Arriva il “saranno famosi” anche nel vino

Arriva il “saranno famosi” anche nel vino

In un mondo che quasi implode su se stesso, che si trova a corto di fantasia nella nevrotica esigenza di dover sorprendere ad ogni costo e che conduce talvolta a raschiare il fondo del badile delle idee non potevamo privarci del primo talent show in salsa enoica.

Ecco che così dalle polveri di una manifestazione di successo nell’era pre-covid e in un week (quello del 3 e 4 dicembre) che pullula di eventi vinosi (ma perché non consultarsi prima di stabilire le agende?) spunta “Saranno Famosi nel Vino” in programma alla Stazione Leopolda di Firenze.

Ecco così un nuovo format che pescando a piene mani nella tradizione televisiva trash intende mettere insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni.
L’intento è quello di valorizzare oltre 200 etichette emergenti e con grandi ambizioni e di far scoprire al mondo dei wine lovers, buyers, ristoratori e sommelier quello che probabilmente i più curiosi hanno già scoperto.

In una atmosfera nuova, giocosa, ma al tempo stesso seria coordinata da Ais Toscana .l’ambizione come si legge da comunicato è indicare la strada del successo con l’incontro e confronto soprattutto con wine influecer e wine blogger “in un’atmosfera festaiola e leggermente trasgressiva per il mondo del vino”.

Cristiano Cini, presidente AIS Toscana assicura che – il pubblico troverà anche un contest con un test per valutare la propria competenza enologica, un wine tour guidato da sommelier professionisti in una “passerella” nella quale vedremo sfilare le prossime “collezioni” cioè le nuove etichette e le nuove “maison” cioè le cantine appena nate”.

“Saranno Famosi nel Vino” prevede di richiamare circa 5mila visitatori appassionati di vino, operatori e sommelier. Certo è che l’evento incuriosisce ma la stima è decisamente ottimista per un evento inedito che al momento ci fa storcere un po’ la bocca,,,

Le “donne del vino” del mondo firmano un patto d’alleanza

Le “donne del vino” del mondo firmano un patto d’alleanza

Dall’Australia all’Argentina, dalla Nuova Zelanda al Perù, 11 associazioni di enologia femminile siglano un Partnership Agreement per far cresce progetti comuni e professionalità individuali.

È un patto d’alleanza in cinque punti che impegna 11 associazione del vino al femminile nel mondo a favorire viaggi e esperienze formative delle altre, trasforma la festa delle Donne del vino italiane in un evento mondiale, organizza degustazioni scambievoli e trasferimento di informazioni al fine di incrementare i
rapporti fra le socie dei vari Paesi e la conoscenza dei mercati.

È stato siglato durante la IIª Convention mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano, il salone delle macchine per l’enologia. Le Donne del Vino italiane, guidate dalla presidente Donatella Cinelli Colombini, in veste di capofila: «Le Donne del Vino con 1018 socie sono la più grande e la più attiva
associazione di enologia al femminile a livello internazionale – commenta la presidente – In un mondo sempre più diviso le donne dimostrano come sia possibile collaborare facendo leva su ciò che unisce: la voglia di migliorarsi professionalmente, sconfiggere la diseguaglianza di genere e promuovere la cultura del vino».

Le altre partecipanti erano Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine – Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin – Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine – Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco – Perù.

Il primo esito è arrivato spontaneamente: Corrina Wright premiata con il titolo Enologo dell’anno 2022 dalla Australian Society of Viticulture and Oenology ASVO ha visitato le cantine delle Donne del Vino della Campania portando il Fiano in purezza e la Falanghina metodo classico prodotti in Australia per confrontarli con quelli autoctoni in una degustazione organizzata da Valentina Carputo.

Le peruviane dopo Simei visiteranno le cantine delle Donne del Vino del Piemonte mentre le cilene stanno preparando un winery tour tra Veneto e Lazio.

Per tutte le delegate estere partecipanti al Forum è stato organizzato un bellissimo viaggio nelle provincie di Brescia e Verona per approfondire la conoscenza della denominazione Lugana e del vitigno Turbiana
attraverso degustazioni e visite guidate nelle cantine Ca Lojera di Ambra Tiraboschi, Perla del Garda di Giovanna Prandini, Olivini di Giordana Olivini.
IIL 2° Forum of the Women in Wine Worldwide ha avuto il suo momento clou con il convegno «Lo scenario del vino: evoluzioni e prospettive».

Le relazioni sono state moderate da Alessandra Fedi, wine educator. Contributi interessanti di Carlos Santos ceo Amorim Cork Italia, Eugenio Pomarici Ordinario presso l’Università di Padova, Giuseppe Festa, dell’Università di Salerno. Roberta Garibaldi, ad di Enit, ha inviato il suo contributo video con un saluto e una considerazione sullo stato di salute dell’enoturismo.
Nel pomeriggio il forum intitolato «Donne, Vino, Futuro», tema dell’anno dell’Associazione italiana, e condotto da Suzanne Branciforte, wine consultant. La presidente Cinelli Colombini ha presentato i progetti realizzati dall’Associazione Nazionale Le Donne del VIno e il Partnership agreement che legherà nel futuro le 11 associazioni dell’enologia al femminile del mondo.
Poi Antonietta Mazzeo, Roberta Urso e Roberta Lanero hanno presentato il Progetto D-Vino sull’insegnamento del vino negli Istituti Alberghieri e Turistici.

È stata la volta delle delegazioni estere che hanno illustrato le loro attività, hanno spiegato la situazione post Covid nel loro Paese con specifico riferimento al comparto enologico.
Alla fine la firma del Partnership Agreement e la foto di gruppo a suggellare un momento importante della storia del vino. Quasi una pietra miliare di una strada verso la parità di genere che usa lo sharing per accrescere competenze e opportunità delle donne.

Il Consorzio Chianti chiude tour americano con evento speciale nel profondo Messico

Il Consorzio Chianti chiude tour americano con evento speciale nel profondo Messico

Ultima tappa per il tour di promozione americano del Consorzio Vino Chianti, al grido di ‘Viva Chianti. ¡Viva Mexico!’.

Dopo il successo delle prime tre tappe, a Rio de Janeiro, São Paulo e Miami, dove la denominazione ha raccolto grande interesse e partecipazione degli operatori locali, ora il Consorzio Vino Chianti va a chiudere in bellezza il suo tour in Messico.

L’ultima tappa del viaggio di promozione alla conquista del Nuovo Continente è stata ieritra le strade del quartiere Polanco, presso l’Hotel InterContinental Presidente, a Città del Messico.

Ancora una giornata immersiva all’insegna del rosso toscano, stavolta con un taglio tecnico di focus sulle Riserve, attraverso una degustazione orizzontale dell’annata 2019 con gli specialisti Georgina Estrada, vice presidente dell’associazione messicana sommelier e Luis Morones, direttore settore vino del Gruppo Presidente, che annovera uno dei caveau di vino più importanti al mondo.

Un evento speciale come degna conclusione di un viaggio che ha portato la denominazione a imporsi all’attenzione del Continente, da Rio de Janeiro fino a Città del Messico.

 

“E’ dal 27 ottobre che siamo in America per la promozione della denominazione – evidenzia il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – e siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che il Continente ci ha riservato. In queste settimane abbiamo proposto degustazioni, workshop e masterclass per far conoscere il mondo del Chianti a 360 gradi e la risposta degli operatori locali è stata brillante, a conferma della strategicità di questi mercati. Ora chiudiamo il tour con un’interessante tappa in Messico e poi torneremo in Italia con la giusta carica e determinazione per programmare i prossimi eventi di promozione all’estero”.

Giro nel mondo nel bicchiere. Torna a Firenze Enomundus

Giro nel mondo nel bicchiere. Torna a Firenze Enomundus

Dopo la prima edizione assoluta che si è svolta a giugno a Villa Castelletti di Lastra a Signa fa il suo debutto fiorentino nel prestigioso salone Michelangelo dell’hotel Albani di Firenze “Enomundus” prima fiera mercato italiana interamente dedicata ai produttori e vini esteri.

Saranno due giornate esclusive e decisamente interessanti quelle che si terranno a Firenze il 13 e 14 novembre.

L’ ideatrice dell’evento è la sommelier Olfa Haniche oggi anche export manager di cantine vinicole italiane e consulente per importatori/distributori nazionali di vini esteri.

L’idea di Enomundus gli è nata a suo dire “seguito della grande richiesta di vini esteri in Italia degli ultimi anni con lo scopo di divulgare, fare conoscere e degustare vini di produttori provenienti da oltre 10 paesi stranieri.

In occasione dell’evento sarà possibile degustare e acquistare vini provenienti da Francia e Corsica, Spagna, Romania, Grecia, Turchia, Austria, Paesi Bassi.
Novità di questa seconda edizione il focus sui vini di Grecia grazie al Patrocinio del
Consolato Greco con la presenza della Console Peggy Petrakakos.

L’evento si snoderà su due giorni. Domenica 13 novembre sarà una giornata rivolta al pubblico degli appassionati che potranno girare fra i banchi d’assaggio, parlare con i produttori ed acquistare i vini mentre lunedì 14 novembre sarà una giornata più tecnica con una sezione B2B
importatori/distributori e categoria Horeca e appuntamenti degustativi solo su appuntamento www.vinaviewinetasting.com

Dopo la prima edizione che ha avuto come scenario mozzafiato Villa Castelletti attendiamo il debutto fiorentino per dare, dopo la seconda edizione, un giudizio sulla manifestazione.

Personalmente non vedo in giro questa grande voglia di conoscenza di vini esteri ma anzi trovo che il pubblico dei winelovers forse troppo condizionato dai nuovi guru influencer deila rete.non sappia andare oltre ai brand.

La parola presa in prestito dal mondo della moda non è assolutamente casuale e sottolinea la leggerezza con cui i miracolati dei social si ergono ad esperti di un settore che richiede anni di studio, approfondimenti continui, visite in cantina (e non solo per scattare selfie) e degustazioni continue e costanti.

Esiste un mondo da degustare che va oltre i grandi nomi e oltre i confini stretti di una regione come la Toscana che seppur feconda di ottimi vini non rappresenta l’unico scenario possibile. E’ qui che a mio avviso sono fermi molti appassionati.

Nel vino serve essere curiosi sempre e saper andare oltre agli stereotipi. Ecco perché personalmente mi avvicinerò con curiosità alla scoperta dell’enomundus anche se il mappamondo in degustazione non è vastissimo e un po’ limitato ai “confinanti”.

La speranza è di incontrare nel bellissimo salone dell’Albani davvero tante persone, anche più dei 500 appassionati previsti dall’organizzazione.

 

MareDivino, torna il 3 e 4 dicembre la rassegna dei vini del territorio livornese

MareDivino, torna il 3 e 4 dicembre la rassegna dei vini del territorio livornese

Torna MareDivino, la manifestazione dedicata alla promozione e alla conoscenza dei vini della provincia di Livorno e delle produzioni di eccellenza della Toscana.

Sabato 3 e domenica 4 dicembre presso il Terminal crociere Porto Livorno 2000 (piazzale dei Marmi), torna MareDivino, giunto alla sua 11 edizione, offrirà a tutti gli appassionati una grande vetrina dei vini del territorio e della Costa degli Etruschi.

Organizzato da Fisar (Federazione italiana sommelier albegatori e risotratori), delegazione di Livorno, in collaborazione con Slow Food – Condotta di Livorno; con il sostegno del Comune di Livorno e di Vetrina Toscana e il patrocinio di Regione Toscana e Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, la due giorni è stata presentata oggi nella sede della presidenza della Regione dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

“Una bella iniziativa di promozione di vini di un territorio straoridnario– ha detto Saccardi – basta pensare a Bolgheri, alla Val di Cornia ma anche a un’industria vitivinicola che si sta sviluppando nelle isole, tutto questo trova una vetrina importante nei giorni 3 e 4 dicembre per diffondere e far assaggiare i vini di questo interessante territorio che, per il mondo del vino, coniuga il mare con la collina o un territorio quale e Bolgheri che, pur essendo giovane dal punto di vista della tradizione del vino, ha acquisito ormai un valore mondiale. Insomma MareDivino è un buon punto di riferimento per tante aziende e per tutti i conoscitori e appassionati che vogliono venire a provare i tesori di questo territorio”.

“MareDivino  – ha aggiunto l’assessore al turismo del Comune di Livorno Rocco Garufo – è una manifestazione consolidata che si tiene a Livorno da 11 anni e visitata da migliaia di persone, in una location originale, all’interno del porto e di fronte al mare. Un ottimo canale di promozione dei prodotti del territorio.  Mi preme ricordare che la provincia di Livorno vanta tre denominazioni di vino di cui andiamo fieri: Docg, Doc e Igt. La vite è coltivata nel nostro territorio dall’epoca etrusca ed ha sempre prodotto ottimi vini, bianchi e rossi, che facilmente si adattano sia ai piatti di mare che di terra”.

Dal Bolgheri ai vini della Val di Cornia, passando dai vini dell’area di Montescudaio e di Riparbella, a quelli delle zone del Terratico di Bibbona e dell’Isola d’Elba e di Capraia, i visitatori potranno degustare e incontrare direttamente i produttori e confrontare le diverse realtà del territorio.

Anche quest’anno tutti i presenti potranno partecipare al concorso “Rosso buono per tutti” arrivato alla sua undicesima edizione con il premio assegnato da una giuria popolare, dove verranno decretati con assaggio alla cieca i migliori vini rossi di prezzo inferiore.

Nell’area gastronomia saranno presenti i prodotti degli agricoltori e allevatori che condividono e applicano il principio di Slow Food del “buono, pulito e giusto per tutti”. Tra questi, particolare attenzione sarà dedicata ai produttori di olio extra vergine d’oliva, mentre una sezione specifica sarà dedicata ad alcuni dei birrifici artigianali toscani presenti in guida Slow Beer.

L’evento centrale di MareDivino sarà la degustazione del bianco. Nella scorsa edizione oltre 10mila visitatoti hanno potuto degustare 150 vini di oltre 70 produttori.

L’elenco completo degli espositori sarà scaricabile sul sito www.maredivino.it. Sullo stesso sito anche tutte le info.