star è il sigaro toscano accompagnato da distillati e vini da dessert. Degustazioni, percorsi guidati, amabili conversazioni a tema.

Lasciata passione Maremma nel cuore di Grosseto, non resta che allontanarsi dalla città per raggiungere una delle aree più suggestive che è quella della laguna di Orbetello dove nella tre giorni si potrà fare fish watching esplorando la laguna su un’imbarcazione con tanto di aperitivo a bordo organizzato da I Pescatori di Orbetello una comunità di 60 pescatori (per passeggiate in barca individuali prenotazioni tel. 348-7304266). E sempre sul mare, gare di pesca sportiva, regate di vela e molto altro organizzato nel pittoresco porticciolo di Castiglione della Pescaia.

Lasciate quelle suggestive terre di acqua dopo una manciata di chilometri si torna lungo strade poco battute, sentieri che costeggiano il mare o attraversano la campagna. Ma soprattutto lungo un tracciato verde per chi sa andare piano, magari a cavallo.
Quest’anno, infatti, uno dei protagonisti sarà proprio il cavallo maremmano, superbo simbolo del territorio. E c’è attesa per quello che sarà l’evento nell’evento, l’arrivo, domenica sera, in pieno centro a Grosseto dei cavalieri al termine di una lunga cavalcata sulla via Clodia. Infatti in occasione di passione Maremma wine&food shire, la via Clodia, da Roma all’area archeologica di Roselle, tornerà agli antichi splendori.
Duemila anni fa infatti tra l’Aurelia e la Cassia correva un’altra via consolare, la Clodia che raggiungeva ricche città etrusche del Tirreno.
Una grande strada tra Roma e Roselle, alle porte di Grosseto, che si è persa nel medioevo. Una lunga cavalcata (230 km) inaugurerà il percorso ritrovato: a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike, si raggiungerà Grosseto da Roma come 2000 anni fa lungo la storica ed affascinante via, alla scoperta della natura selvaggia e dei paesaggi mozzafiato della Maremma, (www.anticaviaclodia.it).
E la Maremma proprio quando sembrava di conoscerla continuerà a sorprendere ed emozionare.

Orari: venerdì 17.00 – 24.00; sabato 11.00-24.00 e domenica 11.00-22.00- ingresso gratuito. Info: 0564/430248

Passione Maremma food&wine shire non è solo rivolto ai food and wine lovers di casa nostra. Il brand Maremma infatti si sta sempre più velocemente imponendo nel panorama internazionale tanto che molto recentemente The Guardian l’ha inserita tra le 40 top destinations al mondo come meta di vacanza “in”, unica località in Italia.
Passione Maremma food&wine shire quindi è anche un’occasione per creare contatti e sinergie, facendo sistema per sostenere le eccellenze, sviluppando rapporti e mercati. Questo vuol dire brand Maremma rivolto alla diffusione e promozione internazionale attraverso la presenza di oltre 50 operatori internazionali e buyers impegnati in un fitto programma di incontri b-2-b e visite guidate sul territorio.
www.passionemaremma.it

Maremma: torna ad essere visitabile San RabanoMaremma returns to visit San Rabano

di redazione – Della serie le belle notizie che non fanno notizia. La splendida abbazia di San Rabano, uno dei simboli di Maremma, torna fruibile e visitabile dopo un decennale isolamento.

Tagliati gli arbusti e la fitta vegetazione che invadeva completamente l’area ed eliminata la recinzione che circondava l’abbazia non permettendone l’accesso, San Rabano torna ad essere accessibile. Si può percorrere un breve itinerario all’interno delle murature del monastero, con l’assistenza di pannelli informativi e depliant.

L’itinerario che proponiamo per entrare nel cuore del Parco dela Maremma è a cura della guida turistica-ambientale Michele Colombini è la combinazione tra i due itinerari che meglio rappresentano il parco.

Giunti a Pratini con il bus navetta messo a disposizione dal Parco, ci immergiamo nei boschi della macchia dell’Uccellina. Risalendo l’erto pendio raggiungiamo in breve tempo alcune radure dove il sentiero incomincia ad addolcirsi e ci manterrà in quota offrendoci, di tanto in tanto, stupendi panorami sulla costa, sulle torri di Castel Marino e Collelungo, sull’Argentario fino al Monte Amiata. Raggiunta la sommità di Poggio Lecci (417 m), sarà possibile osservare l’Isola del Giglio e di Montecristo, l’Isola d’Elba e la splendida Cala di Forno e sentire in faccia il vento salmastro del Tirreno.

Scendendo nel fitto bosco, apparirà all’improvviso tra le chiome degli alberi, la chiara e possente torre campanaria dell’Abbazia Benedettina di San Rabano con il suo complesso architettonico composto da una chiesa, dal relativo monastero e da una torre d’avvistamento detta “dell’Uccellina” (del XIV sec.).

L’itinerario prosegue tra il fitto bosco dove delle altane ci permetteranno di svettare oltre le chiome degli alberi consentendoci di godere di uno dei paesaggi più selvaggi e suggestivi che offra la costa toscana. Giunti alla “Strada degli Olivi” ed attraverso un sentiero, che si snoda prima nella folta macchia e successivamente in ambiente più arido e aperto, raggiungiamo la Torre di Castel Marino. Dalla rupe su cui si erge la torre avremo l’occasione di godere di uno dei panorami più belli del Parco con vedute indimenticabili! Al di sotto, la vasta Pineta Granducale impiantata agli inizi dell’Ottocento da Leopoldo II di Lorena che si estende verso nord fino al fiume Ombrone.

Lungo la costa non esiste alcun insediamento oltre le torri di avvistamento che furono poste sui punti più elevati dei Monti dell’Uccellina per far fronte alla incursioni dei pirati. Queste suggestive fortificazioni, costruite tra l’XI e XII sec. formavano un sofisticato sistema di segnalazione collegato alle rocche di Castiglione della Pescaia e Talamone.

Scendendo un ripido sentiero raggiungiamo la pineta fino ad arrivare al mare attraverso un bell’ ambiente dunale. Dopo una meritata sosta su questa ampia e selvaggia spiaggia, ci dirigiamo verso il promontorio su cui si trova la Torre di Collelungo. Raggiunta la “Strada degli Olivi”, tra splendide piante secolari di olivo, rientriamo a Pratini.

Quella descritta è un escursione di un giorno senza difficoltà e su circuito ad anello. Se volete viverla con Michele Colombini www.vadoevedo.it oppure contattate direttamente il centro visite del parco Centro Visite di AlbereseTel. +39 0564 407098 – e-mail. centrovisite@parco-maremma.it.
Aperto tutti i giorni, inclusi i festivi dalle 8.30 alle 17.00.
by plaintiffs who won their viagra lawsuit in court in 2010 redacttion – The good news that do not make headlines… The beautiful Abbey of San Rabano, a symbol of Maremma, accessible and visitable back after a decade-long isolation.

Cut shrubs and dense vegetation that completely invaded the area and removed the fence that surrounded the abbey not allowing access, San Rabano back to being accessible. You can take a short tour in the walls of the monastery, with the assistance of information boards and leaflets.

The route that I propose to enter the heart of the Maremma Park is by the guide-environmental Michael Colombini is a combination of the two routes that best represent the park.

Once in Pratini with the shuttle bus provided by the park, we immerse ourselves in the woods of scrub Uccellina. Going up the steep slope we reach in a short time a few clearings where the trail begins to soften and keep us in share offering, from time to time, wonderful views of the coast, the towers of Castel Marino and Collelungo Argentario to Monte Amiata. Reached the summit of Poggio Lecci (417 m), you can see the island of Giglio and Montecristo, Elba and the beautiful Cala di Forno and feel the salty wind in the face of the Tyrrhenian Sea.

Going into dense forest, appear suddenly among the trees, the clear and powerful bell tower of the Benedictine Abbey of San Rabano with its architectural complex consists of a church, a monastery and a watchtower called ” Uccellina “(XIV sec.).

The route continues through the dense forest where the turrets will allow us to soar over the treetops allowing us to enjoy one of the wildest and most beautiful landscapes that offers the Tuscan coast. When you reach the “Road of Olives” and through a path that winds first in thick scrub and then in a more arid and open, we reach the Tower of Castel Marino. From the rock on which stands the tower will have the opportunity to enjoy one of the most beautiful in the Park with unforgettable views! Below, the vast Pineta Granducale implanted in the early nineteenth century by Leopold II of Lorraine, which extends north to the river Ombrone.
Along the coast there is no settlement over the towers that were placed on the highest points of the Uccellina to deal with the pirates. These evocative fortifications, built between the eleventh and twelfth century. formed a sophisticated alarm system connected to the fortresses of Castiglione and enjoyed.

Going down a steep path we reach the pine forest up to the sea through a bell ‘dune environment. After a well-deserved break on this wide and wild beach, we head towards the headland on which stands the Tower of Collelungo. Reached the “Road of Olives”, surrounded by marvelous ancient olive trees, we return to Pratini.

One described is a day trip without difficulty and on the ring circuit. If you want to live with Michael Colombini www.vadoevedo.it or directly contact the park visitor center Visitor Center AlbereseTel. +39 0564 407098 – e-mail. centrovisite@parco-maremma.it.
Open every day, including holidays from 8.30 to 17.00.

Come ti salvo la Maremma!How to save the Maremma!

di Simone Focardi – Nella Toscana dei primi del 1700 molti erano i problemi dopo l’estinsione della famiglia Medici che era rimasta senza eredi. La Toscana, venne così assegnata, in un intricato gioco politico ai Lorena, che si ritrovarono così per le mani uno stato in assoluta decadenza… grazie all’inettitudine degli ultimi granduchi di casa Medici.

Il primo Granduca Lorena che prese possesso del nuovo stato, fu Francesco Stefano, sposo dell’Imperatrice d’Austria Maria Teresa, che governò la Toscana attraverso una reggenza. I sudditi toscani dovettero attendere il suo figlio Pietro Leopoldo, per rivedere un inquilino a Palazzo Pitti. Era il 1765.

Ardua fu quindi la situazione che si trovò ad affrontare il giovanissimo Pietro Leopoldo in Toscana. Ma lui da buon austriaco, cresciuto nel rigore non si scoraggio e anzi, si rimboccò le maniche, si mise al fianco un valido gruppo di collaboratori toscani che ben conoscevano i problemi della regione e cominciò a lavorare.

Fra le prime cose che subito capì fosse necessario sistemare per il benessere del suo Granducato, una su tutte era senz’altro la “questione maremmana”.

La provincia agricola più meridionale dello stato che versava in uno stato di autentica rovina e che, come se non bastasse, era infestata dalla mal’aria: Le sue città, alcune un tempo splendide e fiorenti, erano ridotte, specie d’estate, in città fantasma: Sì perché li la gente moriva oppure, era costretta a fuggire per evitare le febbri.

I Lorena presero in mano la situazione. Svolsero vere proprie inchieste sullo stato reale della tragica situazione, si recarono sul campo con esperti di vari settori, si informarono, chiesero agli abitanti come stessero davvero le cose e poi iniziarono ad agire concretamente.

Si doveva risollevare la Maremma! Ma come? Da dove partire? Quali le priorità?

Era più necessario prima permettere la coltivazione e l’abitabilità delle genti o fare opere idrauliche per bonifare l’ambiente? Sicuramente erano necessari anche provvedimenti legislativi ad hoc, che puntualmente arrivarono. I consulti fra esperti si susseguivano freneticamente. Si arrivò alla conclusione che si doveva necessariamente agire simultaneamente in tutte le direzioni. Recuperare l’agricoltura del resto era fondamentale per far ripartire la società perché essa era, per quella provincia, l’unica reale fonte di ricchezza possibile. Il risultato di questo grande fermento messo su dai Lorena ci fu! E fu quello di ridare vita alla Maremma!

Tutt’un insieme di provvedimenti, alcuni di tipo tradizionale, altri invece fortemente innovativi per l’epoca, ma comunque tutti vincenti, riuscirono a ridar vita alla provincia.

Da area depressa ed insalubre e completamente trascurata dai precedenti governi medicei che anzi, l’avevano abbandonata a se stessa con tutti i problemi di spopolamento, di sottoproduzione e di paludismo, la Maremma, divenne una provincia in cui iniziava un lento e faticoso cammino di riavvicinamento al resto dello stato. Il cammino era avviato, il più era stato fatto sia pure con lentezza ma ineluttabile…

Per la Maremma finalmente arrivarono tempi migliori. Furono i Lorena a salvarla anche se molti non lo sanno, furono loro i primi a trasformarla, consegnandola a noi oggi in quello straordinario gioiello che è.

by Simone Focardi – In 1700, after the extinction of the Medici who had no inheritors, many were the problems in Tuscany. In an intricate political game Tuscany was assigned to the Lorraine’s family who inherited a State in absolute decline … thanks to the ineptitude of the last Medici Grand Dukes.

The first Lorraine Grand Duke to take possession of the new State was Francis Stephen, husband of the empress Maria Theresa of Austria, who governed Tuscany through regency.

The Tuscan subjects had to wait his son Peter Leopold to have back a tenant in Palazzo Pitti. It was 1765.

The young Peter Leopold had to face a hard situation in Tuscany. As a good Austrian, grown in the rigour, he didn’t lose heart and, on the contrary, rolled up his sleeves, found a helpful team of Tuscan collaborators who knew well the problems of the region. He started then to work.

Among the first things, he understood immediately it was necessary to work out the “Maremma matter”, for the well-being of his grand dukedom.

The most southern agricultural province was in a state of real ruin and, as it were not enough, was infested by the bad air; local towns, some once beautiful and flourishing, were a sort of ghost towns: people either died or left to avoid the fevers.

The Lorraine’s took matters into their own hands. They carried out inquiries to know concretely the tragic situation; they went over there with experts in several sectors, gathered information, asked the dwellers about the real situation and then started to work actively.

They had to turn around the Maremma! But how? Where to start from? Which priorities?

Was it necessary first to allow people to cultivate and live there, or to carry out water works to drain the area? Certainly an ad hoc legislation was needed and was punctually promulgated. Consultations among experts followed one another frantically. The conclusion was that it was necessary to act in all directions at the same time. Recovering the agriculture was essential to make the society restart again, because in that area it was the only possible resource. This great turmoil set up by the Lorraine gave its result! And it was the new life of Maremma!

This cluster of measures, some traditional and some very innovating for that time, but in any case all successful, managed to make the area revive.

From a depressed and unhealthy area completely neglected by the previous governments of Medici, who leaved it aside with its issues of depopulation, under-production and paludism, the Maremma became a province that slowly and in a laboured way was re-approaching to the rest of the State. The beginning was set, the main thing was done: although slow, it was ineluctable…

Better times came for Maremma. The Lorraine saved it and, although many people don’t know it, they were the first to transform it in the marvellous jewel it is today.

Alla scoperta della Toscana meno notaDiscover Tuscany lesser-known

di Nadia Fondelli –  Con la primavera torna un appuntamento speciale per conoscere luoghi insoliti del nostro paese. Per persone curiose che amano farsi coinvolgere con cuore e mente ecco l’edizione 2013 delle Giornate Fai di Primavera in programma sabato 23 e domenica 24 marzo.

Vita, storie e leggende. Scrigni d’arte preziosi, opere d’arte che si svelano, giardini incantati… Sono oltre 700 i luoghi italiani, spesso inacessibili e per l’occasione eccezionalmente a disposizione del pubblico, con visite a contributo libero: chiese, palazzi, aree archeologiche, ville, borghi, giardini; persino caserme, centrali idroelettriche e un osservatorio astronomico.

Anche in Toscana basta scegliere: a Firenze ad esempio sarà possibile scoprire la Cappella Ruccellai, l’Istituto di scienze militari aereonautiche delle Cascine, il palazzo Portinai Salviati, il giardino di Villa Corsini a Castello e villa La Quiete alle Montalve.
Il Forte delle Rocchette a Castiglion della Pescaia in Maremma solitamente chiuso al pubblico è imperdibile così come i sotterranei delle mura di Lucca e lo splendido teatrino di Vetriano.
In provincia di Pisa toglierà il fiato la visita alla rocca della Verruca e a Pistoia la gipsoteca Libero Andreotti. Infine, in provincia di Siena bellissimo il tuffo nel passato proposto da Poggibonsi con la fortezza del Poggio Imperiale, il cassero, i bastioni e gli scavi archeologici e Staggia senese con la sua rocca.

Tutti i luoghi sono visitabili con viste guidate ed alcuni anche in lingue stranieri. Per l’elenco completo dei luoghi e per sostenere il Fai www.giornatafai.it

by Nadia Fondelli – With the spring valium for dogs back a special event to learn about unusual places of our country. For curious people who like to get involved with heart and mind, here is the 2013 edition of the Days Make Spring on Saturday 23 and Sunday 24 March.

Life, stories and legends. Precious art treasures, works of art that are revealed, enchanted gardens … There are more than 700 places Italians, often inaccessible and for the occasion exceptionally available to the public, with visits to free contribution: churches, palaces, archaeological sites, villas, villages, gardens, even barracks, hydroelectric and an astronomical observatory.

Even in Tuscany Just choose: in Florence, for example, you will discover the Chapel Ruccellai, the Institute of Aeronautical Sciences Military delle Cascine, the palace caretakers Salviati, the garden of Villa Corsini at Castello and Villa La Quiete to Montalve.
The Fort Rocchette in Castiglione della Pescaia in Maremma usually chiuo to the public is a must as well as the basement walls of Lucca and the splendid theater of Vetriano.
In the province of Pisa take your breath away visit to the Verruca Pistoia and the plaster casts Libero Andreotti. Finally, in the province of Siena, the beautiful blast from the past brought to Poggibonsi with the fortress of Poggio Imperiale, the keep, the ramparts and the archaeological excavations and Staggia Siena with its fortress.

All locations can be visited with guided tours and some even in foreign languages. For a full list of the places and to support the Make www.giornatafai.it

Toscana sacra: un gran tour fra misticismo e fascino senza tempoReligious Tuscany: grand tour of mysticism and timeless charm

di Nadia Fondelli –  Questo mese vi guideremo in un itinerario di misticismo fra abbazie,pievi monasteri ed eremi che offrono in molti casi anche un’ospitalità fatta di semplicità. Luoghi che affondano l’origine in tempi lontano e spesso situati in ambienti solitari perfetti per vacanze speciali, ma anche ottimi punti di partenza per vivere la Toscana da un angolazione diversa. Impossibile visitarli tutti e allora abbiamo deciso di proporvi un gran tour sulle orme del sacro.

Partiamo da Cortona dove in località Le Celle sono delle grotte sul costone del Monte Sant’Egidio dov’erano soliti rifugiarsi i poveri quando San Francesco vi si ritirò in preghiera. Qui nel 1231 venne eretto un Eremo che dal 1922 accoglie tutti coloro che vogliono fermarsi in questo luogo a cavallo fra Umbria e Toscana. Tel. 0575 603362.

Nel cuore di Firenze è invece l’Abbazia di Santa Trinita dove nel complesso di via del Parione sono dall’XI secolo i Vallombrosiani che oggi posseggono quello che una volta era il noviziato. L’Abbazia, una miscela di gotico e romanico frequentata anche da Michelangelo comprendeva altri locali ora adibiti ad uso pubblico e la parrocchia nominata in una Bolla di Papa Lucio III nel 1183. Pregevoli le opere conservate fra cui un’Adorazione dei Pastori di Domenico Ghirlandaio. Si può dormire su prenotazione e degustare i prodotti medicinali che i frati fin dal 1780 producono fra cui l’ Elisir stomatico per digestione e i liquori giallo verde a base di timo ed erbe aromatiche. Tel 055216912

Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera. La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questa casa dei Padri Passionisti un luogo ideale per fermarsi qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Salendo la costa, poco fuori Livorno è inevitabile fermarsi al Santuario di Montenero il più antico e famoso della regione che la leggenda narra sia stato dedicato alla Madonna delle Grazie a seguito de ritrovamento sulla spiaggia dell’Ardenza di una tavola con la sua immagine. In stile barocco il Santuario, oggi è dei Benedettini Vallombrosani che ne hanno fatto la sede della “Santa Lega Mariana, per promuovere il culto della Madonna ed ospitano in moderne camere. Tel. 0586 57771.

Sulle Alpi Apuane, a Vergemoli è l’Eremo di Calomini a strapiombo su un costone roccioso con una chiesina dell’XI secolo ed un romitorio per la vita ascetica e meditativa dove gli eremiti sono rimasti fino al 1868. Dal 1966 con decreto vescovile il luogo è divenuto Santuario Diocesano. Splendide le celle e parte della chiesa scavate nella roccia con la veneratissima statua lignea della Madonna della Penna. Non si può dormire, ma degna di una visita è l’erboristeria. Tel. 0583 767003.

Spostandoci nel territorio di Massa Carrara l’invito è di fermarsi a Mulazzo dov’è un santuario dedicato alla Madonna del Monte eretto in seguito ad un fatto miracoloso il cui culto risale al XII secolo epoca in cui i benedettini dell’Abbazia di Borzone fondarono questo priorato isolato sulla vetta di un monte ad oltre 900 metri di quota. Si può anche soggiornare in apposite case per villeggiatura.

Tornando a sud chiudiamo idealmente il nostro tour in un luogo famoso di grande fascino appena fuori Montalcino: Sant’Antimo fondato – fra leggenda e realtà – da Carlo Magno che nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste e per porre fine all’epidemia giurò di far costruire un’Abbazia. Di quell’abbazia rimangono solo la Cripta e la Cappella carolingia. Dal 1992 il luogo è affidato ai Canonici Regolari di Sant’Agostino. Qui tutte le funzioni sono cantate in gregoriano e l’ospitalità è composta da dieci camere e quattro dormitori per gruppi autogestiti. Tel. 0577 835659-by Nadia Fondelli – This month, we’ll take you on a mystic tour around the monasteries, churches, abbeys and hermitages that also often offer simple hospitality.

These are places that originated in the distant buy cheap cialis site espharmacycom past and are often located in solitary environments, perfect for special holidays, as well as being great starting points to experience Tuscany from a different perspective. It’s just not possible to visit them all, so we’ve decided to offer you a religious grand tour.

Let’s start in Cortona, where you’ll encounter some grottos around Le Celle on the ridge of Monte Sant’Egidio, where the poor often sought refuge when Saint Francis retired here in prayer. A hermitage was erected here in 1231, which welcomed all those who wished to stay here between Umbria and Tuscany from 1922 onwards. Tel. 0575 603362

In the heart of Tuscany, there’s the monastery of Santa Trinita, where the Vallombrosan monks have stayed in the buildings along Via del Parione since the eleventh century, who now own what was once the novitiate. A mixture of Gothic and Romanesque, also frequented by Michelangelo, the monastery included other premises, now used by the public, and the parish named in a papal bull by Lucius III in 1183. It is home to valuable works, including Domenico Ghirlandaio’s Adoration of the Shepherds. You can sleep here if booked in advance and enjoy the medicinal products that the monks have been producing here since 1780, including the elixir for stomachs for digestion and the green-yellow liqueurs based on thyme and herbs. Tel 055216912.

If you’re in the Maremma area, climbing up the slopes of Monte Argentario is a must, where Saint Paul of the Cross founded the Romitorio di Sant’Antonio in 1728, creating the first centre of the order, which was completed later with the church, monastery and the novitiate building, now used as a prayer house. The wonderful position that dominates the coast from on high, the coolness and silence of the surrounding woods make this house of the Passionists a perfect place to stop for a few days. If you’re just passing through, make sure you try the argentarium liqueur. Tel. 0564 812641.

Heading up the coast, just outside Livorno, stopping in the sanctuary of Montenero is a must, the oldest and most famous one in the region. The legend goes that it was named after Our Lady of Graces following the unearthing of a painting with her image on the Ardenza beach. In Baroque style, the sanctuary now belongs to the Vallombrosan Benedictines, who have created the headquarters of the Santa Lega Mariana to promote the worship of the Virgin Mary and provide hospitality in modern rooms. Tel. 0586 57771.

In the Apuan Alps, in Vergemoli, you come across the Eremo di Calomini, perched on a rocky ridge with an eleventh-century chapel and a hermitage for the ascetic and meditative life, where hermits remained until 1868. The place became a Diocesan sanctuary with the bishop’s decree in 1966. The cells are wonderful, as well as part of the church carved into the rock with the much worshipped wooden statue of Madonna della Penna. You can’t sleep here, but the herbalist’s shop is well worth a visit. Tel. 0583 767003.

Moving into the Massa Carrara area, you’re invited to stop in Mulazzo, where a sanctuary dedicated to Madonna del Monte, erected after a miracle, whose worship dates back to the twelfth century, when the Benedictines of the Abbazia di Borzone founded this isolated priory on the top of a mountain more than 3,000 feet above sea level. You can also stay here in holiday homes.

Heading back down to the south, we finish off our tour in a famous place that’s full of charm just outside Montalcino. Cloaked in myth and fact, Sant’Antimo was founded by Charlemagne, who saw many of his soldiers die in this valley, struck by the plague, in 781 on his way back from Rome and he swore that he would build a monastery to put an end to the epidemic. Only the crypt and Carolingian chapel remain of that monastery. The place is entrusted to the Canons Regular of Sant’Agostino in 1992. Here all the functions are sung in Gregorian and hospitality consists of ten rooms and four dormitories for self-managed groups. Tel. 0577 835659.